QUELLO CHE MI PIACE E QUELLO CHE NON MI PIACE NEL SESSO GAY

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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QUELLO CHE MI PIACE E QUELLO CHE NON MI PIACE NEL SESSO GAY

Messaggio da progettogayforum » domenica 25 marzo 2018, 19:17

Ciao Project,
avevo grossi timori prima di parlare con te ieri sera, poi quei timori si sono dissipati e posso solo dire che parlare con te mi è stato veramente utile a mettere da parte tanti complessi inutili. Ho avuto una educazione molto cattolica, cosa che non ritengo del tutto negativa, ma che ha anche creato in me molti complessi verso la sessualità, e il fatto che io sia gay non ha certo facilitato le cose.

Comunque ieri sera non ho avuto problemi, è vero, ma mi sono comunque limitato a discorsi molto generali. Oggi vorrei entrare in questioni più specifiche sulle quali non ho nessuna possibilità di confrontarmi con altri ragazzi e poi, dove vivo io sarebbe non solo difficile ma anche rischioso perché qui l’omofobia è piuttosto diffusa.

Posso dirmi piuttosto fortunato perché frequento l’università in una grande città e ho la mia autonomia, a 22 anni, quasi 23, le mie esperienze sessuali le ho fatte anche se con risultati molto variabili. Ci sono delle cose che non mi piacciono affatto, prima di tutto che ci si veda soltanto per fare sesso e poi ciao, ci vediamo la prossima volta, è assurdo pensare di stare con un ragazzo solo per fare sesso con lui. Non sopporto le indecisioni, il fatto che uno si aspetti che l’altro si decida a fare sesso e che l’altro faccia finta di niente, un atteggiamento del genere mi sembra odioso, il sesso non si deve chiedere come una grazia, ma deve venire spontaneo, altrimenti il rapporto non è paritario.

Ma entriamo nello specifico. Mi piacciono i ragazzi che non si fanno pregare, che fanno la prima mossa, che non giocano di rimessa, che fanno capire che sono veramente coinvolti. Permettimi di esprimermi liberamente, non mi piacciono i ragazzi che quando si preparano a fare sesso (si abbassano gli slip) non sono nemmeno in erezione, se non ce l’hai duro vuol dire che non sei veramente coinvolto sessualmente, se non è la mia stessa presenza a fartelo venire duro, che senso ha andare avanti? Probabilmente ci sono altre persone con le quali reagiresti con un’erezione molto rapida e decisa, lo dico perché io, se sono veramente coinvolto, reagisco immediatamente.

Non mi piacciono i ragazzi che si vergognano di essere eccitati, i ragazzi che se lo coprono con le mani, che vogliono spegnere la luce, che vogliono restare sotto le lenzuola. Ma che senso ha fare sesso con un ragazzo se non posso nemmeno vedere come è fatto? Uno mi ha detto che sono un guardone, ma se faccio sesso con te e la cosa a te sta bene, non capisco proprio che cosa hai da vergognarti.
Poi c’è tutta l’inconfessabile serie di complessi sulla dimensione del pene, sulla forma, sulla lunghezza, sulla grossezza, sul mantenere l’erezione ecc. ecc., qui forse posso capire di più le paure di tanti ragazzi e quello che dici tu, Project, mi sembra un po’ riduttivo. Almeno per me il fatto che il mio compagno sia ben dotato non è indifferente. Io prendo come modello il mio, che non è niente di speciale, ma mi sta bene, perché ci sono abituato.

Mi piacciono i ragazzi con il pene simile al mio, diciamo così, normale di dimensioni e dritto. Non ho mai incontrato ragazzi col pene curvo in modo accentuato, ne ho invece trovato uno con una fimosi stretta ed era un po’ complessato da questa cosa, ma devo dire che, salvo un po’ di perplessità iniziale non mi ha creato nessun problema, reagiva benissimo e per tanti aspetti (dimensione e forma) era anche ben al di sopra degli standard normali e dei miei in particolare. Con quel ragazzo non ho avuto problemi sessuali di nessun genere, ma la storia è finita perché è andato a vivere in Australia e mi è dispiaciuto molto, perché era un ragazzo buonissimo e di intelligentissimo.

Ma andiamo avanti, non mi piace il sesso rituale, ripetitivo, quello fatto con la faccia dura, senza sorridere e senza scherzare su quello che si sta facendo. Poi c’è una cosa fondamentale, anche se sono riuscito a realizzarla solo una volta, il sesso deve essere sicuro, il rischio deve essere ridotto a zero, si fa il test insieme prima di fare sesso, si aspetta il periodo finestra e si rifà il test, se è venuto negativo entrambe le volte, allora si può essere molto più tranquilli e si può fare sesso senza essere divorati dai dubbi e dalle preoccupazioni. Se uno non vuole fare il doppio test, allora si fa solo col preservativo e non ci possono essere discussioni, certo è molto meno coinvolgente, ma se lui lo vuole fare in modo più coinvolgente allora si deve adeguare all’idea del doppio test.

Ma andiamo ancora avanti. Durante il sesso si parla almeno un po’, non si sta sempre zitti, Un ragazzo mi ha raccontato che prima di conoscere me era stato con un altro ragazzo che gli diceva che non aveva un bel pene, ecco, una cosa di questo genere la ritengo odiosa, non vuoi stare con un ragazzo? Ok, te ne vai, ma se ci stai non puoi disprezzare la persona con la quale stai. Tra l’altro il ragazzo che veniva offeso aveva un pene normalissimo e pure molto reattivo, quando gliel’ho detto si è sentito molto gratificato, perché non se lo aspettava proprio. Io penso che dire a un ragazzo che ha un bel pene sia un complimento certamente molto gradito, dirgli che ce lo ha brutto è veramente offensivo.

C’è un atteggiamento psicologico che odio, ed è, dopo aver fatto sesso con un ragazzo, dire che lo hai fatto solo per lui ma che a te non interessava veramente. Ma allora che ci sei stato a fare? Per fare un’opera buona? Questo è un ragionamento di una ipocrisia inaccettabile. Un’altra cosa che non mi piace affatto è la mancanza di reciprocità, cioè il fatto che quando hai fatto quello che volevi fare, la cosa è finita e ciao, e il tuo compagno al massimo si può masturbare da solo. Una cosa del genere è terribile, l’ho sentita raccontare ma non mi è mai capitata, penso che avrei reagito malissimo.

Altra cosa odiosa usare per un ragazzo dei vezzeggiativi femminili. Se vuoi stare con una ragazza, vacci, ce ne sono tante non c’è nessun motivo per correre dietro a un gay. Altra questione odiosa: raccontare a uno come fa sesso un altro ragazzo che quel ragazzo conosce. Non c’è niente di più odioso. Il sesso si fa in due e non si racconta agli altri. Io qui sto parlando di sesso con Project che non sa chi sono e certo nel raccontare certe cose non ci metto sotto nome e cognome delle persone di cui sto parlando.

Altra cosa che non sopporto: gli atteggiamenti di superiorità, il fare la parte del maestro di sesso, di quello che ha capito tutto e deve insegnare agli altri come si fa. Le persone che si prendono troppo sul serio non fanno che mettere in mostra la loro stupidità.

Altra cosa importante, finito il sesso, non ci si saluta subito, si prende un caffè, un cioccolatino, si torna a una dimensione di vita ordinaria e poi ci si saluta. Le occasioni spontanee per fare un po’ di sesso possono essere molte, penso al fare la doccia insieme, che ha anche una dimensione giocosa (e mi è capitato), penso al ridere insieme, mi ha colpito una cosa che avevi detto, Project, sul gioco sessuale: il gioco è una via maestra verso una sessualità meno inibita, è verissimo e l’ho sperimentato direttamente.

E qui c’è da aprire il grosso capitolo della pratiche sessuali. A qualcuno potrà sembrare strano ma io amo le coccole, e soprattutto le coccole sessuali, come scambiarsi carezze anche intime ma senza nessuna finalità sessuale specifica, oltre quella di condividere la propria intimità anche fisica, proprio come uno scambio di calore affettivo. Mi piace moltissimo l’idea di addormentarsi nella braccia del proprio compagno, direi che è una delle cose più belle del sesso gay, poi c’è la masturbazione reciproca che penso piaccia a tutti senza eccezioni e per il sesso orale il discorso è più o meno lo stesso, anche se qui cominciano ad esserci i problemi relativi all’uso del preservativo, perché qui il rischio c’è e il preservativo va usato, anche se a tanti può sembrare una cosa del tutto innaturale e sgradevole, però, con l’unico ragazzo che ha accettato di fare il doppio test, lo abbiamo fatto senza preservativo ed è stato molto intimo e direi molto sgradevole.

Per quanto riguarda il sesso anale, dico subito non l’ho mai fatto ma non solo perché è la pratica sessuale più rischiosa, ma proprio perché non ho mai avuto fantasie sessali di questo tipo. Pensavo, anzi di essere un po’ fuori dalla norma proprio per questo, ma mi sono ricreduto. Dei cinque ragazzi coi i quali sono stato, uno solo mi ha proposto di fare sesso anale e c’è rimasto male quando gli ho detto di no. Con gli altri l’argomento non è stato minimamente toccato, nemmeno quando avevamo rapporti sessuali praticamente ogni giorno.

Certo, il buon senso vorrebbe che una coppia trovasse i suoi equilibri anche in termini di pratiche sessuali e che non ci fosse, in questo campo, alcun tentativo di imporre qualcosa a chi non la gradisce

Da tutto quello che ho scritto potrai pensare che ormai non ho dubbi e che so come comportarmi in ogni occasione ma non è così. C’è un ragazzo di cui mi sono innamorato e col quale non ho mai avuto il minimo contatto non dico sessuale ma neppure vagamente fisico, lo chiamerò Marco, beh, ti giuro, Project, non mi sono mai sentito tanto in imbarazzo come con lui, lo desidero anche sessualmente, vorrei tutto di lui, perché penso che sia proprio un ottimo ragazzo e vorrei passare con lui tutta la vita, se non lo hai capito, ne sono innamorato come non sono mai stato innamorato di nessun altro, ed è per questo che non so mai che cosa fare.

Sono arrivato ad una decisione, la prossima volta gli dirò che gli voglio bene e che quando lo sento al telefono mi sento felice, ma non gli dirò che vado anche in erezione, perché ho paura che possa spaventarsi, un po’ mi sembra una cosa stupida ma potrebbe anche succedere e io non lo vorrei perdere per nulla al mondo. Mi sento timidissimo, come se avessi 14 anni e fossi alla mia prima storia, ma probabilmente sono alla mia storia più importante.

I miei amici mi dicono che Marco non è bellissimo e che c’è di meglio e dovrei guardarmi intorno, ma io con Marco ho parlato più volte e mi è sembrato proprio una grande persona, cioè uno del quale ci si può fidare, uno che fa poche chiacchiere (io forse ne faccio troppe) ma fa quello che dice. Insomma, Marco non è il bel bambolotto da mostrare agli amici ma potrebbe essere il vero compagno di una vita. Domani lo vedrò, Project, e gli farò la mia prima dichiarazione, sono molto esitante, ma qualcosa mi dice che andrà tutto bene. Ti farò sapere.

B. G.
__________
Leggi questo post in Inglese: http://gayprojectforum.altervista.org/T ... of-gay-sex

Alyosha
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Re: QUELLO CHE MI PIACE E QUELLO CHE NON MI PIACE NEL SESSO

Messaggio da Alyosha » lunedì 26 marzo 2018, 11:50

Ca B.G. devo dire che ho cominciato a leggere il post con molte perplessità e mentre leggevo m'ero preparato una risposta molto diversa da quella che darò. Il discorso sul catalogo dei peni e delle fisime sessuali mi dava molto l'idea di una sessualità poco matura, ancora legata alle fantasie mastubatorie, fredda e poco pronta alla relazione.
E' un bene abbia letto fino alla fine, perché improvvisamente mentre leggo una luce s'accende e la tua scrittura si fa radiosa, coinvolgente, bella. Quando parli di coccole, di condividere la spontaneità della vita, la quotidianità, dai piuttosto l'idea di una sessualità sana, serena. E' chiaro che nella tua testa sei passato da una relazione anonima ad una concreta immaginata con un persona in carne ed ossa. Ecco che allora tutto prende la sua forma e si incastra dentro te alla perfezione.
Sinceramente penso tu non abbia niente che non va, sei un ragazzo normalissimo, che come tutti deve trovare un ragazzo che soddisfi le sue esigenze fisiche e caratteriali. Come tutti pian piano troverai i tuoi compromessi con la realtà e sopratutto stando dentro una relazione vedrai più e più volte cambiare i termini dell'approccio sessuale e relazionare. Le coppie sono in movimento ed è impensabile stare con una persona sempre allo stesso modo, si balla insieme e le cose funzionano se si è in due e se si tiene presente il passo dell'altro mentre si pensa al proprio.
In bocca al lupo con il tuo Marco, mi auguro le cose vadano come chiede il tuo cuore.

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Re: QUELLO CHE MI PIACE E QUELLO CHE NON MI PIACE NEL SESSO

Messaggio da progettogayforum » lunedì 26 marzo 2018, 12:43

Alyosha ha scritto:

“Come tutti pian piano troverai i tuoi compromessi con la realtà e soprattutto stando dentro una relazione vedrai più e più volte cambiare i termini dell'approccio sessuale e relazionare. Le coppie sono in movimento ed è impensabile stare con una persona sempre allo stesso modo, si balla insieme e le cose funzionano se si è in due e se si tiene presente il passo dell'altro mentre si pensa al proprio.”

Penso non si possa dire meglio di così! Condivido totalmente! Il fatto è che proprio siccome è impossibile stare con una persona sempre allo stesso modo, sono molti quelli che si affrettano a cambiare persona per poter stare può meno allo stesso modo. Ci sono molte persone profondamente insoddisfatte proprio perché affrontano i rapporti d’amore con i criteri tipici di un investimento economico. Investo il mio tempo per “ottenere qualcosa” non per “stare con qualcuno”. E il bello è che chi ragiona in questo modo si sente superiore, forte, cioè dominante, proprio perché strumentalizza il suo prossimo.

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