SESSO GAY COME VALORE

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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progettogayforum
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SESSO GAY COME VALORE

Messaggio da progettogayforum » giovedì 9 gennaio 2020, 14:19

Caro Project,
non sono un lettore assiduo del tuo Forum, ma quando mi capita di accedervi ci trovo elementi interessanti. Permettimi alcune osservazioni, o se preferisci alcuni consigli: penso che sarebbe opportuno farsi alcune domande, prima di tutto: perché c’è una enorme abbondanza di pornografia gay o pseudo gay mentre non esiste quasi un cinema gay della normalità? Tu in effetti te lo sei chiesto ma non hai dato una risposta. Condivido quello che hai scritto nel tuo post viewtopic.php?f=23&t=4880&hilit=falsi+m ... ornografia
La cosiddetta pornografia gay ha poco di gay e sembra proprio una specie di immagine speculare della pornografia etero. Credo anche io che quel tipo di pornografia non rappresenti affatto la sessualità gay, almeno quella più diffusa. Non ho molta esperienza del campo ma ho fatto sesso con qualche ragazzo e qui devo specificare che erano ragazzi gay nel vero senso della parola, cioè ragazzi che si innamoravano di altri ragazzi, e non eterosessuali, fidanzati con una ragazza, o addirittura sposati, a caccia di sesso per consolarsi delle loro frustrazioni etero. Non mi piace per niente stare con un ragazzo etero che va a caccia di sesso, mi è successo una volta sola, ma mi sono sentito proprio a disagio, strumentalizzato, usato, trattato come un ragazzo etero “non innamorato” tratta una donna, cioè mi sono sentito la seconda scelta, la scelta di ripiego, un oggetto sessuale gestito di uno che ha tutt’altro per la testa. Con i ragazzi veramente gay, anche se le storie poi finivano, percepivo un’affinità molto più profonda, non era mai un gioco di solo sesso, erano ragazzi che cercavano di costruire qualcosa, potevano non riuscirci, ma non mi sono mai sentito a disagio con loro e mi sono trovato di fronte ad una sessualità tutto sommato molto simile alla mia e molto diversa da quella che si vede nella pornografia cosiddetta gay. A parte il sesso anale, che non ha mai fatto parte dei contatti con quei ragazzi, cioè non lo abbiamo mai preso in considerazione nemmeno come ipotesi, non c’è mai stata nessuna stimolazione dei capezzoli o dell’ano. L’interesse era concentrato sulla risposta sessuale immediata, cioè sul pene dell’altro, non era un’idea fissa nemmeno quella, ma nell’essere in erezione potente ci vedevamo un segno di partecipazione vera. Capisco che anche questa cosa possa essere stupida però era così. Ti dico una cosa che può sembrare altrettanto stupida, quando mi distraevo e perdevo l’erezione piena mi sentivo in imbarazzo perché pensavo di deludere il mio compagno e probabilmente anche il mio compagno si sentiva in imbarazzo per ragioni analoghe. La cosa più coinvolgente in assoluto, per me e per i miei partner era il fatto di potersi guardare il faccia mentre si faceva sesso e di poter vedere uno nel volto dell’altro, il segno di un coinvolgimento totale, senza riserve. Coi ragazzi coi quali ho avuto relazioni più durature la sessualità era molto diluita, era vissuta in tempi lunghi, con forme di intimità come lo stare abbracciati e sentire uno il calore dell’altro, non parlo nemmeno di cose esplicitamente sessuali. Era bellissimo pure coccolarsi sul divano mentre si vedeva la televisione. Project, io non voglio dire che non ci debbano essere stimolazioni dei capezzoli o dell’ano o al limite “anche” sesso anale, a me e ai ragazzi con i quali sono stato non è mai accaduto, ma tutto è possibile e non ci vedo niente di assurdo, può darsi benissimo che prima o poi arrivi anche io a fare queste cose, non lo escludo, anche se alla tenera età di 37 anni suonati certe possibilità mi sembrano molto teoriche, però dire che certi comportamenti sono la regola è proprio lontano dalla realtà, almeno da quella che ho conosciuto io. E poi il potersi toccare, lo stare nudi insieme, lo scambiarsi coccole è bellissimo. Il ragazzo del quale ti ho detto che è stato mio partner, ma che non era gay, non sopportava le coccole, le considerava cose da “froci” un modo di dire che mi sembrava odioso, e questa è stata una delle ragioni che mi ha spinto a mandarlo al diavolo. Per lui il sesso era finalizzato alla penetrazione anale, lui doveva arrivarci comunque, dava per scontato che io dovessi sentirmi gratificato dal fatto che lui volesse farlo, ma a me un’idea del genere risultava del tutto sgradita, anche e forse soprattutto perché proposta in un modo così stupido da uno che in fondo di me non se ne era mai preoccupato veramente.
Il sesso coi ragazzi gay era proprio un’altra cosa, per loro le coccole non avevano nulla di strano, li sentivo come me e questa era una cosa molto bella, ci guardavamo negli occhi e finivamo per sorriderci a vicenda e poi c’era una forma di pudore reciproco, quasi di imbarazzo, nel proporre qualcosa che sapevamo che l’altro avrebbe certamente accettato. C’è un’altra cosa che mi ha colpito. Col ragazzo etero era lui che voleva spogliami senza spogliarsi e questo mi dava terribilmente fastidio, lo sentivo come un gesto aggressivo, con i ragazzi gay ci siamo spogliati sempre insieme, ciascuno per proprio conto, cioè eravamo sullo stesso piano, voglio dire che eravamo due ragazzi, non un ragazzo e il sostituto di una ragazza. Non ho mai visto un ragazzo gay che cercasse di forzarmi a fare qualcosa che non volevo fare, mentre il ragazzo etero lo faceva. Con i ragazzi gay coi quali sono stato si è mantenuto un contatto anche dopo la fine della relazione, cioè la relazione è finita ma il rispetto non è venuto meno. Natale è passato da poco, ma ho sentito al telefono “tutti” i ragazzi gay coi quali sono stato, nessuno escluso, e non posso negare che la cosa mi ha fatto piacere. Bisognerebbe parlare di più della vera sessualità e soprattutto della vera affettività gay, perché penso che sarebbe per i ragazzi qualcosa di rassicurante, di tranquillo e soprattutto di vero. E poi, parliamoci chiaro, il sesso vero è mille volte più gratificante della pornografia, senti che serve a creare proprio un contatto tra due persone che sono sulla stessa lunghezza d’onda, quello che conta è stare col tuo partner, farlo sentire a suo agio, fargli capire che gli vuoi bene, che hai rispetto per lui, che a lui ci tieni, fargli capire che se anche la relazione non dovesse durare non sarebbe comunque una cosa banale. Sono stato sia con ragazzi più grandi di me, anche di parecchio, che con ragazzi più giovani e ti posso dire che le differenze sono veramente minime. Ho trovato persone che mi hanno voluto bene e mi hanno rispettato, mi hanno dimostrato il loro affetto anche fuori dal letto, anche quando la nostra relazione era finita. Erano bravi ragazzi, ragazzi seri, che ce la mettevano tutta per farmi stare bene. Il sesso nell'omosessualità c’è eccome e ha un senso molto importante ma è una cosa totalmente diversa da come viene rappresentata. La pornografia serve a far fare soldi facili a tanta gente ma è lontanissima dalla realtà della vita dei ragazzi, o almeno dalla realtà della mia e di quella dei ragazzi che ho conosciuto. Bisognerebbe non banalizzare l’essere gay, bisognerebbe cominciare a considerarlo una cosa di alto valore morale, un sentimento importantissimo nella vita di tante persone, un modo di volersi bene.
Ti saluto, Project, vedi tu che cosa fare di questa mail, l’ho scritta un po’ come sfogo pensando ai miei ex dei quali, onestamente, non ho alcun ricordo negativo! Buon lavoro e datti da fare perché stai facendo cose molto buone.
Santino (Non mi chiamo veramente così ma mi piacerebbe!)

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