CAPIRE IL SESSO GAY

Approccio dei ragazzi gay verso la sessualità
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progettogayforum
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CAPIRE IL SESSO GAY

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 14 ottobre 2020, 21:25

Ciao Project,
leggo spesso i post del tuo forum, ci sono belle storie ma mi pare che il sesso resti un po’ un argomento marginale, non dico evitato ma trattato il più possibile per cenni e in modo neutro. Io vorrei invece fare capire che è una cosa importantissima. Magari tu adesso stai ridendo perché sto dicendo una cosa ovvia, però per me è diventato veramente una cosa importantissima. Non è stato sempre una cosa importantissima o meglio io non ne capivo il senso e lo banalizzavo. Ma forse è meglio che ti racconto i fatti, se no resto sulle chiacchiere.

Ho 32 anni e non mi sento più un ragazzo da nessun punto di vista. Ho avuto le mi esperienze, credo più o meno simili a quelle che hanno tutti i gay, con un’idea di fondo e cioè che il sesso fosse tutto sommato una cosa marginale e anche rischiosa, quindi quando mi è capitato di farne esperienza concreta, l’ho vissuto male, un po’ come se lo stessi facendo contro voglia solo perché il mio partner del momento lo voleva.

Diciamo che l’ho sempre presa un po’ come un’imposizione, poi non ho mai amato il sesso anale, che per alcuni miei partner era invece una fissa, anche se non per tutti, sono stato con due ragazzi di età, tra l’altro molto diversa, che mi hanno detto che a loro il sesso anale non piaceva affatto, ma gli altri due ragazzi che ho avuto erano proprio fissati con questa cosa e insistevano fino all’ossessione, tra l’altro io non ho mai sopportato il preservativo che mi dava fastidio, ma d’altra parte sono ipocondriaco fobico e l’idea di fare una cosa del genere senza preservativo non mi passava nemmeno per l’anticamera del cervello. Puoi capire bene con quale spirito io potessi avere rapporti sessuali, diciamo che alla fine li accettavo proprio controvoglia. Non capivo proprio che cosa ci trovassero gli altri. Li guardavo stupefatto, mi sembravano completamente fuori di testa.

Con il mio quarto ragazzo tutto è finito perché non sopportavo che noi dovessimo fare “solo” sesso. Cioè io al limite mi posso pure adattare a fare quello che vuoi tu, ma tu come fai a pensare che per me quello è il massimo del godimento? Significa che non ti rendi proprio conto e che pensi solo a te stesso. Se gli facevo una carezza mi rispondeva che gli dava fastidio, quando avevamo finito si rivestiva e se ne andava senza manco dire ciao … tu capisci a che livello stavamo!

E queste storie sono andate avanti fino a 30 anni! Poi incontro Matteo, un ragazzo più o meno coetaneo che mi piace subito, cioè che è il mio tipo di ragazzo ideale, diciamo che non ne ho mai visto uno che mi interessasse più di lui, voglio dire che mi attirava proprio a livello fisico e molto. Ero incuriosito da Matteo, abbiamo cominciato a chattare e mi intrigava parecchio, aveva avuto anche lui le sue storie e ne aveva una che ancora andava avanti, ma lui non ne era per niente soddisfatto. Lui era innamorato del suo ragazzo ma non si sentiva ricambiato, in qualche modo si sentiva strumentalizzato solo per ragioni sessuali, ma non riusciva a staccarsi da quel ragazzo.

Matteo è stato il primo ragazzo col quale io sono riuscito a costruire un rapporto di amicizia seria. Parlavamo molto, lui non mi faceva complimenti, non cercava di sedurmi, mi parlava di sé e soprattutto del disagio che provava col suo ragazzo e del fatto che comunque gli voleva bene e questo un po’ mi metteva a disagio, perché io mi ero innamorato di lui e lui non faceva che parlarmi dell’altro ragazzo, anche se le cose che mi diceva erano segni manifesti di disagio. Io avrei voluto da lui un po’ di intimità fisica, ma non c’era niente del genere.

Io di Matteo mi fidavo, era serissimo, sempre un po’ triste ma era un amico vero, fedele, anche io ho cominciato a parlargli di me e del mio disagio con il mio ultimo ragazzo, che io però avevo archiviato già da qualche mese. Piano piano, con Matteo, siamo arrivati a parlare anche di sesso, ma ne parlava in un modo diverso dagli altri ragazzi che avevo conosciuto, non sublimava i discorsi era molto diretto ma era evidente che il sesso per lui aveva un valore affettivo forte. Io, però, mi rendevo conto che lui aveva una sessualità diversa dalla mia, anche lui considerava il sesso anale una cosa molto importante e questo mi creava disagio perché pensavo che nell’ipotesi che tra noi ci fosse stato sesso, non sarebbe mai stato qualcosa di veramente condiviso sullo stesso piano.

Ma il tempo passava, ci sentivamo in chat un paio di volte alla settimana e parecchie volte anche una sola volta, lui aveva la sua vita e io la mia, lui era molto impegnato con lavoro e spesso andava fuori città e io in certi periodi in pratica non avevo orari di lavoro e dovevo lavorare in ufficio finché c’era gente e tante volte anche la sera a casa, però io aspettavo la sua telefonata, non lo chiamavo perché avrei rischiato di chiamarlo in un momento in cui era impegnato per lavoro o magari mentre stava col suo ragazzo, perché lui continuava ad avere un ragazzo e a stare male per questo.

Quando parlavamo al telefono erano momenti molto particolari, molto coinvolgenti, molto veri, cosa che non mi era mai capitata con nessuno prima. Mi accorgevo che con lui condividevo tutto tranne il sesso. Parlavamo per ore, era spesso malinconico, anche al limite del depresso. Il nostro legame era strano, asimmetrico, almeno in un certo senso, perché io lo desideravo anche sessualmente mentre lui sembrava sostanzialmente disinteressato, però, piano piano il nostro rapporto era diventato una cosa importantissima sia per lui che per me, non eravamo solo amici, era evidente che c’era qualcosa in più, ci fidavamo istintivamente uno dell’altro, eravamo una vera coppia senza sesso.

Non ti nascondo che per me era una sofferenza. Lui era l’oggetto di tutte le mie fantasie sessuali e solo sentire la sua voce al telefono mi mandava in erezione e ovviamente la cosa continuava per tutto il tempo della telefonata e dopo mi masturbavo ma con un sottofondo di malinconia, come per un desiderio che tanto non si sarebbe mai realizzato. E poi io a lui non avevo mai raccontato queste cose, avevo paura di condizionarlo o forse di farlo scappare via. Avevamo parlato tanto di sesso, ma di sesso fatto con altri, del sesso tra noi, possibile o meno, non se era mai parlato e questo mi creava un fortissimo imbarazzo, come se io lo stessi imbrogliando sforzandomi di dargli l’idea che per me il fatto che il nostro rapporto fosse senza sesso, fosse in qualche modo un fatto accettato tranquillamente. Lui mi trattava come si tratta un amico ma per me lui non era solo un amico.

Poi è arrivato un periodo in cui lui è stato scontrosissimo, voglio dire che era sempre rispettoso, mi trattava come meglio non avrebbe potuto ma era triste e parlava poco. Ci sono stati tra noi dei momenti di imbarazzo in cui non sapevo che dire e una volta lui mi ha dato una carezza e se ne andato senza dire una parola. Io mi sentivo impotente, gli volevo bene ma evidentemente non potevo cambiargli la vita, non potevo dargli la serenità di cui aveva bisogno.

Poi è sparito per 32 giorni, e ha staccato il cellulare. Ho chiamato il suo ufficio e mi hanno detto che era in ferie e che non sapevano altro. Ma in ferie si sarebbe portato dietro il cellulare. Io non sapevo dove abitavano i suoi genitori e non avevo il loro numero di telefono, perché Matteo viveva per conto suo e così, giorno dopo giorno, mi è salita un’ansia tremenda, provavo a chiamarlo, gli lasciavo messaggi nella segreteria telefonica ma ero proprio spaventato.

Il 32° giorno a mezzanotte e mezza mi ha chiamato al telefono e mi ha detto solo: “Ti andrebbe di fare sesso con me?” Io gli ho detto: “Certo! Ma dove sei?” In quel momento il mio citofono ha suonato. Era lui ed è salito a casa. Quando è entrato in casa mi ha abbracciato, una cosa che non aveva mai fatto! Ma era un abbraccio che non aveva nulla che facesse pensare al sesso. Poi mi ha detto: “Resto con te stanotte … ok?” Gli ho detto che ero stato molto in pensiero per lui, e lui mi ha detto:

“Con Silvio ho chiuso, mi sono sentito un completo imbecille, a lui interessava solo fare sesso con me, ma di me non gliene importava nulla …”

Siamo andati in cucina, lui si è seduto su uno sgabello basso e io gli ho preparato una tazza di tè con dei biscotti e poi siamo tornati nel salotto per parlare. In realtà abbiamo parlato molto poco, mi ha detto solo che l’indomani pomeriggio doveva tornare al lavoro, non mi ha parlato assolutamente di sesso. Si è steso sul divano e si è addormentato. Io sono rimasto vicino a lui e ho dormito sulla poltrona.

Io dico che ho dormito, ma in realtà mi sono chiesto perché mi aveva chiesto se volevo fare sesso con lui. Quella era stata la prima volta in assoluto in cui lui aveva fatto cenno ad una ipotesi del genere. Io avevo tutta la notte per pensarci, ma poi ho cominciato a pensare ad altro, al fatto che lui stava accanto a me e che sesso o non sesso, in qualche modo mi voleva bene e che io ero passato dall’angoscia profonda di qualche ora prima al fatto di sentirmi amato in quel modo così incredibile ma così vero.

La mattina ci siamo svegliati prima delle sette, siamo scesi al bar per fare colazione e poi siamo tornati a casa. Io dovevo essere al lavoro alle 9.00 e ci siamo dovuti salutare. Gli avrei voluto chiedere che cosa significava quella richiesta di fare sesso con me ma ho fatto finta di niente, lui mi ha detto: “Noi dobbiamo parlare, vengo da te stasera verso le nove, se ti va, preparami un po’ di cena.” Io gli ho detto di sì e lui mi ha salutato dandomi un leggerissimo bacio sulla bocca, un’altra cosa che non aveva mai fatto prima. La mia giornata di lavoro è letteralmente volata in un turbinio di pensieri che puoi bene immaginare. Uscito dal lavoro sono andato di corsa al supermercato e poi subito a casa per preparare un po’ di cena per le nove. Lui arriva in orario perfetto, trova la cena pronta e il tavolo apparecchiato. Ceniamo rapidamente poi cominciamo a parlare. Ti riporto il discorso sulla base di quello che ho appuntato l’indomani sul mio diario:

“Con Silvio è finita. Te l’ho detto. Ne ero innamorato ma lui diceva sempre che tra noi c’era solo sesso. Insomma, mi sono sentito trattato come una merda e alla fine me ne sono liberato. Con lui mi ero illuso che potesse funzionare e invece è finita esattamente come sono finite tutte le mie storie precedenti. Mi sono sentito un totale deficiente. Ti sarai chiesto perché quando ti avevo chiamato ti avevo chiesto se ti andava di fare sesso con me e c’è una ragione per questa domanda: era quello che io dicevo a Silvio quando avevo bisogno di lui. Ero sempre io a chiamarlo e sempre negli orari in cui sapevo che era libero e lui non mi diceva di no, ma poi quando arrivavo da lui, facevamo quello che dovevamo fare e poi era automatico che io me ne andassi subito. Quando ci sono andato l’ultima volta gli ho fatto sempre la solita domanda, cioè se gli andava di fare sesso con me, e lui mi ha detto di salire ma a me non andava affatto di fare sesso con lui, avevo bisogno che mi ascoltasse ma non ci ha nemmeno provato, mi ha detto che se gli chiedo se vuole fare sesso, poi non gli posso attaccare “certi pipponi psicologici” (parole sue) e che se non ho voglia di fare sesso non gli devo rompere i coglioni (sempre parole sue) al che me ne sono andato e sono venuto sotto casa tua e ho chiesto anche a te se ti andava di fase sesso. Tu mi hai fatto salire ma è stato tutto molto diverso e mi aspettavo che sarebbe stato tutto molto diverso. Io so che tu mi vuoi bene e pure io in un certo senso ti voglio bene, ma non sono innamorato di te, non sei fisicamente il mio tipo, però penso che con te ci potrei stare bene lo stesso. Io penso di non esserti indifferente. Insomma, se tu pensi che si possa stare insieme, ci possiamo anche provare. Io non so come reagirò, può darsi che poi mi sentirò a disagio, ma se succederà te lo dirò subito, potrebbe essere un esperimento … sembra una cosa assurda, lo so, ma ci si potrebbe provare, comunque non ti prometto niente, però adesso io penso che ci si potrebbe pure provare …”.

“Matte’, a me interessa solo che tu stai bene, quello che mi fa male è vederti triste, scoraggiato, demotivato. Se tu stai meglio senza sesso se ne può fare benissimo a meno, non ti devi sentire forzato in niente … “

“Ma tu lo stai dicendo perché per te sta bene così come abbiamo fatto fino adesso e basta?”

“No, figurati! A me sta benissimo se ci proviamo, ma non vorrei che poi, se non funziona, questo fosse un altro motivo di delusione e di frustrazione … “

“No, non penso che ci sarebbe il rischio di una delusione, con te non mi sono mai sentito usato, piuttosto c’è un fatto, bisogna che facciamo il test per l’HIV perché con Silvio abbiamo avuto anche comportamenti a rischio e l’idea di poterti contagiare un brutto male mi distruggerebbe proprio e poi mi farebbe piacere anche che il test lo facessi pure tu, sarebbe un modo per ripartire da zero insieme. È proprio per la paura di contagiarti qualcosa che mi sono tenuto lontano da te quando stavo con Silvio …”

“Beh, io sono molto coinvolto da te, sessualmente intendo, mi sono masturbato decine di volte pensando a te ma non te l’ho detto mai perché tu pensavi a Silvio e io non dovevo interferire … “

“Beh, tu fisicamente non sei il mio tipo e a me è successo solo due giorni fa di masturbarmi pensando a te ed è proprio per questo che ti ho detto che ci possiamo provare. Prima pensavo di non poter avere desideri sessuali su di te ma adesso penso che sia possibile, in pratica è successo. Però capiscimi, per me è tutto nuovo e tutto al rovescio rispetto a quello che ho sempre vissuto, insomma quello che potrà succedere non lo so … però ci possiamo provare.”

Caro Project, come puoi capire, era un inizio molto inusuale per una storia d’amore, però tra noi c’era già un legame forte prima e non ci siamo fatti spaventare. Siamo andati insieme a fare il test, lui era un po’ ansioso ma solo un po’ perché con Silvio hanno usato “quasi” sempre il preservativo, ma per fortuna il test è risultato negativo per entrambi. In teoria il primo grosso ostacolo era superato. Ci restava di passare dalle parole ai fatti e qui l’imbarazzo è stato enorme, non per il sesso in sé, ma perché né io né lui volevamo mettere a rischio il nostro rapporto per inesperienza, o per la troppa fretta o per l’indisponibilità. Io mentalmente avevo accettato anche l’idea di avere con lui rapporti anali, perché per lui erano importanti e in fondo con Silvio li praticavano in modo reciproco e forse sarebbe stato così anche con me. Il problema però non si è presentato proprio perché sapendo che quelle cose non sono mai state nelle mie fantasie, lui aveva accettato a sua volta l’idea di farne a meno. In sostanza ciascuno di noi aveva accettato l’idea di doversi adeguare all’altro. Ma I problemi si sono presentati molto prima. Anche la stessa idea di tentare un contatto fisico era un problema. Per fortuna è stato lui che ha fatto la prima mossa.

Una sera, a casa mia, si è spogliato completamente e si sdraiato sul letto. Io mi sono spogliato e lui mi ha detto:
“Sei proprio un bel ragazzo!” e lo ha detto in modo convinto, quasi fosse una cosa che non si aspettava, a me è venuto un sorriso spontaneo e lui mi ha risposto nello stesso modo, poi mi ha fatto segno di avvicinarmi … non ti racconto il resto, ma te lo puoi immaginare. Lui non era per niente imbranato e ci capivamo al volo. A me non sembrava nemmeno vero di trovarmi in una situazione del genere, perché l’avevo sognata per tanto tempo. Ci siamo abbracciati nudi, strettissimi e lui mi ha baciato in modo tenero. Era piena estate e faceva molto caldo, siamo andati in cucina, nudi come eravamo e ci siamo presi due bibite fresche. Sembravamo due Adami nel Paradiso terrestre. Non sapevo che cosa sarebbe successo dopo, ma siamo tornati a fare l’amore in modo molto giocoso e poi ce ne siamo andati a dormire abbracciati. Io mi sono svegliato molto prima di lui la mattina e sono andato a preparare un po’ di colazione, quando gliela ho portata, si è stiracchiato come un gatto e aveva una faccia serena come difficilmente gli succedeva.

Poi diversi giorni dopo siamo arrivati anche al sesso anale, io non gli ho detto di no, mi sono messo il preservativo e poi siamo andati avanti, si vedeva che per lui era importante, alla fine non mi ha chiesto di scambiare i ruoli e mi ha detto che in fondo non è quello che si fa che conta ma con chi lo si fa e ha aggiunto che adesso sapeva che se me lo avesse chiesto non gli avrei detto di no. Nei mesi successivi lo abbiamo fatto qualche altra volta ma alla fine non era un’idea fissa nemmeno per lui, non era un tabù ma non era nemmeno una tappa obbligata e piano piano la questione è diventata meno importante per lui e meno problematica per me, adesso si fa ogni tanto ma più che altro come dimostrazione che non gli dico di no.

Quello che mi piace di più nella sessualità di Matteo e che per lui il sesso non ha un inizio e una fine precisi, è un po’ un’atmosfera generale di calore e di intimità. Noi ormai ci conosciamo bene anche sessualmente, per esempio io so che gli piace molto che dopo il sesso io non mi rivesta e che resti nudo con lui sul letto a chiacchierare e a scherzare. La fase del dopo sesso per lui è fondamentale perché gli dà la sensazione di non essere strumentalizzato, il pratica quella fase, con Silvio, non esisteva proprio e lui ci stava a disagio. A lui piace fare sesso con la luce accesa perché mi dice che mi vuole vedere in tutto il mio splendore e io so che questo vuol dire che comincia ad apprezzarmi anche sotto il profilo sessuale, e lui mi ripete che sono bello perché sa che questo mi fa piacere.

In un certo senso il nostro essere coppia dovrebbe essere fragile ma quando stiamo insieme si vede che non è così, adesso è molto meno malinconico di prima, certe volte mi fa degli scherzi e soprattutto qualche volta mi manda degli sms molto teneri. Se devo essere sincero, ho realizzato i miei desideri più profondi. Quando stringi tra le braccia l’unico ragazzo che hai veramente amato e senti che è felice di stare con te, non credo che si possa desiderare niente di più.

Ho fatto leggere questa mail a Matteo prima di mandartela, visto che riguarda pure lui e mi ha detto che l’ho mitizzato, perché lui non è così, ma molto peggio! Se la pubblichi fa piacere pure a lui!

Un caro saluto.
Marco

AlbusDumbledore
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Iscritto il: venerdì 28 giugno 2019, 10:47

Re: CAPIRE IL SESSO GAY

Messaggio da AlbusDumbledore » sabato 17 ottobre 2020, 19:09

E' una bellissima storia. :D

Il rapporto con una persona è formato da tante cose ma se non c'è vero affetto e fiducia, allora tanto vale rinunciare.
Infatti, più che di importanza nel sesso io percepisco l'importanza nella fiducia che hanno l'uno dell'altro che, giustamente, si ritrova anche nel sesso.
"La causa fondamentale dei problemi è che nel mondo moderno gli stupidi sono sicuri di sé, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi."

Bertrand Russell

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