ossessione

Donne innamorate che non vogliono perdere il loro compagno neppure se è gay
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Nemo
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Re: ossessione

Messaggio da Nemo » mercoledì 19 dicembre 2012, 0:43

amelie ha scritto:Nemo, il fatto è che vorrei non pensarci ma diventa più forte di me e mi ritrovo a pensare alla faccenda senza sapere quando ho iniziato a farlo. In verità alla fine penso solo a questo. Mi viene da sentirmi matta.
Lo so che ti sembra che sia più forte di te, ma ti assisuro che non lo è, il pensiero lo generi tu e quindi tu puoi fermarlo!
amelie ha scritto:Ho solo capito che degli uomini e dei MtF ci capisco gran poco.
Bhè perchè dovresti capirli? :) non credo che arroverlarsi il cervello serva a qualcosa! Cmq se riuscissi già solo a parlarne con la psicologa ti sentiresti più leggera, stai tranquilla che lei saprà metterti a tuo agio, la vergogna in consulenza non estiste :)
Nemo.
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barbara
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Re: ossessione

Messaggio da barbara » mercoledì 19 dicembre 2012, 8:49

Allora mi pare che tu riconosca razionalmente che la vergogna che provi non ha un fondamento. Nello stesso tempo emotivamente la senti molto forte.
E'un po' come quando si ha paura di volare. L'unico modo per vincerla è andare su un aereo.
Mi sono trovata spesso in una situazione simile, anche se in circostanze diverse. Quello che mi ha aiutato è stato agire in modo diverso da ciò che l'impulso mi suggeriva. Se istintivamente la vergogna mi suggeriva di tenere tutto nascosto io ne parlavo con qualcuno. Se la vergogna mi suggeriva di chiedere scusa io non lo facevo e difendevo le cose che avevo fatto.
In un certo senso scrivendo qui tu stai facendo la stessa cosa. Se ne parli con la psicologa, oltre a ricevere un aiuto maggiore, dimostrerai a te stessa che sei più forte della tua vergogna. ;)

Alyosha
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Re: ossessione

Messaggio da Alyosha » mercoledì 19 dicembre 2012, 9:19

Vedi amelie fosse una dinamica insolita quella che s'è istaurata tra te e lui... in realtà tolti i trans mi pare evidente che lui si porga nei tuoi confronti in modo infantile, nel senso proprio di una persona che chiede alla mamma che digerisca per lui le sue cose e succede che a fare ricerca sulla transessualità sia tu e non lui, proprio come se ti avesse incaricato in qualche modo di masticare per lui cose che altrimenti gli sarebbero indigeste. E' chiaro che nella misura in cui accetti questo ruolo resti legata a lui e per quanto possa sembrarti assurdo certe relazioni così impostate sono anche solide e durature, per quanto invivibili dall'interno. Ti hanno già detto bene non sei certo tu che pui risolvergli i problemi, tu dovresti provare a fare altro ed è elaborare qusto "lutto". Considerando quante energie stai spendendo a vuoto nel tentativo di capire probabilmente dovresti rivolgere le tue attenzioni altrove, mi pare che di fondo ci sia una bassa autostima, probabilmente causata dalla situazione, che ti sta portando addirittura a sentirti in competizione con un trans. Mi chiedo eprché per esempio rivolgi i tuoi studi su di loro e non sulla gente che va a letto con loro. Gente tra l'altro mediamente squallida che li usa per una notte di sesso, sfuggendo ai proprio interrogativi e poi magari tornandosene la sera in famiglia. La transessualità è spesso legata alla prostituzione proprio per il basso rispetto che abbiamo di loro e forse è così che dovresti cominciare a guardare le cose. Insomma se gli togli di dosso quell'aria da cucciolotto malmenato dalla vita che si mette addosso che resta di lui? Per come la vedo un irresponsabile che trova situazioni di comodo e che dovrebbe imparare una buona volta a cavarsela da solo senza correre a farsi consolare dalla mamma di turno e anche tu questo ruolo "protettivo" un pò di dosso dovresti togliertelo, perché maturare certe forse ossessive di attaccamento come credo ti stia rendendo conto non è migliore che soffrire per il tradimento della persona amata. Però se accetti questo dolore sai che è una questione di tempo, mentre certe ossessioni rischiano dsolo di girare a vuoto.

amelie
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Re: ossessione

Messaggio da amelie » mercoledì 19 dicembre 2012, 14:14

Siete dei grandi!

Barbara mi hai dato uno strumento semplice per affrontare la vergogna che in generale è per me un sentimento pervadente. Spesso mi vergogno dei miei pensieri o della mia posizione su un dato argomento che non mi sembra mai strutturata a sufficienza.

Alyosha, il tuo suggerimento del mio essere "materna" mi ha offerto una nuova prospettiva con cui vedere le cose. La sua ex moglie ad esempio mi sembra fargli da mamma nel senso autoritario(si vedono spesso per via dei figli e anch'io ho avuto modo di passare del tempo con entrambi - che situazione!). A me sembrava che lo trattasse spesso come un deficiente dicendogli "fai questo" o "fai quello" e che lui non si accorgesse neppure della cosa. Ho sempre imputato a lei di voler manipolare a proprio piacimento l'ex marito per tenerlo in proprio pugno. Qualche volta mi sono arrabbiata litigando col mio ex per la faccenda. Mi faceva arrabbiare il sospetto che "a lui andasse bene così" - pur, ovviamente, lamentandosi quando la situazione raggiungeva degli apici difficili da sopportare.
Io tentavo di trattarlo diversamente. Di cercare di capire prima di giudicare e di avere(ed essere) un interlocutore adulto. Ma forse alla fine ho vestito - mio malgrado - i panni della "mamma buona". Panni che mi fanno soffrire perché lui non è mio figlio e più che prendermi cura di questa persona vorrei costruire qualcosa insieme. Panni che comunque ho vestito e di cui (per la mia parte) sono responsabile.

Ieri sera mi ha scritto che "ovviamente mi pensava e che se fossi stata insieme a lui mi avrebbe fatto capire quanto". Io per la prima volta non ho corrisposto alla situazione e gli ho detto che questo suo momentaneo desiderio non era probante di alcunchè poichè lui "alla fine si farebbe tutti". So di essere stata indelicata e che dicendo così l'ho offeso, ma non essere stata sempre incline ad accogliere i suoi desideri mi ha fatto stare meglio.

amelie
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Re: ossessione

Messaggio da amelie » mercoledì 19 dicembre 2012, 14:52

PS: Alyosha nella mia personale inchiesta sul mondo dei trans ho dedicato gran parte del tempo a tentare di capire chi fossero tutti quegli uomini che alimentano il giro della prostituzione (trans e etero).

(nutro però la profonda speranza che il mio ex abbia avuto un rapporto occasionale con un trans conosciuto magari in un circolo - alla fine lui abita in una grande città metropolitana. Ed è questa una cosa che chiederò. Lui è un uomo di una finissima intelligenza, coltissimo e non insensibile ai problemi sociali e in caso credo si sarà posto il problema.)

I commenti ai trans che si offrono su internet erano sempre volti ad apprezzare la loro "virtù meno apparente" - (che tuttavia su internet appare eccome). Erano commenti squallidi. Alcuni si vantavano di avere mogli ignare che li attendevano a casa. A me sembra che sia facile colpevolizzare "rapporti matrimoniali stanchi e abitudinari" con donne distanti e frigide ma che questo sia una scusante, forse la superficie di un qualcosa di diverso e ben più inquietante.
Pagare per avere un rapporto sessuale che cosa significa? Forse tutto il contrario di un non essere sufficientemente desiderati, forse la volontà di emanciparsi dal desiderio dell'altro. Non credo che chi va con una prostituta (trans o donna) possa pensare che l'altro abbia vero godimento (si può godere fisicamente ma farlo in modo veramente libero ed appagante è tutt'altro). Dite che lo pensa? Dite che si mente?
Non è questo un modo per dire "tu non desiderarmi, ti pago"? Questa la direzione in cui andrei io, ma se aveste qualcosa da dire in merito ve ne sarei grata. I vostri commenti sono davvero illuminanti.

Alyosha
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Re: ossessione

Messaggio da Alyosha » mercoledì 19 dicembre 2012, 16:26

Certa gente rischia di passare di madre in madre senza crescere mai, chi lo sà cosa significano certi tentativi, sul serio la mente umana è un oceano dove non è facile barcamenarsi. Certo che adesso ci informi che la vostra relazione e a tre e che in realtà mi preoccuperei poco dei trans, non mi paiono il tema fondamentale. Vedi il fatto che sia trans pare autorizzarlo all'infedeltà, ma se togli il trans insomma, quanti uomini stando in coppia desiderano altro e capiscono la differenza tra il desiderare e l'ottenere? Se questa sua attrazione per i trans diventasse omosessualità, bisessualità o se la veda lui avrebbe un senso porsi anche la questione rispetto al rapporto da tenere con lui, ma finché lui non è disposto a chiarire dentro di sé queste cose, insomma resta solo la sua infedeltà e il suo tentativo maldestro di fartela accettare, se a questo aggiungi pure che è già stati sposato e con figli, la domanda sorge spontanea.... Chi te lo fa fare? I penso che prima ne esci da certi grovigli meglio stai, quell'altra suo malgrato c'ha sfornato dei figli e se lo deve piangere, da come ne parli pare pure facciano ancora coppia in qualche modo (madre figlio però!), tu invece a che sei bella libera con le mani, perché non ci levi mano? Non è l'unico uomo sulla faccia della terra e sei ancora giovane, fai in tempo a rifarti una vita e probabilmente trovare qualcuno più adatto a te.

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