MESSAGGIO DI UN GAY VECCHIO E MALATO

La vera vita dei gay anziani, Gay e problemi della terza età, Gay anziani e ricordi di vita.
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progettogayforum
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MESSAGGIO DI UN GAY VECCHIO E MALATO

Messaggio da progettogayforum » giovedì 4 settembre 2014, 11:13

Caro Project,
praticamente il tuo forum è l’unico che parla anche di vecchi con un po’ di serietà, però ci manca una cosa: parla solo di gay vecchi che stanno tutto sommato bene, io invece appartengo a quelli che stanno male, non parlo di disagio psicologico perché alla mia età è una categoria ormai superata da decenni, parlo proprio di salute fisica e di uno star male nel senso grave del termine. Mi viene spesso da pensare che la mia strada mi porterà alla fine in tempi piuttosto rapidi ma nonostante tutto non mi sento angosciato, mi chiedo quale possa essere la via migliore per fare ancora qualcosa di buono e lì le incertezze sono tante. Non ho paura della morte, forse della sofferenza fisica sì, perché quella che ho provato fino adesso, in fondo, era relativa, ma poi si diventa fatalisti e si perde la voglia di combattere, in qualche modo si accetta il proprio destino. Dopo tutto sono vecchio e la mia vita l’ho vissuta, quindi cinque o dieci anni prima non fa una grossa differenza. Penso che alle nuove generazioni si debba prima insegnare a vivere e poi si debba anche insegnare a morire con una certa serenità di fondo, con la coscienza di avere fatto almeno qualcosa di buono. Questo per farti capire la situazione, però non immagini quanto possa essere confortante per me leggere il forum, leggere le mail che ti mandano e vedere quello che rispondono i ragazzi, è il senso della vita che continua, perché questi ragazzi si porteranno appresso anche un po’ di noi, specialmente se si saranno sentiti amati e rispettati da noi. In fondo dobbiamo provare tutti a rendere meno pesante il fardello degli altri, questo è il senso della vita. Certo in questi ragazzi mi ci rivedo, loro sono fortunati perché hanno a disposizione dei mezzi e delle possibilità che ai tempi nostri non esistevano, però vedo che le loro malinconie ce le hanno ancora e sono malinconie che derivano in gran parte dall’assenza di amore, da famiglie che si sono disinteressate di loro oppure che se ne sono interessate troppo fino a divenire oppressive. Io vivo solo, anche se ho ancora dei parenti che a modo loro mi vogliono bene e non mi abbandonano e in questo mi sento fortunato. Nella vita, di gay ho avuto solo la fantasia e qualche fuggevolissima avventura oltre cinquant’anni fa. Ma era la mia vita precedente, che ormai è lontanissima e mi sembra quasi un sogno perduto negli anni. Negli ultimi anni, quando stavo un po’ meglio di adesso e potevo uscire di casa incontravo anche persone giovani, ovviamente, penso, sempre o quasi etero, coppie giovani coi bambini e anche ragazzi che lavoravano e cercavo di essere cortese con tutti, specialmente con i ragazzi che lavoravano, qualche volta ne è venuta qualche simpatia anche reciproca, mi trattavano bene, forse solo per l’età, ma non penso solo per quello, penso soprattutto perché si vedevano oggetto di attenzione e di rispetto, cosa che non penso succeda molto spesso. Adesso mi accontento di leggere il forum e non è una cosa da poco e di questo ti ringrazio sentitamente. Vorrei tanto mandare un messaggio positivo ai ragazzi di tutte le età: “mettete da parte la paura e guardatevi dentro e troverete la spinta giusta per poter prima di tutto fare per gli altri quello che vorreste fosse fatto per voi” e poi non è per noi che viviamo ma per star tutti un po’ meglio. Un sorriso spontaneo aiuta a vivere e a far vivere meglio.
Ti abbraccio, Project, e grazie di quello che fai.
Marino
(Pubblica pure la mai, se vuoi, anzi mi farebbe piacere.)

Tozeur
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Re: MESSAGGIO DI UN GAY VECCHIO E MALATO

Messaggio da Tozeur » giovedì 4 settembre 2014, 17:31

Molto bella questa lettera. Grazie per il pensiero e per il messaggio positivo ma ricorda di essere positivo pure tu mi raccomando :)

Buona giornata
Alone but not lonely

Ferro
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Re: MESSAGGIO DI UN GAY VECCHIO E MALATO

Messaggio da Ferro » giovedì 11 settembre 2014, 10:05

Forse questa cosa non dovrei dirla, forse proprio per la tua situazione di salute e per l'età non ha molto senso, eppure voglio esprimere questa opinione proprio ai gay che stanno un pò più avanti negli anni.

Capisco che abbiate vissuto un'epoca diversa, è vero che non c'erano i mezzi di oggi, eppure non comprendo come mai arrivati ad una certa età (sei il terzo che leggo su questo forum un pò più in la con gli anni che fa lo stesso discorso) rivendichiate con orgoglio il vostro "non aver vissuto".

Non voglio essere frainteso, sicuramente avrete avuto vite piene di esperienze, di affetti e di conoscenze, eppure vi è mancato non dico tanto l'amore ma la possibilità di vivere in pieno il vostro essere.
Posso capire anche la doppia vita, proprio per le ragioni storiche da voi dette e da contesti eterogenei dell'Italia che fa si che molto dipende dal luogo geografico di residenza, eppure non riuscirò mai a comprendere come ci si possa essere repressi una vita, come non solo si accetti (anzi quello ben venga) ma quasi lo si rivendichi con orgoglio come destino inevitabile, l'aver ridotto la propria omosessualità a qualche amicizia platonica giocata sulla stima reciproca (MA MANCO FANTOZZI ALMENO PINA NON ERA VERGINE!).

Anche perchè avete vissuti gli anni 60/70, anni di liberazione sessuale, anni di grandi cambiamenti, dove eravate allora? A casa con mammina a fare l'uncinetto? Attenzione non è la debolezza che giudico o critico, ci mancherebbe, non riesco ad accettare il non avere rimpianti, il chiudersi in se stessi e il vivere tutto come inevitabile.
L'andare a 70 anni suonati in giro per strada ancora a temere cosa dica, faccia o pensi la gente di voi? Ma è patologico ma parliamoci chiaro "chi ve se n'cula?". In genere siete persone tristi, sole e oramai rinchiuse nelle vostre paranoie talmente radicate da essere diventate idiosincrasie.
Comprendo che arrivato a un certo punto della vita la sessualità non diventi più una priorità, magari non ci si sente più in grado di piacere, magari oramai ci si è chiusi nel proprio mondo, eppure penso che in realtà ci sia un non voler guardare in faccia una realtà: c'era un mondo lì fuori che vi attendeva a non avete fatto altro che trovare per tutta una vita, scuse per ignorarlo.
Allora dire che "il tuo disagio psicologico sia una categoria superata da decenni" è una cosa molto presuntuosa visto che hai relegato la tua esistenza a qualche avventura adolescenziale o poco più.

Penso che non sia mai troppo tardi, non dico per recuperare il tempo perduto, magari non si ha più la forza, le energie, la voglia ma almeno per capire quali siano stati i propri errori nella vita.
Almeno all'interno di un forum , proprio per dare qualche consiglio, suggerimento che sia qualcosa di oltre il "mettere da parte la paura" ma imparare a vivere se stessi.
Magari è proprio quando nella vita si cominciano a fare i propri bilanci che bisognerebbe analizzare bene i proprio errori ed accettarli ma negarli come inevitabili non porta all'accettazione ma solo alla rassegnazione e un vecchio che sta male non è tanto un vecchio malato ma quello rassegnato.

Martino il mio sfogo è solo in parte dettato dalla tua storia, che è troppo succinta, ma è un appello a tanti gay più "adulti" che si sono rinchiusi nel loro castello di cristallo e lo rivendicano con orgoglio.

Hospes91
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Re: MESSAGGIO DI UN GAY VECCHIO E MALATO

Messaggio da Hospes91 » lunedì 31 ottobre 2016, 20:30

Grazie Marino, perchè con questa lettera ha dimostrato una profondità d'animo ed un altruismo non comune: nessuno te lo faceva fare di lasciare ai giovani il tuo testimone di vita vissuta, che probabilmente sotto certi aspetti ti rattristerà ricordare. Non mi riconosco affetto nel attacco che ha formulato ferro, e mi faceva piacere che tu potessi sentirti dire anche un sincero grazie, per il pensiero e per la fatica che immagino ti sia costato trasmettere.
Un abbraccio !
Ultima modifica di Hospes91 il lunedì 21 novembre 2016, 23:54, modificato 1 volta in totale.

Hospes91
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Re: MESSAGGIO DI UN GAY VECCHIO E MALATO

Messaggio da Hospes91 » lunedì 31 ottobre 2016, 20:50

Ferro, non ce l'ho con te e forse mai leggerai questa risposta, ma permettimi di dire che a mio giudizio (per quanto possa contare) hai esagerato.

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