Omofobia

Che cosa sanno e che cosa pensano gli etero dei gay
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Ken
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Iscritto il: sabato 28 febbraio 2015, 14:07

Omofobia

Messaggio da Ken » giovedì 15 ottobre 2015, 19:24

Omofobia? Mi puzza di omosessualità repressa...voi che dite?

Pasolini
Messaggi: 14
Iscritto il: lunedì 16 novembre 2015, 5:02

Re: Omofobia

Messaggio da Pasolini » martedì 17 novembre 2015, 4:38

Buonasera Ken,
mi è capitato a volte di pensare ai motivi della repressione della propria rabbia da frustrazione e a come questa cerchi ed ottenga uno scopo scegliendolo tra i ari spunti che i rapporti sociali offrono: chi è migliore, chi è diverso, chi è meno potente, ecc. Si cerca spesso un obiettivo che sia conforme alle nostre capacità di odiare, talvolta coincidendo con ciò che può minare il nostro equilibrio o la nostra accettabilità sociale.
Che un etero odi l'omosessuale può derivare dalla paura che quest'ultimo sia una minaccia alla propria virilità, in quanto un gay può, in alcuni casi e senza necessariamente volerlo, provocare degli stimoli verso chi non lo è, o pensa di non esserlo, tali da creare una insinuazione nella mentalità dell'etero stesso, che in risposta può assecondare o in questo caso odiare la fonte di tale minaccia. In altri casi, che secondo me sono più frequenti, penso che un gruppo di persone metta in atto una sorta di coscienza collettiva che giustifica le proprie azioni attraverso la forza del gruppo e la volontà collettiva dei suoi membri, per cui può accadere che si creino delle gang che per un motivo o per l'altro si trovino insieme a mettersi a confronto con ciò che è la negazione della propria virilità o identità di gruppo, e mentre i membri, presi singolarmente, non avrebbero il coraggio di oltraggiare la presunta minaccia, insieme possono motivarsi l'un l'altro per aggredirla.
Questo purtroppo capita al di là del ceto sociale ma in base al livello di apertura mentale delle persone, cosa che spesso dipende dalla cultura a cui si ha o non si ha avuto accesso, insieme ad una assenza di controllo della coscienza da parte delle figure superiori, come i genitori, che in questo particolare passaggio storico sono individui che come minimo hanno sperimentato la propria formazione in anni in cui il tema dell'omosessualità comportava derisione e imbarazzo.
Un altro caso penso che sia proprio quello che mi sembra tu intenda: "Io odio quello che tu sei perché rappresenti quello che io non ho e non posso avere". A me questa sembra una vile copertura dovuta alla propria assenza di coraggio e di forza in se stessi.

Forse la firma che ho deciso di mettere ai miei messaggi riguarda un pò anche la soluzione di questo quesito.

Un saluto
A.
Non sono meglio di nessuno, bevo alla mia fonte e do il minor disturbo.. Ognuno ha una sua realtà, una sua dignità.

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