"Chiamami col tuo nome"

La letteratura a tema gay e non
Rispondi
Avatar utente
argo
Messaggi: 30
Iscritto il: domenica 6 maggio 2012, 22:17

Re: "Chiamami col tuo nome"

Messaggio da argo » domenica 25 novembre 2012, 20:12

Ho letto "Chiamami col tuo nome" lo scorso mese: un bel libro, scorrevole nella lettura e piacevole, ovviamente, per il contenuto.
Anche se, in tutta onestà, avrei sperato che la felicità conquistata da Elio ed Oliver in quelle brevi settimane tra la liguria e Roma, potesse essere ancora cercata e vissuta più a lungo...
E invece, la storia d'amore tra i due ragazzi viene accantonata e soffocata dal ritorno di Oliver ad una vita ordinaria (e felice?) con moglie e figli...

"E come i vecchi seduti intorno alla piazzetta di fronte al memoriale del Piave, parleremo di due giovani che avevano trovato tanta felicità per qualche settimana e avevano passato il resto delle loro vite a intingere batuffoli di cotone in quella ciotola di felicità, temendo che finisse, senza osare bere più di un ditale e solo in occasione degli anniversari di rito"

Fondamentalmente l'ho trovato un libro triste, ma mi piace pensare che un'alternativa sia possibile: nonostante le grandi difficoltà cho ho avuto e che, in parte, sto ancora avendo nel percorso di accettazione della mia omosessualità sono convinto (e forse un po' illuso...) che sia possibile essere felici con se stessi per come si è. E credo che sarebbe veramente un peccato vivere la vita di un altro, vivere una vita forse più "semplice", ma lontana anni luce da quella che io desidero... Poi, so bene che tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare, però sono abbastanza convinto di potercela fare...
Ciascuno di noi, pertanto, è come una contromarca di uomo, diviso com'è da uno in due, come le sogliole - Platone, Simposio 191d

holden78
Messaggi: 281
Iscritto il: martedì 4 settembre 2012, 21:50

Re: "Chiamami col tuo nome"

Messaggio da holden78 » domenica 2 dicembre 2012, 12:42

Meraviglioso... Ho comprato questo libro perchè mi aveva
incuriosito leggerne i commenti a riguardo nel forum
Mi ha coinvolto totalmente, elencare tutte le emozioni
che ho provato sarebbe impossibile
E' la storia che vorrei vivere, mi ha fatto pensare anche a
mio padre ed era inevitabile... Ma non per quello che non
mi ha mai detto, piuttosto per il modo in cui accarezzavo le
sue mani quando era in ospedale, per aver scelto di amarlo
senza riserve prima che morisse, e per l'abbraccio struggente che ho
ricevuto da lui improvviso e del tutto inaspettato mentre ero
seduto sul suo letto...

875
Messaggi: 390
Iscritto il: lunedì 27 febbraio 2012, 4:37

Re: "Chiamami col tuo nome"

Messaggio da 875 » venerdì 15 marzo 2013, 2:57

x
Ultima modifica di 875 il sabato 29 agosto 2020, 15:47, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
Landon
Messaggi: 211
Iscritto il: mercoledì 4 aprile 2012, 21:00

Re: "Chiamami col tuo nome"

Messaggio da Landon » lunedì 13 gennaio 2014, 14:00

Ieri sera ho terminato di leggere questo libro... Che dire? Mi ha travolto completamente. Non pensavo che un libro potesse fare tanto. Anche io l'ho acquistato grazie ai vostri pareri positivi. Ho pensato a tantissime cose leggendolo. La storia mi ha coinvolto completamente. Mi ha colpito veramente tanto il discorso di Elio fatto con il padre. Verso le ultime cinquanta pagine mi sono messo a piangere come un cretino forse anche perché, spesso, citando più o meno una frase del libro, viviamo come se avessimo due vite quando in realtà ne abbiamo una sola. Ho provato tanta gioia nella seconda parte del libro, La collina di Monet, ma anche tanta malinconia nella parte finale. Forse è questo il potere della letteratura, dei grandi libri. Farci immedesimare con i personaggi, farci trascinare dalla totale felicità alla totale tristezza. Finito il libro mi sono chiesto il perché, spesso, si viva di rimpianti. Quando Elio immagina un ipotetico se stesso senza Oliver e si chiede se sarebbe ancora la stessa persona che è oggi. Ed anche io mi sono chiesto: e se non avessi deciso di comprendere me stesso due anni fa come sarei oggi? Forse migliore o forse peggiore... questo non posso saperlo. Inoltre ho riflettuto anche sul perché molte volte ci chiudiamo in noi stessi per paura di quello che potremmo vivere. Penso che sia come una forma di difesa, una cura omeopatica come dice Elio. Ci abituiamo prima al dolore di qualcosa che ancora non è successo per soffrire di meno quando essa accadrà. Al tempo stesso mi è piaciuto molto il contrasto fra Elio ed Oliver. Il primo ha avuto il coraggio di vivere per quello che era in realtà mentre Oliver ha preferito una via più semplice diciamo. Ma termino qui altrimenti potrei andare avanti all'infinito :D Gran bel libro e soprattutto consigliatissimo.
Ultima cosa: la storia è ambientata negli anni '80 oppure ho capito male io?

Rispondi