"Camere separate" di Tondelli

La letteratura a tema gay e non
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Nicomaco
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"Camere separate" di Tondelli

Messaggio da Nicomaco » martedì 2 agosto 2011, 14:26

Mi inserisco anch’io in questa sezione, per segnalare o ricordare un romanzo che per me è stato fondamentale quando ero poco più che ventenne per avvicinarmi alla vita omosessuale raccontata da altri.
Si tratta di “Camere separate” di Pier Vittorio Tondelli, scrittore gay morto a 36 anni di Aids. E’ il primo romanzo in assoluto che mi ha riscaldato il cuore, mi ha commosso e mi ha fatto versare non poche lacrime.
Dentro c’è l’amore del protagonista, Leo, trentenne, prima per Hermann, poi per il suo nuovo compagno Thomas (le due storie sono mescolate in un andirivieni continuo della memoria); c’è lo strazio per la morte di Thomas, l’elaborazione del lutto in ricercata solitudine; e infine c'è la tenera storia di amicizia con il fiorentino Eugenio (molto più giovane di Leo).
Il romanzo offre una visione dell’omosessualità che, secondo me, anticipa e tratta, ovviamente in modo molto personale, alcuni dei temi che ho poi ritrovato qui in PG: l’omosessualità vissuta con grande pudore (anche Tondelli non la sbandierò mai), l’amore come rapporto che dovrebbe essere simmetrico, la vita di coppia come un obiettivo difficile da raggiungere e da mantenere, le difficoltà dell’accettazione sociale dell’amore omosessuale, la paura di amare, il tradimento, il rapporto con il sesso tra amanti vissuto in alcuni momenti in modo sofferto, in altri in modo casto e commovente, la solitudine del distacco dall’amato, ma anche, in fondo, la condizione di diversità che un omosessuale comunque vive rispetto all’esperienza eterosessuale tutta lineare e ben programmata “dalla culla alla bara”.
“Camere separate” contiene inoltre alcune pagine molto intense dedicate al rapporto del protagonista con la fede e la religione (temi cari a Tondelli sopratutto negli ultimi anni della sua esistenza terrena), alla vita familiare dei suoi genitori, alle ingiustizie nel mondo.
Insomma, si tratta di un romanzo davvero denso e ben scritto, che non a caso è diventato un classico della letteratura.
Senza etichette.
Ultima modifica di Nicomaco il mercoledì 3 agosto 2011, 8:53, modificato 2 volte in totale.
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Re: "Camere separate" di Tondelli

Messaggio da barbara » martedì 2 agosto 2011, 19:16

L'ho letto pure io e lo stra-consiglio!!! Bellissimo e intenso...Un filo triste eh.
Come scrive bene Tondelli. :)

Nicomaco
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Re: "Camere separate" di Tondelli

Messaggio da Nicomaco » martedì 2 agosto 2011, 19:43

Sono molto contento, Barbara, che ti sia piaciuto! :)
Si. In effetti il romanzo è pervaso da una sottile, struggente malinconia. Dicono in effetti che sia il più malinconico dei romanzi di Tondelli (non a caso lo ha scritto quando era già malato ... :roll: ).
E di questa malinconia ne sono rivelatori anche i mesi dell’anno nei quali mi pare che la storia sia prevalentemente ambientata (autunno e inverno).
Per questo bisogna forse stare attenti e trovare il momento giusto per leggerlo … ma una volta trovato ... è un’esperienza che, emotivamente, coinvolge molto.

@barbara: ho letto anche "Pao Pao" (avventure e disavventure del protagonista, gay, alle prese con il servizio militare alla fine degli anni settanta...), divertente, sbarazzino e meraviglioso per lo sperimentalismo linguistico che lo connota ... te lo consiglio senz'altro se non lo hai ancora letto! ;)
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Re: "Camere separate" di Tondelli

Messaggio da progettogayforum » venerdì 5 agosto 2011, 19:08

“Camere separate” e “Pao pao” sono due tra i più bei libri che ho letto. Pao pao è frizzante e scanzonato, direi una bella promessa per il futuro. Camere separate è il frutto dell’incontro con la malattia e con la morte e, penso,rappresenti una delle opere più belle e più serie in tema di omosessualità, senza stereotipi e con una profondità di riflessione filosofica, sul senso dell’amore, del dolore e della morte che lascia una traccia indelebile nel lettore. Camere separate è un po’ un confronto tra due modelli opposti di omosessualità, uno assolutamente superficiale e festaiolo e l’altro che comporta rapporti che non si sciolgono nemmeno con la morte. Posso solo dire che Tondelli ha rivelato il lato serio, profondo della omosessualità come modo di amare.

gianni
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Re: "Camere separate" di Tondelli

Messaggio da gianni » venerdì 5 agosto 2011, 22:39

Ottava ora del giorno . Biglietto numero 20 . Ma io volevo baci larghi come oceani in cui perdermi e affogare , volevo baci grandi e baci lenti come un respiro cosmico , volevo bagni di baci in cui rilassarmi e finalmente imparare i suoi movimenti d'amore ... P.V.Tondelli ( Biglietti agli amici ) . Era un mio amico .
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Muzzle
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Re: "Camere separate" di Tondelli

Messaggio da Muzzle » lunedì 29 agosto 2011, 22:40

L'ho letto in questa fine d'estate.
E' (non devo certo dirlo io) scritto molto bene; mi è piaciuto molto come orchestra la narrazione intrecciando presente/passato, e oscillando tra vicende interne/esterne pur non facendo mai perdere il filo al lettore, anzi.. tenendolo incollato al libro con una capacità di raccontare magistrale.

Mi sono sentito, però, molto distante dalle vicende di Leo-Thomas. Non so se dire purtroppo o per fortuna (o nessuna delle due), ma senza alcuna storia vera alle spalle, mi è molto difficile capire veramente..

La parte sulla solitudine e diversità rispetto alla vita programmata "dalla culla alla bara" degli altri l'ho sentita, invece, molto più "vicina" nel leggere i pensieri di Leo (e qui posso dire purtroppo).

Molto triste (mi sento come Sheldon Cooper nel chiederlo, ma era ironico quel "un filo triste" vero barbara!? :) ma ne traspare una sensibilità umana incredibile

Ancora una volta, grazie della segnalazione :]
Ha aperto la mano sinistra. Così ci ho messo dentro la mia storia.

Nicomaco
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Re: "Camere separate" di Tondelli

Messaggio da Nicomaco » sabato 3 settembre 2011, 11:01

gianni ha scritto:  
Ottava ora del giorno . Biglietto numero 20 . Ma io volevo baci larghi come oceani in cui perdermi e affogare , volevo baci grandi e baci lenti come un respiro cosmico , volevo bagni di baci in cui rilassarmi e finalmente imparare i suoi movimenti d'amore ... P.V.Tondelli ( Biglietti agli amici ) . Era un mio amico .
gianni, ho capito bene? :o
Tondelli era tuo amico?
Che fortunato! :)
Muzzle ha scritto:Ancora una volta, grazie della segnalazione :]
Non c’è di che Muzzle!
Mi fa molto piacere che tu l’abbia apprezzato! ;)
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gianni
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Re: "Camere separate" di Tondelli

Messaggio da gianni » martedì 1 gennaio 2013, 20:39

Rispondo adesso ad una domanda che mi fece Nicomaco , sì , P.V. Tondelli era un mio carissimo amico , era di Correggio , era compaesano di Ligabue , aveva tanta voglia di uscire da quel paese in provincia , incontrò la nostra compagnia , quasi tutti i sabati sera si usciva per andare a Bologna , noi due passavamo ore seduti sulla gradinata di S. Petronio a parlare di tutto , di mille argomenti , poi ( timidamente ) mi faceva leggere i suoi primi scritti ( battuti a macchina ) che un poco alla volta diventarono i sui primi libri , poi anche Reggio e Bologna diventarono strette per lui e cominciò a girare per l'Europa collezionando una serie di delusioni .
Ricevevo i suoi libri ( con dedica ) da un libraio , nostro amico .
Lo sentivo pochissimo , ebbi la fortuna di ricevere " Biglietti agli amici " poco prima che se ne andasse del tutto .

DECIMA ORA DEL GIORNO :
In fondo poi mi piace
in un momento come questo
(bevendo un po' prima di uscire
sapendo un po' il mio amico che m'aspetta )
mi piace proprio questa stanza
questa luce
Questa musica
la mia piccola stanza .

QUINTA ORA DEL GIORNO :
Poi al mattino io che non riuscivo a dormire e
nemmeno il giorno dopo giovedì , e nemmeno oggi , venerdì .
Mi sono alzato alle sei di sera per fare un paio di biglietti per il teatro , ma sarei
rimasto a letto a sonnecchiare e leggere ancora per molto .
Poi ti scrivo e ti dico che sto partendo perché non gliela faccio più
in tutto questo disastrato squagliamento
che sono queste giornate di febbraio ,
che non ho speranze ,
che torneranno presto ,
però adesso niente .
Quando riceverai tutto ciò sarò a Vienna .
Alessandro mi dice " Non puoi continuare ad andare via quando stai male ,
sopratutto quando i periodi fra una botta e l'altra
sono sempre più brevi "
Io dico " Se avessi lira di certo non vivrei qui .
Non mi piace affezionarmi alle persone e alle cose e alle stanze , ci rimetto sempre troppo .

Non mi ricordo se avevo pubblicato tutti i biglietti quando avevo l'atro nickname , se ci sono cose doppie chiedo scusa , se ne volete leggerne altre , no problem
Gianni
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Re: "Camere separate" di Tondelli

Messaggio da gianni » martedì 1 gennaio 2013, 20:58

Undicesima ora del giorno

G.V.

Le volte che mi sei mancato ... oh , non per lontananza
ma proprio nella diversità del sentire ,
le volte che mi sei mancato sono esattamente questi minuti di attesa e di angoscia
e di terribile lucidità
aspettando un treno a santa Maria Novella alle due e trentacinque del mattino .
Ma le volte che mi sei mancato , oh , non per la lontananza , ma per questa diversità dello sguardo
sono i miei occhi che tesi non vedono quasi più .
Lo scopo della vita è lo sviluppo di noi stessi, la perfetta realizzazione della nostra natura: è per questo che noi esistiamo.
Oscar Wilde

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Re: "Camere separate" di Tondelli

Messaggio da gianni » martedì 1 gennaio 2013, 21:46

Anche Griminelli era di Correggio , momento prolifico in quel periodo , per quella città !

Questo è il primo biglietto che scrivo , e lo scrivo per te Giacomo
in una notte d'Aprile a Firenze .
Comincio dunque da te questo libro augurale sapendo che lo potrai leggere solo fra molti anni , quindi da te io cerco , per questi messaggi , una piccola legittimità a resistere al tempo .
Ho comunque fretta di farti gli Auguri per questo primo Natale .


Questo è l'ultimo biglietto che scrivo .
Il primo risale all'Aprile ottantaquattro , una notte , a Firenze .
Da allora tante cose sono cambiate nella mia vita
e forse la più importante riguarda queste pagine che non si chiamano più
"Appunti per una fenomenologia dell'Abbandono " , ma semplicemente
" Biglietti agli Amici " .
E , come vedi anche tu sei venuto a far parte di questa intimità , prova che
quel grande male anche metafisico , l'Abbandono , è stato in una piccola misura attraversato .
Oggi ho una consapevolezza in più .
Ed è questa nuova coscienza sorta dall'attraversamento di quegli spazi di fuoco e di nulla , che vorrei regalare a te ed agli altri come il più sincero augurio per il prossimo Anno .


P.V.Tondelli
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