Citazioni e Aforismi

La letteratura a tema gay e non
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IsabellaCucciola
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Re: Citazioni e Aforismi

Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 8 giugno 2014, 13:49

“Le vecchie favole propongono donne miti, passive, inespresse, unicamente occupate della propria bellezza, decisamente inette e incapaci. Di contro, le figure maschili sono attive, forti, coraggiose, leali, intelligenti.
[…]
Cappuccetto Rosso è la storia di una bambina al limite dell'insufficienza mentale che viene mandata in giro da una madre irresponsabile per cupi boschi infestati da lupi per portare alla nonna malata panierini colmi di ciambelle. Con simili presupposti, la sua fine non stupisce affatto. Ma tanta storditezza, che non sarebbe mai stata attribuita a un maschio, riposa sulla fiducia che si trova sempre nel posto giusto al momento giusto un cacciatore coraggioso e pieno di acume pronto a salvare dal lupo nonna e nipote.
Biancaneve è anche lei una stolida ochetta che accetta la prima mela che le viene offerta, per quanto sia stata severamente ammonita di non fidarsi di nessuno. Quando i sette nani accettano di ospitarla, i ruoli si ricompongono: loro andranno a lavorare, ma lei gli terrà la casa in ordine, rammenderà, scoperà, cucinerà e aspetterà il loro ritorno. Anche lei vive con la testa nel sacco, l'unica qualità che le si riconosce è la bellezza ma, visto che essere belli è un dono di natura nel quale la volontà di un individuo c'entra ben poco, anche questo non le fa molto onore. Riesce sempre a mettersi negli impicci, ma per tirarla fuori deve, come sempre, intervenire un uomo, il Principe Azzurro, che regolarmente sposerà.
Cenerentola è il prototipo delle virtù domestiche, dell'umiltà, della pazienza, del servilismo, del “sottosviluppo della coscienza,” […]. Anche lei non muove un dito per uscire da una situazione intollerabile, ingoia umiliazioni e sopraffazioni, è priva di dignità e coraggio. Anche lei accetta il salvataggio che le viene da un uomo come unica risorsa, ma non è poi certo che costui la tratterà meglio di quanto sia stata trattata fino allora.
[…]
Le figure femminili delle favole appartengono a due categorie fondamentali: le buone e inette e le malvagie.”

Elena Gianini Belotti, Dalla parte delle bambine.
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Messaggio da IsabellaCucciola » giovedì 12 giugno 2014, 9:25

“[...] è raro che una persona sia a tal punto contenta del suo aspetto fisico da non aver mai desiderato di modificarlo o migliorarlo. Non è il desiderio di sentirsi meglio che pone un problema. Il problema nasce quando si pensa che attraverso un corpo conforme a un certo numero di aspettative si possa accedere al successo e alla felicità. La vita non si trasforma magicamente in quella di un star solo seguendo il suo stesso percorso chirurgico. Né basta una bocca polposa a far sentire adeguate o piene di fiducia. Come spesso accade, nella realtà, le cose sono più complicate. Non solo perché, nonostante tutte le operazioni cui ci si può sottoporre, non si potrà mai corrispondere esattamente all'ideale che si cerca di incarnare – ogni ideale, in quanto tale, è irraggiungibile. Ma soprattutto perché, a forza di colpi di bisturi, il risultato che si ottiene è l'uniformità, l'omologazione, la banalizzazione del proprio aspetto.”

Michela Marzano, Sii bella e stai zitta. Perché l'Italia di oggi offende le donne.
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Messaggio da IsabellaCucciola » giovedì 12 giugno 2014, 9:25

“Smettetela di aggiustare il vostro corpo, non è mai stato rotto.”

Eve Ensler, Il corpo giusto
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Messaggio da IsabellaCucciola » giovedì 12 giugno 2014, 10:23

“Non sono “diseducativi” […] solo i programmi con contenuti considerati “negativi”, ma anche quelli con contenuti considerati “virtuosi”. Il tipo di rapporto che si stabilisce con il mezzo […], il prolungato tempo di esposizione, la necessità di disporre di strumenti di decodifica sempre più raffinatai per poter esercitare un “pensiero critico”, l’omologazione “al basso” delle trasmissioni, l’essere funzionali alla vendita […] sono tutti fattori che determinano un clima educativo che va ben oltre il rischio che corre (se effetivamente lo corre) un bambino consumando un film con scene “violente”. Sarebbe come soffermarsi sui pericoli della pagliuzza e non (voler) vedere, invece, il rischio della trave.
[…] la televisione può essere considerata causa e effetto della riduzione delle occasioni di socialità legate al tempo libero. Considerandolo da un punto di vista pedagogico, quest’ultimo fenomeno ha comportato la diminuzione delle possibilità di (micro) esperienze educative narrative e relazionali.”

Sergio Tramma, L’educatore imperfetto. Senso e complessità del lavoro educativo.
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Messaggio da IsabellaCucciola » giovedì 19 giugno 2014, 18:03

- “Ho dedicato tutte le mie energie a trovare una donna sterile per non essere costretto a un matrimonio riparatore... sono riuscito a evitare il matrimonio e i figli, ma purtroppo non ho trovato la donna.”
- “E pensare che da ragazzo facevo i cento metri in otto secondi netti! Poi purtroppo mi hanno fregato il motorino!” 8-)

DYD, n.111 – La profezia

- “Di offerte di lavoro ne ho a bizzeffe! Posso scegliere tra fare il clown in un circo o darmi alla politica. Prima devo solo capire che differenza c'è!”
- “Io la mente e voi il braccio. Se vi serve anche un piede potete riassumere il vostro maggiordomo [...].” “Sapete cosa vi dice il maggiordomo? Che spera abbiate un frontale con un tir!”

DYD, n.5 – Gli uccisori
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Messaggio da IsabellaCucciola » venerdì 20 giugno 2014, 0:09

- “Chissà che cosa succederà oggi?... Mi interessa molto il futuro: è lì che passerò il resto della mia vita.”

DYD, n.125 - Tre per zero
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Messaggio da IsabellaCucciola » venerdì 20 giugno 2014, 20:01

- Al parco, un vecchio sordo si siede su una panchina. Passa un vigile e gli fa: “Guardate che questa panchina è stata appena verniciata!”. Il sordo si porta il cornetto acustico all’orecchio: “Come?” “Beh, di verde!”

- “Qui torre di controllo a pilota: comunicateci la vostra altezza e la vostra posizione!” “Un metro e ottanta e sono seduto.”

- Un colonnello, di notte, si avvicina a una prostituta e le chiede: “Accettereste la mia compagnia per cinquanta sterline?” “Beh, è un po' poco, ma ci sto.” Il colonnello si volta indietro e grida: “COMPAGNIA! AAA-VANTI!”

- Un impiegato al capoufficio: “Scusate, so che il vostro vice è morto… mi dispiace per lui, ma potrei prendere il suo posto?”. “E lo chiedete a me? Ditelo al becchino!”

- Sono così stanco che dovrei reggermi per stare sdraiato!

- All’ufficio persone scomparse c’è un ometto che piange, afflitto. Un agente impietosito si avvicina: “Su, su… non fate così… può anche darsi che non la ritroviamo vostra moglie!”

- La professoressa a Peter: “Sai niente di William Shakespeare?”. “No, perché? Gli è successo qualcosa?”

- La tardona: “Voi, giovanotto, quanti anni mi dareste?”.“Neanche uno, signora, ne avete già tanti.”

DYD n.67 – L’uomo che visse due volte
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Messaggio da IsabellaCucciola » sabato 21 giugno 2014, 20:28

“Le donne muoiono. Le donne vengono picchiate e uccise. Anche da vecchie. Il femminicidio, la violenza contro le donne che suscita virtuose indignazioni ma resta inestirpata, riguarda anche le anziane. Certo, anche i vecchi subiscono abusi: ma gli uomini vengono pestati e a volte assassinati dalle baby-gang. Le donne dai loro uomini.”

Loredana Lipperini, Non è un paese per vecchie.
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Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 22 giugno 2014, 10:12

“[...] la gente vuole questa televisione perché è questa la televisione che guarda da venticinque anni. E mi è divenuto ancor più chiaro che la tv crea dei modelli, educa e propone stili e comportamenti di vita. In particolar modo là dove le proposte alternative sono carenti.
“Se si potesse fermare questa tv, se davvero si potesse cambiare, qualcuno lo avrebbe già fatto, non credi?”
[…]
No, non credevo affatto. […] tendiamo a vedere un divieto là dove il divieto non c'è, e a ritenere che la realtà sia immodificabile. Non è così.”

Lorella Zanardo, Il corpo delle donne.

““Basta spegnere la tv”.
[…]
Come se spegnere la tv fosse un gesto facile.
[…]
In un paese dominato dai media, dove i giornali di pettegolezzi trasformano in idoli i personaggi televisivi, la tv rappresenta la forma di intrattenimento più diffusa e più economicamente conveniente. La situazione tutta italiana, con programmi centrati spesso esclusivamente sulla proposta ossessiva del corpo femminile, ha contribuito a formare un pubblico passivo il cui gusto si è modellato proprio sugli ultimi trent'anni di televisione.
Come potremmo pretendere, oggi, che questo stesso pubblico spenga la tv?
Cosa dovrebbe desiderare una quindicenne che da dieci anni guarda la tv in media tre ore al giorno, se non continuare a guardarla? Spegnerla è un atto che presuppone alternative a disposizione. Che prevede, alle spalle, genitori che svolgono un'azione educativa, insegnanti capaci di trasmettere la passione per la lettura. […]. È un percorso difficile, che richiede tempo e azioni congiunte. E come ben sappiamo, non tutti i giovani dispongono di figure di riferimento che possano seguirli; senza contare che spesso le figure adulte sono state a loro volta “educate” dalla televisione.”

Lorella Zanardo, Il corpo delle donne.

https://www.youtube.com/watch?v=5m4oM_gcZe4
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Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 22 giugno 2014, 18:36

“Sai qual'è l'ultimo desiderio di un condannato a morte per fucilazione? Un giubbotto antiproiettile.”
DYD n.207, Il tempio della seconda vita.

“La fidanzata di prima mi ha piantato con la scusa che le piacevo così com'ero: celibe.”
DYD n.186, L'uomo nero.

“Io con le donne sono sempre stato un disastro, fin da piccolo quando si giocava al dottore, a me facevano guidare l'ambulanza.”
DYD n.178, Lettere dall'inferno.

“Un istituto di statistica riunisce mille persone per un sondaggio: “Chi di voi fa l'amore una volta al giorno?”, e ce ne sono un bel po' che alzano la mano. “Chi fa l'amore una volta a settimana?”, e di nuovo tanti alzano la mano. Poi una volta ogni due settimane: stessa cosa, una volta al mese, una volta ogni tre mesi. Infine: ”Chi fa l'amore una volta l'anno?”. E un tizio tutto felice risponde: “IO, IO, IO!”. Allora gli chiedono: “Ma come, fai l'amore una volta all'anno e sei pure contento?”. “È Domani!”. ”
DYD n.161, Il sorriso dell'oscura signora.

“Se hai cinque minuti liberi ti racconto tutte le avventure amorose della mia vita. C'è solo un problema: cosa fare nei quattro minuti che avanzano.”
“Quando facevo l'attore avevo così pochi ammiratori che se ne incontravo uno ero io a chiedergli l'autografo.”
DYD n.159, Percezioni extrasensoriali.
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