Bloody Mary di Jean Vautrin

La letteratura a tema gay e non
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IsabellaCucciola
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Bloody Mary di Jean Vautrin

Messaggio da IsabellaCucciola » martedì 9 aprile 2013, 15:28

(Questo libro era uscito nel 1998 presso una casa editrice, dopo essere andato fuori catalogo, è stato ristampato presso un'altra casa editrice il 20/02/2013).
Ecco la trama:

Sam Schneider non ha incertezze.
Alsaziano e protestante, i capelli a spazzola, cammina a grandi passi, non fuma, non beve, non ride, qualche volta prega, ma con la calibro 38 è un tiratore infallibile.
Soprattutto, è fiero di essere un ufficiale di polizia.
Sua moglie è schizofrenica. Sempre chiusa in casa, oscilla pericolosamente fra l'indifesa fragilità della bambina e la provocante sensualità della puttana. Sul palazzo in cui vive reclusa, si arrampica ogni giorno un pulitore di vetri nero, Locomotiva-BabàN'Dula, Locomotiva per la forza, Babà come suo padre, N'Dula come il villaggio sulle rive del fiume Kouilou in cui è nato.
Da una caserma fugge un soldato di leva, un giovane brutale che, forse per reazione alle vessazioni quotidiane cui lo sottopone il suo sergente, si riempie le tasche di bombe a mano usandone una proprio contro il suo aguzzino. Ambientata nella Parigi dei giorni nostri, la storia che ci racconta Vautrin è anche un affresco “a tinte forti” della nostra società, vista con occhio critico ma mai cattivo o moraleggiante, come se volesse dirci che il mondo è fatto anche di razzismo, nevrosi, corruzione, ma è il nostro mondo. E lo dice nel modo più efficace, senza prediche o sproloqui, con uno stile ritmato, spezzettato, di un umorismo che non viene mai a mancare anche nei passaggi più truculenti, con una scrittura piena di espressioni gergali, di parolacce, di giochi di parole, da vero antesignano del cannibalismo.
Un romanzo giallo, anzi “noir”, di un vero grande scrittore.

Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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