I libri sul comodino
- IsabellaCucciola
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Re: I libri sul comodino
Il mistero della cripta stregata, di Eduardo Mendoza.
“Prelevato dal manicomio barcellonese in cui sconta una condanna per comportamento antisociale, l'improbabile e demenziale protagonista di questa storia si vede affidare dalla polizia l'incarico di indagare su un mistero che coinvolge due potenze intoccabili: la chiesa e la ricchezza.
Da un convento scompare un'educanda, per ricomparire in preda all'amnesia più totale qualche giorno dopo. Un episodio identico con diversi protagonisti era accaduto nello stesso convento sette anni prima. Magia nera? Riti satanici? Armato solo della sua genialità intuitiva, l'investigatore manicomiale si immerge in un labirinto tra gotico e surreale formato da cripte e sotterranei, giardini e ville signorili, e dalle strade di una fatiscente Barcellona postfranchista, attraverso esilaranti avventure che fanno di questo romanzo la più sfrenata parodia del giallo, del nero e del gotico che sia mai stata letta.”
Qui è possibile leggerne alcune pagine: http://books.google.it/books?id=RJU_C9o ... &q&f=false.
“Prelevato dal manicomio barcellonese in cui sconta una condanna per comportamento antisociale, l'improbabile e demenziale protagonista di questa storia si vede affidare dalla polizia l'incarico di indagare su un mistero che coinvolge due potenze intoccabili: la chiesa e la ricchezza.
Da un convento scompare un'educanda, per ricomparire in preda all'amnesia più totale qualche giorno dopo. Un episodio identico con diversi protagonisti era accaduto nello stesso convento sette anni prima. Magia nera? Riti satanici? Armato solo della sua genialità intuitiva, l'investigatore manicomiale si immerge in un labirinto tra gotico e surreale formato da cripte e sotterranei, giardini e ville signorili, e dalle strade di una fatiscente Barcellona postfranchista, attraverso esilaranti avventure che fanno di questo romanzo la più sfrenata parodia del giallo, del nero e del gotico che sia mai stata letta.”
Qui è possibile leggerne alcune pagine: http://books.google.it/books?id=RJU_C9o ... &q&f=false.
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.
- IsabellaCucciola
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Re: I libri sul comodino
Champagne e camomilla di Franziska Stalmann (preso in una libreria dell'usato).
“ʻSi chiama Clarissa. Clarissa Maiwald. ʻMa come fa una a chiamarsi Clarissa, maledizione!ʼ ʻCome vuoi che faccia a saperlo, cara? ʼ disse Rüdiger e mi guardò perplesso. ʻIl nome è del tutto indifferente. ʼ No, non lo è. Quella spunta fuori come da una favola, mi fa sparire per incanto il marito, fa comparire magicamente un figlio come in una favola e si chiama come in una favola. Clarissa Maiwald. Solo questa ci mancava. Merda.”
Se il bel marito in carriera lascia la moglie quarantenne un po' scialba per un'altra più giovane... può nascerne una graziosa, divertente e sobria esortazione all'ottimismo in amore. E' questa la storia di Ines, che dapprima accetta le condizioni economiche più svantaggiose della separazione, non da mai in escandescenze, non si ribella e anzi si scusa e ringrazia in continuazione. Gli amici si dileguano, scema la gioia di vivere, come unici conforti le restano l'alcol e una vecchia amica della madre che beve solo champagne e camomilla. Ines non si cura più, non esce di casa, non fa che guardare la tv e bere. Un giorno, però, finisce in ospedale e per lei e l’inizio della rinascita, fisica, psichica, professionale e sentimentale. Non esistono precipizi, sembra dire Franziska Stalmann, da cui non si possa risalire per essere di nuovo donna, più donna, una donna.”
Qui è possibile leggerne alcune pagine:
http://books.google.it/books?id=JljtSBV ... &q&f=false
“ʻSi chiama Clarissa. Clarissa Maiwald. ʻMa come fa una a chiamarsi Clarissa, maledizione!ʼ ʻCome vuoi che faccia a saperlo, cara? ʼ disse Rüdiger e mi guardò perplesso. ʻIl nome è del tutto indifferente. ʼ No, non lo è. Quella spunta fuori come da una favola, mi fa sparire per incanto il marito, fa comparire magicamente un figlio come in una favola e si chiama come in una favola. Clarissa Maiwald. Solo questa ci mancava. Merda.”
Se il bel marito in carriera lascia la moglie quarantenne un po' scialba per un'altra più giovane... può nascerne una graziosa, divertente e sobria esortazione all'ottimismo in amore. E' questa la storia di Ines, che dapprima accetta le condizioni economiche più svantaggiose della separazione, non da mai in escandescenze, non si ribella e anzi si scusa e ringrazia in continuazione. Gli amici si dileguano, scema la gioia di vivere, come unici conforti le restano l'alcol e una vecchia amica della madre che beve solo champagne e camomilla. Ines non si cura più, non esce di casa, non fa che guardare la tv e bere. Un giorno, però, finisce in ospedale e per lei e l’inizio della rinascita, fisica, psichica, professionale e sentimentale. Non esistono precipizi, sembra dire Franziska Stalmann, da cui non si possa risalire per essere di nuovo donna, più donna, una donna.”
Qui è possibile leggerne alcune pagine:
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Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.
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Re: I libri sul comodino
Mi sembra un bellissimo messaggio! Grazie Isabella!
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- IsabellaCucciola
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Re: I libri sul comodino
I love fashion. Dietro le quinte del mondo della moda non è tutto glamour quello che luccica, di Angela Clarke.
“Dopo essere stata lasciata dal fidanzato storico, Angela ha il cuore spezzato e il morale a terra. Essere assunta da una prestigiosa agenzia di moda londinese, quindi, sembra proprio l'occasione ideale per ricominciare da capo. In realtà Angela non sa assolutamente nulla di moda, e con la sua taglia 42 viene considerata scandalosamente sovrappeso, ma ha la testa piena di sogni e di entusiasmo. Ben presto si renderà conto di essere atterrata su un altro pianeta, tanto magico e scintillante quanto folle: un mondo dove al colloquio di lavoro il fattore determinante è indossare le scarpe dello stilista giusto, non il curriculum; dove le torte di compleanno si annusano (e poi si buttano via), non si mangiano; dove i cagnolini viziati delle star viaggiano in prima classe; dove a trent'anni il botox è già un must; dove a dettare legge sono l'hair stylist e il make-up artist. E soprattutto dove, tra una vendita di campionario e un party esclusivo, rischi seriamente di ritrovarti con il conto in rosso e di allontanare da te le persone che ami davvero.”
“Dopo essere stata lasciata dal fidanzato storico, Angela ha il cuore spezzato e il morale a terra. Essere assunta da una prestigiosa agenzia di moda londinese, quindi, sembra proprio l'occasione ideale per ricominciare da capo. In realtà Angela non sa assolutamente nulla di moda, e con la sua taglia 42 viene considerata scandalosamente sovrappeso, ma ha la testa piena di sogni e di entusiasmo. Ben presto si renderà conto di essere atterrata su un altro pianeta, tanto magico e scintillante quanto folle: un mondo dove al colloquio di lavoro il fattore determinante è indossare le scarpe dello stilista giusto, non il curriculum; dove le torte di compleanno si annusano (e poi si buttano via), non si mangiano; dove i cagnolini viziati delle star viaggiano in prima classe; dove a trent'anni il botox è già un must; dove a dettare legge sono l'hair stylist e il make-up artist. E soprattutto dove, tra una vendita di campionario e un party esclusivo, rischi seriamente di ritrovarti con il conto in rosso e di allontanare da te le persone che ami davvero.”
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- Barbino Dago
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- Iscritto il: domenica 14 aprile 2013, 3:07
Re: I libri sul comodino
@Isabella, Champagne e camomilla mi ha incuriosito! Ti è piaciuto?
Io ho iniziato un libro della biblioteca che si chiama La famiglia Winshaw, di Jonathan Coe. Sembra ben scritto, vediamo un po' com'è!
Io ho iniziato un libro della biblioteca che si chiama La famiglia Winshaw, di Jonathan Coe. Sembra ben scritto, vediamo un po' com'è!
- IsabellaCucciola
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- Iscritto il: venerdì 30 marzo 2012, 18:40
Re: I libri sul comodino
Ciao Barbino, allora...
è un libro che mi è piaciuto molto ... e poi da una carica di ottimismo, e ti fa capire che da ogni caduta ci si può rialzare...@Isabella, Champagne e camomilla mi ha incuriosito! Ti è piaciuto?
L'ho comprato qualche giorno prima del Natale di un paio di anni fa... mi ricordo che ero arrivata verso metà libro e lo avevo lasciato... non è che mi piacessero proprio questi Winshaw come personaggi... però può darsi che lo riprenda in mano... anche perché mi da fastidio non finire un libro...Io ho iniziato un libro della biblioteca che si chiama La famiglia Winshaw, di Jonathan Coe. Sembra ben scritto, vediamo un po' com'è!
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.
- Barbino Dago
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Re: I libri sul comodino
Sì, mi incuriosiva proprio per questo motivo! Lo trovo interessante e veroIsabellaCucciola ha scritto:... e poi da una carica di ottimismo, e ti fa capire che da ogni caduta ci si può rialzare...
Ti dirò: del libro che sto leggendo mi piace sopratutto la famiglia Winshaw! Mi hanno subito colpito i personaggi (anche perché ho letto le prime 40 pagine, non è che sia successo chissà cosa). Sembrano veramente caratterizzati bene e tutti ben distinti tra loro. Certo, faccio un po' di fatica coi nomi (mi capita di dover tornare all'inizio per rivedere l'albero genealogico che sta all'inizio del libro )
- IsabellaCucciola
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- Iscritto il: venerdì 30 marzo 2012, 18:40
Re: I libri sul comodino
Mi ricordo che lo comprai perché mi aveva incuriosito la trama, e perché di Coe avevo già letto La casa del sonno, La pioggia prima che cada, e L'amore non guasta... e sai che mi hai fatto venire proprio voglia di riprenderlo in mano??? Appena finisco I love fashion, provo a finirlo ...Sì, mi incuriosiva proprio per questo motivo! Lo trovo interessante e vero
Ti dirò: del libro che sto leggendo mi piace sopratutto la famiglia Winshaw! Mi hanno subito colpito i personaggi (anche perché ho letto le prime 40 pagine, non è che sia successo chissà cosa). Sembrano veramente caratterizzati bene e tutti ben distinti tra loro. Certo, faccio un po' di fatica coi nomi (mi capita di dover tornare all'inizio per rivedere l'albero genealogico che sta all'inizio del libro )
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.
- IsabellaCucciola
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Re: I libri sul comodino
Ho accantonato di nuovo La famiglia Winshaw ( ), perché ieri ho trovato in biblioteca questo libro, e non ho potuto non prenderlo e iniziare a leggerlo...
IL GIARDINO DEI RICORDI, di Jessica Anderson.
“Nora Porteous, un'anziana signora vestita con un tailleur grigio, dopo anni di lontananza, prima a Sidney e poi in Inghilterra, torna per passare gli ultimi anni nel suo paese natale, la regione rurale del Queensland, in Australia. Si ammala di polmonite e, fra il delirio della febbre e i quieti lasciarsi andare della convalescenza, nella pace della vecchia casa e del giardino ben curato, fitto di alberi secolari, cerca di ricomporre il mosaico della sua vita, una vita apparentemente imperniata sulla fuga, in realtà scandita da un grande desiderio di ribellione. “Come la frutta colpita dalla gelata, sarei marcita prima di maturare,” dice Nora, ed è questo che la spinge ad abbandonare la piccola città australiana e un matrimonio soffocante per rifugiarsi a Londra e dare un nuovo corso al suo destino. È la storia della ricerca di un'identità, la sua, e insieme della conquista di una maturità raggiunta a costo di fatiche e di rinunce, ma forse per questo tanto più preziosa. Ora Nora, tornata al punto di partenza, si abbandona al gioco della memoria, cerca notizie di amici e conoscenti, ripercorre i sentieri battuti da altri per scoprire che esistenze apparentemente solide e tranquille, avviate sui binari del conformismo - è il caso di Dorothy, amica e compagna dei suoi anni giovanili - sono sfociate in tragedia.
Sul filo dei ricordi, ritrova anche le immagini del primo amore e si accorge che, nascoste dietro altre immagini e altri amori, l'hanno silenziosamente accompagnata lungo il corso della vita. Non è un bilancio quello di Nora, né in positivo né in negativo, piuttosto il racconto di un viaggio “un lungo giro su me stessa per scoprire chi sono”.”
IL GIARDINO DEI RICORDI, di Jessica Anderson.
“Nora Porteous, un'anziana signora vestita con un tailleur grigio, dopo anni di lontananza, prima a Sidney e poi in Inghilterra, torna per passare gli ultimi anni nel suo paese natale, la regione rurale del Queensland, in Australia. Si ammala di polmonite e, fra il delirio della febbre e i quieti lasciarsi andare della convalescenza, nella pace della vecchia casa e del giardino ben curato, fitto di alberi secolari, cerca di ricomporre il mosaico della sua vita, una vita apparentemente imperniata sulla fuga, in realtà scandita da un grande desiderio di ribellione. “Come la frutta colpita dalla gelata, sarei marcita prima di maturare,” dice Nora, ed è questo che la spinge ad abbandonare la piccola città australiana e un matrimonio soffocante per rifugiarsi a Londra e dare un nuovo corso al suo destino. È la storia della ricerca di un'identità, la sua, e insieme della conquista di una maturità raggiunta a costo di fatiche e di rinunce, ma forse per questo tanto più preziosa. Ora Nora, tornata al punto di partenza, si abbandona al gioco della memoria, cerca notizie di amici e conoscenti, ripercorre i sentieri battuti da altri per scoprire che esistenze apparentemente solide e tranquille, avviate sui binari del conformismo - è il caso di Dorothy, amica e compagna dei suoi anni giovanili - sono sfociate in tragedia.
Sul filo dei ricordi, ritrova anche le immagini del primo amore e si accorge che, nascoste dietro altre immagini e altri amori, l'hanno silenziosamente accompagnata lungo il corso della vita. Non è un bilancio quello di Nora, né in positivo né in negativo, piuttosto il racconto di un viaggio “un lungo giro su me stessa per scoprire chi sono”.”
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Re: I libri sul comodino
Questa presentazione incuriosisce molto! Uno pensa alla sua vita come ad una realtà malferma, non inquadrabile, anomala, e pensa che le vite "normali", quelle animate dal conformismo, siano tranquille e portino alla felicità ... ma poi, guardando da vicino, arriviamo a capire che il nostro mondo anomalo ha un valore, è vero, è anomalo, certo, ma soprattutto è nostro e che nel seguirlo non abbiamo rinunciato a niente di sublime, e anzi, se avessimo rinunciato al nostro mondo avremmo probabilmente commesso l'errore più grosso della vita!
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