I libri sul comodino

La letteratura a tema gay e non
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Kerosene
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da Kerosene » martedì 11 giugno 2013, 0:45

Per Verne ti dò ragione, i suoi sono tra i miei preferiti e ho Ventimila leghe sotto i mari in francese che aspetta sulla libreria. Di Asimov avevo cominciato una raccolta di racconti (in inglese anche loro) ma l'ho dovuta lasciare a metà e adesso aspetta anche lei. Forse quest'estate avrò più tempo da dedicare ad entrambi :D

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Barbino Dago
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da Barbino Dago » giovedì 13 giugno 2013, 17:43

Trovo un attimo di tempo per scrivere, finalmente. Sono impegnato nella preparazione di un esame che in qualche modo c'entra con il topic: letteratura italiana moderna e contemporanea. Ho abbandonato la lettura dei miei libri per dedicarmi alla lettura dei testi per l'esame. Una fatica immensa, ma comunque si tratta pur sempre di lettura! E poi ho scoperto Gozzano! Quindi ho guadagnato tantissimo!
@e^ip+1=0: mia sorella ha iniziato un anno fa a leggere Proust, è un'idea che attrae anche me. Il fatto paradossale è che la quantità di pagine non mi scoraggia affatto, proprio perché ho messo in conto che dovrò, quando sceglierò di leggerlo, impegnarmi ad andare fino in fondo.
Tra l'altro, avendo letto nella tua presentazione (correggimi se sbaglio) che ti piace la letteratura francese ho subito pensato di chiederti se potevi suggerirmi un “percorso” di lettura. E mi chiedevo anche se ti piacesse Maupassant, ma ho visto che l'hai citato in un commento! A me piace tantissimo: ho letto Bel Ami e alcuni racconti, mi hanno fatto impazzire “La piccola Roque” e “Pallina”. Vorrei leggere “Pierre e Jean”, è ancora nella mia libreria che aspetta, poverino.
@Kerosene: Il grande Gatsby l'ho letto anni fa, l'ho odiato a morte, non so perché. Ho il sospetto che fossi troppo cretino per comprenderlo a fondo. Un mio amico me ne aveva parlato molto bene, io l'ho snobbato un po e me lo sono rovinato. Stasera vado a vedere il film al cinema. Penso comunque (ne avevo già intenzione) che rileggerò il libro (non sopporto il fatto di avere un brutto ricordo di un libro che ho trovato brutto solo perché non l'ho letto con attenzione).
@476: ho letto qualche cosa, dei racconti, in lingua inglese, poi qualche poesia. In effetti l'idea è ottima. Concordo con te quando dici che il miglior modo di imparare una lingua è abituarsi a pensare in quella lingua e che l'errore fatale è quello di partire con una frase in italiano e poi cercare di trasportarla nell'inglese. Non ti preoccupare se hai sviato, io lo faccio sempre nella vita, figurati, non me ne sono neanche accorto!

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e^ip+1=0
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da e^ip+1=0 » sabato 15 giugno 2013, 21:16

Caro Barbino, innanzitutto in bocca al lupo per questo esame di letteratura italiana! In questi giorni ne sento parlare da ogni parte, soprattutto perché mia madre tiene questo insegnamento all'università, quindi quando ho letto ciò che hai scritto ho pensato a lei e a tutti gli studenti che vengono a casa nostra per preparare le tesi. ;) Io adoro la letteratura francese, solo che, essendo lento come la fame nella lettura, non ne ho una conoscenza vastissima. Posso consigliarti senza dubbio "L'educazione sentimentale" di Flaubert: Fréderic Moreau, il protagonista, è stato uno dei miei grandi amori immaginari, quando ero alle superiori. Non sai quante volte fantasticavo leggendo quelle pagine: desideravo talvolta di essere Fréderic, talvolta invece egli diventava il mio fidanzato immaginario. In una parola, "L'educazione sentimentale" è un libro che fa sognare. Di Flaubert ti consiglio vivamente anche i "trois contes", molto belli e il "dizionario dei luoghi comuni", davvero spassoso. Poi, come non raccomandarti "il rosso e il nero" e "la certosa di Parma"? Il primo lo lessi tanto tempo fa, avevo quindici anni, e mi aprì un mondo, ricordo che ne rimasi affascinato. "La chartreuse", invece, è un altro di quei libri che non dimenticherò mai. Devo ammettere che, sembrerà strano ma è così, mi ero molto innamorato anche del personaggio di Fabrizio Del Dongo. Sono un po'così, mi innamoro spesso di personaggi letterari. Ricordo che, in un periodo in cui leggevo Stendhal, mi trovavo a Parigi. Un pomeriggio andai al giardino del Lussemburgo e mi misi a leggere "la Certosa". è un bellissimo ricordo che porto dentro. Beh, poi ho letto e ti consiglio "Germinale" di Emile Zola. è un libro di una forza incredibile, a dir poco. La storia della famiglia Maheu e dei minatori del nord della Francia è un capolavoro. è bello, anche se un po' lungo, "Gargantua e Pantagruele" di Rabelais: comico, sboccato, impertinente; mi ha davvero divertito in molti punti. Trovo splendido anche Molière, nonostante preferisca vedere gli spettacoli a teatro piuttosto che leggere il testo. Di Maupassant ho letto "Una vita" e " contes du jour et de la nuit" (questi ultimi in francese). Sono entrambi belli, tu poi che studi le lingue non credo avrai difficoltà a leggerli in originale, io ci metto un secolo. E poi, dulcis in fondo, ti consiglio, ma non vivamente, di più, "i miserabili". è una cosa sconvolgente per la bellezza che racchiude. Insieme a "i fratelli Karamazov" è forse il libro più impegnativo che mi sono trovato mai tra le mani, ma è uno splendore! Beh, come al solito vedi che divago e parlo di cose che forse non interessano a nessuno, sono un po'chiacchierone. ;) Buona lettura! @476: tutti mi consigliano Asimov, prima o poi devo decidermi a prenderlo in mano! Hai finito di leggere "the grapes of wrath"?

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Barbino Dago
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da Barbino Dago » domenica 16 giugno 2013, 3:52

Crepi il lupo (no, crepi D'Annunzio). Devo dire che citi dei classici che è una vita che sento di voler leggere ma che ancora non ho letto. In particolare mi incuriosisce Stendhal. E anche il Naturalismo è affascinante. Tutti questi autori li ho affrontati (non proprio approfonditamente) alle superiori, forse è per questo che non li ho mai letti. In effetti ho letto l'unico che in genere nessuno fa: Maupassant.
Mi interessa molto quello che dici, in particolare questo:
e^ip+1=0 ha scritto:Fréderic Moreau, il protagonista, è stato uno dei miei grandi amori immaginari, quando ero alle superiori. Non sai quante volte fantasticavo leggendo quelle pagine: desideravo talvolta di essere Fréderic, talvolta invece egli diventava il mio fidanzato immaginario.
Devo dire che una cosa del genere non mi è mai capitata! Non capisco perché ma non riesco mai a immedesimarmi in un personaggio, né a fantasticare su di lui. Questo è un aspetto interessante.
Comunque, siccome mi sono accorto che i libri citati sono sempre di narrativa o saggistica rilancio meglio l'argomento, includendo ovviamente anche i libri di poesia. Probabilmente la lettura di poesie, non essendo prolungata nel tempo, è diversa da quella di un romanzo. Ora vorrei sapere: ci sono libri di poesie sul vostro comodino? Io evito di girarmi verso il mio perché so che troverò D'Annunzio (ancora lui).

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Re: I libri sul comodino

Messaggio da e^ip+1=0 » domenica 16 giugno 2013, 8:24

In questo momento Catullo, con testo a fronte. Non è che mi ricordi molto di latino, ma mi sono accorto da un rapido confronto che in traduzione perde molto. In genere però non è che legga molta poesia, devo ammettere. Tu, Barbino, che poeti preferisci?
Barbino Dago ha scritto: Non capisco perché ma non riesco mai a immedesimarmi in un personaggio, né a fantasticare su di lui.
Provi mai a immaginare fisicamente i personaggi di un libro? Provi mai ad immaginarteli vivi davanti a te? In genere è così che m'immedesimo.

476
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Re: I libri sul comodino

Messaggio da 476 » domenica 16 giugno 2013, 23:02

@e^ip+1=0
Non ho ancora finito Steinbeck, sono circa a un terzo. Non ho scusanti, anzi ho parecchie aggravanti, perché ho avuto abbastanza tempo ma da alcuni mesi sono un po’ stanco e depresso, o forse soffro di pelandrite cronica. Di Asimov prova The Gods themselves, è un libro un po’ strano. Sui Karamazov c’è una lunga sezione ne L’homme révolté, un altro libro di cui sono a metà. Sartre ne dà un giudizio sprezzante ma a me Sartre non piace, per quel poco che ne ho letto.

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Re: I libri sul comodino

Messaggio da e^ip+1=0 » giovedì 20 giugno 2013, 18:10

@476 Se non sbaglio Pennac (è lui?) indica tra i diritti del lettore anche quello di leggere lentamente. Va' tranquillo: anche io, insieme a molti altri, sono un bradipo nella lettura, benché mi piaccia molto. I fratelli Karamazov è, secondo Freud, "la più grande opera che sia mai stata scritta". è un'indescrivibile affresco di sentimenti, psicanalisi (la lotta tra padre e figlio per il possesso di una donna amata), filosofia (vi è narrata la novella del Grande Inquisitore, in cui si immagina che Cristo torni sulla Terra una seconda volta nel periodo dell'inquisizione spagnola), religiosità (pare di vivere negli antichi monasteri russi, leggendo certe pagine; non dimenticherò mai il finale della prima parte del libro che si svolge proprio in uno di questi monasteri). "The Gods themselves" è un titolo che mi attira, appena ho finito la mia attuale lettura lo comincerò.

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Re: I libri sul comodino

Messaggio da Barbino Dago » venerdì 21 giugno 2013, 0:27

@e^ip+1=0
diciamo che ogni tanto apro e spulcio libri di poesie, non ho un poeta preferito, anche se ammetto che mi piacciono molto Baudelaire, Hikmet, Tagore. Poi ho letto molte poesie dalla "Antologia di Spoon River", ma non l'ho mai letto tutto come opera completa. Recentemente, grazie ad alcune letture su internet, ho avuto il desiderio di comprare un volume che raccoglie le poesie di Silvia Plath, ma in questo momento non me lo posso permettere! Catullo piaceva molto anche a me. Ora io ho posato sul comodino un libro di Saffo a cui Catullo, se non ricordo male, si ispira.
Per quanto riguarda l'immedesimazione: non riesco a provare una partecipazione emotiva totale, come pare succeda a molti. Quando infatti mi viene detto "mi sono immedesimato troppo in quel personaggio" io non capisco proprio perché è un meccanismo che in me non scatta. So rimanere molto distaccato dal personaggio di un libro. Non riesco addirittura a provare quel che prova lui.

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Re: I libri sul comodino

Messaggio da 476 » sabato 22 giugno 2013, 16:15

Ho letto l’Antologia di Spoon River quando ero sui vent’anni e mi era piaciuto moltissimo. Mi rimane ancora l’immagine della nave, pronta ed equipaggiata di tutto, che non ha mai lasciato il porto, forse perché si adatta così bene a me. In quel periodo avevo letto anche Robert Frost, che ha una poesia che potrebbe piacere a Landon, visto l’avatar (credo si chiami così l’immagine che compare) che ha adottato per i suoi post. Da molto tempo però ho un po’ rotto i ponti con la poesia. È troppo esigente. A differenza di un racconto, se non si afferrano le sfumature si rischia di perdere tutto. E per farlo, ci si deve sentire coinvolti, il che mi è sempre più difficile specie con quella “recente”. Io poi sono stonato e non riesco ad apprezzare la musicalità dei versi.

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Re: I libri sul comodino

Messaggio da e^ip+1=0 » sabato 22 giugno 2013, 17:27

L'antologia di Spoon River è un'altra di quelle raccolte che dico sempre di voler leggere e non leggo mai. Ricordo che, quando ero bambino, mio padre ne aveva una versione letta da alcuni attori (non ricordo chi) che ascoltava ogni tanto mentre eravamo in auto. @476: concordo con te. Per leggere poesia ho bisogno di essere in un periodo di vacanza, altrimenti mi scorre via come acqua. La cosa bella è leggerla bene ad alta voce: ci sono molti gruppi di lettura espressiva che lo fanno, è un modo per recitare ed apprezzare ciò che si legge. @Barbino: Baudelaire come ti è parso? (Non l'ho mai letto).

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