Goditi il problema di Sebastiano Mauri

La letteratura a tema gay e non
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Nicomaco
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Goditi il problema di Sebastiano Mauri

Messaggio da Nicomaco » lunedì 6 maggio 2013, 13:28

Segnalo questo video-intervista fatta da Daria Bignardi a Sebastiano Mauri, artista visivo, milanese, che di recente ha pubblicato per Rizzoli il suo primo romanzo dal titolo “Goditi il problema”, dedicato alle avventure molto divertenti (pare) di un ragazzo che scopre la sua omosessualità e decide di fare c.o.

http://www.youtube.com/watch?v=s5KuAP-KcJg

L’intervista mi è sembrata molto interessante perché, al di la dei pochi riferimenti al romanzo (che non ho letto…), si concentra sopratutto sulla vita dello scrittore (persona che appare davvero molto seria ... e per nulla stereotipata ...), sul significato dell’essere omosessuali, sul suo rapporto con la famiglia di origine (che, pur essendo progressista, di istruzione molto elevata e molto “alternativa”, non pare averlo agevolato, sia pure in buona fede, nel prendere coscienza con serenità della propria condizione …), del percorso che lo ha portato al c.o. e delle resistenze e difficoltà che si incontrano nel farlo … soprattutto qui in Italia.
Alcune affermazioni dallo scrittore sono spesso ribadite anche in questo forum (ad esempio Mauri ha sottolineato che per lui essere gay significa per prima cosa omoaffettività, poi viene tutto il resto …).
Durante l’intervista sono emersi pensieri che mi sembrano comuni a molte persone della mia generazione (lo scrittore ha 41 anni …): ad esempio l’assenza di modelli positivi sui media e nei film, quando avevamo vent’anni o giù di li ...
Assenza che ha impedito a Mauri di accettare pienamente quello che è fino a quando, a 27 anni, si è innamorato di un ragazzo (prima aveva avuto una relazione con una ragazza … che, forse per un lapsus, ha detto di avere amato …).
C’è comunque un’idea rispetto alla quale non concordo con Mauri e cioè che negli ambienti alto borghesi milanesi sia più difficile che altrove fare c.o....
Non so dove abbia pescato questa convinzione …
Mah ….
Ad ogni modo, e ciò frena facili entusiasmi, va dato atto che anche per questo scrittore non è stato affatto facile, ma sofferto (malgrado una famiglia “molto aperta”), scoprirsi omosessuale, accettarsi e poi dichiararlo (nel suo caso prima alla mamma e poi ad altri della famiglia ….).
I contenuti dell’intervista sono quindi abbastanza realistici … a parte quell’invito finale a “lavare in pubblico i propri panni sporchi che si sta senz’altro molto meglio”.
Invito che mi pare un po’ paradossale rispetto alle difficoltà di accettare il fenomeno omosessuale che questo autore ha ammesso ci sono state non solo nella sua vita (in un passaggio dell'intervista, se non ho male inteso, ha fatto capire che non avrebbe mai voluto essere omosessuale ...), ma sopratutto nella nostra società.
Conclusione: godiamoci il problema … purtroppo, per quel che mi riguarda, ancora oggi con tutte le cautele e le difficoltà del caso ….
La verità, vi prego, sull'amore (W.H. Auden)

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