Elementi di critica omosessuale

La letteratura a tema gay e non
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Jaromil
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Elementi di critica omosessuale

Messaggio da Jaromil » mercoledì 2 novembre 2016, 17:41

Ciao a tutti, ho notato l'assenza di elementi di critica omosessuale di Mario Mieli nella sezione della biblioteca di progettogay. Lo considero un manifesto del mondo omosessuale, un saggio che tutti gli omosessuali dovrebbero leggere.
Naturalmente come scritto è molto particolare, ovviamente alcune idee di Mieli sono discutibili, ma penso che sia un saggio che racconta anche il primo movimento omosessuale in Italia. Un movimento che sicuramente non si poneva come obbiettivo unioni civili o adozioni, non mirava alla tolleranza e comprensione degli omosessuali, così si sarebbe creata la ghettizzazione degli omosessuali, ovvero ciò che a volte si verifica tutt'oggi l'omonazionalismo una mercificazione dei nostri corpi. Era invece un movimento di sognatori, teorizzando idee forse in parte utopiche, ma sicuramente con persone capaci di sperimentare il mondo, di provare ad avere il destino tra le proprie mani, attreverso Freud, Marx e la realizzazione del gaio-comunismo.
""La lotta omosessuale rivoluzionaria non ha come obiettivo il conseguimento della tolleranza sociale per i gay, bensì la liberazione del desiderio omoerotico in ogni essere umano: finché vi saranno persone «normali» che «accettano» gli omosessuali, la specie non avrà riconosciuto il proprio desiderio omosessuale profondo, non si sarà resa conto della sua universale presenza e soffrirà senza rimedio delle conseguenze di questa rimozione che è repressione. Noi omosessuali rivoluzionari, oggi, seduciamo gli altri a imitarci, a venire con noi, affinché tutti insieme si giunga al sovvertimento della Norma che reprime l’(omo)erotismo."

Bisogna considerare un fatto molto importante, allora in quegli anni nel '70 in Italia essere rivoluzionari era ordine del giorno, il mondo funzionava in quel modo, e sicuramente gli anni della contestazione hanno influenzato la scrittura di Mieli. Consiglio a tutti di leggere questa sorta di manifesto, in cui è presente una storia importante del movimento gay in Italia; ma non solo che possa tutt'oggi essere un punto di partenza di una lotta omosessuale meno mainstream.

Vi lascio il link del pdf con presente una prefazione di Antagonismogay
http://www.mariomieli.net/wp-content/up ... ssuale.pdf

Spero che la lettura di questo libro favorisca la liberazione del desiderio gay presso coloro che lo reprimono e aiuti quegli omosessuali manifesti, che sono ancora schiavi del sentimento di colpevolezza indotto dalla persecuzione sociale, a liberarsi della falsa colpa[Mario Mieli]

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progettogayforum
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Re: Elementi di critica omosessuale

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 2 novembre 2016, 20:31

Grazie Jaromil e benvenuto nel Forum. Che il libro di Mieli è una pietra miliare nella storia della omosessualità in Italia è un fatto evidente. Il libro non si trova nella Biblioteca di Progetto Gay perché la Biblioteca di Progetto contiene solo libri scritti o tradotti all'interno di Progetto o da persone che in esso si riconoscono. Lungi da me l'idea di ridurre la memoria di Mario Mieli, il cui coraggio e la cui lungimiranza fanno scuola ancora oggi. Concordo in pieno col tuo discorso sull'utopia, che è insieme il pregio più grande e il più grande limite del libro, le due cose vanno inevitabilmente insieme.

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agis
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Re: Elementi di critica omosessuale

Messaggio da agis » mercoledì 2 novembre 2016, 20:37

Seeeh seeeh dice bene anche il mio destride project ma se tu volessi provare a chiosarlo/commentarlo insiene a me I will stand by you. L'accendiamo? ^_^

Hospes91
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Re: Elementi di critica omosessuale

Messaggio da Hospes91 » giovedì 3 novembre 2016, 14:22

Se ho capito bene questo Mario Mieli si prefiggeva di andare ben oltre il conseguimento del rispetto (autentico o formale che fosse) per i non etero.
Di lui ho sentito parlare abbastanza spesso (con una certa frequenza negativamente, devo dire), ma ancora non mi sono bene informato su di lui ed i suoi scritti, quindi questo intervento mi spinge a prenderli in considerazione (dopo però il libro che dovrebbe arrivarmi oggi in biblioteca). Voglio comunque sperare che costui non fosse uno di quelli che pretendono di convincere ognuno di avere una certa omosessualità repressa, e che occorra tirarla fuori per essere veramente realizzati, veramente liberi: a me questa categoria di gay non piace affatto, anzi, la trovo fastidiosa, presuntuosa ed irrisolta, come se ci fosse bisogno che gli altri non solo rispettassero, ma appunto si dichiarassero in parte omosessuali essi stessi: significa non essere forti abbastanza per camminare e sostenersi come minoranza.

Magari sarà tutta un'altra cosa ed avrò frainteso le voci sul suo messaggio, dovrò necessariamente farmi un'idea mia. Grazie per la segnalazione.

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Jaromil
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Re: Elementi di critica omosessuale

Messaggio da Jaromil » giovedì 3 novembre 2016, 19:33

progettogayforum ha scritto:Grazie Jaromil e benvenuto nel Forum. Che il libro di Mieli è una pietra miliare nella storia della omosessualità in Italia è un fatto evidente. Il libro non si trova nella Biblioteca di Progetto Gay perché la Biblioteca di Progetto contiene solo libri scritti o tradotti all'interno di Progetto o da persone che in esso si riconoscono. Lungi da me l'idea di ridurre la memoria di Mario Mieli, il cui coraggio e la cui lungimiranza fanno scuola ancora oggi. Concordo in pieno col tuo discorso sull'utopia, che è insieme il pregio più grande e il più grande limite del libro, le due cose vanno inevitabilmente insieme.
Davvero molto realistica l'analisi che hai fatto del libro, è proprio vero, sei riuscito a descriverlo in due righe.
È la medesima sensazione che si prova leggendo il libro: un continuo sorprendersi verso certe tematiche descritte e teorie ma allo stesso tempo il rammarico che si qualcosa di realmente irrealizzabile.

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Jaromil
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Re: Elementi di critica omosessuale

Messaggio da Jaromil » giovedì 3 novembre 2016, 20:00

Hospes91 ha scritto:Se ho capito bene questo Mario Mieli si prefiggeva di andare ben oltre il conseguimento del rispetto (autentico o formale che fosse) per i non etero.
Di lui ho sentito parlare abbastanza spesso (con una certa frequenza negativamente, devo dire), ma ancora non mi sono bene informato su di lui ed i suoi scritti, quindi questo intervento mi spinge a prenderli in considerazione (dopo però il libro che dovrebbe arrivarmi oggi in biblioteca). Voglio comunque sperare che costui non fosse uno di quelli che pretendono di convincere ognuno di avere una certa omosessualità repressa, e che occorra tirarla fuori per essere veramente realizzati, veramente liberi: a me questa categoria di gay non piace affatto, anzi, la trovo fastidiosa, presuntuosa ed irrisolta, come se ci fosse bisogno che gli altri non solo rispettassero, ma appunto si dichiarassero in parte omosessuali essi stessi: significa non essere forti abbastanza per camminare e sostenersi come minoranza.

Magari sarà tutta un'altra cosa ed avrò frainteso le voci sul suo messaggio, dovrò necessariamente farmi un'idea mia. Grazie per la segnalazione.
Le tematiche affrontate nel libro sono le medesime che hai descritto, ma sicuramente argomentate profondamente; detto questo il mio consiglio è di provarlo a leggerlo ugualmente, escluderlo a priori perché non ci si trova d'accordo con le tematiche affrontate è un peccato, anche perché nessun gay che lo ha letto in questi quarant'anni si è prefisso l'obbiettivo di leggerlo come manifesto per attuare le teorie del saggio. Per Mieli essere rappresentati come una minoranza era uno dei problemi principali:
"Tollerare la minoranza omosessuale, senza che la maggioranza metta in discussione la rimozione del desiderio omoerotico che la distingue, significa riconoscere ai «diversi» il diritto di vivere appunto da «diversi» e quindi nell’emarginazione. E l’emarginazione favorisce lo sfruttamento altamente redditizio degli omosessuali da parte del sistema che li emargina"
[Mario Mieli]

Spesso, anche navigando su internet, potrai trovare diversi riferimenti che accusano Mieli di pederastia, forse per il medesimo motivo per cui ne hai sentito parlare negativamente. Tengo a precisare che Mario Mieli non è mai stato un pedofilo, era un personaggio molto provocatorio, e questa stessa provocazione l'ha portato a numerose critiche, dovute a delle cose che ha scritto nel saggio presenti solamente in un pagina, in mezzo ad altre più di 200 pagine con argomentazioni differenti.
È frase molto provocatoria e dissacrante che non può essere presa a parte della sua opera, altrimenti è solo un enorme fraintendimento.

Essendo molto giovane, avendo vent'anni questa sua opera è riuscita sicuramente ad aiutarmi, specialmente liberando molta repressione dentro me stesso; per questo motivo la consiglio a tutti.

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agis
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Re: Elementi di critica omosessuale

Messaggio da agis » giovedì 3 novembre 2016, 22:42

Jaromil ha scritto: "Tollerare la minoranza omosessuale, senza che la maggioranza metta in discussione la rimozione del desiderio omoerotico che la distingue, significa riconoscere ai «diversi» il diritto di vivere appunto da «diversi» e quindi nell’emarginazione. E l’emarginazione favorisce lo sfruttamento altamente redditizio degli omosessuali da parte del sistema che li emargina"
[Mario Mieli]
Bene, certo, se avessi un po' di tempo in più Jaromil, si potrebbe tentare un commentario un po' più sistematico tipo quelli che fa project per gli esegeti della prima ondata. Ma il passo che citi è abbastanza significativo ai miei occhi e, se Mario fosse ancora vivo, visto che lui non si spaventava di sicuro per le provocazioni, molto semplicemente e senza troppi giri gli proporrei questo semplice, banale e volutamente provocatorio controfattuale.

Deprecare la maggioranza eterosessuale, senza che la minoranza metta in discussione la rimozione del desiderio eteroerotico che la distingue, significa non riconoscere agli "uguali" il diritto di vivere appunto da "uguali" e quindi nell'omologazione. E l'omologazione favorisce lo sfruttamento altamente redditizio degli eterosessuali da parte del sistema che li omologa

^_^ chennepenzi?

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Re: Elementi di critica omosessuale

Messaggio da Hospes91 » giovedì 3 novembre 2016, 22:54

Jaromil ha scritto: il mio consiglio è di provarlo a leggerlo ugualmente, escluderlo a priori perché non ci si trova d'accordo con le tematiche affrontate è un peccato
ma infatti ho detto che lo leggerò in modo da farmi un'idea mia, assolutamente!
Jaromil ha scritto:Spesso, anche navigando su internet, potrai trovare diversi riferimenti che accusano Mieli di pederastia, forse per il medesimo motivo per cui ne hai sentito parlare negativamente. Tengo a precisare che Mario Mieli non è mai stato un pedofilo
in realtà ho letto altre cose, quella della pedofilia è un'accusa che viene mossa agli omosessuali almeno da secoli, riallacciandosi ad una erronea interpretazione di ciò che avveniva nella Grecia antica. pensa pure a come si dice "frocio" in francese: "pedé"!
No voglio citare ciò che ho sentito perché 1) disgustoso, 2) probabilmente falso. Quando avrò letto potrò esprimere una mia opinione. Intanto ti do il benvenuto sul forum, non avevo capito che questo era il tuo primo messaggio.

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Jaromil
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Re: Elementi di critica omosessuale

Messaggio da Jaromil » lunedì 7 novembre 2016, 19:08

agis ha scritto:
Jaromil ha scritto: "Tollerare la minoranza omosessuale, senza che la maggioranza metta in discussione la rimozione del desiderio omoerotico che la distingue, significa riconoscere ai «diversi» il diritto di vivere appunto da «diversi» e quindi nell’emarginazione. E l’emarginazione favorisce lo sfruttamento altamente redditizio degli omosessuali da parte del sistema che li emargina"
[Mario Mieli]
Bene, certo, se avessi un po' di tempo in più Jaromil, si potrebbe tentare un commentario un po' più sistematico tipo quelli che fa project per gli esegeti della prima ondata. Ma il passo che citi è abbastanza significativo ai miei occhi e, se Mario fosse ancora vivo, visto che lui non si spaventava di sicuro per le provocazioni, molto semplicemente e senza troppi giri gli proporrei questo semplice, banale e volutamente provocatorio controfattuale.

Deprecare la maggioranza eterosessuale, senza che la minoranza metta in discussione la rimozione del desiderio eteroerotico che la distingue, significa non riconoscere agli "uguali" il diritto di vivere appunto da "uguali" e quindi nell'omologazione. E l'omologazione favorisce lo sfruttamento altamente redditizio degli eterosessuali da parte del sistema che li omologa

^_^ chennepenzi?
Davvero notevole e divertente, non ho nemmeno io moltissimo tempo in questo periodo, ma potrei comunque cercare qualcosa da postare in modo che tu possa fare il tuo commentario :D

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Pugsley
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Re: Elementi di critica omosessuale

Messaggio da Pugsley » martedì 8 novembre 2016, 0:56

Mario Mieli (Milano, 21 maggio 1952 – Milano, 12 marzo 1983), è senza dubbio stato tra i primi attivisti LGBT italiani.
Elementi di critica omosessuale è stata la sua tesi di laurea in filosofia presso l'Università degli Studi di Milano (la Statale).
La tesi è scritta in modo parecchio criptico, almeno negli spezzoni letti nelle ricerche del filosofo delle sessualità Lorenzo Bernini (Verona).
Mario è stato un rivoluzionario, ha partecipato al famoso Convegno di Sanremo del 5 aprile 1972, in cui si cercava di trovare per la prima volta in Italia una sorta di terapia riparativa nei confronti dell'omosessualità. Protestò.
La sua più grande rovina è stata provenire da una famiglia di origine ebraica con i soldi, che gli ha molto tarpato le ali.
Wikipedia dice che si dedicò alla coprofagia nelle sue sperimentazioni sessuali più estreme. Senza dubbio una persona molto aperta a tante cose.

Il suo sbaglio più grosso è stato uscire da FUORI! quando i Radicali di Marco Pannella tesero le mani al collettivo.
Non dobbiamo dimenticarci che il progresso verso l'omosessualità nella società è stato portato avanti negli Anni '70 dai Radicali di Marco Pannella.
Se avessimo aspettato i comunisti, saremmo ancora qui a vederci tutti di nascosto. Vi voglio ricordare che la prima sezione di Arcigay si è costituita solo a seguito di un grave episodio di cronaca in Sicilia, a Palermo, nel 1983 (portata avanti da un parroco molto d'avanguardia).
Non per questo anche il comunista Pier Paolo Pasolini ha avuto l'appoggio dai Radicali di Pannella quando nel PCI lo cacciarono per la sua omosessualità.

Ho visto una copia originale del libro in vendita alla Libreria LGBT Antigone di Milano. Sinceramente non ho domandato il prezzo.

Bisogna sempre accettare le mani tese delle persone, anche se non sono quelle che tu cerchi, almeno se fai politica, e vuoi portare beneficio alle generazioni future, perché io la politica la vedo così, migliorare la vita delle persone che vengono dopo di noi.

Pugsley
Ultima modifica di Pugsley il mercoledì 16 novembre 2016, 23:25, modificato 1 volta in totale.

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