"Victim"

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Nicomaco
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"Victim"

Messaggio da Nicomaco » giovedì 1 settembre 2011, 12:17

Per non dimenticare, facciamo un balzo indietro, esattamente di cinquant’anni, e godiamoci questo bel film inglese in bianco e nero: “Victim”.
Credo si tratti di uno dei primi film doppiati in italiano nei quali compare la parola “omosessuale” :!:.
Io lo vidi parecchi anni fa, di notte, su Rai 3 (quando la TV di Stato valeva ancora qualcosa).
La pellicola racconta la storia di un ricatto ai danni di un giovane omosessuale e di un noto avvocato londinese, Farr, di quarant’anni, omosessuale pure lui (interpretato dal grande Dirk Bogarde, gay anche nella vita), sposato e fresco di nomina alla Hight Court of Giustice di Westmister: tra i due era infatti intercorsa (e ormai conclusa) una relazione sentimentale (assolutamente casta peraltro) che ancora nella civile Inghilterra di quegli anni era considerata non solo scandalosa, ma un reato :!: .
"Victim" è sicuramente un film che oggi (ma già allora) indigna, perché evidenzia e denuncia in modo pittosto crudo i pregiudizi diffusi e la discriminazione, l’emarginazione e la solitudine che vivevano in quel Paese i membri della nostra minoranza, costretti a nascondersi (magari a sposarsi) e a subire il disprezzo e l’umiliazione della gente, se non addirittura il carcere quando venivano scoperti. A questa logica l’avvocato Farr ritiene comunque di non piegarsi … ma non aggiungo altro per chi vorrà vedere il film.
La storia è molto ben costruita (quando descrive i meccanismi perversi del ricatto e quando affronta temi che sono pure oggi d’attualità, come quello dei gay che si sposano) e mi pare che in quegli anni contribuì a favorire l’abrogazione della legge che puniva le relazioni e/o gli atti omosessuali.


P.S. a dire il vero, in Paesi come il nostro l’omosessualità non è mai stata considerata un reato. Tuttavia, mentre l’Inghilterra ha archiviato da decenni la repressione nei confronti degli omosessuali e compiuto negli ultimi anni notevoli passi avanti sul piano del riconoscimento dei diritti umani delle persone gay, l’Italia è letteralmente rimasta al palo, come ben si addice ad un Paese dove l’ipocrisia è entrata, da secoli, nel patrimonio genetico dei suoi cittadini.
La verità, vi prego, sull'amore (W.H. Auden)

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