Lo sconosciuto del lago

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e^ip+1=0
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Lo sconosciuto del lago

Messaggio da e^ip+1=0 » venerdì 11 ottobre 2013, 20:06

"Lo sconosciuto del lago" ha ricevuto il premio "un certain regard" e la "Queer palma" al festival di Cannes. In Francia è stato distribuito quasi ovunque, non è difficile trovarlo. Qui invece è passato un po'in sordina, e non è difficile capire perché. è un film che ho trovato strano, davvero unico, senza un preciso genere. La storia si svolge in un luogo d'incontro di gay nel sud della Francia, il luogo è molto bello e contrasta violentemente con le storie di solitudine, depressione e desiderio sfrenato (e spesso un po'squallido) che vi s'intrecciano. Incontri casuali, sesso con sconosciuti sono all'ordine del giorno anche per Franck, il protagonista. Personalmente ho apprezzato molto il realismo nell'affrontare l'argomento, realismo spesso crudo: le scene di sesso mostrano tutto, organi genitali ed eiaculazioni comprese, e quasi in tutto il film sono presenti uomini nudi un po'ovunque; la rappresentazione, così impietosa, non indulge nell'ammiccamento o nel porno, quanto piuttosto in una visione estremamente naturale (sembra proprio di essere lì) e distaccata, non giudica insomma. In Italia, ovviamente, ci si è fermati sulle scene di sesso scandalose nel giudicare il film, mentre, secondo me (che non sono un critico, non vorrei sembrare uno che si dà arie, esprimo solo la mia opinione) esse sono solo un modo per rappresentare nel modo più realistico possibile la cornice della storia. Già, la storia. Non ve lo aspettereste da un film così, ma è un thriller, peraltro molto originale e che mette tensione, soprattutto man mano che la trama procede. Lento il ritmo, probabilmente per dare l'impressione di una quotidianità noiosissima (come luogo d'incontro pare essere tutt'altro che un covo di divertimenti), bellissima la fotografia, assente la colonna sonora. Mi piace vederlo come un esperimento. Le recensioni italiane che ho letto, esposte lì al cinema, erano tutte incentrate sulle scene di nudo. In Francia, invece, è stato molto acclamato per la sua originalità. Ve lo consiglio: non è un film bellissimo, ma è davvero una cosa unica, un film così non lo si trova più. Purtroppo, visto che esce solo in alcune sale d'essai, temo che per chi non ne ha una vicino casa tocchi scaricarlo da internet (dico purtroppo perché le immagini del lago e dei paesaggi sono molto belle e meritano il grande schermo).

"Lo sconosciuto del lago" di Alain Guiraudie, Francia 2013, durata 97'.

barbara
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Re: Lo sconosciuto del lago

Messaggio da barbara » mercoledì 23 ottobre 2013, 9:03

Ne avevo sentito parlare in effetti. Ovviamente su queste cose in Italia c'è una doppia morale. Va molto bene sventolare nudità davanti ai bambini nei talk show, se sono le donne a esibirle. Meno bene se le nudità sono maschili . Uno scandalo se sono omosessuali. Ad esempio c'è quel film, che sta girando su sky a qualunque ora, imperniato sul mondo dello spogliarello maschile.
Un film tra l'altro molto commerciale. Magari i genitali non si vedono, ma la mercificazione del corpo la si vede eccome. Spesso nei film vedo scene di stupro ad esempio. E' pur vero che all'inizio del film in alcuni canali c'è l'avvertenza che il film non è adatto ai minori. Eppure questo film che tu hai recensito probabilmente non potremo nemmeno vederlo in tv. Per un bambino cosa è più traumatico o deleterio? vedere persone uccise , stupri, il corpo delle donne sistematicamente offeso oppure una scena di sesso omosessuale? Bisognerebbe fare una ricerca seria e forse potremmo riconsiderare i criteri con i quali censuriamo o limitiamo i film in circolazione.

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e^ip+1=0
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Re: Lo sconosciuto del lago

Messaggio da e^ip+1=0 » domenica 27 ottobre 2013, 21:14

barbara ha scritto: Per un bambino cosa è più traumatico o deleterio? vedere persone uccise , stupri, il corpo delle donne sistematicamente offeso oppure una scena di sesso omosessuale? Bisognerebbe fare una ricerca seria e forse potremmo riconsiderare i criteri con i quali censuriamo o limitiamo i film in circolazione.
Perfettamente d'accordo con te, Barbara. Tanto più che al cinema, se un film è vietato ai minori, questi davvero non dovrebbero riuscire ad entrare. In tv non è così.

k-01

Re: Lo sconosciuto del lago

Messaggio da k-01 » venerdì 3 gennaio 2014, 12:02

Ho visto anche questo film in francese sottotitolato in spagnolo. Ammetto di non averlo seguito con attenzione, ma nel complesso l'ho trovato pessimo e noiosissimo! Non c'è una storia, i dialoghi sono banali, coi personaggi non si empatizza (anche se ho trovato il timido ciccione il più simpatico e il più umano) e le scene di sesso superflue ai fini del racconto, messe lì solo per risvegliare l'attenzione dello spettatore che rischia di addormentarsi. Più che un film sembra un documentario sui battuage gay. Bocciato.

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agis
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Re: Lo sconosciuto del lago

Messaggio da agis » venerdì 3 gennaio 2014, 13:54

Sì l'ho visto anch'io. Se mi perdonate questa nota un po' laida molto carino a mio gusto il protagonista. Circa il resto attenuerei un attimo il giudizio negativo di k-01 nella misura in cui di film come questi ne abbiamo visto già parecchi e di molto peggiori.
Passa sempre questa visione un po' borderline a cui la nostra vita in quanto gay sembrerebbe volersi confinare.
Ma va detto anche che nelle finzioni filmiche ci sta un po' di tutto.
Quasi al livello di quelle letterarie :)

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Re: Lo sconosciuto del lago

Messaggio da e^ip+1=0 » giovedì 9 gennaio 2014, 15:17

k-01 ha scritto:Ho visto anche questo film in francese sottotitolato in spagnolo. Ammetto di non averlo seguito con attenzione, ma nel complesso l'ho trovato pessimo e noiosissimo! Non c'è una storia, i dialoghi sono banali, coi personaggi non si empatizza (anche se ho trovato il timido ciccione il più simpatico e il più umano) e le scene di sesso superflue ai fini del racconto, messe lì solo per risvegliare l'attenzione dello spettatore che rischia di addormentarsi. Più che un film sembra un documentario sui battuage gay. Bocciato.
Credo che questa sensazione di mancanza, di nulla totale, fosse voluta. In effetti ci si chiede: ma ha senso passare i propri giorni così? Sul fatto di empatizzare coi personaggi, ti dirò che probabilmente ciò che essi provano in quel film è proprio la noia, una noia mortale ed inutile. Vivono le proprie relazioni sessuali quasi come animali (da qui, credo, la scelta di quelle scene "da documentario"). Non è un grande film, ma credo che la noia di cui parli sia il senso di insensatezza della vita dei personaggi.
Non so se hai visto "Amour" (una storia agli antipodi, ma l'intento registico mi pare simile): anche lì che storia c'è? Un'anziana ha un ictus e vediamo il suo progressivo regresso. "E allora?", si potrebbe dire? Beh, si esce dal cinema a pezzi, soprattutto per il realismo "disarmante" (non so trovare migliore aggettivo) che è stato usato; qualcuno ci ha saputo descrivere, ci ha fatto provare sulla nostra pelle ciò la malattia vuol dire davvero.
Allo stesso modo, ne "Lo sconosciuto del lago" ho provato sulla mia pelle la sensazione di squallore, di inutilità, di tristezza, di noia, nella vita che i personaggi conducono. E situazioni come quella descritta esistono eccome, ed ecco che ne proviamo direttamente le sensazioni, le tocchiamo, ci rendiamo conto di cosa sono davvero. Certo, non sono film che si riguardano, in genere, però trovo che un senso lo abbiano, raccontano lati dell'esistenza umana che in genere pochi vogliono descrivere. Cosa c'è da raccontare su un'anziana che muore lentamente (solo su quello?). E dello squallore di un luogo come il lago degli incontri? Ci sono sensazioni, perlopiù sgradevoli, non una storia avvincente.
Ecco, se un tale film ha un senso, lo trovo in questa capacità descrittiva, reale. Ovviamente però, "de gustibus..." :D

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marc090
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Re: Lo sconosciuto del lago

Messaggio da marc090 » giovedì 9 gennaio 2014, 16:04

Lo chiedo poi mi metterò a cercare anche io, per caso si trova su rete torrent? Evitando link di sorta chiaramente e prometto che lo cancellerò entro 24 h :P
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


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k-01

Re: Lo sconosciuto del lago

Messaggio da k-01 » giovedì 9 gennaio 2014, 20:14

Amour l'ho visto e mi è piaciuto molto, come del resto altri film di Haneke (Il nastro bianco, Funny games). Il problema non è tanto la trama o la storia in sè, quanto il modo di raccontarla e la recitazione degli attori che fa la differenza.
A me lo sconosciuto del lago non ha trasmesso squallore o senso di solitudine ad esempio, ma solo una gran noia. Il peggio che possa capitare ad un film privo di tensione che voglia definirsi thriller.
La mia sensazione (il mio repertorio è limitato) è che nel raccontare le storie omosessuali siano più bravi attori e registi eterosessuali come ad esempio l'ultimo di Soderbergh “Behind the candelabra”.

Io in rete l'ho trovato su Amule (Emule per chi usa Windows), ma solo nella versione originale francese sottotitolata.

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