C'è un limite?

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Isolander_Andy
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C'è un limite?

Messaggio da Isolander_Andy » venerdì 10 dicembre 2010, 0:47

Corpi su corpi, ammassati, afflitti, conflitti, inermi, più vili dei vermi. Tutto questo ha un limite? Fino a che punto un uomo deve e può soffrire per ottenere ciò che desidera? Fino a che punto siamo disposti a rimettere noi stessi in discussione? Afflizione? Costrizione? Umiliazione? Corpi su corpi, facce su facce, emozioni scontate, gettate al vento, chiuse a chiave nel nostro intento di preservare un concetto. Corpi su corpi. Cuori su cuori. Parole e perle di inchiostro e niente più. C'è un limite?
Isolander
«Non credo alla storiella della mezza mela. L'altra metà sono sempre io. E solo dopo essermi completato potrei scegliere davvero cosa fare. Magari potrei dividere un cesto con un'altra mela.»

barbara
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Re: C'è un limite?

Messaggio da barbara » venerdì 10 dicembre 2010, 1:41

Iso, i tuoi testi hanno sempre un che di "stupefacente". Non so se è l'ora o cosa, ma sono qui a lambiccarmi il cervello su ciò che hai scritto.
Mi viene in mente un'insegna di un negozio che ho visto a Roma e che tutti si fermavano a guardare. Le parole erano sotto sopra; si leggevano benissimo, ma tutti quelli che passavano erano lì a chiedersi: come mai l'hanno scritto così?
E intanto tutti avevano notato quel negozio.
Ho notato che vuoi dire qualcosa di importante, Isolander. Forse prima o poi capirò anche di che si tratta.

aleksandro
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Re: C'è un limite?

Messaggio da aleksandro » venerdì 10 dicembre 2010, 14:27

più che di limite,io parlerei di prezzo..ciò che desideriamo vale davvero il prezzo che ci richiede?forse il concetto di limite possiamo comprenderlo davvero solo dopo aver valutato l'oggetto stesso del desiderio.. mi piacerebbe rispondere che nn c'è limite,ma nn me la sento.xchè io stesso fino ad oggi ho sempre tracciato un confine..
ti stringo le mani,rimani qui..cadrà la neve a breve..(niccolò fabi)

Alyosha
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Re: C'è un limite?

Messaggio da Alyosha » venerdì 10 dicembre 2010, 15:17

Iso le tue domande mi fanno venire in mente questa meravigliosa canzone

http://www.youtube.com/watch?v=1b6F4et4 ... re=related

"Quanti anni deve avere un uomo prima che gli sia concesso di essere libero? Quante vole può un uomo voltare la pagina e fingere di non aver visto? La risposta amico mio sta sussurando nel vento..."

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Isolander_Andy
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Re: C'è un limite?

Messaggio da Isolander_Andy » venerdì 10 dicembre 2010, 15:58

aleksandro ha scritto:più che di limite,io parlerei di prezzo..ciò che desideriamo vale davvero il prezzo che ci richiede?forse il concetto di limite possiamo comprenderlo davvero solo dopo aver valutato l'oggetto stesso del desiderio.. mi piacerebbe rispondere che nn c'è limite,ma nn me la sento.xchè io stesso fino ad oggi ho sempre tracciato un confine..
Noi non abbiamo limiti. Gli altri vogliono che noi abbiamo limiti.
Oppure abbiamo un limite? O forse abbiamo infiniti limiti?
Isolander
«Non credo alla storiella della mezza mela. L'altra metà sono sempre io. E solo dopo essermi completato potrei scegliere davvero cosa fare. Magari potrei dividere un cesto con un'altra mela.»

aleksandro
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Re: C'è un limite?

Messaggio da aleksandro » venerdì 10 dicembre 2010, 16:33

credo,coerentemente con quanto ho scritto,che il limite sia autoimposto..nn so la ragione..potrebbero esserci mille motivi,dalla paura all'autoconservazione..fatto sta che il libero arbitrio consiste anche nel decidere fin dove spingerci..o forse esiste una tale emozione capace di spingerci oltre il nostro stesso limite? O.O
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Alyosha
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Re: C'è un limite?

Messaggio da Alyosha » venerdì 10 dicembre 2010, 17:23

Iso... Provo a fare un attimo il serio e ti rispondo:). Tutti abbiamo dei limiti e tuttavia è proprio dell'essere umano sapere guardare oltre il limite, nell'atto stesso in cui lo pone. Se immagini l'universo infinito ti viene immediata la domanda cosa ce oltre. Perché se poni un confine determini sia lo spazio interno ad esso, che quello esterno (se dici buono hai già determinato anche non-buono). Questa letteralmente si chiama struttura dell'auto-trascendimento, che letteralmente è un non sapersi accontentare mai e spingere sempre un poco più in là i propri confini. Se è vero che siamo tutti uomini, è anche vero che siamo anche tutti chiamati a realizzarci in quanto tali. Possiamo scegliere cosa diventare, nel senso che possiamo scegliere se realizzare ciò che siamo o rinunciare per sempre a noi stessi. Questo però vale più o meno per tutti e non solo per noi. Tanti uomini, anche se fortunati non vivono da uomini (assecondano la loro bestialità) e si potrebbero fare mille esempi, tanti altri invece pur nelle difficoltà riescono a determinare la propria natura, preservando la loro umanità. Scusa mi sono lascianto andare troppo, ogni tanto la mia anima filosofica scalcia:)

barbara
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Re: C'è un limite?

Messaggio da barbara » sabato 11 dicembre 2010, 13:59

Aggiungerei che noi stessi abbiamo bisogno di avere dei limiti, cioè un orizzonte all'interno del quale definirci. E' anche vero che questi confini cambiano nel corso della nostra vita , li creiamo noi stessi secondo la nostra storia e dunque si spostano , si spera sempre più in là.
Ma come distinguere i limiti che ci permettono di realizzarci da quelli che ci tarpano le ali? Come dice Aleksandro , dipende dal prezzo che paghiamo per rispettarli. E poi ci sono i limti degli altri. Non siamo un'isola. Se chi amiamo ha limiti differenti dai nostri che succede?

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