Ci sono dei momenti nella vita...
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Ci sono dei momenti nella vita...
“Ci sono dei momenti” è il titolo di uno sketch di Gigi Proietti e di una canzone di G. Gaber. Stasera stavo cercando il primo, ma mi è uscito il secondo, e sebbene io non adori chissà quanto Gaber devo dire che calza a pennello quella canzone con quello che mi frulla in testa.
Prendetelo come uno sfogo (forse alogico…)
Mi domando perché ogni anno, e dico “ogni anno”, a inizio studi escono problemi burocratici che mi fanno modificare tutti i piani. Per carità, rispetto ai problemi fisici, di salute o quant’altro non è niente di grave, però queste cose cominciano a darmi fastidio. Io sono una persona estremamente flessibile e propositiva, ho sempre cercato di volgere per il verso giusto tutte le mazzate che ho ricevuto, ma ora sono irritato per queste situazioni.
Forse non dovevo studiare musica: sarei meno stressato, avrei più tempo per me, non dovrei scannarmi per conciliare una facoltà e un conservatorio che mi hanno richiesto anche dodici ore di impegno al giorno… ma so bene che senza musica io non vivrei. Eppure sembra che tutti sempre ce l’abbiano messa tutta per farmi smettere tra le soppressioni di corsi che seguivo, i dirottamenti ad altri corsi a tradimento e ora i nuovi decreti sulla doppia frequenza. Forse sono io che mi fascio sempre la testa prima del tempo, ma l’esperienza mi ha dimostrato che le mie paure e i miei dubbi poi si sono SEMPRE avverati (che sia presago?). Ora da quanto comprendo alla lettura del decreto, devo allungare di un anno la mia formazione. Allora, sono già in ritardo perché ho iniziato seriamente a sedici anni, e dovrei allungare ancora??? Ripeto, magari non sono questi i problemi della vita, ma sono problemi miei e sono stanco – sì stanco – di continuare sempre a modificare quello che voglio fare a causa delle manie di chi sta in alto (e con “alto” intendo anche solo chi sta in segreteria, ma non soltanto). E sono anche consapevole di essere impotente di fronte a tutto questo perciò dovrò per l’ennesima volta cambiare, adeguarmi a quello che qualcun altro vuole farmi fare, passare per cretino perché “è impossibile riuscire a fare tutte quelle cose” anche se magari potrei farcela (se non mi lasci provare non lo saprai mai, no?). Io credo in me stesso, perlomeno per quanto riguarda il campo tecnico-musicale-lavorativo, ma il resto del mondo pare divertirsi a mettermi i bastoni fra le ruote: insomma il diploma non vogliono farmelo prendere.
Ma io lo VOGLIO perché l’ho scelto io e perché devo dimostrare a un branco di cornacchioni che non sono poi così stupido come hanno sempre voluto far credere (cosa però che non hanno mai pensato perché le mie capacità non possono essere negate). Io sono caparbio e mi tengo tutto dentro, però ormai non ce la faccio più e mi chiedo: perché? Perché non posso programmarmi il futuro? Penso sia un diritto basilare per un giovane (lo è per tutti a dire il vero) poterlo fare, invece ci viene negato…
Detesto i vincoli stupidi, le imposizioni insensate, la disorganizzazione che incide non solo su di me, ma su tutto il sistema, e detesto non poter far nulla; odio che si riscontri una qualche qualità in me e poi mi si usi per altri scopi. Non sopporto chi non fa nulla e poi critica me perché faccio le cose, odio il pressappochismo, la faciloneria, la stupidità di chi fa le cose senza pensare alle conseguenze per gli altri…
BOH, non so che dire, veramente. Senz’altro mi rafforzeranno queste situazioni, e perderò il sonno che già è poco, per trovare subito una soluzione ed evitare di essere bastonato più duramente di quanto stiano già facendo. Insomma, mi arrangerò come sempre, tanto alla fine nessuno mi aiuta…
… però U F F A
(fine dello sfogo, pardon)
Prendetelo come uno sfogo (forse alogico…)
Mi domando perché ogni anno, e dico “ogni anno”, a inizio studi escono problemi burocratici che mi fanno modificare tutti i piani. Per carità, rispetto ai problemi fisici, di salute o quant’altro non è niente di grave, però queste cose cominciano a darmi fastidio. Io sono una persona estremamente flessibile e propositiva, ho sempre cercato di volgere per il verso giusto tutte le mazzate che ho ricevuto, ma ora sono irritato per queste situazioni.
Forse non dovevo studiare musica: sarei meno stressato, avrei più tempo per me, non dovrei scannarmi per conciliare una facoltà e un conservatorio che mi hanno richiesto anche dodici ore di impegno al giorno… ma so bene che senza musica io non vivrei. Eppure sembra che tutti sempre ce l’abbiano messa tutta per farmi smettere tra le soppressioni di corsi che seguivo, i dirottamenti ad altri corsi a tradimento e ora i nuovi decreti sulla doppia frequenza. Forse sono io che mi fascio sempre la testa prima del tempo, ma l’esperienza mi ha dimostrato che le mie paure e i miei dubbi poi si sono SEMPRE avverati (che sia presago?). Ora da quanto comprendo alla lettura del decreto, devo allungare di un anno la mia formazione. Allora, sono già in ritardo perché ho iniziato seriamente a sedici anni, e dovrei allungare ancora??? Ripeto, magari non sono questi i problemi della vita, ma sono problemi miei e sono stanco – sì stanco – di continuare sempre a modificare quello che voglio fare a causa delle manie di chi sta in alto (e con “alto” intendo anche solo chi sta in segreteria, ma non soltanto). E sono anche consapevole di essere impotente di fronte a tutto questo perciò dovrò per l’ennesima volta cambiare, adeguarmi a quello che qualcun altro vuole farmi fare, passare per cretino perché “è impossibile riuscire a fare tutte quelle cose” anche se magari potrei farcela (se non mi lasci provare non lo saprai mai, no?). Io credo in me stesso, perlomeno per quanto riguarda il campo tecnico-musicale-lavorativo, ma il resto del mondo pare divertirsi a mettermi i bastoni fra le ruote: insomma il diploma non vogliono farmelo prendere.
Ma io lo VOGLIO perché l’ho scelto io e perché devo dimostrare a un branco di cornacchioni che non sono poi così stupido come hanno sempre voluto far credere (cosa però che non hanno mai pensato perché le mie capacità non possono essere negate). Io sono caparbio e mi tengo tutto dentro, però ormai non ce la faccio più e mi chiedo: perché? Perché non posso programmarmi il futuro? Penso sia un diritto basilare per un giovane (lo è per tutti a dire il vero) poterlo fare, invece ci viene negato…
Detesto i vincoli stupidi, le imposizioni insensate, la disorganizzazione che incide non solo su di me, ma su tutto il sistema, e detesto non poter far nulla; odio che si riscontri una qualche qualità in me e poi mi si usi per altri scopi. Non sopporto chi non fa nulla e poi critica me perché faccio le cose, odio il pressappochismo, la faciloneria, la stupidità di chi fa le cose senza pensare alle conseguenze per gli altri…
BOH, non so che dire, veramente. Senz’altro mi rafforzeranno queste situazioni, e perderò il sonno che già è poco, per trovare subito una soluzione ed evitare di essere bastonato più duramente di quanto stiano già facendo. Insomma, mi arrangerò come sempre, tanto alla fine nessuno mi aiuta…
… però U F F A
(fine dello sfogo, pardon)
Velle parum est: cupias ut re potiaris oportet (Ov. Ex Ponto I 1, 35)
Re: Ci sono dei momenti nella vita...
Non riesco ad entrare troppo nel merito, però lo sfogo ci sta (ogni tanto fa bene sfogarsi) ma penso che tu il tuo futuro lo stai programmando e, da quello che leggo, pure bene!
Sì l'arrabbiatura (per non dire un altro termine) ci sta ma poi la tua passione ti farà superareogni ostacolo, quindi tollererai anche l'incidente burocratico.
L'unico consiglio che mi sento di darti è (e te lo dice uno che forse inconsapevolemte ragione come te), più che dimostrare agli altri...dimostra a te stesso, nel senso che...vai avanti perchè è quello che vuoi e che ti fa stare bene.
In bocca al lupo!
Sì l'arrabbiatura (per non dire un altro termine) ci sta ma poi la tua passione ti farà superareogni ostacolo, quindi tollererai anche l'incidente burocratico.
L'unico consiglio che mi sento di darti è (e te lo dice uno che forse inconsapevolemte ragione come te), più che dimostrare agli altri...dimostra a te stesso, nel senso che...vai avanti perchè è quello che vuoi e che ti fa stare bene.
In bocca al lupo!
Ho fatto un patto sai. Con le mie emozioni. Le lascio vivere. E loro non mi fanno fuori. (Vasco)
Re: Ci sono dei momenti nella vita...
Si esatto è difficile comprendere la situazione fino in fondo...
Però.. forse è solo questione di cambiare modo di viverli questi problemi... tu hai il diritto di avere quello che ti viene negato no? ma questi problemi rimangono la a prescindere che li si voglia guardare o meno... Affrontandoli a testa alta, sarà questa la tua soluzione... niente ostacoli a fermarti...
Spero di non essere caduto nel banale con queste frasi eh, ma secondo me molto spesso la vita è esattamente quella che vogliamo vivere come la vogliamo vivere... e possiamo sempre decidere di affrontarla in modo diverso se proprio inizia a farsi pesante... Poi, ovviamente, concetti estremamente soggettivi
Però.. forse è solo questione di cambiare modo di viverli questi problemi... tu hai il diritto di avere quello che ti viene negato no? ma questi problemi rimangono la a prescindere che li si voglia guardare o meno... Affrontandoli a testa alta, sarà questa la tua soluzione... niente ostacoli a fermarti...
Spero di non essere caduto nel banale con queste frasi eh, ma secondo me molto spesso la vita è esattamente quella che vogliamo vivere come la vogliamo vivere... e possiamo sempre decidere di affrontarla in modo diverso se proprio inizia a farsi pesante... Poi, ovviamente, concetti estremamente soggettivi
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller
Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay
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Re: Ci sono dei momenti nella vita...
Vi ringrazio era uno sfogo contingente. Andrò avanti sicuramente, tatos, cambiando ancora una volta, ma sto già pensando a come risolvere la situazione.... per quanto mi è possibile.
Grazie
Grazie
Velle parum est: cupias ut re potiaris oportet (Ov. Ex Ponto I 1, 35)
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Re: Ci sono dei momenti nella vita...
Coraggio Torrismondo!! Pensa a quelli che cercano lavoro e non lo trovano o a quelli che ce lo avevano e lo hanno perso. In tempi come questi l'idea di poter progremmare il futuro con una qualche certezza è decisamente poco realistica per tutti. Lo so che dire "male comune mezzo gaudio" non risolve il problema, però è un fatto!
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Re: Ci sono dei momenti nella vita...
Ciao Torris!:) io sto studiando e ti posso assicurare che è così anche l'università!Mi dicono le date degli esami due settimane prima io mi programmo lo studio e la settimana dopo magari mi cambiano tutto!Lo so è stressante ma come hai detto tu non ci si può fare niente!Devi avere tanta pazienza e soprattutto non dubitare mai di quello che vuoi..l'hai detto tu stesso "senza musica io non vivrei" Anche a me sembra che il mondo faccia di tutto per farmi andare male le cose ma non demoralizzarti e vedrai che un giorno quando avrai finito e ti volterai indietro capirai che ne valeva la pena!:)
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Re: Ci sono dei momenti nella vita...
Grazie Candy... so bene come sia l'università (faccio entrambe: sia uni che conservatorio), ora metto delle toppe e cambio i piani che mi sono fatto così da riuscire lo stesso in quello che voglio.
E' che a volte queste due istituzioni fanno di tutto per metterti la testa sottosopra
E' che a volte queste due istituzioni fanno di tutto per metterti la testa sottosopra
Velle parum est: cupias ut re potiaris oportet (Ov. Ex Ponto I 1, 35)
Re: Ci sono dei momenti nella vita...
Ti capisco, ma concordo con Progetto. Te lo dice uno che ha fatto l'animatore per bambini, le pulizie, il pasticcierie, il grafico e che ora sta intraprendendo la carriera musicale. Purtroppo ho imparato che bisogna vivere alla giornata, perchè disoccupazione o meno, oggi possiamo esserci e domani no.
Re: Ci sono dei momenti nella vita...
Torris, ho frequentato anch'io il posto che frequenti tu... e posso dire solo che ti capisco, ti capisco perfettamente! Che odio quando le cose non funzionano... cioè quasi sempre!
Se io sapessi cosa mi fa bene
se io sapessi cosa mi fa male
nella marea di cose e di persone che c'ho intorno
se non tradissi le mie pulsioni vere
potrei sul serio diventare
un uomo pluricentenario
forse eterno
G.Gaber, Se io sapessi, «E pensare che c'era il pensiero»
se io sapessi cosa mi fa male
nella marea di cose e di persone che c'ho intorno
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potrei sul serio diventare
un uomo pluricentenario
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G.Gaber, Se io sapessi, «E pensare che c'era il pensiero»
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Re: Ci sono dei momenti nella vita...
Mah, io ho solo capito che devo sempre modificare i piani... Ancor oggi ho ricevuto un'altra notizia non carina...Aquilotto ha scritto:Torris, ho frequentato anch'io il posto che frequenti tu..
Vorrei non esserci mai entrato in quel posto....
Ma va bene così va, impariamo ad essere flessibili.
Velle parum est: cupias ut re potiaris oportet (Ov. Ex Ponto I 1, 35)