me and who else?

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davide
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me and who else?

Messaggio da davide » lunedì 1 agosto 2011, 15:43

Ti sei mai sentito come una busta di plastica trasportata
dal vento, che vuole ricominciare tutto da capo?
Ti sei mai sentito cosi sottile come un foglio di carta,
ecome un castello di carte, ad un soffio dal cadere?
Ti sei mai sentito già sepolto sei metri sotto terra
ma nessuno sembra sentire niente?

Chi non si è mai sentito cosi?Quanti possono giurare di essere stati immuni da queste sensazioni?Quanti ancora si sentono cosi fragili o insicuri da non avere la forza di dire:Io ci sono,Io esisto?
Tante domande,poche risposte....cos'è che spaventa di più l'uomo?Il dolore?Io penso che sia la solitudine...il timore di dover affrontare qualcosa da soli.Molti non affrontano i loro ostacoli perchè non c'è nessuno li accanto pronto a dirgli:Se cadrai ti aiuterò a rialzarti,Avanti,Coraggio.
Non si fa nulla,non si muove un dito....e non cambia nulla,rimane tutto uguale...
E' vero che l'unione fa la forza ma questo non può determinare il nostro agire,il nostro pensare."L'uno è nel tutto,il tutto è nell'uno"
Davide era solo quando affrontò Golia,Ettore anche sapendo che sarebbe andato in contro a morte certa lottò da solo contro Achille,Napoleone si rialzò da solo dopo essere stato sconfitto....questi personaggi,veri o inventati dovrebbero essere un esempio da cui trarre spunto...anche il più piccolo,il più minuscolo uomo può con le sue azioni modificare il corso degli eventi.
Nietzsche stesso ha detto:Poco per volta comincio a vedere chiaro sul più universale difetto del nostro genere di formazione e di educazione: nessuno impara, nessuno tende, nessuno insegna − a sopportare la solitudine.


Troppi si aspettano che qualcuno o qualcosa li venga a salvare e troppi fanno della loro solitudine il dramma della propria vita.
Tutto parte da noi...tutto parte dal dentro....non vi(ci) guardate(guardiamo) vivere....vivete(viviamo)

Questo post vuole essere solo uno spunto di riflessione prima di tutti per me e poi per gli altri.Non pretendo di insegnare nulla a nessuno....il mondo è troppo grande e vasto per poterlo racchiudere in un solo pensiero,in una sola mente

sono una foglia che danza portata dal vento. vengo a cercarti...per incontrarti di nuovo come fosse la prima volta

lallo
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Re: me and who else?

Messaggio da lallo » lunedì 1 agosto 2011, 16:15

Ciao davide, bella riflessione :) anche io in questi tempi ho pensato molto a quanto sia importante l'autonomia, e in particolare, l'autonomia affettiva. Sono convinto che sia tanto bello dare e darsi, ma allo stesso tempo dovrebbe essere fondamentale, dovrebbe essere insegnato, come tenere questo aspetto separato e distinto dalla formazione di un legame, che poi diventi difficilmente scindibile, da cui addirittura si potrebbe essere dipendenti.
davide ha scritto:E' vero che l'unione fa la forza ma questo non può determinare il nostro agire,il nostro pensare."L'uno è nel tutto,il tutto è nell'uno"
Concordo in pieno.
E tutto sommato, voglio concludere dicendoti che dovremmo provarci (e riuscirci), in effetti...dovremmo prendere in mano, una volta per tutte, le redini della nostra vita e condurla personalmente e con determinazione. Allo stesso tempo, è faticoso, perchè ci sono tutte quelle sensazioni di cui hai parlato tu che ci condizionano e non lo fanno leggermente, ma pesantemente. Purtroppo, la solitudine non è una condizione che reputo umanamente vivibile; si potrà dire di sapere stare da soli, ma credo che questo implichi sempre un certo sforzo e sofferenza per l'uomo in quanto tale (questa è la mia opinione personale). Ciò non significa crogiolarsi nelle proprie disgrazie (più comuni e frequenti di quello che la disperazione o addirittura la depressione potrebbero far credere: infatti, chi può vantare di non essere mai stato solo?o di aver avuto sempre tutto ciò che desiderava?), però significa dargli il giusto peso, non semplificare e, anzi, sperare che, guardando in faccia la realtà, si possa riuscire a reagire e a trovare la strada giusta...una delle strade giuste :) La cosa più importante, secondo me, è crederci...essere fiduciosi che esiste più di un sentiero per uscire da questo labirinto; ogni tanto siamo costretti a cambiarlo, però al più presto ci si torna ad orientare...quindi, proprio come si farebbe in mezzo ad una foresta, cerchiamo di non perdere i punti di riferimento che ci consentono di ritrovarci e ritrovare la direzione giusta, ogni volta che la perdiamo o la cambiamo :)
Grazie per lo spunto! ;)
La farfalla che volteggia intorno alla lampada finché non muore è più ammirevole della talpa che vive in un buio cunicolo.

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davide
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Re: me and who else?

Messaggio da davide » lunedì 1 agosto 2011, 16:39

La cosa più importante, secondo me, è crederci...essere fiduciosi che esiste più di un sentiero per uscire da questo labirinto; ogni tanto siamo costretti a cambiarlo, però al più presto ci si torna ad orientare...quindi, proprio come si farebbe in mezzo ad una foresta, cerchiamo di non perdere i punti di riferimento che ci consentono di ritrovarci e ritrovare la direzione giusta, ogni volta che la perdiamo o la cambiamo
Concordo pienamente su quanto da te detto qui.Molti si aspettano che superata una difficoltà come ricompensa si apra un periodo felice,piu lungo possibile che sappia ricompensarli di quanto vissuto.Non è cosi che vanno le cose purtroppo...il dolore e la felicità vanno di pari passo,si valorizza poco ciò che si ha e si pretende tanto senza mettersi in gioco.E' facile rinunciare,chi non lo ha mai fatto?! e poi cosa rimane?te e chi altro?...la vita è dissapori,dispiacere,piccole o grandi felicità(molto rare).Si sale e si scende,si cade e ci si rialza con i dovuti tempi....la disperazione ci può stare ma non può e non deve essere strumento di tortura per noi stessi nè un vincolo.Hai intrapreso una strada e non ti ha portato dove speravi?Ne hai a disposizione mille altre,fermati un attimo a riprendere le forze e le speranze e parti per una nuova avventura.Ognuno ha una sua strada qui,voglio pensare che sia cosi...che la trovi con i suoi sforzi e le sue fatiche...il traguardo sarà piu apprezzato cosi...

sono una foglia che danza portata dal vento. vengo a cercarti...per incontrarti di nuovo come fosse la prima volta

Alyosha
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Re: me and who else?

Messaggio da Alyosha » lunedì 1 agosto 2011, 17:27

Ti sei mai sentito come una busta di plastica trasportata
dal vento, che vuole ricominciare tutto da capo?
Ti sei mai sentito cosi sottile come un foglio di carta,
ecome un castello di carte, ad un soffio dal cadere?
Ti sei mai sentito già sepolto sei metri sotto terra
ma nessuno sembra sentire niente?
Mi piace davvero tanto sto pezzo davide, sei un ragazzo in gamba!

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Re: me and who else?

Messaggio da davide » lunedì 1 agosto 2011, 19:23

direi che è molto esplicativo come pezzo...riassume bene alcuni delle sensazioni umane...l'ho scelto proprio per questo motivo...
sul ragazzo in gamba che dire...ti dico grazie...ma ricambio...tu lo sei davvero tanto =)

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lallo
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Re: me and who else?

Messaggio da lallo » martedì 2 agosto 2011, 11:45

Questa canzone è proprio bella...è una specie di inno alla fiducia, alla forza e anche alla consapevolezza delle proprie responsabilità! ;)
La farfalla che volteggia intorno alla lampada finché non muore è più ammirevole della talpa che vive in un buio cunicolo.

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Re: me and who else?

Messaggio da davide » martedì 2 agosto 2011, 12:04

Si è vero...molte volte basta una canzone,una strofa,una riga per condesare un messaggio profondo e vero.Le parole sono la prima arma che abbiamo per difenderci e difendere le nostre idee dai pregiudizi e dai luoghi comuni.


Non ti devi sentire come se non valessi niente
Sei originale, non puoi essere rimpiazzato
Se solo sapessi ciò che riserva il futuro
Dopo un uragano c'è un arcobaleno

Forse è colpa tua se tutte le porte sono chiuse
quindi potresti aprirne una che ti porterà alla strada giusta
Come un lampo di luce, il tuo cuore soffierà
E’ quando è il momento, lo saprai

sono una foglia che danza portata dal vento. vengo a cercarti...per incontrarti di nuovo come fosse la prima volta

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