Google+ è aperto a tutti

Discussioni su citazioni letterarie e motti di spirito e altro ancora
Rispondi
Avatar utente
Sciamano
Utenti Storici
Messaggi: 535
Iscritto il: martedì 4 agosto 2009, 14:35

Google+ è aperto a tutti

Messaggio da Sciamano » giovedì 22 settembre 2011, 4:47

Vorrei informare, chi è interessato, che Google+ (rivale di Facebook) ha aperto a tutti, ovvero non si entra più soltanto su invito. Chi volesse registrarsi il sito è qui: https://plus.google.com

Perché ve lo segnalo? La gestione della privacy è ottima e semplice (anche Facebook ormai ha una flessibile gestione della privacy ma è decisamente più contorto). L'unica cosa necessariamente pubblica è nome e cognome. Volendo si può mettere il nome e un nick inventato, oppure 2 nick... o usare solo le iniziale del nome e del cognome. Scegliete voi. Inoltre, ogni elemento (post, foto, dato personale...), si può scegliere per quale cerchia sarà visibile.

Le cerchie. Google+ è organizzato in cerchie, è facile creare reti di contatti, per esempio: famiglia, compagni di corso, ragazzi del forum, ecc. Il nome delle cerchie è sempre privato, solo voi conoscete come avete organizzato i contatti nelle diverse cerchie.
Sulla sinistra della pagina principale (quando vi sarete iscritti), troverete l'elenco delle cerchie. Uno sceglie quella a cui vuole scrivere, e quello che scriverà, sarà visibile solo per quella cerchia (o per più di una, potete scegliere).

Ultimo accorgimento. Per sicurezza, nella pagina del profilo, si può decidere di non mostrare chi ci ha aggiunto nelle sue cerchie, e chi noi abbiamo aggiunto nelle nostre cerchie.

Io penso sia un ottimo sistema per tenersi in contatto, creare gruppi come quello siciliano, milanese, romano, ecc. E si può anche chattare, e inviare file (come su MSN) volendo. E' una risorsa che è bene impiegare.

Inoltre, se qualcuno non è iscritto, ma avete la sua email, e l'avete aggiunta nelle vostre cerchie. Quando inviate un messaggio ad una cerchia, gli arriva il messaggio -- non su Google+ che ancora non ha -- ma per email. E' davvero comodo.
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!

Avatar utente
marc090
Amministratore
Messaggi: 888
Iscritto il: sabato 23 aprile 2011, 1:00

Re: Google+ è aperto a tutti

Messaggio da marc090 » giovedì 22 settembre 2011, 11:07

Il problema di questi social network è che giocano molto sull'illusione della privacy... uno guarda l'interfaccia di queste piattaforme, così ricche di tastini e opzioni per monitorare i propri dati personali e poi guarda il contratto di registrazione... per arrivare ovviamente a chiedersi "ma allora cosa le metto a fare le impostazioni per la privacy??"

Io ovviamente la mia scelta l'ho già fatta molto tempo e non lo dico assolutamente per screditare il post di sciamano, ci mancherebbe, ma invito tutti quanti a guardarsi con cura come finiscono i propri dati e accenno solo al fatto che è bene ricordare che i tasti "mi piace" o "+1"(di google+) servono a segnalare alle aziende le nostre più particolari preferenze su quello o quell'altro argomento, che possono arrivare a restringere la cerchia dei loro clienti ideali fino a me e altre 3 o 4 persone... con conseguente spam... offerte telefoniche se abbiamo fatto il grosso errore di mettere il cellulare o pubblicità mirate di ogni tipo, estramamente invasive (da ogni punto di vista) ..e magari connesse casualmente col video che volevamo guardare su youtube, ma per cui ci tocca attendere quei 10/15 secondi costretti).

Ho generalizzato un po' il discorso, ma basta vedere i contratti di registrazione per avere tutti i dettagli, semplicemente ricordiamoci che su questi network, la privacy non esiste, è finzione.
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay

Avatar utente
Sciamano
Utenti Storici
Messaggi: 535
Iscritto il: martedì 4 agosto 2009, 14:35

Re: Google+ è aperto a tutti

Messaggio da Sciamano » giovedì 22 settembre 2011, 14:53

marc090 quanto dici non è corretto ed è fuorviante! Innanzi tutto Facebook, Microsoft, Google e Yahoo, non si metterebbero MAI a spammare su numeri di cellulare e nemmeno email, dato che lo spam lo combattono. Io ho un numero enorme di cellulari sulla rubrica di gmail, che è integrata nelle cerchie di Google+, non è mai successo che qualcuno abbia ricevuto spam su numeri telefonici o cellulari. E non accadrà mai.

Bisogna inoltre distinguere 2 tipi di privacy: la mia, nei confronti dei contatti che aggiungo e con cui condivido elementi selezionati; e la mia, nei confronti di Google in questo caso, o anche Facebook.

Ovviamente Google e Facebook devono guadagnarci in qualche modo e utilizzano i dati di milioni di persone per fare ricerche di mercato che in forma aggregata vendono alle aziende. A loro non interessa se TU ascolti Madonna, a loro interessa QUANTI sono interessati a Madonna, per fare un esempio banale. E le aziende interessate pagano bene questi dati statistici: ma a me (o a te) che importa? Nulla direi... L'importante è che i miei dati personali siano condivisi con criterio tra chi mi conosce, e qui la privacy esiste ed è ben pensata (specie su Google+).

Le uniche pubblicità che possono giungere, sono banner molto discreti e non invasivi, come quelli laterali di Facebook. Che in base ad alcuni tuoi dati, in base ai banner che chiudi dicendo "non mi interessa" (perché puoi farlo), o i banner in cui tu clicchi (perché possono anche interessare dato che sono pubblicità su misura, e questo è un vantaggio), in base a queste preferenze vengono scelti dei banner, ma ovviamente molto discreti e non invasivi.

Inoltre se proprio vuoi, basta una semplice estensione di Firefox: Adblock Plus, e non vedi più banner in Facebook e in quasi qualsiasi altro sito web esistente... Io ho questa estensione.

Qualsiasi motivo di allarmismo è del tutto infondato. Di milioni e milioni di utenti che hanno Facebook e ormai anche Google+, nessuno si è lamentato per pubblicità o banner o peggio spam. Al massimo c'è a chi non piace che si facciano ricerche di mercato su dati personali, ma io trovo che sia tutto fuorché un problema... ai fini pratici nemmeno te ne accorgi se fanno o non fanno ricerche consultando anche i tuoi dati... da integrare insieme a milioni di altri, se no, con i tuoi soltato, non sanno che farci.
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!

Avatar utente
marc090
Amministratore
Messaggi: 888
Iscritto il: sabato 23 aprile 2011, 1:00

Re: Google+ è aperto a tutti

Messaggio da marc090 » giovedì 22 settembre 2011, 21:32

A dire il vero sciamano, facebook aveva in corso una causa piuttosto importante contro lo stato tedesco proprio riguardo il tasto "mi piace" di cui qua puoi vedere qualche dettaglio: http://punto-informatico.it/3246202/PI/ ... ebook.aspx

Per riassumere, sembra proprio che le aziende possano costruire delle vere e proprie indagini mirate grazie al tastino magico... di cui qua, puoi trovare altre informazioni... (http://digitalspaghetti.net/tips-and-tr ... -piace.htm) ovviamente generalizzo, ma lo sostanza non è molto diversa dal "+1" di google (e dai suoi vari servizi) tant'è che anche un programma come report di rai3 diceva: http://www.tvblog.it/post/24822/report- ... al-network

Riguardo gli sms poi, visto che gli hai citati, c'è una cosa interessante:
Comunicazioni dell’utente. Quando l’utente invia email o altre comunicazioni a Google, Google potrebbe conservare tali comunicazioni al fine di elaborare e soddisfare le richieste dell’utente e di migliorare i propri servizi. Quando l’utente invia e riceve SMS a/da uno dei nostri servizi che supportano la funzionalità SMS, potremmo raccogliere e gestire i dati associati a tali messaggi, come il numero di telefono, il gestore di telefonia mobile associato al numero, i contenuti del messaggio e la data e l’ora della transazione. Potremmo utilizzare l’indirizzo email dell’utente per comunicare con lui in relazione ai nostri servizi.
ma per parlare più in generale, leggi questi termini di servizio:

Codice: Seleziona tutto

Quando un utente effettua la registrazione di un account Google, gli chiediamo di inserire i suoi dati personali. Potremmo combinare i dati che l’utente invia tramite il proprio account con informazioni di altri servizi Google o di terze parti allo scopo di rendere più agevole la navigazione e migliorare la qualità dei nostri servizi. Alcuni servizi consentono all’utente di rifiutare la combinazione di tali informazioni. Per ulteriori informazioni sui dati associati al proprio account, l’utente può utilizzare la dashboard di Google. Se l’utente utilizza i servizi Google congiuntamente al suo account Google Apps, Google fornisce tali servizi congiuntamente a o per conto 
e ancora
Tramite i suoi servizi Google potrebbe mettere a disposizione alcune applicazioni di soggetti terzi quali gadget o estensioni. I dati raccolti da Google quando l’utente attiva un’applicazione di soggetti terzi vengono elaborati in conformità con le presenti Norme sulla privacy. La raccolta delle informazioni da parte dei soggetti terzi che forniscono l’applicazione è regolata dalle norme sulla privacy di detti soggetti terzi.
Loro ti scrivono che i dati li raccolgono, li utilizzano per migliorare il servizio... ma non specificano come... dicono che li cedono ad altre aziende, ma non specificano cosa queste aziende ne dovrebbero fare..

Parli poi di banner, ma è interessante notare come facebook stessa ad'esempio, permette di restringere i destinatari del banner fino a cerchie ristrettissime (appunto grazie alla varie preferenze espresse nel tempo) al momento stesso della pubblicazione. (e da notare tra l'altro la raccolta spasmodica di dati... che un semplice banner non riesce a giustificare...)

Mentre google di canto suo, come dicevo prima, (tra le altre cose:)) ha la pessima abitudine di postare video pubblicitari di cui alcuni obbligatori da visualizzare, prima della visione di un video tuo o di chi altri, postato su youtube...ma spesso e volentieri sono video ben selezionati dal algoritmi particolari... ovviamente, se ti arrivano pubblicità gradevoli, è un miglioramento della qualità del servizio (spero si noti l'ironia :) )

Ma ancora, ti posso assicurare che la questione email, è assolutamente veritiera e ti invito a provare gmail se non sei sicuro... in quel caso, parlo per esperienza personale:

Se cerco voli per pisa, mi arrivano offerte di hotel per pisa, se mi esprimo contrariato con il sistema di supporto di steam, mi arrivano mail di programmi per la protezione dei propri serial key e se scarico un programma di adobe, senza essermi iscritto alla loro newsletter, mi arrivano mail inerenti grafica e corsi particolari... Questo, perchè menomale il filtro antispam è attivo... (episodi delle ultime settimane e email che arrivano al massimo 1 gg dopo la ricerca o la conversazione in questione)

Ok e ultimo punto, visto che non lo dico per critica ma per rifletterci su, può davvero la pubblicità bastare a giustificare i miliardi che guadagnano google e facebook? Davvero la situazione non può degenerare in peggio?

Ma ancora... è vero... io sto parlando con gli amici... ma parlo davvero solo con loro? Ma non solo... in città ho paura di parlare con gli sconosciuti... non gli dico manco il mio nome... e su google+? su facebook? posizione in tempo reale, città natale, nome, cognome, preferenze.... in pratica codice fiscale, amicizie, preferenze di ogni tipo, luoghi visitati... cellulare...

E per la parlare della diffusione di dati personali sciamano, i dati personali riferiti unicamente alla nostra cerchia di amici... beh, il motore di google è così potente, che ti posso assicurare è in grado di trovare nome e cognome della persona minorenne che ha messo tutti i meccanismi di protezione della privacy al massimo... e su questo, ho potuto nuovamente testare di persona con profili creati ad hoc. (oppure con strumenti propri come questi http://punto-informatico.it/3236065/PI/ ... -foto.aspx)
Ma non solo... tu pensa solamente, come anche sollevava report... se qualcuno un po' specializzato, riesce ad aggirare le protezioni sui dati che abbiamo felicemente immesso in questi servizi... che tutto potrebbe farci?

C'è anche una rivista in edicola che riprende la cosa questo mese, dovrebbe essere computer idea con l'articolo " facebook e google+: un colabrodo"


Ovviamente non sono un avvocato, ma prima di fidarmi di servizi che billantano la totale riservatezza dei nostri dati(anzi no... dicono di cederli volentieri) in nome di chissà quale loro politica, la totale sicurezza dei nostri dati più privati,ci penserei bene...
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2477
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: Google+ è aperto a tutti

Messaggio da Alyosha » giovedì 22 settembre 2011, 21:50

Sciamano non vorrei fare il guasta feste, ma mi pare che questa sia un a forma di pubblicità che nel forum non sia consentita. Capisco il tuo entusiasmo per il nuovo giocattolo di casa google, ma penso che un colosso come quello non abbia affatto bisogno della tua pubblicità. Ha già infestato la home del suo motore di ricerca con la notizia.
Ultima modifica di Alyosha il venerdì 23 settembre 2011, 14:09, modificato 1 volta in totale.

Avatar utente
Sciamano
Utenti Storici
Messaggi: 535
Iscritto il: martedì 4 agosto 2009, 14:35

Re: Google+ è aperto a tutti

Messaggio da Sciamano » venerdì 23 settembre 2011, 0:02

@boy-com
Se questa discussione è considerata una forma di pubblicità, un moderatore o l'amministratore provvederà a chiuderla, e non riaprirò il capitolo. Però è un evento particolarmente importante, come il nuovo modello di una Ferrari, mi sembra eccessivo vietare qualsiasi discussione che abbia come argomento un qualsiasi prodotto informatico o materiale che sia.

@marc090
Il post che hai messo, questa volta è più preciso ed è utile confrontarsi, però c'è un immotivato allarmismo dietro gli articoli che mi hai linkato. Con il tasto "mi piace" e "+1" che tra l'altro io uso pochissimo (giusto per esprimere apprezzamenti su commenti di amici), sono le caratteristiche meno interessanti dei social network. Consentono di creare un profilo per il singolo utente, ma l'utilizzo di questo profilo qual è? Non può spingersi oltre la scelta di banner mirati quando devono decidere cosa farti comparire.

La questione con la Germania è più una questione di principio, che qualcosa di praticamente significativo: la privacy non deve essere violata. E si sono opposti al tasto "mi piace". Ma è una battaglia di principi, di fatto all'utente non cambia nulla se Facebook o Google o Microsoft o Yahoo (chiunque... "non c'è scampo") ha un profilo su di te. Inoltre l'uso più redditizio da un punto di vista economico sono le ricerche di mercato e queste sono di tipo statistico. Lo spam (che questi marchi importanti non fanno) è davvero molto poco efficace, quasi nessuno compra prodotti spammati, ben oltre il 90% (dico 90 per stare sicuro ma potrebbe essere il 98% o il 99% più realisticamente) dello spam diventa tutta mondezza.

Io ho gmail da anni ormai (non so bene quanti), lo spam che ricevo è pochissimo e non c'entra niente Google, semmai dipende dai siti a cui tu ti registri (i voli per Pisa, i vari hotel... sono proprio i siti dove tu compri un biglietto o visiti attivando qualche cookie che ti inviano lo spam, non centra niente il servizio di posta), dalle newsletter che hai deciso di ricevere (alcuni si passano il contatto email), ecc.

Quando Google (o chiunque) dice che i dati potrebbero essere condivisi con altri servizi, ecc. ecc. E' perché i servizi sono integrati, basta un account per averli tutti ed inoltre le leggi (sempre, vale anche per quando compri casa, fai un contratto, apri un mutuo, "vai in bagno", ecc.) sono a vantaggio di chi realizza il contratto, perché si cautelano, così non puoi denunciarli qualora accidentalmente commettono un'operazione non gradita per l'utente. Ma è più una questione cautelativa che un intento di rovinare l'utente. Sopra la legge, vige il buon senso, Google non vuole che i suoi utenti si trovino male con i suoi servizi, né lo vuole Facebook, nessuno ovviamente.

Ma anche ammesso che i tuoi dati finissero computati da alcune aziende? Ti sembra così grave? Più si andrà avanti, più la privacy verrà meno, ma per questo non bisogna rifuggire ogni tecnologia (se hai il cellulare acceso con te, la polizia può localizzarti). Io lo trovo addirittura rassicurante, l'importante è che la privacy viene tutelata nei confronti di altri cittadini o internauti. Che mai farà Google o Facebook se ha i tuoi dati? Mica viene a prenderti per portarti in un campo di concentramento.

Riguardo il fare soldi la pubblicità è un mezzo, ma non è il solo, su questo Facebook è più terra terra rispetto a Google. Facebook è recente e vive di analisi di mercato e pubblicità, ma Google ha investito soldi in progetti di ogni genere, anche a scopo umanitario (http://www.project10tothe100.com/intl/IT/index.html) Personalmente mi fido più di Google che di Facebook, ecco perché sono contento che abbiano finalmente aperto un social network.

Credo sia una discussione importante, è un peccato se verrà eliminata, non è spam, è un'attenta analisi, attraverso un confronto, su questioni di ampio raggio su privacy e social network. Sta pure nella sezione: di tutto un po'...
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5978
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: Google+ è aperto a tutti

Messaggio da progettogayforum » venerdì 23 settembre 2011, 0:39

Ciao Sciamano,
ti dico in breve la mia in proposito. Progetto Gay deve tenersi decisamente fuori dai social network, ha dei suoi mezzi informatici controllabili almeno relativamente e ha scelto di puntare sulla selezione dell’utenza più che sull’allargamento dei numeri. La scelta di fondo di garantire quanto più possibile la sicurezza degli utenti tramite un forum in cui la privacy è assoluta e tramite una chat sorvegliata attentamente da operatori molto vigili, verrebbe del tutto vanificata se ci fossero forme di partecipazione a social network. L’esposizione di Progetto Gay è già notevole così come è, e ricevo ogni giorno più di qualche invito a mettermi in contatto con gente mai conosciuta che ha preso la mail del Progetto da Internet e mi ha aggiunto a quello che ha voluto. Sia ben chiaro che mi guardo bene dal rispondere a questi avvisi. Pensare che un utente possa mettere a rischio la sua privacy, fosse anche per sbadataggine nel settare i propri parametri di sicurezza su un social network, mi spaventa. In pratica il Progetto non sarebbe più controllabile e la privacy sarebbe una pura utopia. Ribadisco che il Progetto deve garantire nel modo più assoluto la privacy degli utenti e quindi deve disporre di mezzi totalmente nel controllo del Progetto stesso. La sicurezza non viene dal fidarsi di altri sperando che non si comportino in modo scorretto ma dal non dare la possibilità ad altri di comportarsi in modo scorretto. L’allargamento dell’utenza significherebbe anche impossibilità di esercitare qualunque azione di controllo e trasformerebbe il Progetto in un meccanismo ingestibile in cui i potenziali rischi aumenterebbero esponenzialmente, è per questo che Progetto Gay non ha mai avuto nulla a che vedere con facebook e ha avuto una parentesi di pochi giorni su netlog, conclusasi con l’abbandono del network, perché la logica del network è in gran parte incompatibile con quella del Progetto.

Avatar utente
Sciamano
Utenti Storici
Messaggi: 535
Iscritto il: martedì 4 agosto 2009, 14:35

Re: Google+ è aperto a tutti

Messaggio da Sciamano » venerdì 23 settembre 2011, 1:34

Sono pienamente d'accordo progettista. Infatti non ho mai pensato a iscrizioni da parte di chi è sul forum, anche su social network, come se queste iscrizioni dovessero andare di pari passo... decisamente no, sarebbe pericoloso credo.

Il mio intento era solo quello di spendere due parole su una nuova risorsa disponibile (Google+), migliore di Facebook (secondo il mio parere), che può aiutare a mantenere contatti in modo parallelo all'attività sul forum. Per esempio sono moltissimi quelli che hanno MSN di Microsoft e lo usano in modo parallelo, per sentirsi tra loro.

La responsabilità relativamente a con chi ci si mette in contatto (a prescindere da cosa si utilizza), ovviamente è di ogni singolo utente (e vale per ogni attività su Internet), in nessun modo i moderatori, qui, potrebbero far nulla per questo.

Di fatto chi desidera i social network si iscrive, e spontaneamente nasceranno alcuni gruppi con cui tenersi in contatto. E' una questione del tutto personale, non richiede moderazione.
Cercare la felicità rispettando gli altri, sarebbe una grande conquista per l'umanità!

Avatar utente
marc090
Amministratore
Messaggi: 888
Iscritto il: sabato 23 aprile 2011, 1:00

Re: Google+ è aperto a tutti

Messaggio da marc090 » venerdì 23 settembre 2011, 11:38

Si ma infatti, non è pubblicità al network di google, è un modo come un altro per parlarne visto che è praticamente parte integrante di questa internet... e a dire il vero, trovo anche io la conversazione estramamente stimolante :)

Detto questo, volevo rispondere a sciamano su un un punto importantissimo secondo me...
Ma è una battaglia di principi, di fatto all'utente non cambia nulla se Facebook o Google o Microsoft o Yahoo (chiunque... "non c'è scampo") ha un profilo su di te.Inoltre l'uso più redditizio da un punto di vista economico sono le ricerche di mercato e queste sono di tipo statistico. Lo spam (che questi marchi importanti non fanno) è davvero molto poco efficace, quasi nessuno compra prodotti spammati, ben oltre il 90% (dico 90 per stare sicuro ma potrebbe essere il 98% o il 99% più realisticamente) dello spam diventa tutta mondezza.
Iniziamo col dire che è già grave che questo database esista, da un punto di vista un po' più verso la nostra sicurezza personale, significa che dati anagrafici misti ad interessi ed analisi della nostra vita, ossia nostri dossier accurati, si trovano tutti concentrati in un unico punto, alla mercè di aziende che di per se condividono anche questi dati...(quindi non blindati come dovrebbero essere)

-----------------------------------------------------------------------------------------

Da una prospettiva un po' lontana da noi.. quello delle aziende inizia ad essere un gioco estremamente vizioso, i dati personali con preferenze e ricerche di mercato annesse, riguardanti specifiche cerchie di persone (e qua dovremmo chiederci anche come le fanno) sono pagati profutamente da esse e in generale si, per utilizzarli a fini pubblicitari, ma è proprio qui il problema...

La pubblicità verso il tuo sito internet, non è tanto per far acquistare un certo prodotto... è per farlo esistere su internet... come fai a sapere che c'è un determinato sito un determinato prodotto se la pubblicità non ti mostra che c'è? Un'azienda può accontentarsi della schiera di tot persone attive se mira a lavorare e proporre soluzioni per internet?

Per cui ci ritroviamo con aziende che sono più che liete di capire cosa piace alla gente, gli inonderanno di spam in tutti i modi possibili, qualcuna amplierà le sue ricerche con qualche spyware (nel 2010 i malware più diffusi insieme ad adware, e trojan) e in generale faranno tutto quello che è loro in potere per continuare ad esistere ed essere prese in considerazione...

Questo in caso di aziende buone... perchè se io volessi lucrarci su questi dati, sfruttando appunto questa cosa, o semplicemente se io fossi uno spammer professionista... come controllano facebook e google? e se sembro pulito in apparenza? Tra l'altro hai ragione... e chi compra prodotti pubblicizzati in quel modo? Peccato che il più delle volte siano semplicemente esche, mezzi di diffusione per altri malware, che generano fenomeni estremamente pericolosi quali botnet, a loro volta fabbriche da milioni di dollari (l'era di "stare attento all'allegato" è tramontata da molto, ora basta aprirle).

-----------------------------------------------------------------------------------------

Andando verso un punto di vista invece, più personale, più privato... Confidiamo assolutamente nelle opzioni di protezione offerte da quei semplici tasti che ci assicurano, limitano la cerchia di persone a cui tali dati sono visibili....

Ma se così non fosse? E se semplicemente sbagliassimo la configurazione delle opzioni sulla privacy (in quanti sanno ad'esempio che su facebook "suggerisci i tag ai tuoi amici" significa "attiva il riconoscimento dei volti"?) pensa ad'esempio, al datore di lavoro che si fa un'idea sulla tua persona... da quello che hai pubblicato in questi social network, è una realtà che si sta diffondendo ancora(in italia) ma dato che tali dati sono a disposizione di tutti o anche di una semplice schiera di "amici", perchè non curiosare...

Confidiamo ciecamente nella protezione offerta da questi servizi, ma sono anche strutturati in modo tale per non porci la domanda contraria, ossia, che succederebbe se tali dati diventassero pubblici o venissero visti in qualche modo da chi non vogliamo?

Ma per fare un altro esempio su come ci si potrebbe ritorcere contro un dossièr così accurato sulla nostra persona e così facilmente accessibile: prendiamo google come esempio, che mette a disposizione mail, foto, documenti, video, luoghi visitati, dati anagrafici, ricerche effettuate col tempo.... ecc. Tutti, dati accessibili con un'unica combinazione di lettere e numeri...(o peggio...)

Ora per fare un esempio del pericolo di tali misure, mettiamo che io voglia crearmi una falsa identità per acquistare su internet e semplicemente non pagare... posso andare su google immagini, cercare "ho la patente!", rubare l'account della persona in questione (visto che per trovare il facebook o l'account google o si clicca nel link dell'immagine o si cerca nome e cognome + località)
e tranquillamente iscrivermi ad ebay a suo nome... anche nel qualcaso avesse già un'identità su ebay, potrei comunque rivendicarne ,l'appartenenza avendo a disposizione totale la sua email... e se partiamo in linea teorica.. io, con l'accesso a tale account, ho praticamente la possibilità di spacciarmi per lui in tutto e per tutto...

Il limite teorico sarebbe il numero di carta identità, rintracciabile tranquillamente tramite le varie email, se al nostro sfortunato esempio è capitato di utilizzare ryan air almeno una volta, è fatta.... Ma il punto di questo discorso non è tanto quanto sia facile violare account google o account di facebook, quanto, il fatto che il numero di carta d'identità, forse l'ultima barriera contro l'appropriazione indebita della nostra identità... non costituisce un pericolo fintanto che non è mai stato immesso in questi circuiti...

E in un punto dove migliaia di servizi sono concetrati in un unico account, dove migliaia di dati sono accessibili ad amici, amici di amici, te, aziende... come puoi esser sicuro della loro inviolabilità? Sei davvero conscio delle conseguenze?

-----------------------------------------------------------------------------------------

In un'era tra l'altro, dove gli attacchi informatici iniziano sempre più facilmente ad essere alla portata di più, dove bastano alcuni add-on per firefox per intercettare dati personali, dove bastano link, immagini, consensi rubati per ottenere password & co e dove si impara con video su youtube....

Concludo semplicemente dicendo che la cosa migliore, è cercare di capire quando c'è davvero utile e che valore ha fornire i nostri dati personali... io diciamo, la vedo così, come un rischio non assolutamente giustificato dalla politiche di protezione di questi dati, dai vantaggi offerti nel fornirli e via dicendo...

Inoltre, un dato su internet.. è per sempre..

*mentre per gmail in realtà il broswer stesso è configurato per non accettare coockie se non dai siti principali, in caso di spyware ci sono programmi appositi, ma anche se tali programmi venissero superati, la configurazione del sistema viene riportata ad un punto particolare ogni volta che riavvio.... Oltretutto... non succede con hotmail, che uso regolarmente...
Per prima cosa portarono via i comunisti, e io rimasi in silenzio perché non ero un comunista. Poi se la presero coi sindacalisti, e io che non ero un sindacalista non dissi nulla. Poi fu il turno degli ebrei, ma non ero ebreo.. E dei cattolici, ma non ero cattolico... Poi vennero da me, e a quel punto non c'era rimasto nessuno che potesse prendere le difese di qualcun altro.
Martin Niemoller


Marc090 -- Amministrazione di ProgettoGay

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2477
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: Google+ è aperto a tutti

Messaggio da Alyosha » venerdì 23 settembre 2011, 14:02

Ok Sciamano visto che inviti a parlarne ti dico la mia. Internet non è affatto uno strumento né libero né paritario. E' una forma di controllo capillare e che per molti aspetti fa paura. La quantità di in formazioni che ognuno di noi rilascia in rete è infinita. Tutto e tracciabile quando e come si vuole.
Google è un colosso spaventoso mira a fare piazza pulita di tutto e guadagnare il monopolio della rete. Suoi motori di ricerca, suoi browser, sue piattaforme video, suoi social network e adesso avrà anche la motorola per piazzare nei suoi suoi cellulari il suo Android. E' un gigante che ha cominciato competendo con la Microsoft, ma che adesso intende fare piazza pulita di tutto. Fa finta di abbracciare la filosofia dell'open source, ma la sfrutta soltanto come immagine mediatica. Ha tardato l'ingresso di Chrome su piattaforme Linux, che in origine hanno costituito lo zoccolo duro del suo bacino di utenza. Gestisce una quantità infinita di informazioni e parlare di privacy è semplicemente utopistico. Insomma dagli anni in cui è entrata in borsa la Google ha guadagnato fette di potere enormi e ne è passata di acqua sotto i ponti. Facebook non è da meno, quello è chiaro. Infatti decidere di passare da facebook a google è come decidere di passare dalla padella alla brace. Per carità uno ci stà nelle cose, ma nella consapevolezza.
Se mi chiedi un giudizio tecnico ho giochicchiato un attimo con google plus e devo dirti che senz'altro è un prodotto migliore (anche perché facebook è terribile!). In generale i prodotti Google sono ben fatti questo è un dato credo oggettivo, che non può essere discusso.
Ma in generale odio la dimensione frustrante e svilente dei social network. Sono droghe che ottundono la mente, ridicolizzano la comunicazione e privano di qualunque sostanza le relazioni. Sulla libertà di informazione che garantiscono questi mezzi invece non credo proprio. Oscurare un sito e pilotare l'informazione o anche spiare è la cosa più facile di questo mondo in rete.
Sono visioni controtendenza le mie me ne rendo conto, ma tendo a farmi abbacinare poco da questo tipo di novità.

Rispondi