Programma radiofonico di informazione e intrattenimento LGBT

[Machilosa]

Cari amici di Progetto Gay,
da qualche mese ho scoperto un programma radiofonico molto divertente e allo stesso tempo formativo, Radio GiBiLTerra (dal gioco di parole, “terra LGBT”). Da alcune settimane ho anche iniziato a collaborare con la redazione (a titolo gratuito, ovviamente), andando qualche volta in sede a registrare la mia voce.
Di cosa si occupa il programma? Omofobia, transfobia, malattie trasmissibili sessualmente, eventi culturali a tematica LGBT, associazionismo, news LGBT, intrattenimento e musica. Vengono spesso invitati o intervistati ospiti interessanti e preparati, come psicologi, esponenti dell’AGEDO (Associazione [Amici e] Genitori di Omosessuali [ed anche di transessuali], artisti e attivisti LGBT, con l’intento di informare persone LGBT e, soprattutto, eterosessuali, di abbattere i pregiudizi, di portare una ventata di speranza ed allegria a coloro che non ancora non riescono o non possono vivere serenamente il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere.

Pubblico tutto ciò non perché ci guadagni qualcosa (né io né nessun’altro dei volontari che si occupano del programma GiBiLTerra), ma perché ritengo che l’ascolto del programma o delle sue registrazione possa giovare a molti; è anche possibile scaricare i podcasts, per cui, volendo, si possono ascoltare le puntate col lettore mp3 attraverso le cuffie, al riparo da orecchi indiscreti.
Spero che il mio post possa servire effettivamente a qualcuno.

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Marc090 e konigdernacht

[Alyosha]

Scusami Machilosa ma "omocausto" proprio non si può sentire, che è? Dimmi perfavore che è solo un errore di battitura, che non è un neologismo coniato sul serio da qualcuno che c'ha pure perso tempo per pensarlo. Cos'è l'incenerimento dell'uguale?

[Machilosa]

http://it.wikipedia.org/wiki/Storia_deg ... 7olocausto
http://formazioneinrete.myblog.it/archi ... suali.html
http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/01 ... to/187019/

Ecco qua! Ti bastano come fonti?
In rete puoi trovare molto materiale interessante, sull'argomento, come i saggi storici di Giovanni dall'Orto!

[Yoseph]

grazie dell'informazione, mi sembra molto interessante!Visto che non posso frequentare discussioni a tematica gay dal vivo almeno potrò ascoltarle!

[Alyosha]

Proprio quello che temevo... Al di là della palese baggianeria del termine, che mi pare antiestetico prima ancora che superfluo, che senso ha distinguere dentro lo sterminio di persone i vari sottostermini? Intendo distinguerli inventando parole, non concettualmente. Perché l'olocausto degli omosessuali è un "omocausto" che di suo indica solo una noia a formulare circonlocuzioni di senso compiuto (in effetti è la "persecuzione degli omosessuali") oltre che uno stupro del greco? Che facciamo "l'ebreocausto" e lo "zingarocausto", qual'è il senso, mediatico di questa operazione, se non l'autoridicolizzazione di un problema serio? Questi sono ragionamenti dal respiro corto e forme di ghettizzazione anche umilianti, rispetto a questo prefisso "omo" che si mette praticamente dapertutto e che in realtà significa solo "simile". C'è un problema rispetto alla giornata della memoria, ma è un problema strutturale. Non dimenticare significa non ripetere, la giornata della memoria dovrebbe sempre concentrarsi sullo sterminio che avverrà, non su quello che è avvenuto. Primo Levi scriveva che ognuno è l'ebreo di qualcun'altro, che siano zingari, ebrei, omosessuali, o oppositori politici o palestinesi, o vietnamiti, o chissà cos'altro. Questo problema non si risolve aggiungendo i vari sottogruppi oggetto dello sterminio nazista, se è sbagliato ricordare solo lo sterminio degli ebrei, perché nei campi c'erano anche gay e zingari è sbaglio ricordare solo lo sterminio nazista. Il giorno della memoria se non è esteso a tutti i massacri compiuti in ragione delle discriminazioni etniche, religiose, sessuali è una celebrazione discriminatoria in sé.

[Machilosa]

Proprio quello che temevo

Ahah, sei sempre il solito!

"Omocausto" è una parola, vuota come tutte le parole. Mi sembra superfluo discutere sulle parole di per sè, perchè sono solo un mezzo per comunicare.
Potevamo chiamarla "puntata dedicata alla memoria delle persone omosessuali deportate nei lager nazisti", oppure utilizzare un bel neologismo che riassume tutto questo: "omocausto". Nel corso della puntata radiofonica, ma anche nel corso del dibattito dopo lo spettacolo teatrale, di cui abbiamo parlato in radio, si sono citate anche altre forme dittatoriali, non necessariamente di destra, che se la sono presa con gli omosessuali.
Se poi, ogni volta in cui si parla di lager, bisognasse snocciolare l'intero ventaglio dei partecipanti, ci si impiegherebbero sempre ore! E' ovvio che, andando ad approndire uno degli argomenti, sia necessario lasciare un attimo in secondo piano gli altri. La parolina antipatica serve solo a quello: è funzionale ad evitare un giro di parole per arrivare dritti al dunque. Nessuno si sogna di dire che gli omosessuali siano stati il bersaglio principale; però anche ricordare che su qualche milione di vittime c'erano pure 100'000 di loro, almeno, deportati unicamente per via del loro orientamento, non mi sembra deleterio, nè offensivo, nè discriminatorio nei confronti degli altri.
Tra l'altro, lo spettacolo teatrale a tema, messo in scena dall'AG di Udine partendo da un testo inglese + altre fonti storiche, è stato molto raffinato, anche perchè ha messo in evidenza sia il razzismo antisemita di alcuni omosessuali, sia l'atteggiamento poco amichevole di alcuni ebrei nei confronti dei triangoli rosa. Insomma, nè "buoni" nè "cattivi" a tutto tondo.

Poi, è ovvio, i dietrologi stanno ovunque! Ogni riferimento è puramente casuale

[Alyosha]

Omocausto sul serio non si può sentire, ci penso da stamattina (solo perché non c'ho proprio voglia di studiare) ma come è possibile partorire parole che producano questi suoni?

Potevamo chiamarla "puntata dedicata alla memoria delle persone omosessuali deportate nei lager nazisti"

Si così proprio suona meglio, o anche solo "la deportazione degli omosessuali" che si capiva lo stesso (certo omodeportazione era più sintentico in effetti). Sto prefisso "omo" per adesso fa molto griff "campagna per i diritti gay". Gli omofobi contro gli omosessuali, siccome non capirono la loro omoaffettività, fecero l'omocausto... speriamo solo che alla fine si capisca che omozigote non è lo zigote finocchio.

[marc090]

In ogni caso, chi cerca trova.

Mi sono limitato a togliere i riferimenti ai personaggi citati dietro l'iniziativa, ai link postati inerenti associazioni e siti web, in modo tale da rendere il contenuto a carattere puramente informativo (vale a dire che l'utente interessato può cercare autonomamente i riferimenti, senza alcun tipo d'indirizzazione).

Ti ricordo, che le politiche di progetto gay richiedono che la distinzione delle tipologie del contenuto pubblicato, sia netta ed evidente.