non per stalkerizzare il topic di Machilosa (che potrei sembrare un suo cosplayer con un anno di ritardo sulla tabella di marcia
), ma qualche settimana fa sono stato al mio primo Pride e ..beh mi sentirei di scrivere le stesse cose che ha scritto
lui qui, perché è come se fossero le stesse cose (a parte la vecchina sull'autobus) che son capitate a me, e alle altre
-mila persone presenti ai Pride, immagino
e si potrebbe tutto riassumere poi con questa immagine
https://fbcdn-sphotos-b-a.akamaihd.net/ ... 1970_n.jpg
(Se non che anch'io la pensavo come i media, ed ero d'accordo con tutti quei discorsi sulle carnevalate, controproducenti, eccessi, bla bla bla.. e non vi dico la paura di mia madre sulle possibili violenze omofobe a cui sarei andato incontro "esponendomi" !)
In realtà vinti i timori
(ovvero spinto dal mio ragazzo) ho visto gente che si divertiva per chiedere i propri diritti nel rispetto e senza violenza o odio,
che sorrideva e ballava per far vedere ai concittadini che esistiamo e siamo le persone normalissime che incontrano tutti i giorni sull'autobus..
coppie, amici, giovani, anziani, famiglie, ragazze, ragazzi, uomini
(ma anche fossimo tutti drag.. ) che chiedono solo di esistere alla luce del sole
e ai lati del corteo solo facce curiose e gente salutante
(esiste?) affacciarsi dai balconi.
Insomma per me è stata una esperienza fantastica (vabbé, a parte la selezione musicale ...
), che dovrebbero vedere un bel po' di persone, visto che l'opinione comune è tanto distorta,
perchè, secondo me, è stata una bella occasione per mostrare di cosa si tratta quando si parla di rivendicare diritti, tolleranza, accettazione delle diversità e uguaglianza. E poco importa che siano i diritti LGBT, o quelli dei migranti, dei lavoratori, studenti.. Mi è sembrata proprio un bel momento di civiltà che si può vivere anche nella nostra bigotta Italia.
(e anche se poi politicamente non si ottiene gran che, l'aver mostrato anche solo ad un adolescente che è possibile pensare un mondo diverso, per me ne sarebbe valsa la pena.)
Volevo infine aggiungere una nota personalissima, ma poter camminare mano nella mano con il mio ragazzo (e all'occorenza scambiarci anche qualche bel bacio) in pubblico, senza il peso di offendere qualcuno, senza il timore che qualcuno potesse avere qualcosa da dire (o peggio fare) è stato liberatorio.
Sperimentare la naturale spontaneità di essere noi stessi senza altre preoccupazioni, è stato così forte che vorrei fosse un pride ogni giorno dell'anno (metaforicamente parlando eh;).
(ma intanto non vedo l'ora del Pride a Milano!)