BUDDHA,IL PRIMO PSICOTERAPEUTA

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candido
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BUDDHA,IL PRIMO PSICOTERAPEUTA

Messaggio da candido » venerdì 28 giugno 2013, 21:14

Un interessante libro “Come diventare un Buddha in 5 settimane”, scritto da Giulio Cesare Giacobbe, analizza il Buddhismo(o meglio,il messaggio di Buddha) in chiave psicoterapeutica, travalicando quegli aspetti filosofico/religiosi che fanno del Buddhismo ormai una quasi-religione.
Il messaggio di Buddha come Via per la liberazione dalla sofferenza(psichica,ovviamente) che è in noi stessi, sulla base delle 4 Nobili Verità e degli 8 Nobili Sentieri, da Giacobbe analizzati,commentati e adattati alla vita di tutti i giorni.
Lo stile è leggero, “pop”, ma non per questo poco chiaro o non dettagliato. L'autore è sicuramente eccentrico: cinico, (provocatoriamente?) misogino e dallo humor a tratti discutibile.(Per intenderci,non gli farei mai fare da baby-sitter ai miei figli. E diciamolo pure, noi gay possiamo avere dei figli!Sia perchè i nostri spermatozoi sono agili,scattanti-e cazzuti- quanto e più di quelli degli etero,sia perchè in ormai sempre più Stati esistono delle modalità che permettono anche a noi di poter realizzare il nostro desiderio-che è anche vocazione- di paternità,o più genericamente di genitorialità. Quindi basta deprimerci anche per questo!).

La “buddhità” consiste nel raggiungimento di alcune consapevolezze: il controllo della mente,la presenza nella realtà,la consapevolezza del cambiamento,il non attaccamento,l'amore universale.(Sembrano chissà che cose esoteriche ma, al di là dei nomi, rappresentano degli stati mentali molto concreti e facilmente raggiungibili).
La prima,ad esempio, consiste nel concentrarci sul pensiero e nel porci come ascoltatori,osservatori passivi,distaccati nei confronti dei nostri pensieri e delle nostre emozioni(negative). Il farlo fa sì che queste si annullino. Il pensiero, difatti, si origina al di là della nostra volontà,e si alimenta di ricordi immagazzinati nella nostra memoria ed associati a delle emozioni,le quali si ripresentano provocando degli stati tensivi. Osservarle le mette a disagio come “ una signora che fa la pipì dietro un'auto nel parcheggio di un supermercato: cerca di fare più presto possibile a scaricarsi e a portare via le trippe.” Probabilmente perchè l'attivazione della consapevolezza -che altro non è che la percezione(volontaria,perchè dobbiamo concentrarci) di una percezione involontaria,l'emozione,- ruba la scena,e quindi il dispendio energetico, dei campi neuronali elettrificati,alla base del processo emotivo ed evocativo, che si origina indipendentemente dal nostro
volere.
Anche la riflessione sulla presenza nella realtà è molto interessante. Concentrandoci sull'ambiente che ci circonda, osservando passivamente, senza giudicare,senza desiderare, oggetti, persone attorno a noi,o le azioni quotidiane mentre le compiamo, riusciamo a vivere con consapevolezza nel momento presente,nel qui e ora,riuscendo a distinguere il mondo dalla realtà(che è reale) da quello della mente(irreale), e tenendo così lontani quei pensieri e quelle emozioni che non si riferiscono al nostro corpo o all'ambiente in cui siamo ma a dei simboli estesi del nostro Io che scambiamo per reali, e che ci fanno soffrire.

Di certo nel libro le cose sono spiegate meglio,e in maniera più approfondita. Vale la pena leggerlo,anche per curiosità. Magari funziona!

Tozeur
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Re: BUDDHA,IL PRIMO PSICOTERAPEUTA

Messaggio da Tozeur » sabato 29 giugno 2013, 12:04

Il libro sembra molto interessante. Se ti capita di leggere qualche stralcio interessante puoi anche postarlo :)
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candido
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Re: BUDDHA,IL PRIMO PSICOTERAPEUTA

Messaggio da candido » sabato 29 giugno 2013, 22:27

Tozeur ha scritto:Il libro sembra molto interessante. Se ti capita di leggere qualche stralcio interessante puoi anche postarlo :)
Volevo già farlo nel primo post,ma poi ho pensato che sarebbe diventato troppo lungo. In questo libro di spunti interessanti ce ne sono tanti, ma più che le analisi di Giacobbe( che sono lunghe da riportare, e molto da manuale esplicativo) mi son piaciuti alcuni discorsi di Buddha riportati dall'autore,e appartenenti ai testi di riferimento del Buddhismo. Appena posso,ne posto qualcuno :)
Alcune belle pagine di Giacobbe si trovano invece nell'altro suo libro "Come smettere di farsi le seghe mentali e godersi la vita". Qui lo stile è più ironico e leggero,e il libro si legge quasi tutto d'un fiato. Se riesco,riporto qualcosa anche di quest'ultimo.

Su internet,abbastanza facilmente, si trovano delle copie in PDF di entrambi i libri. Io prima me li sono scaricati e letti in PDF,ma poi mi son così piaciuti che li ho comprati in cartaceo. 6 euro e 90 l'uno, quindi anche il prezzo,visto questo periodo di crisi, è accettabile! :D

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Yoseph
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Re: BUDDHA,IL PRIMO PSICOTERAPEUTA

Messaggio da Yoseph » domenica 30 giugno 2013, 0:12

Qualche anno fa mi fu proposto di avvicinarmi al buddismo da un ragazzo con cui facevo un corso di teatro. Era un periodo molto strano, stavo sempre male perchè non capivo me stesso e non prendevo neanche in considerazione l'idea di essere omosessuale. Iniziai ad informarmi su questa filosofia ma ero troppo preso da altre cose e alla fine lasciai perdere. Però penso che con i suoi principi si adatti molto bene alle questioni che l'uomo contemporaneo si pone al giorno d'oggi!

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Re: BUDDHA,IL PRIMO PSICOTERAPEUTA

Messaggio da Yoseph » domenica 30 giugno 2013, 0:24

candido ha scritto:E diciamolo pure, noi gay possiamo avere dei figli!Sia perchè i nostri spermatozoi sono agili,scattanti-e cazzuti- quanto e più di quelli degli etero,sia perchè in ormai sempre più Stati esistono delle modalità che permettono anche a noi di poter realizzare il nostro desiderio-che è anche vocazione- di paternità,o più genericamente di genitorialità. Quindi basta deprimerci anche per questo!).
Quando ho letto questa frase stavo per morire dalle risate!!!E' troppo simpatica :lol: :lol: :lol: Potrebbe essere una frase spot per donatori di seme gay----->Spermatozoi agili, scattanti e cazzuti quanto e più di quelli degli etero!
Con questo non voglio togliere serietà al tema dell'omogenitorialità. Tra i gay ci sono persone davvero squisite che farebbero la felicità di tanti bambini, ed è un peccato che non ci sia permesso di essere genitori ma in Italia la vedo dura. Io ho 27 anni e non penso che questo cambiamento avverrà prima che io sia troppo vecchio :D. Ora comunque non ci penso più, penso che sia più realistico per me cercare altre realizzazioni!

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candido
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Re: BUDDHA,IL PRIMO PSICOTERAPEUTA

Messaggio da candido » domenica 30 giugno 2013, 7:47

Yoseph ha scritto:Qualche anno fa mi fu proposto di avvicinarmi al buddismo da un ragazzo con cui facevo un corso di teatro. Era un periodo molto strano, stavo sempre male perchè non capivo me stesso e non prendevo neanche in considerazione l'idea di essere omosessuale. Iniziai ad informarmi su questa filosofia ma ero troppo preso da altre cose e alla fine lasciai perdere. Però penso che con i suoi principi si adatti molto bene alle questioni che l'uomo contemporaneo si pone al giorno d'oggi!
Il cuore di questa "filosofia" credo anch'io si adatti molto bene al mondo d'oggi perchè permette di avere una visione più serena della vita,il che (al di là dei benefici in termini di psiche e benessere) porta anche a un miglioramento effettivo e concreto della stessa.
Mi è piaciuta l'interpretazione di Giacobbe perchè dà al buddismo quelle basi scientifiche e psicologiche, mettendo da parte quegli aspetti più mistici e "religiosi": in questo modo si sazia anche quella sete,molto occidentale, di scienza e razionalità :)
Yoseph ha scritto:Quando ho letto questa frase stavo per morire dalle risate!!!E' troppo simpatica :lol: :lol: :lol: Potrebbe essere una frase spot per donatori di seme gay----->Spermatozoi agili, scattanti e cazzuti quanto e più di quelli degli etero!
Con questo non voglio togliere serietà al tema dell'omogenitorialità. Tra i gay ci sono persone davvero squisite che farebbero la felicità di tanti bambini, ed è un peccato che non ci sia permesso di essere genitori ma in Italia la vedo dura. Io ho 27 anni e non penso che questo cambiamento avverrà prima che io sia troppo vecchio :D . Ora comunque non ci penso più, penso che sia più realistico per me cercare altre realizzazioni!
Banche del seme,io ci sono!Se mi volete per una campagna di marketing virale, sapete dove trovarmi! :lol:
Condivido la tua riflessione. Certo,il desiderio di genitorialità non deve diventare un'ossessione (come spesso accade per una donna o un uomo,etero),e cercare altre forme di realizzazione è una cosa sacrosanta e salutare.
In Italia la vedo dura anch'io. Si fa prima a costruirsi un burattino di legno e aspettare che, una notte, la fata Turchina lo trasformi in un bimbo vero! (Copyright Disney permettendo. Che Collodi invece non fa problemi,in quanto momentaneamente "assente") :lol:
Se poi lo inizi a credere vero, hai anche ottenuto un altro risultato: entrare nel magico mondo delle psicosi! :D
Tornando seri, penso però che essere genitori potrebbe diventare una realtà. Se la vita dovesse portarmi al di là dei confini italici,e dovessi trovare una bella persona al mio fianco,credo potrei essere un buon genitore. E il pensare questo mi aiuta a superare quella pietra tombale che spesso ci viene gettata addosso quando, come prima conseguenza all'omosessualità, ci viene arrogantemente detto che non potremo mai farci una famiglia. Che poi, 2 persone che si amano e si prendono cura l'una dell'altra per me sono già famiglia,checchè ne dica quel "tenero" teletubbies di Giovanardi :lol:

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Re: BUDDHA,IL PRIMO PSICOTERAPEUTA

Messaggio da Yoseph » domenica 30 giugno 2013, 17:49

Infatti non è facile proporre un'idea alternativa di famiglia in una società incentrata sulla famiglia tradizionale come la nostra. Che ci piaccia o no in Italia svolge ancora un ruolo cruciale quindi capisco anche come rinunciare ad essa possa generare sconcerto nella maggior parte delle persone.
Detto ciò sono d'accordo sul fatto che molti di noi sarebbero ottimi genitori!

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Re: BUDDHA,IL PRIMO PSICOTERAPEUTA

Messaggio da candido » domenica 30 giugno 2013, 22:31

Yoseph ha scritto:infatti non è facile proporre un'idea alternativa di famiglia in una società incentrata sulla famiglia tradizionale come la nostra. Che ci piaccia o no in Italia svolge ancora un ruolo cruciale quindi capisco anche come rinunciare ad essa possa generare sconcerto nella maggior parte delle persone.
Detto ciò sono d'accordo sul fatto che molti di noi sarebbero ottimi genitori!
Assolutamente d'accordo :)

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Re: BUDDHA,IL PRIMO PSICOTERAPEUTA

Messaggio da LuvSeeker » domenica 30 giugno 2013, 22:52

Tornando al discorso dell'omogenitorialità, nessuno in Italia vieta ad una coppia omosessuale di crescere dei bambini. Ciò che la legge non permette sono le adozioni da parte di due genitori dello stesso sesso, quindi, un bambino può crescere con due padri o due madri ma solo uno di essi (quello biologico) viene riconosciuto giuridicamente come genitore legittimo. Di conseguenza, se per caso il genitore biologico dovesse morire, il bambino si ritroverebbe orfano agli occhi della legge. Se volete sapere altro potete cercare su Google "Famiglie Arcobaleno".

Poi dei pregiudizi della gente io me ne frego altamente. Ci sarà sempre qualcuno pronto a criticare le nostre scelte, ma questo vale per tutti, non solo per noi omosessuali. :)
Living life one mistake at a time. ~

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Re: BUDDHA,IL PRIMO PSICOTERAPEUTA

Messaggio da candido » lunedì 1 luglio 2013, 11:32

LuvSeeker ha scritto:Tornando al discorso dell'omogenitorialità, nessuno in Italia vieta ad una coppia omosessuale di crescere dei bambini. Ciò che la legge non permette sono le adozioni da parte di due genitori dello stesso sesso, quindi, un bambino può crescere con due padri o due madri ma solo uno di essi (quello biologico) viene riconosciuto giuridicamente come genitore legittimo. Di conseguenza, se per caso il genitore biologico dovesse morire, il bambino si ritroverebbe orfano agli occhi della legge. Se volete sapere altro potete cercare su Google "Famiglie Arcobaleno".
Sì,conosco l'associazione "Famiglie Arcobaleno", e credo che il riconoscimento giuridico del genitore non-biologico sarebbe un passo importante!
LuvSeeker ha scritto:Poi dei pregiudizi della gente io me ne frego altamente. Ci sarà sempre qualcuno pronto a criticare le nostre scelte, ma questo vale per tutti, non solo per noi omosessuali. :)
Vero,ma farlo non sempre è facile,anzi.

[Comunque,vedo che il tema di Buddha non se lo fila nessuno,mentre quella battuta sull'omogenitorialità ha scatenato un vero e proprio dibattito! :lol:
Son contento che se ne parli,e che soprattutto si sgretoli l'idea che chi è omosessuale sia destinato alla solitudine , e che debba essere tenuto fuori dall'idea di famiglia(figli inclusi)]

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