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progettogayforum
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Re: NEWS

Messaggio da progettogayforum » venerdì 18 luglio 2014, 18:39

Il problema di fondo è la commistione tra pubblico e privato che viola il dettato costituzionale che garantisce la libertà delle scuole private ma "senza oneri per lo stato". Un articolo su Repubblica.it illustra chiaramente il problema:
http://www.flcgil.it/rassegna-stampa/na ... rivate.flc

Le cosiddette scuole paritarie sono in realtà un ibrido, la Legge 62/2000 che ha istituito le scuole paritarie le ha inserite nel sistema nazionale di istruzione assegnando loro un ruolo sostanzialmente pubblico, cioè mescolando le carte e confondendo pubblico e privato con artifici lessicali. La legge richiede comunque particolari garanzia elle scuole paritarie:
_______________
Legge 10 marzo 2000, n. 62
Norme per la parità scolastica e disposizioni sul diritto allo studio e all'istruzione

1. Il sistema nazionale di istruzione, fermo restando quanto previsto dall’articolo 33, comma 2 della Costituzione, è costituito dalle scuole statali e dalle scuole paritarie private e degli enti locali. La Repubblica individua come obiettivo prioritario l’espansione dell’offerta formativa e la conseguente generalizzazione della domanda di istruzione dall’infanzia lungo tutto l’arco della vita.

2. Si definiscono scuole paritarie, a tutti gli effetti degli ordinamenti vigenti in particolare per quanto riguarda l’abilitazione a rilasciare titoli di studio aventi valore legale, le istituzioni scolastiche non statali, comprese quelle degli enti locali, che, a partire dalla scuola per l'infanzia, corrispondono agli ordinamenti generali dell’istruzione, sono coerenti con la domanda formativa delle famiglie e sono caratterizzate da requisiti di qualità ed efficacia di cui ai commi 4,5, e 6.

3. Alle scuole paritarie private è assicurata piena libertà per quanto concerne l’orientamento culturale e l’indirizzo pedagogico-didattico. Tenuto conto del progetto educativo della scuola, l’insegnamento è improntato ai principi di libertà stabiliti dalla Costituzione repubblicana. Le scuole paritarie, svolgendo un servizio pubblico, accolgono chiunque, accettandone il progetto educativo, richieda di iscriversi, compresi gli alunni e
gli studenti con handicap. Il progetto educativo indica l’eventuale ispirazione di carattere culturale e religioso.
Non sono comunque obbligatorie per gli alunni le attività extra-curriculari che presuppongono o esigono l’adesione ad una determinata ideologia o confessione religiosa.

4. La parità è riconosciuta alle scuole non statali che ne fanno richiesta e che, in possesso dei seguenti requisiti, si impegnano espressamente a date attuazione a quanto previsto dai commi 2 e 3:

a) un progetto educativo in armonia con i principi della Costituzione; un piano dell’offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti; attestazione della titolarità della gestione e la pubblicità dei bilanci;
b) la disponibilità di locali, arredi e attrezzature didattiche propri del tipo di scuola e conformi alle norme vigenti;
c) l’istituzione e il funzionamento degli organi collegiali improntati alla partecipazione democratica;
d) l’iscrizione alla scuola per tutti gli studenti i cui genitori ne facciano richiesta, purchè in possesso di un titolo di studio valido per l’iscrizione alla classe che essi intendono frequentare;
e) l’applicazione delle norme vigenti in materia di inserimento di studenti con handicap o in condizioni di svantaggio;
f) l’organica costituzione di corsi completi: non può essere riconosciuta la parità a singole classi, tranne che in fase di istituzione di nuovi corsi completi, ad iniziare dalla prima classe;
g) personale docente fornito del titolo di abilitazione;
h) contratti individuali di lavoro per personale dirigente e insegnante che rispettino i contratti collettivi nazionali di settore.

5. Le istituzioni di cui ai commi 2 e 3 sono soggette alla valutazione dei processi e degli esiti da parte del sistema nazionale di valutazione secondo gli standard stabiliti dagli ordinamenti vigenti. Tali istituzioni, in misura non superiore a un quarto delle prestazioni complessive, possono avvalersi di prestazioni volontarie di personale docente purché fornito di relativi titoli scientifici e professionali ovvero ricorrere anche a contratti di
prestazione d’opera di personale fornito dei necessari requisiti.

6. Il Ministero della pubblica istruzione accerta l’originario possesso e la permanenza dei requisiti per il riconoscimento della parità.
_______________

Ma c'è da chiedersi se una scuola che non rinnova un contratto di una insegnante perché presunta lesbica (notate bene il licenziamento sarebbe stato palesemente illegale, ma il mancato rinnovo del contratto è un'altra cosa e non richiede motivazione, quindi non può essere impugnato) sia "nella sostanza" meritevole di far parte del sistema nazionale dell'istruzione. In metro di valutazione può essere solo uno: quel contratto, in una scuola pubblica, sarebbe stato rinnovato? In caso positivo è inammissibile che si diano finanziamenti pubblici a chi si comporta in modo sostanzialmente diverso da una istituzione statale.

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Messaggio da IsabellaCucciola » sabato 19 luglio 2014, 16:17

E ci sono persone che continuano a dire che l'omofobia non esiste.

BOTTE E INSULTI OMOFOBI A UN GIOVANE GAY SUL CAVALCAVIA DELLA FIERA.
È successo giovedì notte, il ragazzo era appena uscito dal Pride Village e stava tornando a casa: “Due ragazzi stranieri mi hanno chiesto soldi. Poi mi hanno tirato un calcio sul viso urlandomi insulti omofobi.”
ARTICOLO:
http://mattinopadova.gelocal.it/cronaca ... -1.9622136
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 20 luglio 2014, 16:57

NEL CONTINENTE DEGLI AMORI PROIBITI.
In Uganda, dove il “reato di omosessualità” è punito con l’ergastolo, migliaia di persone vivono nascoste, tra ricatti e paura. E in tutta l’Africa la caccia al gay è aperta.
ARTICOLO:
http://d.repubblica.it/attualita/2014/0 ... a-2216254/

dall'articolo:
“Dopo il varo della legge, si è scatenata una vera e propria caccia all’uomo: i principali tabloid del paese, Red Pepper, Hello, The Sun, hanno sbattuto in prima pagina le foto di centinaia di PRESUNTI omosessuali. Il risultato è stata una raffica di aggressioni di cui, nella maggior parte dei casi, non c’è traccia negli archivi di polizia. «Se denunci, rischi di finire in galera», […].
[...]
Nonostante gli sforzi della comunità internazionale, l’omosessualità è illegale ancora in molti Paesi del mondo. 78 dei 193 stati membri dell’Onu hanno legislazioni anti-gay. In Iran, Mauritania, Arabia Saudita, Sudan, Yemen gli omosessuali rischiano la pena capitale, in Bangladesh l’ergastolo. In tutta l’Africa, dall’Egitto al Camerun, dallo Zimbabwe all’Algeria, esistono leggi omofobe. In Nigeria è da poco in vigore una norma che prevede 14 anni
di carcere per il matrimonio omosessuale e 10 anni di carcere per chi fa parte di una organizzazione Lgbt.”
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Messaggio da progettogayforum » domenica 20 luglio 2014, 20:42

La legislazione che riguarda le donne e forse ancora di più quella che riguarda le minoranze sessuali, sono classici indici ci civiltà di un paese. In certi paesi la caccia alle streghe, cioè agli omosessuali, è ormai di nuovo una realtà. La Comunità Europea può fare molto anche in queste situazioni perché spesso è il primo partner commerciale di questi paesi. Purtroppo le chiese locali, non solo la chiesa cattolica, se non partecipano alla mattanza ben si guardano dall'intervenire in modo chiaro. Chi dice che l'omosessualità è un problema importato dall'Europa, che va sradicato, potrebbe anche dire che le varie chiese esistenti in Africa sono anch'esse importate dall'Europa, con quello che ne consegue.

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Messaggio da IsabellaCucciola » lunedì 21 luglio 2014, 9:23

Aggiornamento sul caso dell’insegnante cacciata perché presunta lesbica.

PROF LESBICA, GIANNINI: “SE DISCRIMINATA SAREMO SEVERI”.
Il ministro dell'Istruzione interviene a proposito della vicenda dell'insegnante a cui non è stato rinnovato il contratto all'Istituto 'Sacro Cuore' di Trento. Scalfarotto: “Intollerabile discriminazione”.
http://www.repubblica.it/cronaca/2014/0 ... ef=HREC1-5
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Messaggio da IsabellaCucciola » martedì 22 luglio 2014, 17:27

Ancora sull'insegnante cacciata perché lesbica.

LA MADRE SUPERIORA: «UN DOCENTE GAY? MAI VICINO AI BAMBINI».
http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/ ... -1.9634621

dall'articolo:
“Per fortuna che una scuola cattolica non vuole docenti omosessuali. Chiediamo alla Superiora se condivide questo pensiero.
“La risposta a questa domanda – afferma – richiede un distinguo. Se si rimane dentro ad un ambito di discrezione e di tranquillità, e io non ho avuto genitori che vengono a lamentarsi perché quella fa discorsi sballati...”. Per noi è importante questo: chiediamo subito conferma, chiediamo: “Quindi non si è mai lamentato nessuno dell'operato di questa insegnante?” La risposta della Superiora è chiara, “no, perlomeno di questo no”, nessuno si è mai lamentato.”
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Re: NEWS

Messaggio da progettogayforum » martedì 22 luglio 2014, 18:31

Ho letto con la massima attenzione l'intervista con la madre superiora. Ferma restando la libertà di chiunque di credere in quello che vuole, mi preoccuperei molto dei bambini che subiscono fino da piccoli un dolce lavaggio del cervello, perché sono dei minori e vanno tutelati anche da genitori e da insegnanti omofobi, perché quei bambini, da grandi, ne potrebbero risentire moltissimo.
Aggiungo poi che dare finanziamenti pubblici a chi pensa che un omosessuale sia un pedofilo (perché questo è quello che emerge dall'intevista) significa finanziare con denaro pubblico l'ignoranza e il pregiudizio.

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Re: NEWS

Messaggio da progettogayforum » venerdì 1 agosto 2014, 10:36

Segnalo l'articolo interattivo de L'Espresso sulla omofobia e transfobia nella Comunità Europea, sulla base della relazione e dei dati forniti dalla stessa Comunità Europea. La situazione dell'Italia è sconfortante:
http://espresso.repubblica.it/inchieste ... u-1.174696

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Re: NEWS

Messaggio da progettogayforum » domenica 3 agosto 2014, 12:04

Il 27 Luglio 2014 l’Avvenire, il quotidiano dei vescovi, ha pubblicato una lunga intervista a Matteo Renzi. L’intervistatore chiede: “Capitolo unioni civili. La proposta della senatrice Cirinnà sembra sovrapponibile al matrimonio: ma è un’iniziativa personale o è condivisa dal Pd?” Ovviamente l’intervistatore intende staccare Renzi da quel testo e ci riesce molto facilmente.

La risposta di Renzi è la seguente: “Io ho sempre detto che i diritti civili stanno in un pacchetto che parte dalle riforme costituzionali. Una volta che il Parlamento avrà terminato di votare queste, discuteremo anche su quella che ritengo essere una assoluta e corretta rappresentazione delle civil partnership, sul modello tedesco. E sarà superato il ddl Cirinnà perché anche in questo campo vedremo una proposta ad hoc del governo, che è pronto a prendere una sua iniziativa.”

Decriptando il messaggio tranquillizzante lanciato ai Cattolici, c’è da temere che il ddl Cirinnà, che pure aveva una sua dignità, sia sostituito da una proposta al ribasso preannunciata dalla parole di Renzi al quotidiano dei vescovi.

In altre materie ci sono state almeno grandi promesse, in materia di diritti civili c’è da aspettarsi purtroppo un mercanteggiamento peggiorativo (questioni di principio svendute in cambio di appoggio politico) che serve al governo per conservare l’alleanza con i Cattolici e questo alla faccia dello stato laico.
Naturalmente aspettiamo i fatti ma il buon giorno si vede dal mattino.

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Messaggio da progettogayforum » domenica 3 agosto 2014, 12:04

Il 27 Luglio 2014 l’Avvenire, il quotidiano dei vescovi, ha pubblicato una lunga intervista a Matteo Renzi. L’intervistatore chiede: “Capitolo unioni civili. La proposta della senatrice Cirinnà sembra sovrapponibile al matrimonio: ma è un’iniziativa personale o è condivisa dal Pd?” Ovviamente l’intervistatore intende staccare Renzi da quel testo e ci riesce molto facilmente.

La risposta di Renzi è la seguente: “Io ho sempre detto che i diritti civili stanno in un pacchetto che parte dalle riforme costituzionali. Una volta che il Parlamento avrà terminato di votare queste, discuteremo anche su quella che ritengo essere una assoluta e corretta rappresentazione delle civil partnership, sul modello tedesco. E sarà superato il ddl Cirinnà perché anche in questo campo vedremo una proposta ad hoc del governo, che è pronto a prendere una sua iniziativa.”

Decriptando il messaggio tranquillizzante lanciato ai Cattolici, c’è da temere che il ddl Cirinnà, che pure aveva una sua dignità, sia sostituito da una proposta al ribasso preannunciata dalla parole di Renzi al quotidiano dei vescovi.

In altre materie ci sono state almeno grandi promesse, in materia di diritti civili c’è da aspettarsi purtroppo un mercanteggiamento peggiorativo (questioni di principio svendute in cambio di appoggio politico) che serve al governo per conservare l’alleanza con i Cattolici e questo alla faccia dello stato laico.
Naturalmente aspettiamo i fatti ma il buon giorno si vede dal mattino.

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