I camaleonti

Romanzi, racconti, poesie, canzoni e componimenti di ogni genere scritti dai ragazzi del Progetto
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progettogayforum
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Re: I camaleonti

Messaggio da progettogayforum » martedì 15 gennaio 2019, 20:34

Caro Alyosha,
non avevo visto il tuo post, altrimenti ti avrei risposto subito. Non avrei mai immaginato tutto quello che c’era dietro il tuo nick. Nei tuoi post c’era un’altra forza, un’altra partecipazione, che non sapevo spiegarmi, ma era evidente che era qualcosa di molto serio, qualcosa che aveva lavorato nel profondo. Siamo arrivati più volte ai ferri corti eppure abbiamo avuto un modo di capirci assolutamente particolare, c’erano le incomprensioni, ma con rispetto, non per mandarsi a quel paese ma per cercare un dialogo più serio, per capirsi più a fondo. Perdere i contatti con te mi sarebbe dispiaciuto, mi mettevi in crisi, mettevi in crisi la mia faciloneria, la presunzione di capire cose di cui affettivamente capivo ben poco, cioè solo quello che si può capire dall'esterno e spesso nemmeno quello. Leggere ora la tua storia mi fa tremare e mi fa capire quale valore avessero quei post per te, al di à dei contenuti validi per tutti. Sono molto colpito dal fatto che tu abbia raccontato la tua storia, che in fondo è assolutamente coerente con quello che scrivevi anni fa, anche se adesso fornisci una chiave per mettere insieme tutti i pezzi, anzi, dire colpito è poco, sono proprio emotivamente coinvolto. Puoi stare certo che non ti dimenticherò, perché mi hai dato lezioni di pazienza, di buon senso e di sensibilità. Spero che tu possa conservare un buon ricordo di un vecchietto che aveva ancora tante cose da imparare, che forse non ti ha sempre capito al volo ma, anche se a distanza, ti ha voluto bene.

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agis
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Re: I camaleonti

Messaggio da agis » martedì 15 gennaio 2019, 21:13

Vabbè, vabbè sei il solito sentimentale ma dimmi un po' tu se è mai possibile o porco di un cane che le avventure in codesto reame debban risolversi tutte con grandi ... hegelia a aaaneee ^_^ :lol:

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riverdog
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Re: I camaleonti

Messaggio da riverdog » sabato 9 febbraio 2019, 18:02

Avevo letto questo topic diverse settimane fa, oggi mi è ricapitato sotto gli occhi ed ho pensato di spenderci qualche parola. A suo tempo mi sembrò di cogliere un bisbigliare in pubblico di natura fortemente privata, qualcosa nel quale fosse giusto non interferire. Da allora non credo di aver letto niente di nuovo; a quanto dici devi esserti creato un tuo spazio nel quale esprimerti a 350 gradi (almeno per il momento...) e probabilemente non è un caso che certi pesi portati dentro per troppo tempo siano sgorgati in maniera spontanea proprio in questa nuova fase della tua vita, quando hai smesso di abitare questo spazio come un tempo.
Ne devi aver percosse di tastiere in questi anni, il contatore dei post è abbastanza emblematico, è proprio quel prestarti sempre a soccorrere le dinamiche più disparate evidenziava abbastanza chiaramente l'intento di lenire e ricomporre sofferenze altrui, tipico di chi può capir bene come ci si sente; e di chi certe sue fessure avrebbe, magari inconsciamente, voluto aprirle a martellate già da tempo, perché, credo, certe ferite tendano a cicatrizzare soltanto dandogli aria... ebbene - probabilemente mi sbaglio - ma potrebbe esser mancato qualcuno, per lo meno qui dentro, disposto a tirar fuori la sua cassetta degli attrezzi porgendoti un piccone di quelli grossi. O forse sì, magari ci sarebbe sicuramente stato qualche volenteroso manovale, ma certi lavori sporchi sanno essere anche maledettamente selettivi.
Chissà come sta andando il tuo cammino adesso che ti sei deciso a lasciar per strada quel giubbotto di salvataggio del supporto psicologico, che magari avevi smesso di indossare da tempo ma che dava un senso di sicurezza non indifferente soltanto a sapere di portarlo dietro nel bagaglio. Che poi onestamente non ti ci vedo mica tanto in quelle vesti... piuttosto il contrario... ma vabbè, soprassediamo, ahah!
Hai pubblicato una tua poesia affermando di non esser una grande penna... mah, non so, io ci capisco poco, salvo qualche raro caso che fa gridare al miracolo, non sono geneticamente progettato per apprezzare quel genere di scritti; potrei dire di essere troppo pragmatico per 'ste stucchevolezze... ma si sa... ognuno se la racconta un po' come gli pare e gli fa comodo...eheh! In compenso ho buttato giù questo post assolutamente vuoto e insignificante, e l'unica cosa che posso dire a mia discolpa e che magari, quando passerai da 'ste parti a buttare un occhio per vedere che aria tira, potrebbe farti piacere trovare un ampolloso tentativo di saluto e un sentito augurio per il tuo proseguimento!

Alyosha
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NOI COME VITRUVIO

Messaggio da Alyosha » domenica 10 marzo 2019, 12:02

NOI COME VITRUVIO:

Quando diverremo grandi saremo ancora più piccini e il mondo che gira dall'inizio del tempo ci guarderà dall'alto della sua infinita grandezza. Resteremo solo noi a coprirci di stelle,
mentre l'interno universo si piegherà per accoglierci.
Torneremo piccini come le stelle del firmamento.
Per allora la nostra grandezza sarà un piccolo punto luminoso, disperso nel mare infinito della sera.
Il nero ci coprirà come il lenzuolo caldo nel grande inverno della vita.
Saremo finalmente diventati cioè che eravamo fin dall'inizio: terra.
Siamo nati sottraendoci alla terra e la terra ci rivuole indietro.
La nostra grandezza diventerà piccina, come le cose che volevamo e che non siamo stati.
L'universo delle possibilità che non abbiamo scelto si concentrerà in un solo punto e finalmente saremo per davvero noi.
Diventeremo tutte le scelte che non abbiamo fatto.
Saremo l'unico mondo infinito di tutti i mondi possibili.
Solo allora la nostra grandezza brillerà per sempre.

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progettogayforum
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Re: I camaleonti

Messaggio da progettogayforum » domenica 10 marzo 2019, 12:29

Wow Alyosha!! Riesci sempre a stupirmi. Leggo e la fantasia parte alla ricerca di significati, di analogie, di immagini, di esperienze; è un bellissimo mondo poetico in cui, anche se tranquillo, si affaccia costante un richiamo alla terra, che inquieta, ma quel richiamo è un modo di dare valore al tempo, al presente. Anche la poesia e il disegno sono modi dell'anima. È bello pensare che consideri questo posto degno di accogliere qualcosa di tuo.

Alyosha
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Re: I camaleonti

Messaggio da Alyosha » domenica 10 marzo 2019, 23:57

Caro project non avevo letto la tua prima risposta, né quella degli altri utenti. Volevo solo ringraziare un po' tutti per le belle parole, questo è un posto dove continuo a sentirmi a casa. Caro Project quanto ci ho riflettuto su questa storia della casa, anche per questioni personali. La casa è dove ci sono relazioni e quando succede che queste relazioni sono autentiche è la casa di tutti quelli che la abitano. Non mi sono mai sentito ospite qui dentro nemmeno un po' e per tutto il tempo, te lo dico adesso con fierezza. Questa è anche casa mia, un luogo di affetti profondi e relazioni che nemmeno io riuscivo ad immaginare così solide. Si impara, si impara sempre. Sono molto contento delle cose che hai scritto. Sono contento di averti incontrato nel mio cammino tanti anni fa.
Volevo ringraziare anche Agis è stato veramente carino e sopratutto riverdog per me parole e il tempo che mi ha dedicato. Per me è stato un piacere stare qua dentro dare una mano, confrontarmi, interagire, capire io stesso mentre cercavo di spiegare delle cose. E' molto nel mio modo di fare e non sempre è un bel modo di fare. Mi rendo conto che è una presenza ingombrante certe volte la mia, però so dare tante e so capire le persone. Capire non con la testa, intendo proprio connettermi a loro. E' una sensibilità profonda la mia ed è stata a lungo una condanna.
Le persone sensibili come noi, perché ti reputo tale, sono quelle più esposte alle sofferenze. Ho sempre avuto il grosso difetto di credere di poter cambiare le cose, le energie migliori le ho sempre date imprimendo il mio carattere nelle cose che faccio, un carattere intenso e non sempre piacevole proprio per questo. Il punto però è che le cose non sempre possono essere cambiate, delle volte serve solo ascoltare. Certe volte le persone hanno solo bisogno di sentirsi ascoltare, senza che gli si dica niente o che si sentano giudicate. In questo non sempre sono stato bravissimo.
Volevo solo dirti che non ho trovato per niente ampolloso il tuo intervento. Anzi mi ha fatto un enorme piacere che tu abbia scritto per me quelle parole, che sia intervenuto per me intendo. Lo prendo come un bellissimo gesto d'affetto e ti ringrazio.

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