"Ma non vedi che e' frocio?" (storia di vita vissuta)

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Nicomaco
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Re: "Ma non vedi che e' frocio?" (storia di vita vissuta)

Messaggio da Nicomaco » mercoledì 15 agosto 2012, 20:48

Voyager79 ha tutta la mia vicinanza e dimostra una lucidità, una forza interiore e un distacco non comune nel descrivere certe spregevoli dinamiche di bullismo che lo hanno colpito. Complimenti Voyager! Anch’io mi auguro che un giorno questo fenomeno subdolo sparisca dalla faccia della terra. E non con forme più o meno pesanti di repressione (che intervengono quando il danno è fatto). Ma con una adeguata educazione. Chissà se la cosa sarà mai possibile. Me lo auguro di cuore.
La verità, vi prego, sull'amore (W.H. Auden)

Yin-Yang
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Re: "Ma non vedi che e' frocio?" (storia di vita vissuta)

Messaggio da Yin-Yang » mercoledì 31 ottobre 2012, 21:50

Avrò avuto 40 anni quando una sera in ufficio durante il mio turno di lavoro in presenza di tutti i miei colleghi e del direttore si è avvicianto un ragazzo che senza tanti preamboli mi ha detto..

..ma ho sentito che ti piace il cazzo..

pensavo che nessuno me lo avrebbe più chiesto in quel modo..erano lontani i coretti frocio frocio frocio di quando ero bambino o le occhiate strane e le risatine dell'adolescenza così ho avuto un attimo di smarrimento e in una frazione di secondo ho rivisto tutto il mio passato e poi gli ho semplicemente detto..

..cavolo certo che le notizie volano da queste parti..

Non si aspettavano che gli rispondessi in quel modo e quindi nessuno ha detto niente..

Quello che è successo dopo è stata la morte sociale o mobbing quando ancora questa parola nn aveva valenza di persecuzione e quindi di difesa..

Da bambino nn avevo argomenti a cui rispondere ma mi sono sempre battuto in prima persona contro l'ignoranza afferamando me stesso solo contro tutti..che poi alcuni di questi tutti mi venivano a cercare da soli per stare con me ed è stato questo che mi ha fatto capire tante cose che nei libri nn le trovi e cioè che si è vero nn ti devi mai vergognare di niente perchè la vergogna uccide..

Attraverso queste prove ho imparato ad essere fiero di me e sono diventato più forte delle risatine e delle occhiatine compiaciute..

Queste cose secondo me devi farle anche tu per dimostrare a te stesso di essere felice della tua vita e di quello che provi..

Non è facile lo so bene ma credimi quando vedranno che nn hai paura e che nn ti vergogni i loro occhi cambieranno e tu avrai vinto anche le tue paure

In bocca al lupo!!

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Gio92
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Re: "Ma non vedi che e' frocio?" (storia di vita vissuta)

Messaggio da Gio92 » lunedì 24 dicembre 2012, 1:24

ormai sono passati un bel pò di mesi da quando Notturno ha pubblicato questo post ma rispondo lo stesso.
Notturno ha scritto:Anzi, vorrei fare un sondaggio nel forum: voi all'accusa "Ma sei frocio?" (magari non l'avete mai ricevuta, fortunati!) cosa rispondevate?
Secondo voi un ragazzino 14/15/16enne cosa dovrebbe rispondere a "Ma sei frocio?" ?
Non me l'hanno domandato cosi esplicitamente ma al liceo un bel pò di sospetti da parte degli altri c'erano.

Ricordo ancora che avevo 13 o 14 anni, e frequentavo siti porno :oops: (vabbè, lo abbiamo fatto tutti soprattutto a quell'età) e venne un mio "amico" (da notare le virgolette) che usò il mio computer per connettersi su msn.
Io scesi un attimo giù nel garage di casa per prendere la legna per il camino. All'improvviso lui scende di corsa giu dicendomi "ma sei tu che vai su quei siti? ho visto la cronologia! Non dirmi che sei..... (gay)" non disse nemmeno la parola gay, e stava per scoppiare a piangere. Alchè io risposi "ma sei scemo?? io su quei siti?? Ma sicuramente è mio cugino che ci va! (se penso oggi dopo tanto tempo che ho messo mio cugino in mezzo mi viene da ridere :lol: ).
Ma non finì quì. Dopo alcuni giorni io, lui e un altro compagno di classe eravamo per strada, dopo scuola, stavamo tornando a casa a piedi e non ricordo ora esattamente come cominciò il discorso quando quello str*nzo del mio amico disse all'altro ragazzo "Gio va sui siti porno maschili" e io imbarazzatissimo che non vi dico, volevo morire in quel momento.

Poi nel 2010, due, quasi tre anni fa, avevo 18 anni, in un altro liceo (perchè poi cambiai scuola) alcuni miei compagni in classe parlavano di me sottovoce dicendo "Gio è gay, non l'hai notato??" e io di nuovo terrorizzato. Ne parlai col mio psicologo e lui mi disse "ora è il momento di agire e non devi mollare, questo momento è importante per te. Dicono che sei gay, ok, e qual'è il problema?? Non devi spaventarti ma affronta la situazione, continua ad andare tutti i giorni a scuola a testa alta"

Se succedesse oggi, non so come reagirei, ma sicuramente non scapperei dal "pericolo". Non so se gli altri sospettano di me, ma anche se sospettano non me ne può fregar di meno. Certo che non sono il tipo da sbandierarlo ai 4 venti. Ma a volte sogno di farlo, urlare in faccia ai cretini omofobi "SONO GAYYYYY!!" giusto per avere la soddisfazione di vedere le loro facce sconvolte e spaventate, e io mi farei una grossa risata. Ma non so se avrò questo coraggio nella mia vita.

un abbraccio.
Non è forte chi non cade, ma chi cade ed ha la forza per rialzarsi!

editore
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Re: "Ma non vedi che e' frocio?" (storia di vita vissuta)

Messaggio da editore » domenica 13 gennaio 2013, 19:38

Notturno ha scritto:"Ma non vedi che e' frocio?" (storia di vita vissuta)


Avro' avuto quindici anni, massimo sedici.
Ero in vacanza al mare con i miei genitori (albergo a tre stelle, se vi interessa).
L'albergo era a gestione familiare, con il simpatico gestore/proprietario che era sempre presente e svolgeva diverse mansioni. A cena lui aveva deciso che le famiglie con bambini/ragazzini dovevano essere messe vicine di tavolo cosicche' i bambini avrebbero potuto "fare amicizia tra di loro" (frase sua).
Al tavolo vicino era capitata una famiglia con due ragazzini: non gemelli ma fratelli molto vicini d'eta', piu' o meno la mia eta'. Io li osservavo discretamente ma ero timido...

Una sera, non a cena ma sulla veranda dell'albergo, dove tutti erano seduti a prendere il freschetto, eravamo io e i miei genitori e, al tavolo a fianco, i due fratelli con i loro genitori.
Ad un certo punto, vedo che uno dei due fratelli mi si avvicina, con un sorriso.
Chissa'.... magari voleva dirmi qualcosa, magari gli ero simpatico, magari voleva sviluppare una piccola amicizia...
Bruscamente, suo fratello lo blocca, dicendogli (riferito a me): "Ma non vedi che e' frocio?"

Silenzio.
Quella allegra esclamazione e' stata sentita benissimo da tutti.
Io avrei dovuto dire qualcosa?
I miei genitori avrebbero dovuto dire qualcosa?
I genitori dei due fratelli avrebbero dovuto dire qualcosa?
Letta così, effettivamente, i tuoi sembrerebbero "colpevoli" di non aver reagito, tuttavia è anche comprensibile che l'estemporaneità e la tipologia dell'evento li abbia lasciati senza parole e incapaci di reagire, così come, d'altronde, ha lasciato incapaci d'agire tutti gli altri e perfino te.
Inoltre, giustamente, tu stesso qui hai analizzato come sarebbe stato capire quale reazione avere da parte loro, non peggiorando magari ulteriormente la situazione. Forse l'unica soluzione possibile era un bel cazzotto in faccia: azione->reazione, e ognuno si sarebbe tenuto, così, la sua umiliazione.

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