Provo cose strane…
Contraddittorie e prepotenti.
Cose,
che se fossero attuate,
cambierebbero me e l’immagine di me.
Cose,
che se fossero attuate,
mi porterebbero a toccare il cielo con un dito,
per poi cadere rovinosamente al suolo.
Amicizia è quel che voglio…
Amore è quel che sento…
La voglia di di sfiorar le sue labbra è bestiale…
La paura di perdere tutto tremenda.
Altro non bramo che un bacio,
nulla più…
Or mi limito ad un timido abbraccio,
che coraggio di darlo non ho…
troppa paura di fendere…
troppa paura e basta.
Troppa tristezza invade il mio presente,
Il mio passato,
il mio futuro…
Che cos’è che provo davvero?
che cos’è per me?
Perchè il mio cuore pace non ha?
Dannato tiranno…
se solo fosse chiaro potrei tentar una scelta…
Invece nel dubbio nuoto,
anelando e oscurando desideri proibiti.
Caos
Caos
“Certe persone vivono in lotta con altre, con sé stesse, con la vita. Allora si inventano opere teatrali immaginarie e adattano il copione alle proprie frustrazioni.”
—Paulo Coelho - Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto
—Paulo Coelho - Sulla sponda del fiume Piedra mi sono seduta e ho pianto
Re: Caos
Una bella poesia Crio, esprime con parole vive e concrete il conflitto interiore di un ragazzo gay. E' facile immedesimarsi nel tormento di questo cuore, che fa un passo avanti e uno indietro, per ritrovarsi a girare intorno alla propria paura. Paura di essere giudicato, paura di giudicarsi. Eppure quel desiderio è così giusto , così ovvio , così naturale. Almeno ai nostri occhi, e ai tuoi. E alla fine..... non è questo che conta?