C'era una teca di vetro

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forseumano
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C'era una teca di vetro

Messaggio da forseumano » venerdì 8 febbraio 2013, 0:36

Un pensiero distratto,
lontano, presente, etereo.
In un incubo intravisto!
Bang!
Riflesso nei frammenti, sono io?
Anima affine o ideale?
Ricordo!
Movimento nell'immagine, sincera risata,
irreale visione senza peso.
Ricordo.
pronunciato e beffardo,
imbarazzato da due parole
e segreti.
Bella scoperta.

barbara
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Re: C'era una teca di vetro

Messaggio da barbara » venerdì 8 febbraio 2013, 21:02

Una poesia direi nebulosa. ;) Ad una lettura attenta mi pare si riferisca a quel momento in cui capita di aver l'impressione di aver avuto un incubo o un sogno emozionante, ma non è dato ricordarne che qualche frammento.
Poi all'improvviso la nebbia si dirada e il sogno si svela.
Se è così credo che tu abbia reso molto bene anche nello stile questa sensazione di indeterminatezza , di confusione che ti dicevo. E poi lo stupore che si prova nel cogliere il significato del sogno.
Ma il senso della poesia era quello?

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forseumano
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Re: C'era una teca di vetro

Messaggio da forseumano » sabato 9 febbraio 2013, 16:03

No, non parlo di un sogno ma lo so che è nebulosa :P
Anzi, in realtà non è molto diverso o lontano da un sogno e dal risvegliarsi da esso.
Te la metto così, parlo del rapporto che ho con un mio amico e di un evento che ha "evoluto" questo rapporto.

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