Se sono ancora umano
Re: Se sono ancora umano
E' da molto che non entro dentro questa pagina, ma questo forum per me è magico. Siete stati accanto a me quando
avevo perso la speranza di guarire dai miei problemi mentali… Scrivere è una delle cose che mi ha tenuto a galla,
e che mi ha aiutato a ritrovare la parte migliore di me. Grazie.
Sono i luoghi come questo che fanno la differenza nella vita delle persone.
Lettera ai miei genitori
Cari Mamma e papà,
Perdonatemi...
Sono in ritardo, sono un passo indietro al vostro amore, all'aver scelto di darmi la vita e di mettere me al di sopra delle vostre stesse esistenze. Sono in ritardo, mi dispiace, vi amo fin dal primo ricordo della mia vita, ma la nostra storia ha sepolto vivo l'amore dentro una bara di rabbia e dolore. Ti ricordi mamma? Ti ricordi le tue urla mentre venivi trascinata sul pavimento sin dentro la camera da letto? Io ero il bambino che tentava di chiamare aiuto al telefono senza riuscirci, quello impotente in un corridoio che aspettava di riavere indietro la sua famiglia. Papà, sei sempre stato il mio eroe, l'uomo d'acciaio che ho sempre rimpianto di non poter eguagliare. Ma in quel corridoio della nostra casa ho iniziato a perderti, perchè è lì che l'odio ha fatto breccia dentro di me... Ogni tuo atto violento ha rinforzato quell'odio e gli ha perfino donato un pensiero, quello che mai nella mia vita avrei potuto perdonarti. Mamma cara, tu eri la casa dentro cui entrare per guardare in faccia l'amore... Ma io non sono più entrato lì dentro dal momento in cui il terrore di perdermi ha preso in ostaggio la mia vita. Hai fatto di me un pupazzetto da manovrare, sento ancora la stretta delle tue catene intorno ai polsi e persino dentro la mia testa. Ho sognato fin da bambino del giorno in cui sarei riuscito a fuggire, per non voltarmi più indietro. Vi ho odiato entrambi per gran parte della mia vita.
Oggi ho quarantuno anni, è trascorso appena un anno dalla fine della lotta contro la mia malattia mentale. Una battaglia con la mia mente iniziata in silenzio tra i banchi di scuola e poi degenerata alla metà dei miei vent'anni. Papà, al tuo funerale non c'era più tuo figlio, ma solo un corpo che lo ricordava vagamente. Ho perduto me stesso per quindici anni, sospeso in un limbo fuori dalla vita, ma se mi trovo qui a scrivere questa lettera è grazie a ciò che sono diventato lottando ferocemente per ritornare ad essere una persona. Non vorrei un passato differente, ritornerei indietro per rivivere lo stesso inferno se mi fosse data l'opportunità di poter scegliere. Perchè oggi sono una persona diversa, migliore di quella che ha spento la propria esistenza a venticinque anni, l'uomo che non sarei mai diventato senza lottare per tornare ad esistere, senza pagare un prezzo per realizzare il desiderio di un'intera esistenza. Ti voglio bene mamma, ci sarò sempre per te . Scusa il ritardo, non avrei mai voluto smettere di confessartelo. E tu papà, sei il mio eroe, starti accanto negli ultimi giorni mi ha mostrato che nemmeno la morte può spezzare un uomo, non te almeno.
Il mio sguardo è mutato, io rivedo il mio passato, e non trovo più le ceneri di una casa, ma la storia della mia famiglia, la mia storia. Vedo il vostro amore per la mia vita, che ha intrecciato le vostre esistenze anche quando avete smesso di chiamarvi marito e moglie.
In fondo non avete mai smesso di amarvi perchè eravate entrambi innamorati pazzi di me, ed io lo sono di voi due. Perdonatemi se ero troppo impegnato a cercare la famiglia perfetta per rendermi conto che noi tre saremo legati per sempre.
avevo perso la speranza di guarire dai miei problemi mentali… Scrivere è una delle cose che mi ha tenuto a galla,
e che mi ha aiutato a ritrovare la parte migliore di me. Grazie.
Sono i luoghi come questo che fanno la differenza nella vita delle persone.
Lettera ai miei genitori
Cari Mamma e papà,
Perdonatemi...
Sono in ritardo, sono un passo indietro al vostro amore, all'aver scelto di darmi la vita e di mettere me al di sopra delle vostre stesse esistenze. Sono in ritardo, mi dispiace, vi amo fin dal primo ricordo della mia vita, ma la nostra storia ha sepolto vivo l'amore dentro una bara di rabbia e dolore. Ti ricordi mamma? Ti ricordi le tue urla mentre venivi trascinata sul pavimento sin dentro la camera da letto? Io ero il bambino che tentava di chiamare aiuto al telefono senza riuscirci, quello impotente in un corridoio che aspettava di riavere indietro la sua famiglia. Papà, sei sempre stato il mio eroe, l'uomo d'acciaio che ho sempre rimpianto di non poter eguagliare. Ma in quel corridoio della nostra casa ho iniziato a perderti, perchè è lì che l'odio ha fatto breccia dentro di me... Ogni tuo atto violento ha rinforzato quell'odio e gli ha perfino donato un pensiero, quello che mai nella mia vita avrei potuto perdonarti. Mamma cara, tu eri la casa dentro cui entrare per guardare in faccia l'amore... Ma io non sono più entrato lì dentro dal momento in cui il terrore di perdermi ha preso in ostaggio la mia vita. Hai fatto di me un pupazzetto da manovrare, sento ancora la stretta delle tue catene intorno ai polsi e persino dentro la mia testa. Ho sognato fin da bambino del giorno in cui sarei riuscito a fuggire, per non voltarmi più indietro. Vi ho odiato entrambi per gran parte della mia vita.
Oggi ho quarantuno anni, è trascorso appena un anno dalla fine della lotta contro la mia malattia mentale. Una battaglia con la mia mente iniziata in silenzio tra i banchi di scuola e poi degenerata alla metà dei miei vent'anni. Papà, al tuo funerale non c'era più tuo figlio, ma solo un corpo che lo ricordava vagamente. Ho perduto me stesso per quindici anni, sospeso in un limbo fuori dalla vita, ma se mi trovo qui a scrivere questa lettera è grazie a ciò che sono diventato lottando ferocemente per ritornare ad essere una persona. Non vorrei un passato differente, ritornerei indietro per rivivere lo stesso inferno se mi fosse data l'opportunità di poter scegliere. Perchè oggi sono una persona diversa, migliore di quella che ha spento la propria esistenza a venticinque anni, l'uomo che non sarei mai diventato senza lottare per tornare ad esistere, senza pagare un prezzo per realizzare il desiderio di un'intera esistenza. Ti voglio bene mamma, ci sarò sempre per te . Scusa il ritardo, non avrei mai voluto smettere di confessartelo. E tu papà, sei il mio eroe, starti accanto negli ultimi giorni mi ha mostrato che nemmeno la morte può spezzare un uomo, non te almeno.
Il mio sguardo è mutato, io rivedo il mio passato, e non trovo più le ceneri di una casa, ma la storia della mia famiglia, la mia storia. Vedo il vostro amore per la mia vita, che ha intrecciato le vostre esistenze anche quando avete smesso di chiamarvi marito e moglie.
In fondo non avete mai smesso di amarvi perchè eravate entrambi innamorati pazzi di me, ed io lo sono di voi due. Perdonatemi se ero troppo impegnato a cercare la famiglia perfetta per rendermi conto che noi tre saremo legati per sempre.
- progettogayforum
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- Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05
Re: Se sono ancora umano
Caro Holden,
non immagini quanto mi faccia piacere rivederti qui! Sei stato un pilastro morale di questo forum, hai dato una speranza a tante persone. Hai insegnato che si può uscire anche dallo strazio e dal dolore più profondo, hai fatto vedere che c’è sempre una luce in fondo al tunnel e che si può rimanere umani anche attraversando i paesaggi più spaventosi. Hai insegnato che possiamo essere molto migliori di come ci hanno fatto e che dietro la disperazione c’è la speranza, che l’odio altrui non ci potrà portare via la nostra umanità e quello nostro prima o poi tramonterà, che bisogna guardare sempre avanti e che alla fine si può sempre scegliere quello che si vuole essere. Sono messaggi morali profondi, sono una spinta seria verso la vita, verso una vita intesa come sforzo, talvolta titanico, per essere se stessi e per migliorare se stessi.
In fondo anche in questa lettera ai tuoi genitori si ritrovano quegli stessi valori. Il male subito è stato grande ma il rapporto con chi ha commesso quel male imperdonabile non è comunque dominato dall’odio ma dal permanere di un legame che è stato costrittivo e oppressivo ma appare pian piano in un’altra luce, nella luce di chi si è lasciato quel male alle spalle e non è più capace di odiare.
Mi sento felice e onorato delle cose che hai scritto di Progetto e te ne ringrazio di cuore.
non immagini quanto mi faccia piacere rivederti qui! Sei stato un pilastro morale di questo forum, hai dato una speranza a tante persone. Hai insegnato che si può uscire anche dallo strazio e dal dolore più profondo, hai fatto vedere che c’è sempre una luce in fondo al tunnel e che si può rimanere umani anche attraversando i paesaggi più spaventosi. Hai insegnato che possiamo essere molto migliori di come ci hanno fatto e che dietro la disperazione c’è la speranza, che l’odio altrui non ci potrà portare via la nostra umanità e quello nostro prima o poi tramonterà, che bisogna guardare sempre avanti e che alla fine si può sempre scegliere quello che si vuole essere. Sono messaggi morali profondi, sono una spinta seria verso la vita, verso una vita intesa come sforzo, talvolta titanico, per essere se stessi e per migliorare se stessi.
In fondo anche in questa lettera ai tuoi genitori si ritrovano quegli stessi valori. Il male subito è stato grande ma il rapporto con chi ha commesso quel male imperdonabile non è comunque dominato dall’odio ma dal permanere di un legame che è stato costrittivo e oppressivo ma appare pian piano in un’altra luce, nella luce di chi si è lasciato quel male alle spalle e non è più capace di odiare.
Mi sento felice e onorato delle cose che hai scritto di Progetto e te ne ringrazio di cuore.
BLOG PROGETTO GAY http://progettogay.myblog.it/
BLOG STORIE GAY http://nonsologay.blogspot.com/
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STORIE GAY E NON SOLO https://gayproject.wordpress.com/
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Re: Se sono ancora umano
Mi sono spesso
chiesto
quando ero
ancora
un ragazzino
infelice
se il futuro
sarebbe
stato diverso.
E' la domanda
che mi sono posto
quando ho iniziato
a soffrire
di problemi mentali.
Immerso in un presente
dove sperare
per il meglio
appariva
un atto disperato
mi teneva a galla
in entrambi
i casi
la volontà feroce
di uscire fuori
dalla palude
in cui mi trovavo.
Non arrendermi
mi ha salvato
la vita.
Non sono guarito
dai miei
problemi mentali
grazie a dei farmaci
o ai dottori.
Il tempo e la
mia voglia matta
di ritornare
quello che ero
un tempo,
mi hanno restituito
briciole della mia
umanità
giorno dopo giorno.
Non so cosa mi
riserverà il futuro,
ma se mi guardo
indietro
sorrido
e penso che
ne è valsa
maledettamente
la pena.
Grazie a tutti coloro
che mi sono stati accanto
leggendo le mie parole
Sapevo di non essere solo
dentro questo forum
e questo mi ha reso più forte
chiesto
quando ero
ancora
un ragazzino
infelice
se il futuro
sarebbe
stato diverso.
E' la domanda
che mi sono posto
quando ho iniziato
a soffrire
di problemi mentali.
Immerso in un presente
dove sperare
per il meglio
appariva
un atto disperato
mi teneva a galla
in entrambi
i casi
la volontà feroce
di uscire fuori
dalla palude
in cui mi trovavo.
Non arrendermi
mi ha salvato
la vita.
Non sono guarito
dai miei
problemi mentali
grazie a dei farmaci
o ai dottori.
Il tempo e la
mia voglia matta
di ritornare
quello che ero
un tempo,
mi hanno restituito
briciole della mia
umanità
giorno dopo giorno.
Non so cosa mi
riserverà il futuro,
ma se mi guardo
indietro
sorrido
e penso che
ne è valsa
maledettamente
la pena.
Grazie a tutti coloro
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leggendo le mie parole
Sapevo di non essere solo
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e questo mi ha reso più forte
- progettogayforum
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- Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05
Re: Se sono ancora umano
Caro Holden, leggo ora questa poesia e ti ringrazio di condividere cose così personali su questo forum. Ciò che mi ha sempre colpito di te è quel ricordarsi di essere ancora umani, quella volontà di andare oltre la disperazione, perché la speranza è al di là della disperazione. La sofferenza apre la porta alla comprensione di realtà di cui prima non si sospettava neppure l'esistenza. Nelle tue poesie la nota finale è sempre in positivo, è un costruire, un dare valore alla vita, nonostante tutto e tutti, è un ricordarsi che nessuno ci può rubare la nostra umanità. Grazie Holden!
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Re: Se sono ancora umano
Eh, ma caro Holden, neanche gli dei potrebbero conoscere il loro "futuro" senza che questo sia già un "presente". E quindi? La teologia medioevale si è interrogata a lungo sul fatto che l'onnipotenza divina potesse trovare un limite nella possibilità di cambiamento non del futuro ma del passato. Il mito di Iside si è, a mio avviso, più coerentemente dedicato a facoltà, eventualmente divine, della memoria.
Che i greci chiamavano Mnemosyne. Una delle/gli tante/i amanti di Zeus ^ _ ^
Che i greci chiamavano Mnemosyne. Una delle/gli tante/i amanti di Zeus ^ _ ^
Re: Se sono ancora umano
Avere il terrore
come un interruttore
acceso
nella mente
Vivere come un' ombra
per sfuggire
il giudizio della gente
Fin quando
non ti accorgi
che quel pulsante
nel cervello
può essere spento
Ho vissuto
un lungo tratto
della mia vita
pensando
che la paura
facesse
parte del mio
modo di essere,
del mio carattere.
Poi la scoperta
di un mondo
dove
le emozioni
non hanno
il controllo
della mia vita
come fossi
il personaggio
di un videogioco.
Il mondo non
ha magicamente
smesso
di farmi paura.
Il mio passato
non è cambiato,
ma ho capito
strada facendo
che mi è concessa
una grande
opportunità,
spegnere
quell'interruttore
e scegliere
il modo di
affrontare
la vita
Non sono
più prigioniero,
ansia e paura
non governano
più le mie azioni,
combattere
per la mia
libertà
è stato
un lungo viaggio,
l’unico che
abbia
dato
un senso
alla mia vita.
come un interruttore
acceso
nella mente
Vivere come un' ombra
per sfuggire
il giudizio della gente
Fin quando
non ti accorgi
che quel pulsante
nel cervello
può essere spento
Ho vissuto
un lungo tratto
della mia vita
pensando
che la paura
facesse
parte del mio
modo di essere,
del mio carattere.
Poi la scoperta
di un mondo
dove
le emozioni
non hanno
il controllo
della mia vita
come fossi
il personaggio
di un videogioco.
Il mondo non
ha magicamente
smesso
di farmi paura.
Il mio passato
non è cambiato,
ma ho capito
strada facendo
che mi è concessa
una grande
opportunità,
spegnere
quell'interruttore
e scegliere
il modo di
affrontare
la vita
Non sono
più prigioniero,
ansia e paura
non governano
più le mie azioni,
combattere
per la mia
libertà
è stato
un lungo viaggio,
l’unico che
abbia
dato
un senso
alla mia vita.
- progettogayforum
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- Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05
Re: Se sono ancora umano
Che cosa bella hai scritto! Non c’è paura che non si possa sconfiggere, non c’è dolore che non si possa superare. Spegnere l’interruttore della paura, voltare pagina, questa è la pietra miliare del nostro ricominciare!! Grazie Holden!!
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Re: Se sono ancora umano
E bello ciò che scrivi, sono contento per te;
credo che per spegnere quell interruttore si debba incontrare una persona che abbia L ingresso nella tua mente, o meglio che gli si dia libero accesso..essendo convinti che per quella persona vale la pena che la luce sia spenta, fregandosene del giudizio della gente. almeno per me finché non arriverà quel momento sarà così, spero che La luce prima o poi venga spenta o almeno diminuisca L intensità ...
credo che per spegnere quell interruttore si debba incontrare una persona che abbia L ingresso nella tua mente, o meglio che gli si dia libero accesso..essendo convinti che per quella persona vale la pena che la luce sia spenta, fregandosene del giudizio della gente. almeno per me finché non arriverà quel momento sarà così, spero che La luce prima o poi venga spenta o almeno diminuisca L intensità ...
Re: Se sono ancora umano
Ho avuto
paura
di dover
affrontare
le conseguenze
dell’essere me stesso
Ho avuto
paura
d’essere picchiato
se mi fossi
ribellato
quando
gli altri
mi prendevano
in giro
Ho avuto
paura
di non essere
abbastanza
sveglio
da meritare
il rispetto
degli altri.
Così nascondi
te stesso
agli altri
e segui
il copione
del gruppo.
Solo ora
mi rendo conto
che c’è
un prezzo
da pagare
per preservare
la propria
identità.
Restare aggrappati
a quello che siamo,
chi siamo nel
profondo
di noi stessi
è l’unica
maniera per
non morire
dentro,
per non portare
a spasso
i nostri corpi
come fossero
degli automi.
Non voglio
più rinunciare
a me stesso
per paura
d’assumermi
la responsabilità
di lottare
per difendere
la mia identità
paura
di dover
affrontare
le conseguenze
dell’essere me stesso
Ho avuto
paura
d’essere picchiato
se mi fossi
ribellato
quando
gli altri
mi prendevano
in giro
Ho avuto
paura
di non essere
abbastanza
sveglio
da meritare
il rispetto
degli altri.
Così nascondi
te stesso
agli altri
e segui
il copione
del gruppo.
Solo ora
mi rendo conto
che c’è
un prezzo
da pagare
per preservare
la propria
identità.
Restare aggrappati
a quello che siamo,
chi siamo nel
profondo
di noi stessi
è l’unica
maniera per
non morire
dentro,
per non portare
a spasso
i nostri corpi
come fossero
degli automi.
Non voglio
più rinunciare
a me stesso
per paura
d’assumermi
la responsabilità
di lottare
per difendere
la mia identità
- progettogayforum
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Re: Se sono ancora umano
Grazie Holden!! Le cose che scrivi sono molto belle e molto vere e sono delle lezioni di vita e di dignità per tutti!! Nelle tue poesie non c'è mai una parola di troppo, non c'è niente di inutile, il discorso arriva nel profondo perché è vero e essenziale. Un abbraccio!
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