Le nostre poesie, o quasi

Romanzi, racconti, poesie, canzoni e componimenti di ogni genere scritti dai ragazzi del Progetto
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green-eye
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Iscritto il: sabato 11 settembre 2010, 18:29

Re: Le nostre poesie, o quasi

Messaggio da green-eye » mercoledì 15 dicembre 2010, 19:46

il mio sarà minkione come me!! :lol:
connettiti che ti dico tutto così
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo

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kikko
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Re: Le nostre poesie, o quasi

Messaggio da kikko » mercoledì 15 dicembre 2010, 20:07

yessir, Capo!

ciao trippa!

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Isolander_Andy
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Re: Le nostre poesie, o quasi

Messaggio da Isolander_Andy » venerdì 17 dicembre 2010, 22:43

RITRATTO NOTTURNO

Sto qui.

Dolce brezza
di mezzo tempo, fuori.

Sto qui.

Mi affaccio;
i lampioni, i palazzi,
i cartelli, le vetrine,
le auto,
WHOOM!

Sto qui,
senza dover pensare.

Guardo fuori dalla finestra,
la finestra è aperta sul mondo.

Sto qui,
in piedi, seduto, sdraiato.

Rinfranca il cuore
la vista di un uomo,
che come me,
semplicemente...
È...
Isolander
«Non credo alla storiella della mezza mela. L'altra metà sono sempre io. E solo dopo essermi completato potrei scegliere davvero cosa fare. Magari potrei dividere un cesto con un'altra mela.»

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davide
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Re: Le nostre poesie, o quasi

Messaggio da davide » domenica 9 gennaio 2011, 17:29

Musicisa e anche un pò poeta eh isuccio? ma cos'è che non sai fare.Scherzi a aprte molto carina davvero.Io sono negato totalmente quindi lascio a voi e ai vostri versi il palcoscenico

sono una foglia che danza portata dal vento. vengo a cercarti...per incontrarti di nuovo come fosse la prima volta

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Volonté Duvall
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Iscritto il: domenica 9 gennaio 2011, 10:34

Re: Le nostre poesie, o quasi

Messaggio da Volonté Duvall » domenica 9 gennaio 2011, 21:17

Cià dai, posto una delle mie "poesie" (eufemismo)...spero vi piaccia :)

Marionetta:
Seggo
vestito di olivo
e candido
glicine,
tra mediocri
di rosa
aneliti,
stillando
gocce
della mia anima
svenata.

In mano
l'ardente Foscolo
cullo
tra i sospiri.
Mentecatto
il mondo
che fecemeli
emanare!
Non so,
non vedo,
ma invoco.

Or passeggio
sfogliando
co'diti
le pagine
di cotal Virgilio;
compagna
mi è sola
la notte,
in purpurea veste
da camera
e supplizio.

Mesto
giungo ai lochi
de' reietti
angeli:
d'un tratto
sfiorisce
la mia veste,
s'esala
il verde umore
-dolce equivoco!-
e more il riso.

L'anabasi
è un attimo
ivi;
coperto
d'ispidi pruni,
sul retro
una ruvida
croce,
orchestro
sette miseri
armenti.

Vagassi
tu errando
nella metà
della perdizione,
a epurarmi
sarai costretto;
ritto starò
in stracci,
tenendo
putredine
tra i gelidi polsi.
Scoprii di essere un Nessuno...di non essere completo.
Proprio come tutti loro, ero venuto al mondo senza un cuore.
Avrebbe fatto qualche differenza?
Se avessi un cuore...allora sarei "qualcuno"?

http://shufflecoffee.blogspot.com/

barbara
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Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: Le nostre poesie, o quasi

Messaggio da barbara » domenica 9 gennaio 2011, 22:42

Caspita Volontè Duvall ( o meglio M. ) , questa poesia sembra tratta da un antico manoscritto. Dovrebbe essere scritta a mano con una penna d'oca e non al pc ... Vero è che certi sentimenti travalicano le epoche storiche e in certi istanti ci sentiamo molto più vicini a Foscolo che al Resto del nostro mondo.
Bravo davvero!

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Stravinsky
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Re: Le nostre poesie, o quasi

Messaggio da Stravinsky » lunedì 7 febbraio 2011, 18:52

Hem...senza dubbio la mia poesia riporta il clima in un ambiente molto più terra-terra rispetto l'aulica e complessa poesia di Duvall (che, lo devo dire, mi ha lasciato senza parole!)

A te che quando sono sperduto nel mio silenzio
teso ad ascoltare i suoni della mia solitudine,
sai rincuorarmi con uno sguardo,
un gesto, una parola. Un respiro.

A te che hai avuto la pazienza
di sopportare le volte in cui,
avvilito e arrabbiato,
avrei voluto spaccare il mondo.

A te, la cui voce è capace di
distogliermi dalle folli ansie
che troppe volte prendono il sopravvento
rendendomi vuoto.

A te, il cui sorriso caldo e tenero
mi aiuta ad uscire da questo guscio
che troppo spesso e troppo stretto
mi impedisce di volare via.

A noi, così vari e così veri
così dolci e così spregiudicati
così simili e così diversi.
Alla nostra vita insieme. Al nostro mondo.
Criticare i difetti altrui è rendersi incapaci di accettare le proprie debolezze. Ascoltare l'altro è sentirlo respirare e permettergli di vivere i suoi silenzi. Non giudicate, contemplate. Non rifiutate, guardate. Non disprezzate, ascoltate!

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Volonté Duvall
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Re: Le nostre poesie, o quasi

Messaggio da Volonté Duvall » lunedì 7 febbraio 2011, 19:01

Grazie del commento Stravinsky, positivo o negativo che sia il tuo stupore :) ho sempre visto l'arte come un modo di esprimersi molto soggettivo, dunque è ben accetto sia il consenso che il dissenso.

Comunque beh anche la tua poesia è molto bella...ha una caratteristica che vorrei avere certe volte: la semplicità.
Comunque cià, ho trovato in un quaderno una poesia di due mesi fa, molto controversa come testo e allusioni...sempre poliedrica e complessa all'esagerazione come l'autore XD
Tornando alla tua però ripeto: molto cadenzata, molto basilare, giunge subito alle orecchie e al cuore: ottima ritmica, frizzante, espressiva. Purtroppo credo che per apprezzarla appieno bisognerebbe necessariamente essere la tua Musa ispiratrice...o il tuo Apollo ispiratore ;)
Ne vorrei leggere altre...mi piace la tua scrittura!
Scoprii di essere un Nessuno...di non essere completo.
Proprio come tutti loro, ero venuto al mondo senza un cuore.
Avrebbe fatto qualche differenza?
Se avessi un cuore...allora sarei "qualcuno"?

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jackrabbit
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Iscritto il: lunedì 10 gennaio 2011, 2:51

Re: Le nostre poesie, o quasi

Messaggio da jackrabbit » lunedì 7 febbraio 2011, 22:23

Isolander_Andy ha scritto:RITRATTO NOTTURNO

Sto qui.

Dolce brezza
di mezzo tempo, fuori.

Sto qui.

Mi affaccio;
i lampioni, i palazzi,
i cartelli, le vetrine,
le auto,
WHOOM!

Sto qui,
senza dover pensare.

Guardo fuori dalla finestra,
la finestra è aperta sul mondo.

Sto qui,
in piedi, seduto, sdraiato.

Rinfranca il cuore
la vista di un uomo,
che come me,
semplicemente...
È...
cavolo....bellissima, veramente. :)

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Stravinsky
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Iscritto il: mercoledì 14 luglio 2010, 11:35

Re: Le nostre poesie, o quasi

Messaggio da Stravinsky » lunedì 7 febbraio 2011, 23:13

Duvall è assolutamente positivo il mio stupore!
Comunque è vero che possiamo capirla solo io ed il mio ragazzo :)
Nel senso che ci sono diversi avvenimenti che sono successi davvero durante il nostro incontro (sai abitiamo in città lontane).
Mi è stato vicino in situazioni difficili per me (prima strofa), e con me è stato veramente paziente (seconda). Nelle nostre telefonate su skype la sua voce ed il suo sorriso mi hanno sempre calmato e fatto fantasticare.
Nell'ultima strofa l'"uguali" ed il "diversi" non si riferisce tanto al rapporto fra noi due ma a come siamo noi rispetto agli altri: gay in una società eterocentrica. Diversi dagli altri, ma uguali in quanto persone che si amano.
Lo "spregiudicati" idem! Siamo stati un'ora davanti ad una Chiesa con i credenti che passavano con espressione fra il divertito e lo scandalizzato! xD

Comunque ho altre cosine ma sono stupidaggini :)
Criticare i difetti altrui è rendersi incapaci di accettare le proprie debolezze. Ascoltare l'altro è sentirlo respirare e permettergli di vivere i suoi silenzi. Non giudicate, contemplate. Non rifiutate, guardate. Non disprezzate, ascoltate!

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