UN TITOLO ANONIMO

Romanzi, racconti, poesie, canzoni e componimenti di ogni genere scritti dai ragazzi del Progetto
Rispondi
Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5947
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

UN TITOLO ANONIMO

Messaggio da progettogayforum » lunedì 17 aprile 2017, 10:17

Ho aperto il PC ma non ho niente da dire, sono molto stanco, sento parole che non ascolto, faccio meccanicamente tante cose, ma l’insoddisfazione è profonda, l’idea di aver buttato via la vita si affaccia sempre più spesso, con la pretesa velleitaria di poter ancora cambiare qualcosa. Non riesco ad assumere decisioni e mi lascio andare ad una marea di meccanismi che ormai vanno avanti da sé, sento il disagio di questa meccanicità. Parlare, piano piano, si restringe al solo ascoltare, mentre la mente vaga altrove, in cerca di una qualche motivazione. Mi limito a rispondere quello che il mio interlocutore vuole sentirsi dire, è l’unico dialogo possibile. Odio le discussioni, le avverto come espressioni tipiche della impossibilità di capirsi. Cerco di essere conciliante, di adeguarmi, ma mi accorgo che sono solo parole e che il desiderio di fondo non è quello di cercare un dialogo, ma di farne finalmente a meno. È questione di separatezza, di assenza di possibilità, di chiusura progressiva, la mia chiusura, in un mondo separato ma tranquillo. Vorrei chiudere gli occhi, lasciare vivere il corpo senza pensieri, vorrei liberare la mente, svuotarla, sarebbe quella la serenità. Basta con le parole.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5947
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: UN TITOLO ANONIMO

Messaggio da progettogayforum » lunedì 17 aprile 2017, 13:48

Non so fare proprio più nulla, non riesco a caricare un programma sull’i-pad non ricordo le password le procedure mi sembrano dannatamente complicare, non ho la pazienza per leggere pagine di istruzioni in inglese, la digitazione minuta è un problema, mi scattano pagine e cose non richieste, mi innervosisco e chiudo tutto, basta! Sono diavolerie che non sono più per me, codici, conferme, istruzioni, procedure, ecc., faccio una confusione terribile e non sono più in grado di fare nulla. Sono stanco, nervoso, sono costretto a rinunciare a moltissime cose, la realtà è che sono vecchio e che ormai tante cose sono al di là delle mie possibilità. Dopo i tentativi frustranti ho il mal di testa e la pressione alta. Stamani ho dimenticato per l’ennesima volta di prendere le medicine, ora non posso prenderle perché è passata l’ora, e starò fino a domattina senza e con la pressione alta… non ne posso più.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5947
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: UN TITOLO ANONIMO

Messaggio da progettogayforum » lunedì 17 aprile 2017, 16:29

Un senso di sonnolenza, di macchinalità, di automatismo mentre la mente profonda è assonnata, residua la mente meccanica, lucida come una macchina che, nella sua estraneità, funziona ma si limita ad eseguire. Le pause lunghe, i tempi dilatati, il continuo rinvio, la stanchezza fisica, la difficoltà anche nel movimento, l’assenza di vero dolore, l’ottundimento, il chiudersi nel proprio cervello, il sonno della mente partecipativa mentre quella meccanica lavora… Difficile stringere il pugno perché le mani sono gonfie, le caviglie si ingrossano e camminare è meno facile. Il desiderio del sonno al battito lento del cuore tende a prevalere anche sulla volontà, anche scrivere al computer crea qualche problema. Vorrei dormire, in un sopore profondo per molte ore, e svegliarmi vivo. Da me ci si aspetta partecipazione, entusiasmo, non mancherò ai miei doveri, se ne avrò la forza. Nulla è nuovo, tutto è previsto, meccanico, non solo il quotidiano, le medesime situazioni, le medesime parole, i medesimi gesti, ormai solo ripetitivi, tutto è travolto da una generale svalutazione, da una perdita di senso, dalla degradazione del mentale nel solo vivere fisico.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5947
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: UN TITOLO ANONIMO

Messaggio da progettogayforum » lunedì 17 aprile 2017, 19:20

Il sonno desiderato non arriva, interviene un’ansia indefinita, un senso di allarme, il cervello meccanico continua a girare, ad analizzare, a cercare di capire, è un girare a vuoto, un ripetere loop in stallo, un elaborare senza basi, e poi c’è la solitudine, amata e odiata, un rifugio e una prigione dello spirito, il senso di incomunicabilità, più nel non riuscire a capire che non essere capito, c’è l’inadeguatezza a cose troppo grandi o troppo serie che penso di avare sottovalutato, c’è l’idea di ritirarsi, di chiudersi, di fuggire, di andare lontano, di riposare tranquillo nei limiti del possibile, l’idea di avere avuto una enorme presunzione e di non avere concluso nulla, di avere sprecato il mio tempo in autocompiacimenti, in retorica facile, in chiacchiere vuote. La stanchezza è grande ma il sonno non arriva e il bla bla continua senza senso.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5947
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: UN TITOLO ANONIMO

Messaggio da progettogayforum » lunedì 17 aprile 2017, 21:18

Domani sarà solo la continuazione di oggi, con le stesse incertezze, con le stesse indeterminazioni, con le stesse mediocrità, forse bisognerà fare delle scelte ma totalmente al buio, totalmente a caso e senza il supporto di nessuno. Ecco il senso della solitudine, un senso ingenuo che reclama partecipazione e comprensione che non è capace di dare a sua volta, l’ennesimo pretendere di essere al centro della scena, un vizio umano, certo, ma di una umanità bambina. Il senso, la percezione della solitudine, o meglio della sofferenza prodotta dalla solitudine dovrebbe attenuarsi con gli anni e con l’esperienza che ce la mostra inevitabile. La sofferenza non viene dalla solitudine, che è fisiologica, ma dall’illusione di poterla superare, come il sogno di volare agitando le braccia è frustrante solo per coloro che non capiscono i limiti della natura umana. La solitudine è una realtà neutra, come tutte le cose, che si tinge dei colori dell’anima che via via la sperimenta, crea disagio solo se paragonata ai sogni, spesso si fa desiderare se paragonata alla realtà. A che serve questo ragionamento? Non serve assolutamente a nulla, non ha il potere di cambiare i colori dell’anima. Intanto è calata la sera, un’altra sera. Spero che il sonno mi annebbi la mente perché la stanchezza lucida è faticosa da sopportare.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5947
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: UN TITOLO ANONIMO

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 19 aprile 2017, 19:46

Ho le idee confuse, ma la stanchezza è meno frenetica, è ora di non pensare e di abbandonarsi al riposo, di svuotare la mente. Scrivere per riempire un foglio non ha senso e io non ho niente da dire.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5947
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: UN TITOLO ANONIMO

Messaggio da progettogayforum » giovedì 20 aprile 2017, 12:41

Ieri ero stato in campagna, avevo fotografato gli alberelli (tre castagni innestati, due fichi di diversa varietà e un cachi), che mi sto coltivando da due anni, zappatura, concimazione, ecc. ecc., erano uno splendore, tante foglie nuove, verdissime e di un verde tenero.
Stamani torno in campagna ed è la desolazione più totale, le foglie sono del tutto secche e nere, alcune sembrano appassite improvvisamente, non so che pensare, non ha piovuto ma altre piante, anche piccole, sembrano non avere segni di seccume, poi capisco: questa notte (tra il 19 e il 20 Aprile 2017) la temperatura è scesa sensibilmente sotto lo zero e ha seccato tutte le gemme e le foglie nuove.
Ero andato in campagna per innaffiare le piante, perché non piove da tempo, ma non ho fatto nulla, ho visto lo sfacelo, ho chiuso tutto e sono tornato a casa. Ho fatto tanti chilometri e ho pagato l’accesso all’autostrada, all’apparenza del tutto inutilmente, ma ho imparato una lezione: le cose vanno per conto loro e seguono il loro corso, i sogni, i progetti e i compiacimenti non servono a nulla.
Il mio giardinetto che prima era solo un intrico di rovi, prima o poi tornerà ad essere un intrico di rovi e per ritardare quel periodo di qualche anno ci vuole troppa fatica. È meglio lasciare che la natura faccia il suo corso fin da adesso.
La metafora è molto generale: non ha senso seminare quello che non può crescere. Prima o poi la gelata arriva.
Questo episodio mi riporta all’idea del conto consuntivo della vita e il bilancio fa paura: un’infinità di tempo sprecato del tutto inutilmente, risultati nulli se non negativi, una sola soddisfazione: non aver messo figli al mondo.
Sono stanchissimo per aver fatto l’ennesima cosa del tutto inutile ma devo andare a fare la spesa, perché bisogna pure andare avanti.

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5947
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: UN TITOLO ANONIMO

Messaggio da progettogayforum » venerdì 21 aprile 2017, 19:50

Mi è stato detto che bloccare questo argomento è un modo di fare da padre-padrone, allora lo riapro, perché non sono né padre né padrone

Avatar utente
agis
Messaggi: 1222
Iscritto il: sabato 28 dicembre 2013, 22:27

Re: UN TITOLO ANONIMO

Messaggio da agis » sabato 22 aprile 2017, 10:10

Bah non sarai un padre-padrone ma destride sei e destride rimani ecco ^_^. Quando vai a fare la spesa fatti mettere sacchetto doppio che con i sacchetti di oggi e le bottiglie non si sa mai e poi non vorrei che ci venissi a fare un panegirico sull'inutilità di comprar bottiglie che, sfondato il sacchetto, vanno a finir rotte per terra ihihihihihihih :lol: .
La temperatura è scesa sotto lo zero dici? Ooohh ma che orrenda ed insospettabile tragedia... :o . Qualche anno or sono, dalle parti mie, venne un inverno particolarmente rigido e morirono una metà buona dei limoni in terra piena della provincia a dispetto dei rimedi messi in atto da gente di ben più competente di me. Parlo naturalmente di piante anche secolari. Ciò nondimeno, a parte l'elegante e doveroso profluvio di moccoli e bestemmie nei confronti della divinità misericordiosa che accompagnò l'evento, non mi risulta che poi molti ne inferissero la necessità di non piantare o innestar più limoni nuovi. Son cosucce che, in fin dei conti, finiscono sempre per capitare in quelle lande mentali ove si attribuisca un senso all'impermanenza o, finanche, ai principi della termodinamica caro ^_^. Ed io, secondo te, invece, cosa dovrei dire o fare, vecchia chiavica, che mi sono trovato afidi appiccicati finanche alle mie due piante di Artemisia Absinthium? :o :o :o Ma è semplice ovviamente. A tout seigneur tout honneur. Al cospetto di cotanti afidi scafati e corazzati mo mi vesto come la Sigourney Weaver in Alien, gli sparo più sapone che ad un autolavaggio e poi stiamo un po' a veder chi comanda qui :twisted: . Poi mo mi vado a comprar pure du pacchetti di sigarette di quelle forti e a buon mercato che gli acari della tinozza grossa hanno i giorni contati MUHEHEHEHEHEHEH! :twisted: :twisted: :twisted:

Avatar utente
progettogayforum
Amministratore
Messaggi: 5947
Iscritto il: sabato 9 maggio 2009, 22:05

Re: UN TITOLO ANONIMO

Messaggio da progettogayforum » sabato 22 aprile 2017, 12:41

Per gli afidi c'è un rimedio solo e infallibile: le coccinelle! Lo dico per esperienza, lo scorso anno avevo tante piante di rose infestate dagli afidi verdi, ho contattato un sito specializzato nella lotta biologica e mi hanno mandato, al modico prezzo di 40 euro,300 uova di coccinella, da mettere in zona, meglio tra le foglie del timo o nell'erba alta. Consigliavano di lasciare un decimo del terreno incolto come rifugio per le coccinelle, che volano e se non trovano un ambiente adatto possono andarsene via e il problema degli afidi può ripresentarsi. Non è passata una settimana che le uova si sono schiuse e le coccinelle hanno cominciato il loro lavoro, in 4 giorni non c'era più un solo afide. Siccome c'è un pezzo di terreno incolto, che ho lasciato deliberatamente incolto, anche quest'anno si vedono le coccinelle e non ci sono afidi! Proprio zero!

Rispondi