Carne

[kikko]

mh posto sta cosa scritta da me un pò di tempo fa...(evidentemente non ho di meglio da fare adexo XD). non ha pretese e come altre cose che scrivo di tanto in tanto nasce da sensazioni. perciò a chiunque avrà il coraggio di leggerla chiedo scusa anticipatamente se l'ho involontariamente costretto a questa tortura (la curiosità uccise la capra -ricordo che è un animale ma non ricordo quale- e la capra mi sta simpatica beeeeeeeeeheh XD). ciauzz giente!


Carne (titolo)


Il mio macellaio è sicuro: sono pronto. Lui è esperto, mi ha visto tremare, gli anni della frollatura sono finiti, la mia carne è da mangiare. Tocca ogni parte di me, vedo nel suo sguardo la soddisfazione di chi mi ha cresciuto per questo. Mi farà a pezzi, venderà ogni cosa di me. La mia anima, parte nobile, da lei ricaverà il sensibile e lo venderà caro, starà attento ad evitare il nervo e triterà la parte dura con le mie speranze inutili, lui non butta via niente, alla fine riuscirà a vendere anche quelle a clienti che vorranno farcire con sapore superfluo il piatto insipido della loro vita.


Silenzio


Pendo da questo gancio mentre fluida la mia vita scorre nel catino che mi sta di sotto. Osservo la mia vicina di casa, appena entrata, accostarsi al banco. Mi evita con disgusto. Non è da li, non da me, che riceve la carne che consuma. Questa è la sua certezza, preferisce non guardare, non sapere, pensare al taglio, alla parte. Domani lei tornerà a comprarmi, sceglierà la parte di me che le piace di più, quella che digerisce meglio, sicuro. Valgo più a pezzi che intero, il mio macellaio lo sa, lui è esperto.


Silenzio


Sono nato per soddisfare il bisogno di altri. Ho vissuto per alimentare il bisogno di altri. Adesso che non parlo più, sfamo l’esistenza degli altri con la parte di me che preferiscono consumare. Allora, buon appetito gente!

[barbara]

Caspita! kikko , geniale davvero la scelta della carne come protagonista di un racconto, reso per di più in prima persona . Ed éun personaggio così vivo che , ti assicuro, mi sono confusa e credevo che fosse l'animale un momento prima di essere ucciso.
Un animale con cui ci sentiamo solidali, da subito. Insieme a lui (a quel che è rimasto di lui) guardiamo con occhi duri la crudeltà del macellaio, l'ipocrisia della cliente, come se non ci appartenesse.
Come ogni racconto , può anche rappresentare una metafora della vita. Ci sono momenti in cui ci sentiamo così: alienati, fatti a pezzi, consumati da chi si mostra incurante della nostra storia e dei nostri sogni.
Di questo monologo mi ha colpito il tono amaro e tagliente , la fierezza. Non implora pietà, non tradisce paura . Una mucca che riesce a dire la sua pure dopo che è stata macellata dev'essere comunque una mucca che sa il fatto suo.

[progettogayforum]

Kikko non so che dire sono sconvolto un po' dalla genialità della cosa e un po' dal fatto che mi rendo conto di avere dei tabù anzi direi un tabù col quale tu invece te la cavi benisismo (la comare secca dell'avatar e un po' l'argomento di Carne). Tu non hai paura di questo tabù e ne tiri furoi cose originalissime che fanno riflettere. Sarà che sono vecchio ma il tabù lo sento.

[Telemaco]

Già, davvero sorprendente...
certe sensazioni le puoi rendere concrete solo parlando d'altro.

[green-eye]

dovresti aggiungere prima della lettura:ATTENZIONE questo post può provocare fame impulsiva e salivazione abbondante

e meno male che dicevi d'essere un barbone culturale tu...seriamente credo che solo un patito del genere horror come te poteva usare espressioni così crude ma così mirate a generare nel lettore quelle immagini...sembra quasi di sentire il rumore delle gocce di sangue che lentamente fuoriescono dalla carcassa dell'animale appeso...ora magari si scoprirà che in realtà il macellaio è l'enigmista...
bene ho esaurito la mia autonomia di parole serie,posso solo aggiungere i complimenti per la creatura che ti è uscita dal cu...ore

una domanda: tu hai scritto che sei nato per soddisfare gli altri,per sfamarli...ma tu di cosa ti nutri???

[kikko]

grazie ragazzi/e per aver avuto il coraggio di leggerla. quando si scrive qualcosa si parte sempre dalla propria esperienza personale, che dà al contenuto il proprio significato, ma la cosa che rende uno scritto felice e che ognuno lo filtra attraverso la sua di sensibilità e gli accorda il senso che preferisce. quello che ho scritto è in realtà una metafora dell'essere gay per me. il macellaio è il mio destino spietato, cinico e a volte crudele, mi ha maturato fino a convincermi che valgo più "a pezzi che intero" e lui è bravissimo a vendermi così. la "vicina" è il mondo che mi circonda, tutti quelli che mi sono intorno, tutti quelli che ogni giorno comprano di me la parte che gradiscono o che preferiscono, rifiutando il me intero nella sua completezza mi impediscono di essere ed accettare ciò che sono. la frase conclusiva credo che riassume bene l'idea... nasciamo per soddisfare il bisogno di un uomo e una donna di essere genitori, cresciamo alimentando le loro aspettative, e quando ci scopriamo per ciò che siamo realmente e diventiamo ostacoli di noi stessi, smettiamo di parlare, smattiamo la ricerca di comunicare questo a chi ci sta intorno, lasciando che gli altri ci facciano a pezzi e ci divorino a seconda di ciò che preferiscono di noi( lasciando fuori l'insieme lasciano fuori la verità di noi).
=)

[barbara]

Leggo e..........per una volta non ho parole. Stupore assoluto!

Ecco , adesso è passato!
Lo stupore è un'emozione sottovalutata a mio parere, Parlo dello stupore autentico: quello che precede la curiosità.
E adesso infatti sono curiosa!!!

E ti volevo chiedere: ma queste cose le hai pensate :
prima si scrivere il brano?
durante? dopo ? o dopo averlo fatto leggere? e prima ne avevi pensate altre?
Non ti sei mai stupito di ciò che hai scritto?

Anche la curiosità è bella , però!

[kikko]

barbara, allora se non ho spiegato il senso del mio scritto nell'introduzione al testo è soltanto perchè volevo capire quanto del suo contenuto fosse immediatamente recepito da chi lo leggesse. quindi è stata una scelta quella di affidarne il senso alla sensibiltà personale di ognuno. credo perciò di poter garantire che la mia spiegazione non è nata nè prima nè dopo averlo scritto o aver letto i vostri commenti (mi sono piaciuti tutti tantissimo), ma direi che fa parte di ciò che ho scritto considerato che era ciò che volevo trasmettere. poi mi chiedi se mi sono stupito mai di ciò che scrivo, non ho capito bene se ti riferisci alla spiegazione del mio scritto o a ciò che scrivo in generale; in tutti e due i casi direi di no, perchè non credo che ci sia nulla di straordinario, al contrario mi stupisco spesso di tanto che tanti scrivono qui sul forum il che mi suggerisce che un gay ha una sensibilità, una profondità, una creatività ed una percezione della realtà di gran lunga più affascinante e straordinariamente umana di molta normalità etero. ciauzz =)

DS: auauauah e comunque mi hai marzullato con quella raffica di domande ahah ciao sbaciuk

[barbara]

Ti chiedevo queste cose perchè sono curiosa di sapere se agli altri capita lo stesso che capita a me. Raramente so cosa scriverò nel momento in cui mi metto al pc. E' solo molto tempo dopo, che mi dò una spiegazione, che poi cambia nel tempo.

[morrissey]

Bello kikko, molto originale e crudo, come piace a me! Sei ufficialmente il Chuck Palahniuk del forum!