40 anni e una vita buttata via

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Jek70
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Re: 40 anni e una vita buttata via

Messaggio da Jek70 » sabato 28 luglio 2012, 11:05

È vero Notturno non è facile trovare degli amici ma questa è una verità generica e vale anche fra gli etero. Nei locali gay è difficile riuscire a trovare delle persone con cui fare amicizia ma non perchè nei locali ci vada gente poco di buono, del resto lo dimostra il fatto che ci sei andato anche tu, ma sostanzialmente il problema di quegli ambienti, come anche le chat a sfondo erotico, è che le persone non riescono a socializzare. Ma questo vale anche per un etero nelle stesse situazioni.
Qualche volta mi è capitato di andare a Padova con qualche amico in un paio di questi locali a tema, non parlo di ambienti estremi con dark allegata, ma parlo di ambienti normalissimi tipo pub o discoteche, ambienti che di fatto non hanno nulla di particolarmente gay se non il fatto che si sa che la gente che li frequenta è della "confraternita" ;) . Ebbene il problema è che per come sono impostati non potresti socializzare neppure con tutta la buona volontà, musica (se così la vogliamo chiamare) a volume assurdo che ti impedisce anche di fare due parole e soprattutto persone che vanno già con un loro gruppo di amici per passare la serata, come del resto ci andai io e quindi poco propense, se non per nulla interessate, a conoscere altre persone nel senso vero del termine. Poi percarità, può sempre accadere di conoscere qualcuno con cui si può instaurare un rapporto amichevole ma la cosa, proprio per via del contesto, è abbastanza difficile.
Le chat erotiche poi, per come sono impostate, tendono a far si che la gente dia il peggio di se, persone che magari conosciute in contesti diversi potrebbero essere piacevolissime ed educate.

Ci vuole pazienza e non demordere mai.

In questo forum ad esempio, per come è realizzato, le persone che lo frequentano hanno comportamenti ben predisposti alla socializzazione proprio perchè anche l'ambiente stesso stimola a questo.

Per ritornare invece al discorso che anche nell'ultimo tuo post menzionavi riguardo il bersagliamento di domande veramente invadenti e di una maleducazione unica, comincerei fossi in te a rispondere in merito. Forse in questi anni hai sempre lasciato loro la possibilità di prendersi troppa confidenza. Purtroppo sai com'è, se dai un dito si prendono un braccio ma questo non impedisce di invertire le cose, basta semplicemente cambiare registro e soprattutto devi cominciare a non sentirti più in obbligo di dover dare spiegazioni e anche di non sentirti inferiore a coloro che si sono sposati. Ogni persona fa la vita che più gli aggrada e se qualcuno ti chiede come mai non ti sei ancora sposato, freddalo senza esistazioni anche con una semplice e brutale risposta. Anche perchè quando si superano certi confini, va anche bene sbattere qualche porta in faccia a certa gente. Paradossalmente vedrai che ti rispetteranno di più, te lo dico per esperienza.

salvettino
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Re: 40 anni e una vita buttata via

Messaggio da salvettino » sabato 28 luglio 2012, 19:56

Ciao Notturno, non è vero affatto che hai buttato via una vita intera. Intanto, hai ancora del tempo per riscattarti per tutto quello che è stato il tuo passato e ciò che vorrai farne del tuo futuro. Anhe io sono stato sottoposto a certe situazioni, ma sono così sprontato che rispondo a tono, non mi interessa e non mi è mai interessato nulla di ciò che pensano gli altri. Non ho mai fatto ciò che viene imposto dal quieto vivere ma faccio solo ciò che ritengo sai un bene per la mia persona: voglio andare a ballare? ci vado e vado in discoteche gay (tanto per fare un esempio), voglio uscire da solo? lo faccio, agli altri non deve importare nulla se sono da solo o vado a trovare chissà chi, volgio farmi la ceretta perchè in estate voglio indossare le canottierine belle? lo faccio per non apparire disgutoso come altri che vanno in giro con una pelliccia di pelo umano,insomma, sii più libero di vivere. Secondo me se vai oltre le convenzioni, ti sentirai già più libero di vivere. Per quanto riguardano le domande che ti fanno gli altri, ma rispondigli di farsi i c--- propri e che non sei il primo idiota che si mette con qualcuno senza prima valutarne le conseguenze, insomma, qualche bugia serve sempre. Invece, per gli amici, se non ne hai, inizia con il cercare ragazzi in chat, valuti se sono in grado di essere delle belle persone e soprattutto serie e inizi a instaurare un rapporto sociale con loro. Da cosa poi nasce cosa e magari ti becchi un fidanzato anche, io te lo auguro vivamente. Io purtroppo non ne ho, malgrado viva da solo , lontano dai genitori e avendo un'età di 28 anni.

Notturno
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Re: 40 anni e una vita buttata via

Messaggio da Notturno » domenica 29 luglio 2012, 1:03

novecentosette ha scritto: Dalle cose che scrivi sembra che abiti in un paese un po' indietro con la mentalità, quindi ci può stare che sei assillato da domande come quelle. Io non abito in una grande città, ma a me quelle domande non le fanno. Parlo dei coetanei e dei colleghi di lavoro
Ciao 907. No... la mia forse e' una condizione mentale, un problema mio, non degli altri, forse e' per il modo per come IO mi pongo con gli altri, perche' dal Paesello alla Metropoli l'andazzo non cambia. Ho grandissima difficolta' a farmi amici (indendo amici etero, gay non ne trovo), i pochi amici che ho mi sobillano di domande impiccione, e ho anche paura che se dovessi farmi, che so, 7 nuovi amici, le domande impiccione si moltiplicherebbero per 7, quindi tendo sempre piu' a chiudermi in me stesso...

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Re: 40 anni e una vita buttata via

Messaggio da Notturno » domenica 29 luglio 2012, 1:15

geogio ha scritto: ho 36 anni e chissà perché a me quelle domande non le fanno; potrei davvero contarle sulle dita di una mano.
Allora mi chiedo quale potrà mai essere la ragione, non essendo neanche io dichiarato, né effemminato.
O lo capiscono da qualcos’altro (ma non credo) o l’unica spiegazione che mi do riguarda le molte attività in cui gli altri mi vedono impegnato, contento e sempre attivo, raramente triste

Ciao. Il problema e' che al di fuori del mio lavoro che e' solitario (sono il capo di me stesso, non entriamo nei dettagli...) la mia vita sociale e' quasi nulla! Al contrario di te, socialmente NON sono impegnato, sono infelice, inattivo e triste. E questa mia bruttissima non-vita sociale devo anche mascherarla quando qualcuno mi chiede "Ma cosa faaai quando non lavooooriii?". Mica posso rispondere "sto chiuso in casa a piangere per la solitudine!"

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Re: 40 anni e una vita buttata via

Messaggio da Notturno » domenica 29 luglio 2012, 1:45

Nicomaco ha scritto: Che fiume, anzi, che alluvione di domande!
Anche a me è capitato qualche volta di doverle subire (ho due anni più di te… fatti conto …).
Ma le ho subite e continuo qualche volta a subirle, sopratutto da parte di qualche familiare “impenitente” che mi vorrebbe accasato con figli e mogliettina che mi stiri le camice.
Però ho imparato a rispondere a tono.

Ciao Nicomaco, scusa, ma COME rispondi a tono? Io non ho armi per difednermi. Io sono solo, e davanti a conoscenti maritino-mogliettina che mi impongono la loro superiorita' in mille modi espliciti ed impliciti, cosa faccio? Loro sono sicuri di essere superiori a me perche' sono "accasati". Se io dovessi dire loro che io "sto bene da solo" (difficile da dire perche' per me NON E' VERO), in loro scatta la Sindrome da Crocerossina: "Eeeeeh, ma non sarebbe meglio se tuuu.... dai... ti aiutiamo noi a cercare qualcuuunaaa..."
Nicomaco ha scritto: Personalmente non ho mai pensato che dichiarare ad amici e conoscenti che sono gay servisse a mettere le cose in chiaro e che questo avrebbe cambiato qualcosa di importante nella mia vita visto il contesto nel quale vivo.
E sono ancora convinto di questo.

Concordo. Non posso fare coming out a 40 anni. Sarebbe ridicolo. Un pasticcio. Passerei per super-bugiardo. E poi, se facessi coming out, mentre ora sono Notturno il [ inserite varie cose qui ], dopo sarei Notturno il Gay, solo quello, per molti.
Mi vergogno di essere gay? Purtroppo, purtroppissimo, la risposta e' si'. Per l'avanzamento culturale in cui si trova l'Italia adesso, la risposta e' si'.
Nicomaco ha scritto:toccare con mano la banalità di essere gay tra altri gay che non ti guardano per saltarti addosso, ma solo per parlare di loro stessi, della loro quotidianità, dei loro problemi (che sono problemi molto ricorrenti oltretutto), perché no … anche di bei ragazzi e (in modo garbato) di sesso … un po’ come fanno tutte le persone normali.
Eh caspita! E' chiedere troppo?

Jek70 ha scritto: Nei locali gay è difficile riuscire a trovare delle persone con cui fare amicizia ma non perchè nei locali ci vada gente poco di buono, del resto lo dimostra il fatto che ci sei andato anche tu, ma sostanzialmente il problema di quegli ambienti, come anche le chat a sfondo erotico, è che le persone non riescono a socializzare.
Vero. I locali gay (che bazzicavo in gioventu', ora mi sentirei fuori luogo, anche se il mio aspetto "tiene") non sono fatti per socializzare. Ricordo che nessuno mi si avvicinava, nessuno mi parlava. Brutto non ero. Voi direte: Notturno, forse eri timido. Si', ero un po' timido, quindi era da tenere in conto che io non avrei fatto il primo passo e che pochi mi si sarebbero avvicinati, ma non IL NULLA! Ero trasparente nei locali gay...



Jek70 ha scritto: Per ritornare invece al discorso che anche nell'ultimo tuo post menzionavi riguardo il bersagliamento di domande veramente invadenti e di una maleducazione unica, comincerei fossi in te a rispondere in merito. Forse in questi anni hai sempre lasciato loro la possibilità di prendersi troppa confidenza. Purtroppo sai com'è, se dai un dito si prendono un braccio ma questo non impedisce di invertire le cose, basta semplicemente cambiare registro e soprattutto devi cominciare a non sentirti più in obbligo di dover dare spiegazioni e anche di non sentirti inferiore a coloro che si sono sposati. Ogni persona fa la vita che più gli aggrada e se qualcuno ti chiede come mai non ti sei ancora sposato, freddalo senza esistazioni anche con una semplice e brutale risposta. Anche perchè quando si superano certi confini, va anche bene sbattere qualche porta in faccia a certa gente. Paradossalmente vedrai che ti rispetteranno di più, te lo dico per esperienza.

Il problema e' che... loro si sentono superiori, io mi sento inferiore, io non ho armi per difendermi... rispondo a tono sapendo che in fin dei conti hanno ragione loro?
E poi... mettiti nei panni di un etero, soprattutto di un UOMO etero. Di cosa puo' conversare con me? Che argomenti abbiamo in comune? Si', lui puo' anche parlarmi delle sue cose, e io ascoltarlo, ma quella non e' conversazione, e' un monologo.
Di cosa puo' chiedere (e parlare) un uomo etero con me?

- Di figli (...che palle...) non puo' parlarmene perche' io non ne ho.
- Di eventuali problemi con la mogliettina non puo' parlarmene perche' io la mogliettina non ce l'ho.
- Di relazioni precedenti non me ne puo' parlare perche' io non ho mai avuto relazioni e non posso certo dirlo!
- Di C&F non me ne puo' parlare perche' io non ne so niente.
- Di sport non me ne puo' parlare perche' io di sport NON SO NIENTE. Non mi interessa lo sport. Devo fare un corso accelerato per poterne parlare?
- Di marche di automobili non me ne puo' parlare perche' io me ne intendo pochissimo.
- Se e' un lavoratore dipendente, dello stress di essere un lavoratore dipendente non me ne puo' parlare perche' io non sono in quella situazione.

Di che parliamo io e un etero? Di ogni quanto mi faccio la ceretta? (Questa era una battuta, ma comunque la situazione e' tristissima.)

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IsabellaCucciola
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Re: 40 anni e una vita buttata via

Messaggio da IsabellaCucciola » domenica 29 luglio 2012, 11:13

Ciao Notturno, ti premetto che cercherò di scrivere con tutta la dolcezza possibile...
Allora...
Notturno ha scritto:Loro sono sicuri di essere superiori a me perche' sono "accasati". Se io dovessi dire loro che io "sto bene da solo" (difficile da dire perche' per me NON E' VERO), in loro scatta la Sindrome da Crocerossina: "Eeeeeh, ma non sarebbe meglio se tuuu
Scusa Notturno, tu sei uomo di 40 anni, giusto? Allora penso che a 40 anni saprai tu cosa è meglio per te no? Quindi quando ti incominciano a dire: “ma non sarebbe meglio se tuuu” , tu rispondigli: “A 40 anni saprò io cosa è meglio per me no?”
Notturno ha scritto:Loro sono sicuri di essere superiori a me perche' sono "accasati".
Notturno, il fatto che loro si sentano superiori non implica affatto che lo siano ;) … Di certo ti parleranno solo delle gioie di avere moglie e figli senza parlarti dei problemi che ci possono essere in una coppia… La loro forza deriva dal fatto di aver seguito un percorso dettato dalla società: sposarsi e avere figli (come peraltro hai notato tu...)….
Notturno ha scritto:Nicomaco ha scritto:
toccare con mano la banalità di essere gay tra altri gay che non ti guardano per saltarti addosso, ma solo per parlare di loro stessi, della loro quotidianità, dei loro problemi (che sono problemi molto ricorrenti oltretutto), perché no … anche di bei ragazzi e (in modo garbato) di sesso … un po’ come fanno tutte le persone normali.

Eh caspita! E' chiedere troppo?
Non è chiedere troppo... Intanto qui hai trovato un ambiente in cui sfogarti e hai visto che gay seri esistono... è un primo passo per uscire dalla solitudine...
Notturno ha scritto: I locali gay (che bazzicavo in gioventu', ora mi sentirei fuori luogo, anche se il mio aspetto "tiene") non sono fatti per socializzare. Ricordo che nessuno mi si avvicinava, nessuno mi parlava. Brutto non ero. Voi direte: Notturno, forse eri timido. Si', ero un po' timido, quindi era da tenere in conto che io non avrei fatto il primo passo e che pochi mi si sarebbero avvicinati, ma non IL NULLA! Ero trasparente nei locali gay...
Notturno, nei locali gay conta come riesci a vendere la tua immagine e soprattutto sono locali "ricreativi", e difficilmente chi va in un posto simile lo fa senza secondi fini... è ovvio che se un ragazzo va li solo per cercare qualcuno con cui avere solo un rapporto sessuale ci prova con uno timido contando che di sicuro alla sua richiesta di fare qualcosa il timido risponderà di no...
Ho avuto un'esperienza simile anche io una volta in cui sono andatat in una discoteca gay, tranne il fatto che due ragazzi carini (e molto tamarri :roll: ...) mi hanno riso in faccia...
In conclusione non puoi cercare l'amicizia e l'affetto in posti in cui è molto difficile trovarli...

Perché, per non uscire un po' da camera tua, non vai a un museo, in una libreria, non leggi... Lo so che sono tutte cose solitarie, ma devi renderti conto che la solitudine non deve diventare un a cosa che "ingabbia" la tua vita, per quanto ci siano tanti momenti in cui la solitudine ti mette ko.

Non perdere mai la speranza di trovare qualcuno... Un primo passo per uscire dalla solitudine lo hai fatto... Vedrai che ne farai altri...

Un abbraccio :) , Isabella
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

Nicomaco
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Re: 40 anni e una vita buttata via

Messaggio da Nicomaco » domenica 29 luglio 2012, 13:42

Ciao Notturno.
Beh, direi che alcune cose che dici “pescano” nel vero.
Se si sta in compagnia degli etero alla nostra età e si tratta di etero fidanzati, sposati o conviventi (cosa che capita 9 volte su dieci ….), è inevitabile che le persone parlino della loro esperienza di vita familiare e affettiva e che ci si senta un po’ tagliati fuori per questo.
Si è tagliati fuori di meno (e a me capita spesso) se con gli etero si parla di lavoro, di vacanze, di politica, di arte, di musica, di cinema ecc. ecc. … argomenti tutto sommato neutri (almeno fino a un certo punto).
Non è quindi necessario parlare di sport.
Inoltre anche secondo me è vero che mettersi a parlare con gli etero della nostra personale esperienza affettiva e sessuale, il che presuppone un “coming out” più o meno esteso, è quasi follia pura, per la semplice ragione data dal fatto che il dialogo non sarebbe mai alla pari e quasi sicuramente qualche forma di imbarazzo o disagio emergerebbero prima o poi. O anche qualche forma di superiorità come dici tu ….
E anch’io non ho mai voluto fare la cavia.
Vuol dire vergognarsi di quello che si è?
No. Assolutamente no. Io non mi vergogno affatto. Ma sono consapevole che io sono uno e il mondo e fatto di milioni di persone, che nella stragrande maggioranza dei casi non approva che un omosessuale possa avere una vita di relazione di tipo affettivo paragonabile a quella degli etero.
Chi sostiene il contrario o cerca di sdrammatizzare o è disinformato o è in mala fede (sarò anche duro … ma io la penso cosi …).
Che fare?
Cercare con un po’ di pazienza di trovarsi degli amici che si trovino nella stessa nostra condizione.
Questo potrebbe essere un primo passo importante come ti è stato detto.
Non demordere!
Quarant'anni sono un'età splendida! ;)
La verità, vi prego, sull'amore (W.H. Auden)

barbara
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Re: 40 anni e una vita buttata via

Messaggio da barbara » domenica 29 luglio 2012, 15:06

Beh Notturno, devi avere molto allenamento perchè stai tenendo testa a tutti quanti in questa discussione ;) al punto che sono curiosa di sapere come commenterai il mio intervento :mrgreen:
Comunque a parte le battute, mi sembra di capire che il tuo obiettivo sia duplice. Da un lato vorresti avere dei veri amici o comunque passare il tuo tempo libero in modo più stimolante per te.
Dall'altro vorresti liberarti di queste fastidiosissime domande, che hanno una ricaduta negativa sul tuo umore a quanto dici.
Sul primo obiettivo ci sarebbe molto da dire. La tua è una condizione comune a molti single ad esempio, sia etero che gay. Ho amiche non sposate che mi hanno parlato dell'importanza per una donna single di programmare ad esempio il tempo libero in modo tale da non cadere nella depressione.
E' proprio la solitudine , la mancanza di passioni da coltivare , l'insufficienza di amicizie che fa ritornare nella mente un tarlo che ti riporta al perchè sei solo, a cosa hai concluso ecc
Questo vale anche per gli eterosessuali pur in modo diverso. Si ripensa alle opportunità mancate, alle scelte che si sono o non si sono fatte, ci si autoanalizza sul proprio carattere , finendo spesso per condannarsi prima ancora del processo. Così alla tristezza di un sabato sera si aggiunge il senso di colpa, la vergogna, la paura o la rabbia anche.
Le mie amiche hanno trovato col tempo delle soluzioni per impegnare questo tempo in modo da restare serene . A volte, ti confesso ,perfino le invidio ; invidio questa loro libertà di poter decidere momento per momento cosa fare.
Dall'esterno le vedo così piene di vita, anche se un giorno ho detto a una di loro ( che ha dieci anni più di te )questa cosa e lei mi ha risposto : "Ma non sai come è triste a volte pensar che non appartieni a nessuno".
Tuttavia per lo più è serena o forse ha imparato col tempo a organizzarsi meglio.
Ora la tua situazione è differente dalla sua, ma spero solo di averti dato qualche spunto in più di riflessione.
Riguardo all'altro obiettivo, sai quando si ha un amico o amica che è single , che è una persona interessante , magari pure attraente, può venire automatico dire certe cose in buonaa fede. credo che se lo fanno è perchè non gli sfiora l'idea che tu possa essere gay , ma magari ti considerano un po' orso, per cui cercano di spronarti.
Nel caso invece pensassero che ti fossi gay , l'insistere con queste domande mi porterebbe a chiedere che tipo di amici sono e se non posso trovarne di meglio.
Credo che si possa ottenere che qualcuno smetta di fare o di dire una certa cosa, ma bisogna essere decisi nel farlo e continuare a chiederlo per dimostrare che davvero devono smetterla.
Se mi trovassi in una situazione simile proverei a prendere un amico da parte e gli direi : "Capisco che siete preoccupati per me o che vorreste aiutarmi a trovare qualcuno, forse pensate di stimolarmi , di incitarmi a darmi da fare, purtroppo però devo confessare che queste frasi mi provocano molta tristezza, per cui vorrei che tu e gli altri evitaste di farmele. Apprezzerò molto se in futuro farete il possibile per venirmi incontro."
Non so, pensaci...

Notturno
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Re: 40 anni e una vita buttata via

Messaggio da Notturno » lunedì 30 luglio 2012, 1:42

Nicomaco ha scritto: sono consapevole che io sono uno e il mondo e fatto di milioni di persone, che nella stragrande maggioranza dei casi non approva che un omosessuale possa avere una vita di relazione di tipo affettivo paragonabile a quella degli etero.
Chi sostiene il contrario o cerca di sdrammatizzare o è disinformato o è in mala fede

Bravo Nicomaco. E' proprio questo il punto! Chi non lo capisce ha i prosciutti sugli occhi!

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Re: 40 anni e una vita buttata via

Messaggio da Notturno » lunedì 30 luglio 2012, 1:44

Nicomaco ha scritto: Quarant'anni sono un'età splendida!
Per un etero forse...
Non ditemi che non e' cosi', dai!
Toglietevi i prosciutti dagli occhi...

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