Voglio solo essere gay

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salame
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Voglio solo essere gay

Messaggio da salame » venerdì 5 febbraio 2010, 2:47

Ciao a tutti, vi racconto la mia storia, i miei problemi, dubbi, incertezze, nella speranza di ricevere qualche consiglio, comprensione e magari aiuto. Spero di non essere logorroico.

Beh, il tutto, credo, inizia con una storia di amore. Adesso ho 28, al tempo ne avevo 23 ed ero innamorato di una ragazza alla follia, lei era tutto per me. Ho passato con lei il periodo più bello della mia vita. Poi la storia è iniziata a rotolare. A quel tempo mi feci un viaggio di un mesetto con un amico. In quel frangente lei, rimasta sola e per questo odiandomi (me lo disse lei dopo) diventò super amica con un mio amico. Erano diventati come fratello e sorella. Tornato dal mio viaggio, e preso atto della situazione, beh il sottoscrito è impazzito. Non riuscivo ad accetare la cosa, assolutamente. Mi sono sentito trascurato, in secondo piano, di troppo a volte. Ho reagito nel peggiore dei modi, sono diventato iper geloso, ansiosissimo, ho inizato ad avere manie di persecuzione e sono caduto in depressione. Odiavo quel mio amico, la persona in between, giuro che lo avrei ammazzato. Tutto ciò, unito al fatto che sebbene per me fosse inconcepibile lei non rinunciava alla sua amicizia, ha portato pian piano alla fine della nostra storia.

Con essa, sono finito anche io.

Al tempo condividevo casa con altri ragazzi che, da bravi "machi" italiani, vedendomi debole, ansioso e paranoide hanno iniziato a chiamarmi "frocio". Preciso che io mai, ma propio mai, avevo mai avuto alcun interesse, dubbio o impulso omosessuale. Mai. Ero etero, sempre stato etero. Ero stato con diverse ragazze e avevo avuto due o tre storie serie ed in quel momento ero innamorato pazzo.

Bene, ricordo come se fosse ieri, una notte pensai che forse era vero, avevano ragione, ero gay. E la prima persona su cui ho avuto un pensiero fu proprio quel ragazzo, il mio ex-amico, super amico della mia ex morosa. Da li, disastro.
Da quel momento il dubbio sul mio orientamento sessuale non mi ha più abbandonato. E' sempre nella mia testa, un martello pneumatico continuo, costante. Non riesco apensare ad altro, non riesco a smettere di dirmi e chiedermi se sono gay o no. E' una cosa terribile, mi impedisce di vivere, di fare qualsiasi cosa.

E come si fa sentire la mia omosessualità? Sebbene imbarazzante lo confesso, a livello anale. Odio il mio ano. Non so come spiegarlo, è come se facesse di tutto per farmi capire che sono gay. Mi da sempre fastidio, prude, è presente. Sembra comico, patetico, ma è vero. E' come un fardello che mi porto con me. Come un demone sulla spalla che ti dice "sei gay, sei gay..". Da un pò di tempo non mi da solo fastidio però, è più come se mi dicesse (come mi vergogno) che vuole essere usato, picchiato, rovinato. Quasi un istinto masochista. Ho cercato di ignorarlo per anni ma è impossibile e sbagliato. E ora lo sto affrontando e mi dico che va bene lo stesso, non c'è nulla di male e basta, sono gay. io sono gay e lo so.

Tornando alla mia storia, dal giorno in cui ho avuto i primi dubbi consapevoli riguardo la mia sessualità ad oggi la mia vita è un inferno. Sono ansioso e depresso, sempre. Mi odio. Mi faccio schifo. Ho cercato di tirare avanti, non ho chiesto aiuto a nessuno (stupido) e mi sono un attimo risollevato. Dopo qualche mese ho conosciuto un'altra ragazza. Abbiamo inizaito ad uscire e lei si è innamorata di me. Io la ho usata, ci sono stato per 3 anni, ho cercato di amarla, ma non sono stato capace di farlo davvero e ora, mi ha lasciato. Ed è giusto così. Soffro, molto, ma non posso continuare a fingere. A nascondermi in lei.

Ormai distrutto da tutto questo da pochi mesi ho inizato a vedere uno psicologo. Mi aiuta, molto. Mi sta facendo capire che devo accettare quello che sono, essere me stesso e basta. Però io non ce la faccio. Ho paura, mi sento solo e disperato ma lottto. Lotto con tutto me stesso.

Ho pensato molte volte di ammazzarmi, perchè non ce la faccio più. La mia vita fa schifo così, non ha senso. Non so chi o cosa sono, non so cosa voglio, non so. Giuro che sto facendo di tutto per accettarmi. E sono al punto di dire che io voglio essere gay. Voglio esserlo, lo voglio. Ma non ci riesco. Vedo ragazzi in giro che mi piacciono, lo ammetto, lo so. Provo attrazzione (e, sembra assurdo, ma mi piacciono solo quelli decisamente etero, per i quali provo molta invidia e gelosia). Ma non riesco a lasciarmi andare, non riesco ad immaginarmi a baciare o abbracciare o fare sesso con un uomo. Ci provo con tutto me stesso ma non riesco. Provo a guardare film porno gay ma niente, non mi eccitano. Mai sognato un rapporto omosessuale, mai avuto una erezione per "motivi" omosessuali. Mai. Mai toccato, baciato o sfiorato un uomo. Mai masturbato pensando ad un uomo, ci provo ma non riesco. Dall'altra parte invece, il sesso con le donne mi viene bene, eccome. Stessa cosa riguardo alla masturbazione.

Il mio psicanalista dice che è perchè ho troppa paura, non mi accetto e ho interiorizzato troppa omofobia (vengo da un paesino di campagna dove il "frocio" è paragonato al diavolo, potete immaginare..). Sarà vero ma cosa devo fare per saltarci fuori?? Mi dico dalla mattina alla sera che sono gay, che non c'è problema e che devo solo accetarmi. Ho inizato a frequentare locali gay, ho conosciuto una lesbica alla quale ho confidato tutto e con la quale si va a serate gay. ma non ci riesco.

Io non ce la faccio più. Voglio, ma davvero voglio una fine di tutto questo perchè è solo sofferenza. Voglio essere gay, accettarlo e vivere bene. Vi prego aiutatemi.

Chiedo scusa a tutti, lo so sono patetico. A leggere le storie degli altri mi faccio forza, ma non basta. E' difficle a 28 anni affrontare se stessi davvero e per la prima volta. Cambiare se stessi adesso, dopo una vita da etero scoprirsi gay, è dura cavolo. Ma non sono solo, o meglio mi sento meno solo grazie a voi. Grazie, grazie, grazie.

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progettogayforum
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Re: Voglio solo essere gay

Messaggio da progettogayforum » venerdì 5 febbraio 2010, 16:44

Ciao,
ho letto stamattina presto la tua mail e nella mattinata ci ho ripensato più volte. Poiché hai il sostegno di un analista, che certo ti conosce molto meglio di come posso fare io attraverso una mail, sarebbe di buon senso non intromettersi ma, dopo la lettura della tua mail, ci sono delle cose che ritengo doveroso dirti al di là di qualunque considerazione. Da quello che dici (e lo dici in modo assolutamente non equivocabile) non sono affatto portato a pensare che tu sia un gay che non si accetta ma che manifesti i segni di una nevrosi fobico ossessiva che si è concentrata sull’idea di essere gay. Non ti spaventare della parole, perché sono cose piuttosto comuni e, nella grande maggioranza dei casi, sono una reazione a condizionamenti pesanti di origine ambientale che si possono benissimo superare. In buona sostanza, tu non presenti alcun elemento oggettivo che faccia pensare che tu sia gay. C’è solo un minimo cenno: “E la prima persona su cui ho avuto un pensiero fu proprio quel ragazzo, il mio ex-amico, super amico della mia ex morosa” che potrebbe lasciarlo pensare. Che pensiero hai avuto su quel ragazzo? Da tutto quello che scrivi dopo non sembrerebbe neppure un vero pensiero a sfondo sessuale, quanto una fantasia disturbante, prima manifestazione di una nevrosi fobico ossessiva. Questa ipotesi è avvalorata dal fatto che scrivi: “Da quel momento il dubbio sul mio orientamento sessuale non mi ha più abbandonato. E' sempre nella mia testa, un martello pneumatico continuo, costante. Non riesco a pensare ad altro, non riesco a smettere di dirmi e chiedermi se sono gay o no. E' una cosa terribile, mi impedisce di vivere, di fare qualsiasi cosa.”
Gli elementi oggettivi tipici dell’orientamento sessuale, legati ai comportamenti sessuali di coppia e alla masturbazione, sono nel tuo caso tutti e nettamente etero. Aggiungo che, da quello che scrivi, non sembri avere un’idea concreta di che cosa significhi essere gay, è un’idea che in qualche modo ti attrae (vorresti essere gay) e in qualche modo ti spaventa (non riesci ad essere gay) ma, di fatto hai una visione del tutto irreale dell’essere gay. Quello che scrivi circa la sessualità anale e che tu consideri un sintomo determinante dell’essere gay, in realtà non ha nulla a che vedere con l’essere gay. La maggioranza dei ragazzi gay (parlo di quelli non dichiarati e non frequentatori di locali) non ama affatto e non pratica il sesso anale, che è derivato in gran parte dalla pornografia e dall’imitazione dei ruoli dei rapporti etero, imitazione che nei rapporti spontanei tra persona gay non ha alcun significato. Un gay è un ragazzo maschile in tutti i sensi che si innamora di un altro ragazzo maschile in tutti i sensi e che non cerca da nessun punto di vista il sostituto di una donna, anche se la gente pensa il contrario. Essere gay significa amare un ragazzo cioè un proprio pari, senza ruoli. Più il modo di vivere le esperienze omosessuali si stacca dai tradizionali modelli della pornografia e diventa spontaneo più si restringe l’ambito dei ruoli sessuali di imitazione etero. Hai iniziato a frequentare locali gay ma per trovarci che cosa? I gay che frequentano i locali sono pressoché tutti dichiarati e sono una percentuale minima della popolazione gay, anche se sono una percentuale visibile, mentre la maggioranza resta invisibile. Un ragazzo gay nella grande maggioranza dei casi si innamorerebbe di un altro ragazzo e non penserebbe affatto che per sentirsi gay bisogna frequentare i locali gay. Il fatto che tu inquadri tutto in chiave sessuale piuttosto che affettiva è un altro elemento che lascia pensare che si tratti di una reazione nevrotica piuttosto che un problema di accettazione della omosessualità. Francamente mi sembra difficile pensare che tu sia gay e credo che l’idea di essere, di poter essere o di dove essere gay sia solo il portato di una nevrosi fobico ossessiva. Vengo al punto. Che fare? La risposta non è ovvia, ma il centro di queste nevrosi è il fatto che un qualche elemento invade la vita di una persona e la condiziona pesantemente. Ha certamente ragione il tuo analista quando ti dice che devi capire e devi accettare quello che sei per essere te stesso e basta, ma sul fatto che “quello che sei” equivalga ad una identità gay, francamente, non mi sembra oggettivamente sostenibile. Posso consigliarti alcune cose: in primo luogo lascia perdere i locali gay, non cercare maestri che ti insegnino ad essere gay, se tu lo fossi non avresti bisogno di maestri o di ambienti particolari per essere incoraggiato, non forzare mai la tua sessualità in nessuna direzione, non cercare di essere gay, perché essere gay non è una scelta, se lo sei lo sei, altrimenti non lo sei e basta, anche se magari l’idea disturbante di esserlo te la puoi portare appresso per parecchio tempo. Soprattutto non considerare in nessun caso l’orientamento sessuale un problema da risolvere. Io penso che tu sia solo un ragazzo etero pesantemente condizionato dall’ambiente in cui vive, che ha finito per sviluppare una nevrosi reattiva che si è poi autoalimentata a forza di rifletterci sopra. I fantasmi non esistono, ma se cominci a parlare di fantasmi e ne parli per ore tutti i giorni, in modo che la tua vita ne viene pesantemente condizionata, la paura dei fantasmi finirà per dominarti. I fantasmi non esistono, anche se la paura dei fantasmi ti può rovinare la vita. Potresti “oggettivamente” considerarti gay se ti masturbassi pensando ai ragazzi o se ti fossi innamorato in modo profondo di un ragazzo, sono queste le situazioni che spingono un ragazzo a riconoscersi gay e sono situazioni che non presentano la dimensione della presenza ossessiva e disturbante, ma dell’interesse “affettivo” prima che sessuale. In conclusione devi realmente essere quello che sei, cominciando a non farti condizionare da cose che in realtà non senti, e da quello che scrivi si capisce benissimo. Mi è capitato in altre situazioni di parlare con ragazzi che prendevano le cose come le prendi tu. Piano piano ne sono usciti proprio dando spazio alla loro vera sessualità senza “voler essere” nulla di diverso da quello che erano in realtà.
Un abbraccio
Project

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Gabriel
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Iscritto il: sabato 16 gennaio 2010, 18:52

Re: Voglio solo essere gay

Messaggio da Gabriel » sabato 6 febbraio 2010, 1:24

Ciao, benvenuto nel forum! ^^

Passando alla tua situazione... secondo me tu non sei gay. O almeno, non lo sei dalle informazioni che hai dato. I gay non sono gay perchè hanno pruriti anali (O almeno, io non ne ho mai avuti...) ma perchè sono attratti fisicamente dagli uomini. Si innamorano di loro, si perdono nei loro occhi, ascolterebbero per ore la loro voce...

Secondo me sbagli come ti poni verso te stesso. Non cercare di capire se guardare gli uomini o le donne. Guardali entrambi e semmai ti innamorerai di qualcuno, la risposta sarà lì... in quella persona. Purtroppo non è che se scopri di essere gay, ti innamori degli uomini. Non funziona esattamente così. =P E' una cosa che la senti, la vivi e impari ad accettarla.

Ti dirò, neanche io al momento mi ci vedo normalmente fidanzato con un ragazzo... ma questo perchè ho paura di non poterlo vivere serenamente. Tuttavia, so bene che amo i ragazzi e ho avuto modo di fare una controprova con una ragazza che ho baciato non provando assolutamente nulla.

Se hai voglia di parlarne in privato, dimmelo pure. Magari è più semplice sfogarsi. ;)

Ti auguro tutta la serenità di questo mondo. A presto!
No one wants to be a Lonely Star...

spirit
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Iscritto il: venerdì 28 agosto 2009, 16:59

Re: Voglio solo essere gay

Messaggio da spirit » venerdì 12 febbraio 2010, 13:13

Ciao e tranquillo, siamo tutti esseri umani con le proprie fragilità e il fatto che tu non accetti ciò, è comprensibilissimo, ma ora che in te l'hai appurato, fai un passo alla volta e non avere fretta.
Prova a parlarne e a confrontarti con persone, conoscendole come amicizie e non per altro, poichè ci si aiuta e basta.
Quando vorrai parlare, qui trovi persone disposte a farlo e a non volere nulla.
Se sentirai il bisogno, noi ci siamo!
Ciao.

salame
Messaggi: 2
Iscritto il: lunedì 1 febbraio 2010, 22:18

Re: Voglio solo essere gay

Messaggio da salame » sabato 13 febbraio 2010, 19:40

Ciao project, ciao gabriel, ciao spirit e ciao a tutti.
Ma soprattutto grazie a tutti, non sapete quanto vi sono grato e quanto mi sento in debito, spero un giorno di poter ricambiare.

Mi faccio risentire solo adesso perchè, devo ammetterlo, con le vostre risposte un pò mi avete messo in crisi. La confusione regna sovrana dentro di me, ma mi sto convincendo del fatto che sia giusto così, che si può vivere nella confusione a patto che porti a qualcosa. A patto che un giorno, se e quando passerà, potrò guardarmi indietro e dirmi che anche se è stata dura ce l'ho fatta. Lo spero tanto.

Tornando a noi, anzi a me.
Non lo so, questa cosa della nevrosi fobico ossessiva non mi torna. Mi spiego. Inizialmente leggendo quello che project mi hai scritto ho provato una sorta di sollievo, mi son detto "cavolo ma allora non sei gay, sei solo un malato di mente!" (ahaha). Quasi ci ho creduto. Ma è durato poco. Perchè non credo che sia così, dentro di me lo so. Sarebbe bello, sarebbe facile, ma sarebe falso.

Vedete, la cosa bella di tutto questo è che mi sto pian piano scoprendo, mi studio, mi ascolto, mi sento e capisco e conosco parti di me, del mio "essere", che prima ignoravo. E' dura però è anche interessante.

I fantasmi dite. No, non sono fantasmi, sono io. Ci provo da anni e non ci riesco a scacciarli questi fantasmi, perchè non sono fantasmi. Sto cambiando e faccio molta fatica ad accettarlo, ecco qual'è il vero fantasma.

Mi accorgo che guardo e mi piacciono i ragazzi, e le ragazze sempre meno. E sapete una cosa, beh ho capito che le ragazze per me sono solo fonte di ansia. Un'ansia tremenda, insopportabile, che mi impedisce di essere me stesso, di essere a mio agio con loro. Perchè dentro so che non è quello che voglio, so che sto mentendo a me stesso e a loro e questo non va bene. Quindi, ansia.

Ok, è vero, nonostante questa consapevolezza sono ancora molto lontano dal poter lasciarmi andare e vivere l'omosessualità con naturalezza e tranquillità, come una cosa normale. Però pian piano sto facendo qualche passo avanti. E' vero, non ho ancora erezioni provocate da stimoli omosessuali, niente sogni nemmeno, ma questo è perchè mi reprimo, lo faccio inconsciamente però lo faccio.

Ora, non ho intenzione di correre, di buttarmi a capofitto in questa nuova vita. E anche se ho iniziato a frequentare locali gay non è per "farmi insegnare", ma è per cercare di normalizzare la cosa. Per rimettere la questione su un piano più giusto e reale, per ridimensionare il tutto, accorgermi del fatto che noi non siamo solo il nostro orientamento sessuale, che non c'è niente di male ma anzi è normale essere gay e che gli omosessuali sono persone assolutamente normali. In sintesi, lotto contro la mia omofobia interiorizzata.

Cerco anche di convincermi del fatto che l'orientamento sessuale non è A o B, non va dagli estremi etero vs homo, ma è fluido, mutevole e personale. E forse non so, alla fine di questo percorso mi scoprirò homo ma con tendenze etero, o bisessuale. Vedremo. (Però ragazzi devo ammettere che la bisessualità mi fa quasi più paura delle omosessualità. Non fraintendetemi, non ci vedo nulla di male, è solo che mi sembra una situazione troppo instabile, sulla base della quale costruire una vita deve essere davvero molto difficie).

Beh, questo è in poche righe il punto dove mi trovo adesso. Nel giro dell'oca della vita io sono su questa casella. Presto passerò a quella dopo, sperando che sia una casella che mi faccia stare un pò meglio, e così via, casella dopo casella fino a me stesso.

Scusate se non stato prolisso come sempre e grazie ancora. Cercherò di essere più attivo sul forum, e magari uno di sti giorni mi farò vedere in chat (anche se non ho ancora capito come si fa!).

Beh se avete voglia di commentare o darmi consigli o dire la vostra fatelo per piacere, ve ne sarò grato. E se volete contattarmi, fare due chiachere, scambiarsi due opinioni ecc, basta che mi spiegate come si fa e io ci sono.

Un abbraccio

guy21
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Re: Voglio solo essere gay

Messaggio da guy21 » sabato 13 febbraio 2010, 22:00

ciao salame benvenuto!

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progettogayforum
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Re: Voglio solo essere gay

Messaggio da progettogayforum » domenica 14 febbraio 2010, 12:27

Ciao,
Il tuo ultimo intervento suona piuttosto diverso dal primo e soprattutto chiarisce che secondo te c’è un cambiamento in atto e questo potrebbe anche essere oggettivamente vero. Restano però due punti chiave che non sono risolti, ossia la mancanza di reazione sessuale fisica (erezione e masturbazione) legata ai ragazzi, che è una cosa essenziale per poter pensare ad un interesse sessuale gay oggettivo e l’idea di normalizzare la tua visione della sessualità gay frequentando locali gay. Mi spiego meglio. Tu parli di repressione della tua sessualità, ma puoi reprimere i comportamenti, che tu possa reprimere addirittura le fantasie sessuali e le reazioni fisiologiche al limite potrebbe anche essere possibile ma non è facile crederlo. Quanto alla frequentazione dei locali gay, beh, francamente, non credo proprio che siano i posti più adatti per capire che i gay vivono una condizione di normalità e che nell’essere gay non c’è nulla di strano. Potresti capire che effettivamente i gay sono ragazzi come tutti gli altri se tu ne conoscessi alcuni e avessi la possibilità di confrontarti con loro “nella vita reale”, nel mondo del lavoro, delle amicizie, ma non nel mondo dei locali gay che non sono proprio il posto adatto per capire che cosa sono veramente i gay. La stragrande maggioranza dei ragazzi gay non andrebbe mai e di fatto non va nei locali gay. C’è anche un terzo elemento che mi lascia perplesso ed è il fatto che quando parli di ragazze centri il discorso in una dimensione affettiva forte sul “lei”, quando parli di ragazzi centri il discorso sul tuo rapporto con l’omosessualità e il “lui” lo lasci sullo sfondo, come se si trattasse del tuo rapporto con l’omosessualità in astratto e non del tuo rapporto con un ragazzo, con un ragazzo vero, specifico, con un ragazzo di cui tu possa innamorarti in tutti i sensi, anche a livello sessuale, come ti capita o ti capitava con le ragazze. L’elemento vero di novità, però, il tuo ultimo post lo contiene ed è la percezione di un cambiamento e di una evoluzione in atto. In questa prospettiva il tuo voler essere gay potrebbe essere un voler accelerare un processo che senti già avviato dentro di te.

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