agis ha scritto: ↑mercoledì 11 settembre 2019, 8:56
Ma che bravo e volonteroso giovine ^ _ ^. La natura talpa scorre potente nell'abbondanza del dubbio
ma cosa ci troviate di male nel chiudere gli occhi e cosa di bene in questa vostra presuntiva chiarezza is to be scratched mammiferi eidetici e superficiali tzè
A proposito Albus, com'è che la natura talpa scorre potente nell'abbondanza del dubbio? ^ _ ^
Traduzione da Agisiano a italiano in corso...
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Scherzo ovviamente. xD Comincio a rispondere alla prima domanda, che è un po' più semplice.
Dunque... cosa troviamo di sbagliato nel chiudere gli occhi e cosa troviamo di giusto nella nostra chiarezza... beh, il mio personalissimo parere è che chiudere gli occhi porta solo a sbattere contro il primo muro che si incontra (e tu, cara talpa, dovresti saperne qualcosa
).
In passato, quando ero piccolo (elementari e medie) non avevo per nulla posto l'idea di una mia possibile omosessualità, molto probabilmente perché non credevo ci fosse la possibilità che una persona potesse innamorarsi di un'altra dello stesso sesso... o comunque, se ne ero consapevole, non la vedevo come una cosa concreta, come una cosa che potesse riguardarmi.
Tuttavia, proprio alle medie, ho avuto una forte attrazione per un mio compagno di classe che io credevo fosse solo una profonda amicizia. Solo molto anni dopo e solo dopo che ho fatto chiarezza in me stesso ho preso in considerazione l'idea che forse provavo qualcosa di più di una semplice amicizia.
Non è stato un caso isolato, ovviamente. Dentro di me sapevo che ero diverso ma ho continuato a mentirmi per tutti gli anni della scuola superiore.
Ricordo di un ragazzo palesemente gay nella mia scuola, preso moderatamente in giro dagli altri studenti e io ricordo di aver pensato istantaneamente un qualcosa del tipo "devo far in modo che non si accorgano anche di me". Lì per lì ero anche rimasto un po' colpito dal mio pensiero, ma ovviamente l'ho accantonato come ho sempre fatto e ho continuato ad andare avanti come se nulla fosse.
Nell'ultimo anno la mia professoressa di letteratura aprì un dibattito sull'omosessualità motivato a convincere una mia compagna di classe della possibilità di una tale relazione.
Presi parte alla conversazione ed ero dentro di me molto motivato a sostenere la professoressa; ovviamente i commenti scherzosi di due compagni di classe non tardarono ad arrivare e quindi feci un passo indietro.
Solo un anno dopo la scuola dovetti accettare quello che ero. Perché? Beh, perché andai addosso al muro di cui prima. xD
Ora, alla tua domanda, io ti rispondo che la chiarezza su ciò che si è aiuta ad amarsi, ad accettarsi, a capirsi, a conoscersi. Chiudere gli occhi, rifiutarsi di entrare in sé stessi per paura di conoscere davvero ciò che si è, non fa altro che incrementare il disprezzo di sé.
Questa cosa l'ho capita solo dopo. Prima mi vedevo come un mix di difetti e solo dopo quest'esperienza ho iniziato a vedermi in maniera diversa e ad avere un po' più di autostima e amor proprio.
Io spero di aver centrato la domanda... Non so perché ma ho il bruttissimo presentimento che la tua domanda doveva essere letta in un altro modo.
Passo alla seconda domanda (che Dio mi aiuti
).
Allooooora, ho due risposte... xD la prima è che la talpa (cioè tu) ha molta esperienza al riguardo per cui sarà pronta a sciogliere qualunque dubbio che le venga posto.
La seconda è un po' più ponderata... la pubblico pure però un po' mi vergogno a scriverla. xD
Essendo la talpa (come animale) cieca, non vede ciò che le circonda e quindi non si sofferma su nessun dubbio ma continuerà a vivere tranquillamente secondo la sua natura (per riprendere l'altro topic a cui risponderò a breve xD).
Potrebbe essere che il messaggio nascosto nella domanda sia di lasciar correre certi dubbi e di godersi la propria esistenza lasciando libera la propria personalità, senza preoccuparti dei pareri della comunità?
Secondo me sto diventando pazzo ahahahaha xD