Un po' triste, lo so

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Marco40
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Iscritto il: mercoledì 3 giugno 2020, 23:12

Un po' triste, lo so

Messaggio da Marco40 » martedì 9 giugno 2020, 18:51

Ciao a tutti,

ho scoperto questo forum poche settimane fa, quando finalmente alla veneranda età di 40 anni la mia testa ha accettato la mia omosessualità, sempre rimasta latente e inconsciamente rifiutata, come qualcosa di lontano e di impossibile anche solamente da considerare. Invece per 40 anni sono stato solamente uno stupido che ha sempre tenuto lontane le ragazze che gli correvano dietro, auto convincendosi che si trattasse di paura, ma ora cosciente del fatto che semplicemente non erano ciò che gli interessava.

Non vi sto a raccontare tutta la storia della mia vita, perchè quando ci penso piango, diciamo che aver perso il padre a 4 anni mi ha messo nelle mani di una madre iper apprensiva e nervosa e di un fratello che mi ha bullizzato per anni. Il risultato è stato un ragazzo omosessuale represso e spesso depresso.

Ora sono in terapia, la mia vita non è andata totalmente a puttane perchè ho un bel lavoro e qualche buon amico con cui fingo di essere etero, anche se gli amici storici forse hanno capito ben prima di me quale fosse il mio destino, ma ciò in fin dei conti non mi preoccupa più di tanto. Ciò che mi preoccupa adesso è cosa ne sarà della mia vita, perchè gli anni passati ormai non me li ridà indietro nessuno, e gli anni avvenire purtroppo li vedo avvolti nella solitudine più profonda. Non che solo stia male, lo sono sempre stato d'altronde, ma quando vedo i miei amici accoppiati, che fanno progetti per il futuro, e magari alcuni li hanno già realizzati, mi sale una malinconia assurda, e mi chiedo perchè proprio a me, perchè non sono potuto crescere come loro. Il perchè in realtà lo so perfettamente, ma nessuno mi dirà mai perchè proprio a me.

Mi piacerebbe confrontarmi con qualcuno nella mia stessa condizione, e per questo ho deciso di scrivere qui dopo aver letto mezzo forum. Magari nei prossimi messaggi riuscirò a essere più loquace e ad aprirmi di più, forse è proprio quello che adesso mi serve.
Grazie per l'ospitalità.
Marco

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progettogayforum
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Re: Un po' triste, lo so

Messaggio da progettogayforum » venerdì 12 giugno 2020, 1:38

Ciao Marco, intanto ti prego di scusarmi per il ritardo nell'approvazione del tuo post. So che è una cosa imperdonabile e cercherò di fare in modo che non succeda più!
Sono contento che tu sia qui tra noi! Siamo pochi ma il nostro piccolo mondo è reale e il clima è semplice e cordiale. Spero tu possa trovarti bene qui! Benvenuto nel Forum!!

AlbusDumbledore
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Iscritto il: venerdì 28 giugno 2019, 10:47

Re: Un po' triste, lo so

Messaggio da AlbusDumbledore » venerdì 12 giugno 2020, 11:41

Ciao Marco! :D

Ti do anche io il mio benvenuto nel forum!
Inizio a sentirmi davvero molto piccolo vedendo l'età degli utenti ahaha

Ho letto con passione il tuo messaggio. Mi dispiace molto per ciò che hai dovuto subire, ma posso garantirti che non sei il solo: conosco diverse persone, anche nella mia famiglia, che hanno perso uno o entrambi i genitori da bambini. Io posso solo immaginare la sofferenza che si può provare.

Mi hai incuriosito quando ti sei chiesto "perché proprio a me?". Avresti voluto scaricare il problema ad un'altra persona? Non credo... e allora vorrei rigirarti la domanda in "perché non a te"?
Nessuno di noi è diverso o speciale e ognuno ha bene o male i priori problemi, perché la vita è questa e sicuramente tu, che hai più esperienza di me, hai avuto modo di constatarlo già da solo tempo fa. E nonostante tutto sei riuscito ad uscirne vincitore e ora hai più consapevolezza di te, hai modo di vivere nuovamente, perché non è tutto finito, anzi! Direi che per te è tutto iniziato!

Probabilmente ora ti starai chiedendo "è possibile ricominciare a 40 anni, dopo aver buttato tanto tempo?"
Caro Marco, il tuo tempo non è stato buttato, è stato utilizzato!
Ognuno ha le proprie tempistiche, i propri ritmi e non vuol dire che se gli altri hanno iniziato prima allora arriveranno più lontani di te. Camminano su percorsi diversi, faranno scelte diverse, avranno una vita diversa. Non migliore, non peggiore, ma diversa!
Avrai anche raggiunto i 40, ma la tua vita non è mica finita oggi! Hai tanti altri anni davanti, se parti già sconfitto allora sì che i tuoi anni li hai buttati e butterai anche quelli che rimangono; non sei neanche a metà vita!

Ti lascio un link di un video che mi aiuta quando sono giù di morale per le tue stesse paure (io, che sono molto più giovane di te... e qui dovrei farmi due domande!). È molto semplice, lo avevo anche già pubblicato in un altro commento, ma credo e spero che ti possa, nel suo piccolo, accendere il motore e farti ripartire più carico di prima.

https://youtu.be/xGEl--dJm5k

Un abbraccio forte!
"La causa fondamentale dei problemi è che nel mondo moderno gli stupidi sono sicuri di sé, mentre gli intelligenti sono pieni di dubbi."

Bertrand Russell

T4O
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Iscritto il: giovedì 2 aprile 2020, 11:21

Re: Un po' triste, lo so

Messaggio da T4O » venerdì 12 giugno 2020, 21:40

Ciao Marco40

Ben arrivato e sono contento di aver parlato con te in chat
Sei una bella persona ed è stato un momento che mi ha gustato.
Puoi concentrarti su ciò che non va fin che vuoi è un tuo diritto.
Però sai cosa mentre lo fai sappi che invece io vedo le cose diversamente e sono molto contento per te
perché?
Perché dopo aver capito chi sei e cosa vuoi, non resta che innamorarti e prima o poi accadrà. di questo sono sicuro.
Comunque vada non hai perso tempo né hai preso una rincorsa forse le cose non stanno semplicemente così e forse non avrà mai senso quello che è successo fino ai 40. Ma ora un tu sei più te stesso come mi hai detto. E questo nessuno te lo può togliere mai più.
Sei vivo, sei qui, direi che sei esattamente nel momento giusto nel posto giusto.
Quindi ben arrivato e buona vita!


Ps. un amico se ne scatafotte :D in generale se sei gay o etero, se è un amico gli piaci come sei e ti sostiene in quello che fai perché si augura sempre il meglio per te. Poi la prudenza non è mai troppa e tu sai con chi parlare e con chi manco morto.
ogni giorno qualcosa di bello ti è già successo e qualcosa di bello ti accadrà ancora.

Marco40
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Iscritto il: mercoledì 3 giugno 2020, 23:12

Re: Un po' triste, lo so

Messaggio da Marco40 » domenica 14 giugno 2020, 21:25

Grazie a tutti e tre, prendo i vostri messaggi come un incitamento a guardare aventi con fiducia, anche se riconosco che è dura.
Forse sto attraversando la parte peggiore di tutto il processo, quella in cui più di ogni altra cosa mi serve confrontarmi e parlare con chi ci è già passato o ci sta passando.
Grazie ancora,
Marco

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Help
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Re: Un po' triste, lo so

Messaggio da Help » domenica 14 giugno 2020, 23:42

Ciao Marco,
Questa paura/smarrimento è solo una fase tranquillo. La supererai in breve tempo ritornando all’equilibrio

Se può aiutarti, 40 anni sono davvero troppo pochi per sentirsi vecchio, e poi è l’età ideale per progetti ambiziosi. Se te la sei giocata bene fino ad oggi questo è il momento in cui raccogliere tutti i frutti ( aprire aziende o contrattare per situazioni lavorative migliori con meno ore lavorative ). Pensa a qualcosa e falla, perché questo è il momento giusto

Buona fortuna

gioandrew
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Iscritto il: giovedì 7 febbraio 2019, 22:56

Re: Un po' triste, lo so

Messaggio da gioandrew » lunedì 15 giugno 2020, 0:31

Ciao Marco, e benvenuto nel forum di Progetto anche da parte mia.
A dire il vero è un po' di tempo che non scrivo qualcosa qui sopra, in realtà ripromettendomi sempre di farlo (!), ma tu ora me ne dai finalmente occasione.
Sono un quarantenne, come te, per la precisione ho 41 anni, compiuti da qualche mese, e sono iscritto a Progetto da poco più di un anno. Se avrai modo di leggere quello che ho pubblicato nel corso del tempo, ti renderai conto che le nostre storie hanno più di qualche elemento in comune. Come avrai potuto constatare scorrendo i post anche di altri utenti, non sei l’unico a trovarti nella situazione che ci hai descritto. Io stesso pensavo questo di me. Ma non è così. Certo, ritardi come il nostro non sono all’ordine del giorno. Mi sono reso conto che, nella media (anche considerando l’età degli utenti di Progetto e per mia esperienza personale), un omosessuale “sfanga la questione” (perdonatemi l’espressione inadeguata e riduttiva) una buona decina d’anni prima. Ma non è questo il punto. Il percorso di un omosessuale, l’accettazione della propria condizione, il legittimarsela e tutto il resto, costa sempre tanto tempo e sofferenza, per tutti, chi più chi meno. E proprio qui credo stia la risposta a quel “perché proprio a me”. Non esiste un ”perché”. Esistiamo noi come persone che siamo ognuno un universo infinito, fatto da mille sfaccettature diverse, e il tempo e la sofferenza che comporta tutto lo svolgersi di questo processo (ammesso che uno ci arrivi, perché, purtroppo, c’è anche chi non ci arriva mai) dipende da ciò che siamo noi, nella nostra interezza di esseri umani, con tutto il nostro bagaglio in termini di sensibilità, personalità, carattere, inclinazioni, esperienze, gioie e dolori della nostra vita. Non ci sono regole prestabilite, ognuno fa il proprio singolo e specifico percorso, portandosi sulle spalle il proprio fardello. Quindi non devi darti dello stupido, perché, come vedi, la questione è tutt’altro che semplice e banale.

Anche il tuo è stato un cammino lungo e sofferto, e mi dispiace. Lo si capisce dalle vicende che hai raccontato e da come ti esprimi al riguardo.

A proposito della terapia che stai seguendo, credo che ti potrà aiutare molto e penso che sia un grande atto di intelligenza che hai fatto verso te stesso e uno dei migliori investimenti che potessi fare per la tua vita. Bravo!

E ora vengo a quella che credo sia la parte più importante della mia testimonianza, che vorrei mettere a fattor comune con te e con chi si trovasse, eventualmente, nella nostra stessa situazione. Per dimostrarti che anche per chi si è venuto a trovare nella nostra condizione qualcosa, e direi anzi molto, moltissimo, si puo’ ancora fare! E mi riferisco, nello specifico, alla mia esperienza su Progetto che ha anche rappresentato il vero inizio della mia vita da omosessuale.
Sono approdato anch’io per caso su questo forum, appunto, come dicevo, poco più di un anno fa, ed avevo esattamente 40 anni, appena compiuti. Man mano che procedevo nella lettura dei contributi degli utenti e delle varie sezioni del portale, mi risultava sempre più evidente che ero capitato in un posto decisamente diverso da tutto ciò che fino a quel momento avevo conosciuto e incontrato riguardo al mondo gay. Anche tu constaterai che si tratta di un ambiente sano, cordiale, accogliente, colmo di calore umano, ma soprattutto dove si affronta l’argomento dell’omosessualità e di cosa significa essere gay con grande serietà e in maniera molto approfondita, come la materia del resto richiede. Ho avuto i primi confronti con altri utenti del forum, sul quale mi sono sempre sentito molto a mio agio e, quasi accettando una sorta di “sfida” che qualcuno mi aveva lanciato, ho deciso di provare a fidarmi di Progetto e a iniziare questo “esperimento sociale”, come è stato definito.
E’ stato un “duro lavoro” (e non a caso utilizzo questi due termini!). Ho letto, scritto, commentato, interagito, frequentato la chat, quasi sempre sacrificando le ore serali, anche se molto stanco (non avendo a disposizione altri momenti). Ma quel che conta è che è stato prodotto un risultato. Nell’arco di un anno la mia vita è stata completamente stravolta, in positivo. Ho finalmente instaurato contatti e costruito una cerchia di amicizie con ragazzi omosessuali come me, punto di partenza fondamentale, un elemento essenziale e fonte del benessere nella vita di un gay. Ciò che fino ad allora era stato per me completamente inesistente. Questo è stato possibile grazie ad una cosa importante (e desidero sottolinearla!), ovvero l’aver tradotto l’esperienza inizialmente partita sul forum in vita reale e concreta, ancorché con la gradualità che mi necessitava. Ho iniziato ad avere una vita vera, non più soltanto nella mia fantasia o nel mio immaginario (come è stato per tanto tempo). E ho iniziato a respirare e a vivere nella realtà tanta “normalità”. La normalità dell’essere gay. E così è successo che poco per volta il benessere rappresentato dal non essere più solo, dalla condivisione, dall’avere una rete di relazioni interpersonali e quindi di amici (miei simili), ha iniziato a sostituirsi alle paure, alle ansie, alle angosce, alle fantasie, alla frustrazione di cui era pervasa la mia esistenza. Il percorso che ho fatto sin qui è stato da me conseguito anche con un supporto psicologico che, nel mio caso, dura da 4 anni, e che credo pure abbia una notevole importanza. Certamente non tutte le difficoltà sono ancora state superate completamente. Ma ora, come si dice, vedo “la luce in fondo al tunnel”. Anzi, direi che ormai dal tunnel sono proprio uscito e cammino finalmente alla luce del sole respirando aria fresca.
Spero che quanto ti ho raccontato ti possa dimostrare “il tanto” che è possibile fare, quantomeno per migliorare la propria condizione e che non siamo nati con addosso una “condanna a vita”.

Tu poi dici che da solo non stai male, anche se, di fatto, tutto quanto hai scritto indica, in maniera molto evidente, il contrario… Ed è comprensibile, perché parliamo delle principali necessità di un individuo e di ciò che fa sentire realizzata una persona. Dal punto di vista di poter costruire una relazione con qualcuno, quello che ho capito finora è che, specialmente nel mondo gay, le cose sono tutt’altro che semplici. Si tratta, anzitutto, di pacificarsi con se stessi, sotto il profilo dell’accettare la propria omosessualità, ma poi non è finita qui. Bisogna considerare tutta una serie di variabili, di complicazioni e di dinamiche per cui trovare l’”incastro giusto” puo’ essere cosa tutt’altro che agevole e richiedere diverso tempo (magari anche no, se viene incontro un po’ di fortuna!). Una solida base di amicizie (e ritorno su questo punto chiave!) è sicuramente di grande aiuto e serve a moltiplicare le opportunità.

Ecco, mi auguro che da quanto ti ho riportato della mia storia tu possa ricavare, se non altro, qualche utile spunto di riflessione.
Dovrai continuare a coltivare la pazienza e la forza d’animo perchè devi sapere che non sarà facile. Metti in conto che tanto tempo è trascorso e tanto hai dovuto aspettare, ma potrebbe volerci ancora non poco tempo. Cerca, per quanto ti è possibile, di non crearti delle aspettative in questo senso. Considera anche che dovrai continuare a lottare contro tante cose, dentro di te, che non svaniscono dall’oggi al domani. Anche se la strada, pure per te, credo sia ormai in discesa (nel senso che la parte dell'accettazione dovrebbe comunque essere quella più ostica), non sarà senza difficoltà. Quindi tieni duro e vai avanti fiducioso perché, te lo ripeto, molto è possibile fare e nessuna strada ti è preclusa!

Mi collego alla chat la sera dopo le 22 con una certa frequenza. Quindi, se passi di là, potremo scambiare qualche parola, se ti va.

E termino con questa considerazione. Perché ho deciso di pubblicare tutto questo sul forum di Progetto? Beh, perchè penso che Progetto mi abbia salvato la vita. Devo a questo forum, alle meravigliose persone che qui ho conosciuto e che mi hanno aiutato e in primis a Project che ne è l’ideatore e principale “motore”, infinita gratitudine e riconoscenza e per questo trovo giusto dare il mio contributo, se potrà servire anche ad una sola persona a sentirsi meglio. Diversamente la mia permanenza in Progetto sarebbe trascorsa inutilmente.
Sebbene il portale sia ormai in declino (perlomeno rispetto ai tempi “gloriosi” che furono), per l’avvento e la diffusione dei social e tante altre logiche e considerazioni che si potrebbero fare, mi auguro che Progetto continuerà, nonostante tutto, ad essere un punto di riferimento per chi avrà bisogno di sentirsi accolto e di affrontare queste tematiche in maniera costruttiva.

Un abbraccio forte e a presto!
Gioandrew

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Tom
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Iscritto il: sabato 21 luglio 2012, 20:23

Re: Un po' triste, lo so

Messaggio da Tom » lunedì 15 giugno 2020, 0:32

Benarrivato anche da parte mia!
"La vita giusta è quella ispirata dall'amore e guidata dalla conoscenza"
(B.Russell)

Marco40
Messaggi: 8
Iscritto il: mercoledì 3 giugno 2020, 23:12

Re: Un po' triste, lo so

Messaggio da Marco40 » lunedì 15 giugno 2020, 22:35

Grazie a Tom, help e in particolare a gioandrew.

@Gioandrew, mi hai risposto con un post molto lungo, articolato, e soprattutto sentito, che quasi mi sento in imbarazzo per il tempo che mi hai dedicato.

Ho letto tutta la tua presentazione e mi sono resto conto che i punti in comune con me sono tanti, abbiamo fatto un "percorso" più o meno simile e anche le sensazioni sono quasi identiche: per prima cosa la ricerca dell'amore, se esiste, e secondo il fatto di non dover rendere conto a nessuno della cosa. Come se sbandierare i propri gusti sessuali sia un obbligo. A me di quest'ultimo punto, francamente, non me ne frega nulla.

In un altro post hai scritto che in questo forum senti calore, ecco, è la stessa sensazione che ho avuto anche io. Calore, vicinanza, senso vero di appartenere a una comunità nemmeno poi così piccola.

Sarà importante anche per me farmi delle amicizie "nel settore", passatemi il termine, anche perchè per chissà quale motivo interiore (forse una forma di rifiuto, non so), appena incontravo un uomo palesemente omosessuale tendevo a non dargli troppa confidenza. Sempre con rispetto, ma cercavo di evitarlo il più possibile, mi è successo un paio di volte nel mio lavoro.
Forse fondamentalmente ero io che rifiutavo ancora me stesso.

Adesso che sono in fase di accettazione invece paradossalmente mi sento un po' più sereno, forse anche libero.

Più che altro sto iniziando a fare pace con quel "perchè proprio a me", e sto accettando, come dici tu, che siamo parte di un universo dalle mille sfaccettature, e che questa è capitata a me. Ora magari la vedo come una cosa triste, forse occorre prenderla per quello che è e basta. E' successo a me, punto. Testa bassa e vado avanti.

Poi dopo l'accettazione sarà il momento di mettere in "pratica", uscire, conoscere, cercare magari un compagno. Ma quando dico che sto bene da solo non mento del tutto, al momento l'idea di trovare un'anima gemella non è una priorità, sarebbe come provare a fare il passo più lungo della gamba. Per ora inizio dal Progetto, una grande cosa a mio avviso, dove ho subito respirato un'aria di condivisione e serietà e che vorrei frequentare nel prossimo futuro.

Si parte da qui, poi dove arriveremo non è dato saperlo.

Grazie ancora,
Marco40

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Pugsley
Messaggi: 143
Iscritto il: giovedì 29 aprile 2010, 19:13

Re: Un po' triste, lo so

Messaggio da Pugsley » martedì 16 giugno 2020, 0:52

Ciao Marco,

sei ancora giovane, potresti iniziare a frequentare spazi con persone omosessuali, circoli ad esempio Arcigay, ma ce ne sono anche altri, e iniziare a frequentare locali per il tempo libero dove in genere si incontrano i gay. Ci sono anche molti spazi all'aperto per maschi dove si fanno un po' di conoscenze di ogni tipo, ogni provincia li ha ;) .
A presto

Pugsley

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