omosessualità e scout

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
Rispondi
Muscabur
Messaggi: 11
Iscritto il: domenica 6 maggio 2012, 1:18

omosessualità e scout

Messaggio da Muscabur » lunedì 7 maggio 2012, 20:48

Ciao ragazzi, ieri mi è capitato di leggere un articolo di “la Repubblica.it” (qui trovate il link: http://www.repubblica.it/cronaca/2012/0 ... ef=HREC1-5) in cui viene affrontato l’argomento dell’omosessualità all’interno dell’organizzazione di scout cattolici (Agesci). Secondo le linee guida proposte dall’associazione i capi scout non dovrebbero dichiarare il loro orientamento sessuale, in una sorta di Don’t ask, don’t tell americano, e i giovani scout omosessuali dovrebbero essere indirizzati da uno psicologo informando la famiglia. Ragazzi, io sono rimasto senza parole mentre leggevo ciò che è stato detto durante questo incontro dai vari relatori, siano essi psicologi, preti o altro!!! Non immaginavo si potesse arrivare a questo livello di delirio!! Ma voi immaginate tutti i ragazzi che ascoltavano?! Provate a mettervi nei panni di coloro che sono in una fase di accettazione (già molto difficile di per sé)! Sentirsi dire queste cose, magari da persone che loro reputano dei modelli, potrebbe aver provocato un blocco nel proprio percorso e una chiusura maggiore, con tutto ciò che esso comporta. Non dovrebbe essere permesso a nessuno di parlare di questi argomenti in tali termini davanti ad un pubblico di ragazzi! È come sparare “psicologicamente” tra la folla andando a colpire le persone che già ogni giorno devono portare avanti una battaglia personale.

Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate…

Saluti a tutti.

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2475
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: omosessualità e scout

Messaggio da Alyosha » lunedì 7 maggio 2012, 21:10

Che non capisco di cosa ti scandalizzi. L'agesci è un'assoziazione notoriamente cattolica, volta alla formazione di giovani, vuoi che non sia omofoba? Detto ciò però devo dirti che di scout ed ex scout ne ho conosciuti parecchi e non ho mai avuto problemi con loro, anzi, solitamente è gente aperta e sisponibile al confronto. Non so se sono stato io ad essere fortunato ovviamente.

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: omosessualità e scout

Messaggio da barbara » lunedì 7 maggio 2012, 21:48

Stessa cosa mi è stata riferita da un'amica. Poco tempo fa durante un incontro della sua parrocchia rivolto ai volontari è stato invitato un "esperto", che ha parlato , fra le altre cose, dell'omosessualità come di una malattia.
C'è di buono che almeno lei è intervenuta prendendo posizione e dicendo che ha diversi amici gay e amiche lesbiche e che non condivide affatto questa impostazione. Sono episodi tutt'altro che rari. Eppure certamente sono molti i ragazzi e le ragazze omosessuali che frequentano questi ambienti. Hai perfettamente ragione: tutto ciò è molto triste e soprattutto deleterio per ognuno di loro.

Avatar utente
Nemo
Membro dello Staff
Messaggi: 330
Iscritto il: domenica 6 maggio 2012, 8:57

Re: omosessualità e scout

Messaggio da Nemo » lunedì 7 maggio 2012, 22:30

Anche io avevo sentito di questo articolo!!! L'impatto sui giovani gay penso sia molto forte, è tutto questo è veramente triste! non riesco proprio a capire perchè c'è questo modo di intendere l'omosessualità e forse non lo capirò mai!
Nemo.
Operatore chat di progetto gay

giorgio82
Messaggi: 93
Iscritto il: lunedì 30 gennaio 2012, 1:28

Re: omosessualità e scout

Messaggio da giorgio82 » martedì 8 maggio 2012, 1:15

Sono stato scout per tanti tanti anni all'interno di un'organizzazione cattolica come l'agesci. Ho letto quest'articolo l'altro giorno inviatomi da una mia amica con la quale ho percorso una lunga ed intensa parte del cammino scout in qualità di educatori.
La mia permanenza all'interno del gruppo fino ai 24 - 25 anni ha cooperato credo in maniera pesante alla mia totale repressione.
Mi fa male davvero sentire queste cose poichè ho fatto all'interno dell'associazione un percorso lungo e veramente bello e valido.
Il risultato attuale di quel percorso è che ho un numero molto elevato di amici.Amici con la A maiuscola che sono stati il principale sostegno nel mio percorso d'accettazione.
Nessun problema, davvero nessuno con nessuna di queste persone nel momento del coming out. I rapporti così intensi creati all'interno dell'associazione avevano messo una base solida per questo momento.
Ora devo dire....ci rimango male per questo articolo,ma non mi aspettavo niente di diverso...
Peccato, perchè al di là di fede o non fede, credo che sia un'associazione che, con tutti i suoi limiti, sia in grado davvero di formare delle persone.

barbara
Utenti Storici
Messaggi: 2864
Iscritto il: mercoledì 14 aprile 2010, 9:22

Re: omosessualità e scout

Messaggio da barbara » martedì 8 maggio 2012, 8:37

Credo comunque che sarebbe corretto leggere il documento integrale prima di esprimere giudizi, visto che l'articolo di repubblica è sempre un'opinione del giornalista.

http://www.agesci.org/downloads/atti_seminario.pdf

Avatar utente
Nemo
Membro dello Staff
Messaggi: 330
Iscritto il: domenica 6 maggio 2012, 8:57

Re: omosessualità e scout

Messaggio da Nemo » martedì 8 maggio 2012, 10:27

Si cmq tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare! Loro essendo sorretti da quel tipo di organizzione non possono distaccarsi dai loro principi teorici, ma spero e penso che ci siano poche persone che gli applichino categoricamente, dato che cmq gli scout sono dotati di un forte senso di civiltà!
Nemo.
Operatore chat di progetto gay

Nicomaco
Messaggi: 423
Iscritto il: giovedì 2 giugno 2011, 16:40

Re: omosessualità e scout

Messaggio da Nicomaco » martedì 8 maggio 2012, 13:26

Sono d’accordo con barbara. Occorrerebbe avere la pazienza di leggere il documento per intero.

Io ieri sera ho letto un contributo di padre Alessandro Salucci che si può leggere qui: http://www.agesci.org/downloads/documen ... vita_4.pdf). Risale al 2010, è diretto ai capi dell’Agesci e contiene una sintesi delle direttive del magistero della Chiesa cattolica in tema di educazione all’affettività e alla sessualità.

Si tratta di uno scritto piuttosto articolato e complesso (in alcune parti affascinante e condivisibile), dove è evidente l’enorme e raffinato bagaglio culturale che la dottrina ufficiale della Chiesa riesce a “maneggiare” quando affronta argomenti come quello della morale sessuale. E questo può lasciare smarriti e intimoriti, sopratutto se non si possiedono sufficienti strumenti di lettura per comprenderne il significato e saggiarne la tenuta.

In queste direttive sono state date alcune indicazioni piuttosto interessanti in tema di omosessualità che, per la loro ufficialità, vale la pena ricordare.

Prima indicazione: l’omosessualità NON E’ una malattia e conseguentemente non è una perversione o una deviazione (nel documento si prende atto dei risultati cui è giunta la scienza medica … e questo mi pare tutto sommato positivo ….). Ma non è neppure una variante della sessualità umana, perché la sessualità non è un genere di cui l’eterosessualità e l’omosessualità possano considerarsi le specie (qui si scomoda la logica aristotelico-tomista … in modo assertivo … senza spiegare perché … e questo mi pare meno positivo, visto che l’Agesci non può certo avere a disposizione esperti di logica aristotelica per comprenderne il significato ...).

Seconda indicazione: il legame di reciproco affetto che lega due persone omosessuali NON E’ condannato. In altre parole non sarebbe in questione il fatto che due persone omosessuali possano vivere un’esperienza amorosa come donazione reciproca (e anche questo mi pare un piccolo “passettino” avanti …). Ciò che non può essere assolutamente approvato (e rende insufficiente e quindi non pieno e maturo l’amore tra due uomini o tra due donne) è l’atto fisico omosessuale, perché questo è contrario alle forme corrette dell’atto fisico. Queste forme (che peraltro le direttive non precisano meglio) vengono considerate un dato oggettivo assolutamente voluto (ordinato) dal Creatore e sottratto all’arbitrio soggettivo: che l’uomo sia creato uomo e donna non è – scrive padre Salucci – un’opinione soggettiva, ma un dato imprescindibile della Rivelazione e la differenza tra i sessi è un dato non solo fisiologico, ma dirimente per un giudizio riguardo le relazioni omosessuali. E qui mi pare che la riflessione diventi più difficile da comprendere, soprattutto per un credente che non voglia rinunciare ad esercitare la propria intelligenza. Non ho certo la verità in tasca, ma rispetto a queste indicazioni si pongono almeno due ordini problemi:

1) perché un atto puramente affettivo di tipo omosessuale sarebbe tutto sommato accettabile e quindi buono (anche se nelle linee guida non si arriva a dirlo apertamente …), mentre un atto fisico no? Non ci troviamo di fronte a due specie del medesimo genere di atti umani (ad esempio: tradire la propria moglie con il solo pensiero è sicuramente un atto umano di tipo affettivo giudicato riprovevole dalla Chiesa, anche se meno grave del tradimento fisico)? E poi …. esiste un solo atto fisico omosessuale oppure ne esistono molti? E di che tipo sarebbe questo atto? Ad esempio: il bacio sulla bocca dato da un omosessuale al proprio compagno è un atto fisico da approvare oppure no? Su questi aspetti dell’esperienza le direttive tacciono ...

2) è veramente possibile dedurre dalla divisione nell’umanità in maschi e femmine voluto dal Creatore (dato puramente DESCRITTIVO) indicazioni PRESCRITTIVE certe, univoche e assolute su come ci si debba comportare dal punto di vista sessuale? Su che cosa sia bene e cosa male dal punto di vista degli atti fisici da compiere per il singolo? Non è che così facendo si confondano due piani di valutazione? Quello dei dati di fatto, con quello dell’etica e delle indicazioni di comportamento. Non so se l’esempio sia calzante, ma provo a farlo lo stesso: la circostanza che una mano abbia cinque dita e che sia prensile (dato descrittivo) di per sé non mi dice nulla circa il fatto che sia una cosa buona e desiderabile usarla per diventare un bravo violinista (prescrizione).

So che con queste domande si rischia di scomodare temi difficili e che questa non è la sede per affrontarli. Però si tratta di domande che sono suscitate proprio dalla perentorietà dell’affermazione contenuta nelle direttive ai capi dell’Agesci, secondo cui la forma dell’atto sessuale fisico è UNA SOLA ed è un dato oggettivo e preconfezionato alla cui definizione e al cui significato il singolo uomo non contribuisce in alcun modo con la propria personalità e la propria cultura.

Insomma, affermazioni come quelle che ho riportato andrebbero meglio “pesate”, prima di considerarle direttive sicure, ragionevoli e rispettose dell'umanità di ciascuno in tema di morale sessuale da attuare nella propria vita.
La verità, vi prego, sull'amore (W.H. Auden)

Alyosha
Utenti Storici
Messaggi: 2475
Iscritto il: mercoledì 20 ottobre 2010, 0:41

Re: omosessualità e scout

Messaggio da Alyosha » martedì 8 maggio 2012, 13:55

Nicomaco ho letto con estremo interesse le considerazioni che fai. Non conosco il mondo dello scoutismo direttamente, ma solo indirettamente per gli effetti che ha sulle persone che sono state scout. o lo sono ancora Mai avuto problemi con loro, sono iperattivi, sorprendenti nelle soluzioni che trovano, inaffondabili e personalmente mai sentiti discorsi realmente omofobi. In materia di condotta morale, tuttavia, se ne può discutere o azzardando compromessi o rinunciando a visioni radicalmente distorte della sessualità. Per come la vedo io, come la giri la giri la visione la chiesa è sessuofoba, prima ancora che omofoba e a ben vedere non tratta meglio la sessualità etero di quanto non faccia con quella omosessuale. L'idea dell'amore casto per gli etero, somiglia infondo fin troppo alla soluzione che trovano per gli omosessuali e in questo sul serio non trovo forme particolari di discriminazione. Tuttavia il punto è proprio quello, sulla sessualità gioca tutto l'impegno dell'uomo, che non dico che fa tutto quello che fa spinto dalla sessualità, ma quasi. La sessualità fisica è un tassello troppo importante, quasi centrale e assoluto nella costruzione della personalità umana. Non può e non dovrebbe essere maltrattato così tanto. Corpo e anima si dovrebbero riconciliare, cielo e terra, amore e sesso, l'idea di tenere tutto separato e scisso in sé è "patologica" in sé e se non si rinuncia a questa premessa, che è un pò il fondamento di tutta la morale cattolica, qualunque forma di mediazione risulta blanda.

Nicomaco
Messaggi: 423
Iscritto il: giovedì 2 giugno 2011, 16:40

Re: omosessualità e scout

Messaggio da Nicomaco » martedì 8 maggio 2012, 14:35

Ciao boy-com. Anch’io non ho esperienze dirette nello scoutismo. E conosco anch’io molte persone che hanno frequentato quell’ambiente per tanti anni e che sono state educate al rispetto, alla socialità e alla generosità. Per il resto concordo con te: anima e corpo non si possono separare. Auguriamoci che le timide aperture aiutino la Chiesa a rivedere la propria morale sessuale ufficiale. Sarà un cammino lunghissimo comunque...
La verità, vi prego, sull'amore (W.H. Auden)

Rispondi