Dio

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
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arrofus
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Re: Dio

Messaggio da arrofus » domenica 9 dicembre 2012, 17:29

Salve.
Se la mia risposta risulta irritante, la cancello.

Per me è una cosa personalissima, che viene dall'esperienza di ciascuna persona, il credere o meno che esista un'entità superiore che governi l'universo.
Non ci è dato di sapere nulla su questa entità in alcun modo: se esista, se davvero governi l'universo, in che misura lo faccia, perché abbia fatto qualcosa ecc.

Credere o meno che esista questa entità non ti spiegherà nulla. Nel senso, che se pensi che dio ha creato gli omosessuali per (esempio tuo) evitare il sovraffollamento, non è una spiegazione, è solo una motivazione inventata (in questo caso da te) con la quale smetti di porti domande. Ma non hai nessuna prova che ti faccia concludere che è giusta.
Così come credere che abbiamo due occhi perché dio lo ha voluto, è solo un modo per dire: non so perché abbiamo due occhi, diciamo che è stato dio.

Tu ti stai facendo domande sulla religioni, cosa diversa dalla fede, che sono chiaramente tutte delle invenzioni.
La religione di un'epoca è l'intrattenimento letterario della successiva.

Quindi non farti domande su invenzioni di esseri umani di millenni passati.

Ho una mia idea sul perché alcune religioni condannino l'omosessualità, ma è irrilevante.

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argo
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Re: Dio

Messaggio da argo » domenica 9 dicembre 2012, 22:55

Landon ha scritto:Assodato il fatto che Chiesa e Dio siano due cose profondamente distinte,mi chiedo:
Secondo me hai scritto una cosa sacrosanta (che purtroppo molti credenti non hanno ben chiara), ma poi ti poni delle domande confondendo le due prospettive. Io ti parlo da non credente, le mie osservazioni ti sembreranno un po' distaccate e radicali nella loro polarità, ma è quello che penso.

Se ti poni nella prospettiva di chi crede in quanto appartenente alla Chiesa, le tue domande non trovano risposte o, meglio, le trovano nei dettami e nei precetti che, piaccia o non piaccia, costituiscono un po' il punto di partenza di ogni religione. E se oggi come oggi quasi tutte le confessioni sono poco inclini ad accettare/tollerare l'omosessualità, nell'Antichità - ad esempio nelle religioni dell'antica Grecia - i riferimenti mitologici all'omosessualità e a motivi analoghi - l'androginia, la bisessualità, la partenogenesi, etc. - erano svariati ed accettati a livello religioso e culturale).

Se ti poni nella prospettiva di chi crede in un'entità superiore che ci governa (una prospettiva "teista", per cui "dio" non è buono, nè cattivo, non ti premia, nè ti punisce, non ti odia, nè ti vuole bene), beh, che senso ha sfracellarsi la testa sul perchè esistiamo? Esistiamo, punto. Chiedersi perchè ci sono i gay sarebbe come interrogarsi sul perchè gli uomini camminano sulle gambre piuttosto che sulle braccia, o perchè ogni mano ha cinque dita e non dieci...
Ciascuno di noi, pertanto, è come una contromarca di uomo, diviso com'è da uno in due, come le sogliole - Platone, Simposio 191d

Nicomaco
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Re: Dio

Messaggio da Nicomaco » mercoledì 19 dicembre 2012, 13:39

Ciao London.
Le domande che poni non sono facili, ma sono molto frequenti.
Me le sono fatte anch’io tante volte.
Cerco di sintetizzare quel poco che penso rispetto alle prime due e cioè a queste: per quale ragione Dio avrebbe creato gli omosessuali? Dio per caso mi odia?
Rispetto a questi problemi io sono personalmente convinto che, anche per un credente, non sia possibile dare una risposta razionale, che penetri la “mente di Dio” per scoprire la sua volontà.
E questo per il semplice motivo dato dal fatto che, dal punto di vista dell’intelligenza umana, mi sembra davvero impossibile dimostrare che cosa Dio pensi veramente.
Ne sono prova le pagine della “Divina Commedia” dedicate alla visione di Dio da parte del sommo poeta: pagine che evidenziano tutta la difficoltà del linguaggio umano nel descrivere l’incontro diretto con Dio.
Questo non significa che sul rapporto tra creazione (della quale ci ha parlato per la prima volta l’Antico Testamento) e omosessualità non si possa dire nulla dal punto dal punto di vista umano.
Si può dire qualcosa di sensato che secondo me è precisamente questo.
La creazione del mondo da parte di Dio è un atto complesso, nel cui prodotto dobbiamo comprendere anche la scienza.
Ora, proprio la scienza medica ha, da qualche decennio, escluso che l’omosessualità sia una malattia, qualificandola piuttosto come una variante naturale della sessualità umana (non so, però, se giustificabile per esigenze di autoregolazione delle nascite come hai suggerito tu).
Di questo ha parlato ad esempio Vittorino Andreoli (noto psichiatra … che mi risulta sia ateo …) in un articolo che forse si può ancora leggere sul web e che era comparso qualche anno fa sulle pagine de “L’Avvenire” (quotidiano della Conferenza Episcopale Italiana).
Ma parole simili ha usato Padre Salucci nelle direttive in materia di etica sessuale impartite ai capi scout (di questo si era già discusso in altro topic del forum).
Per un credente, cristiano e cattolico, i risultati cui è giunta la scienza medica non sono quindi elementi che possano essere ignorati o disattesi, perché fanno anch’essi parte della creazione divina di cui ci parla la scrittura.
Certo, resta ancora molto da ipotizzare e scoprire sulla collocazione dell’omosessualità all’interno del contesto umano e non solo (l’omosessualità è diffusa anche nel mondo animale), a causa dei ritardi causati da pregiudizi di vario tipo (pregiudizi che ovviamente non hanno nulla a che vedere con una ricerca scientifica seria).
Comunque alcuni passi sono stati fatti e alcuni risultati raggiunti e di questo un credente deve tenere conto.
Ma non è tutto.
La scienza è elaborata dall’uomo, e anche l’uomo ovviamente, con la sua dignità, i suoi diritti e i suoi valori, è un prodotto della creazione divina.
Questo vuol dire, secondo me, che, oltre al rispetto per la scienza medica, un credente non può pensare di leggere e interpretare le sacre scritture, che hanno narrato della creazione del mondo, senza tenere conto di questa dignità umana, dei valori e diritti umani, tra i quali si comprendono la libertà e la ricerca di un senso complessivo della propria vita che renda felici.
Mi dirai che le scritture (soprattutto l’Antico Testamento, ma anche San Paolo) hanno espresso in alcuni punti giudizi molto severi e negativi sulle pratiche omosessuali.
Sono d’accordo.
Tuttavia, a parte il fatto che Gesù di omosessualità non si è mai occupato nei quattro Vangeli, ti segnalo che su questi aspetti proprio qui nel forum era stato postato (non ricordo più se da Project o da hugh …) un breve intervento del Cardinal Carlo Maria Martini (da poco deceduto).
Martini aveva in particolare contestualizzato storicamente questi giudizi, sottolineando come la disapprovazione riguardasse la pratica, diffusa nelle società antiche, di avere moglie e figli e, nel contempo, relazioni con giovinetti e amanti maschi.
Non so se questo rilievo spieghi tutta l’ostilità degli autori delle sacre scritture verso l’omosessualità.
Debbo però dire che, personalmente, in quello che sostiene il Cardinal Martini non ci vedo nulla di scandaloso o moralmente inaccettabile anche dal punto di vista dell’intelligenza umana, proprio per ragioni di tutela della dignità umana e dei suoi valori: moglie e figli sono persone che vanno rispettate.
E infatti oggi si tende a dire che è assai discutibile che un omosessuale, consapevole di esserlo e adeguatamente informato del tema, si costruisca una vita coniugale con una persona dell’altro sesso che non è in grado di amare.
Allo stesso modo Project mi pare abbia evidenziato in un altro topic che l’episodio di Sodoma e Gomorra riguardava violenze di gruppo, con stupri che coinvolgevano anche i maschi.
Dunque un episodio di violenza estrema ancora una volta offensiva della dignità umana.
Insomma, non vedo perché si debba rinunciare, nel leggere e interpretare le scritture e quindi la parola di Dio, all’intelligenza che il buon Dio ci ha dato e ai risultati che, esercitandola, sono stati conseguiti sul piano etico.
E così spero di avere reso almeno l’idea di quale dovrebbe essere la risposta che io, che sono credente di formazione cattolica, darei alla domanda “Dio mi odia?”.
La verità, vi prego, sull'amore (W.H. Auden)

dannyb
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Re: Dio

Messaggio da dannyb » mercoledì 19 dicembre 2012, 19:02

Però Nicomaco, complimenti per la risposta!
Anch'io appartengo alle schiere di coloro che non credono affatto che l'omosessualità sia una discriminante per essere anche credenti. Questa è semmai la visione bigotta e influenzata dai pregiudizi terreni, non certo divinamente ispirati, del popolo dei cosiddetti religiosi in generale.
Per fortuna si registra una propensione verso tal senso della società in linea di massima.
Sono d'accordo con te quando dici che molti passi delle sacre scritture (e non solo quelli attinenti a questo argomento) andrebbero letti nel loro più ampio contesto e non abusati per portare avanti visioni personalizzate, secondo la 'morale' di chi ha scelto di attribuirvi un unico significato perentorio.
E' blasfemo asserire che Dio ci possa odiare per come Lui stesso ci ha creati, non certo l'essere omosessuali!
Chiunque desideri essere un buon cristiano ritengo debba sforzarsi di seguire gli insegnamenti di Cristo spiegati nel Vangelo, eterosessuale od omosessuale che sia. Tutto il resto è frutto delle macchinazioni e delle chiacchere di umana provenienza.

arrofus
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Re: Dio

Messaggio da arrofus » venerdì 21 dicembre 2012, 1:42

Ragazzi, nella Bibbia è condannata l'omosessualità anche perché si parlava di "giacere con un uomo come con una donna", e la donna nella Bibbia è considerata inferiore. Perché inferiore la consideravano coloro che hanno scritto quel libro. In certi passi se ne parla addirittura come di causa del male, essere malvagio il cui unico scopo è il piacere dell'uomo.

Non c'è alcuna vera condanna all'amore omosessuale.

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