IL PAPA E LE NOZZE GAY

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
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progettogayforum
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IL PAPA E LE NOZZE GAY

Messaggio da progettogayforum » sabato 15 dicembre 2012, 10:47

Di recente c’è stato nella stampa molto clamore in riferimento al messaggio del Papa per giornata della pace. Cito solo un articolo del Corriere della Sera: “Il Papa contro le nozze gay: offesa alla persona”
http://www.corriere.it/cronache/12_dice ... 61e6.shtml .

Il messaggio del Papa in realtà non parla in modo esplicito di coppie omosessuali, lasciando alla stampa il compito di leggere tra le righe. Riporto qui si seguito, inserendo in nota tre spunti di riflessione, il brano di interesse per le Persone Omosessuali del messaggio di Benedetto XVI per la XLVI Giornata mondiale della pace, del 1° gennaio 2013, sul tema: «Beati gli operatori di pace». Il testo integrale del messaggio si può leggere alla pagina:
http://www.toscanaoggi.it/Documenti/Ben ... ri-di-pace

Anche la struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano (1) e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale (2).

Questi principi non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa. Tale azione è tanto più necessaria quanto più questi principi vengono negati o mal compresi, perché ciò costituisce un’offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace. (3)”

(1) Se questa affermazione, che è volutamente non esplicita, si riferisse a coppie di fatto eterosessuali sarebbe opinabile ma avrebbe un senso concreto perché si baserebbe sul fatto che la scelta di unioni eterosessuali di fatto, al posto del matrimonio, è un fenomeno culturale in relazione al quale la Chiesa può realmente svolgere un’azione incisiva promuovendo i valori del matrimonio, se invece fosse da intendersi, come sembrerebbe, pur nell’ambiguità dell’espressione, come riferita anche a coppie omosessuali presupporrebbe una concezione del tutto irreale della omosessualità come fenomeno culturale verso il quale è possibile un’azione di contenimento attraverso la promozione del matrimonio eterosessuale. L’omosessualità non è una cultura, non è un’ideologia che si trasmette a livello sociale con i mezzi tipici della comunicazione culturale (non esiste una catechesi gay) ma è una identità personale profonda contro la quale può essere possibile un’azione di repressione, certo, ma non di orientamento tramite la promozione del matrimonio; la promozione del matrimonio (eterosessuale), in questi casi, favorisce la creazione famiglie in cui il rapporto tra i genitori manca di una componente importantissima. Il fenomeno dei gay sposati esiste eccome e non è nemmeno marginale. Non si tratta, in questi casi, di fare o non fare azioni di promozione del matrimonio per modificare un atteggiamento culturale ma di rispettare l’orientamento sessuale naturale delle persone.

(2) Quanto all’insostituibile ruolo sociale del matrimonio riporto un solo dato di fonte ISTAT (http://www.istat.it/it/archivio/66665) relativo al censimento 2010. “I tassi di separazione e di divorzio totale mostrano per entrambi i fenomeni una continua crescita: se nel 1995 per ogni 1.000 matrimoni erano 158 le separazioni e 80 i divorzi, nel 2010 si arriva a 307 separazioni e 182 divorzi.” Questo significa che in sostanza il 50% dei matrimoni finisce con separazione o divorzio.

(3) Viene spontaneo chiedersi se la libertà costituisca essa stessa “un’offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace”.

Ilex
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Re: IL PAPA E LE NOZZE GAY

Messaggio da Ilex » sabato 15 dicembre 2012, 19:08

Non mi aspettavo dal Santo padre la benedizione di una coppia omosessuale e nemmeno quella di una coppia eterosessuale che convive al di fuori del sacro vincolo del matrimonio. Non pretendo che la Chiesa voglia estendere al'unione di due individui dello stesso sesso il valore di sacramento, investendola del ruolo di nucleo di crescita e maturazione dei figli che non può generare...
Si potrebbe disquisire all'infinito sulle mille diverse situazioni che rendono tale investitura "forzata" anche quando si tratta di persone fenotipicamente maschio e femmina (coppie sterili, malattie cromosomiche, gravidanze potenzialmente rischiose), ma non è questa l'occasione nella quale ne voglio parlare.
Mi chiedo soltanto: il riconoscimento di alcuni diritti civili a due persone che dimostrano amore reciproco è così temibile da essere portata quale esempio di situazione destabilizzante per la pace nel Mondo alla Giornata Mondiale della Pace?
L'amore e l'affetto possono diventare davvero una minaccia per la pace mondiale?
Non ci sono molte altre situazioni che corrodono i pilastri già fragili sui quali la Pace resta in equilibrio precario, che la Chiesa dimentica spesso di additare in modo così eclatante? E che c***o...
Io sono addolorato, non tanto da cattolico, perché mi sento libero di non riconoscermi all'interno di quella chiesa nella quale sono cresciuto, ma da persona che credeva ancora nella capacità dell'uomo di interrogarsi su ciò che davvero nuoce e infligge dolore al prossimo e ciò che lo rende semplicemente più libero di esprimere dei sentimenti di condivisione e affetto, per quanto difficili da comprendere. Credo che finché le guide spirituali, per molti ancora voci autorevoli che difendono la giustizia e la libertà dell'uomo, si dimostreranno così incapaci di questo, la Pace avrà dei difensori che sorridendole, le minano le fondamenta.

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Telemaco
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Re: IL PAPA E LE NOZZE GAY

Messaggio da Telemaco » domenica 16 dicembre 2012, 3:10

Massì è il solito teatrino ridicolo, meglio sparare vaccate random sui gay così l'opinione pubblica si arrovella a pensare ai gay e si dimentica che Santo Padre & Co. nella dichiarazione di quest'anno non pagheranno l'IMU.
# Non basta un giorno di freddo per gelare un fiume profondo.
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riverdog
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Re: IL PAPA E LE NOZZE GAY

Messaggio da riverdog » domenica 16 dicembre 2012, 12:33

Sto pensando di iscrivermi su twitter.... non vorrei perdermi altre perle di saggezza.... :D
Fortunatamente mi è del tutto indifferente.

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Hugh
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Re: IL PAPA E LE NOZZE GAY

Messaggio da Hugh » domenica 16 dicembre 2012, 17:43

Mi è molto piaciuto il tuo commento, Ilex: rivela una certa amarezza e preoccupazione, che condivido.

Come cristiano, proprio non capisco dove si vuole andare a parare con certe reiterate prese di posizione. :?:
Spiace e addolora che ci siano continui malintesi tra chi (papa, vescovo o semplice prete o fedele laico che sia) dovrebbe fare una proposta, l'annuncio evangelico, e chi tale annuncio lo riceve (credente o non, e che poi può valutarlo, seguirlo o dire non mi interessa). Ma fino a che i modi di comunicazione sono questi, mi rendo conto che la possibilità di dialogo viene spenta prima di nascere. E' inutile, poi, di fronte alle proteste della galassia LGBT, precisare che, nel Messaggio per la Giornata della Pace 2013, si toccano tanti altri temi attualissimi e molte sono le affermazioni condivisibili. Rimane però quel continuo battere dove il dente duole, con l'aggiunta dell'incontro (casuale finché si vuole, si dirà) tra il Papa e la famigerata parlamentare ugandese...

Oltretutto, per continuare, siamo nel campo etico, degli affetti e della sessualità, una sfera talmente delicata dove è importante, per prima cosa, il rispetto della persona con tutte le sue difficoltà, ferite e vicende, anche le più incomprensibili.
Mi piace ricordare la frase del filosofo Paul Ricoeur: "l'Eros è irriducibile al Logos".
Ecco, allora da qui si deve partire.
Ci sono tanti aspetti della sessualità che non siamo in grado di cogliere appieno,
Religioni e Chiese d'ogni derivazione comprese.
Mi aspetterei pertanto che, quando si tira in ballo il concetto di natura o si brandisce il solito discorso della legge naturale, anche la Chiesa cattolica tenesse in conto tutti i fraintendimenti che si possono generare.
Siamo noi forse i migliori e dobbiamo dire a tutti come si devono comportare?
No, facciamo semplicemente parte della "famiglia umana" e possiamo solo portare un contributo, ma che sia davvero cristianamente gioioso e non un elenco di divieti per fare parte del "club", ché i primi della classe e gli strenui difensori della legge a mo' di farisei non hanno mai riscosso simpatie a nessuna latitudine e in nessuna epoca (e Gesù Cristo non era di loro, è ben noto...).
In Italia, però, siamo bravi - politici, preti e non solo - a far proclami sulla famiglia, il suo ruolo sociale con corredo di inutile bla bla bla, ma poi, all'atto pratico? Dove sono le politiche familiari con cui ogni partito vorrebbe farsi bello? All'estero, fanno meno discorsi e meno retorica sulla famiglia, ma la sostengono sul serio, a cominciare dagli Stati scandinavi!
E cosa è, la famiglia, nel XXI secolo? Soltanto quella (meravigliosa) nella quale siamo tutti nati, ci siamo trovati più o meno bene, siamo stati amati ecc - oppure anche altre forme di famiglia, unione, convivenza, dite come volete, con le quali dobbiamo pur fare i conti e che non sorgono solo per capriccio e perché non si sa come impiegare il tempo da mane a sera?
Una coppia formata da un ragazzo e da una ragazza conviventi che si amano attenta alla stabilità e alla pace? Mi sembra che alla stabilità delle coppie e al pacifico vivere mondiale attentino molto di più la crisi economica e le troppe e diffuse ingiustizie, additate anche nel Messaggio 2013 in parola.
La lotta spirituale è dura quanto la guerra tra uomini
(Arthur Rimbaud, Una stagione all'inferno )

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Yoseph
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Re: IL PAPA E LE NOZZE GAY

Messaggio da Yoseph » domenica 16 dicembre 2012, 18:40

il punto è che le dichiarazioni del Papa, che poi esprimono la posizione ufficiale della Chiesa, dovrebbero riguardare esclusivamente coloro che fanno parte e si sentono parte di quella comunità cioè i fedeli alla religione cristiano cattolica, invece finiscono per incidere nella vita di tutti, anche coloro che qui in Italia si sentono rappresentati da uno stato laico. In quanto non credente me la prendo più con uno stato debole ed incapace di soddisfare le esigenze di una società che cambia, che non riesce a rivendicare un'autonomia rispetto ad uno Stato influente come il Vaticano, che con la Chiesa stessa, con cui posso anche trovarmi in disaccordo ma non rappresenta la mia guida spirituale e non può rappresentarmi neanche come cittadino.

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Landon
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Re: IL PAPA E LE NOZZE GAY

Messaggio da Landon » domenica 16 dicembre 2012, 19:55

Condivido pienamente il discorso di Hugh.
L'Italia,teoricamente,è uno Stato laico,indipendente dalle varie Chiese. Il punto,però,è un altro: finché ci saranno dei politici non all'altezza del loro ruolo,in Italia non cambierà mai nulla. Perché in Spagna,Stato cattolicissimo,nel 2005 sono state approvate delle riforme radicali quali,ad esempio,il matrimonio gay e divorzio breve? La risposta è semplice: c'è stata la volontà politica di fare tutto questo. Questo è avvenuto nonostante le varie pressioni vaticane. Pisapia,a Milano,nonostante tutto,è riuscito ad approvare il registro delle unioni civili. Speriamo,a questo punto,che durante la prossima legislatura vengano approvate delle riforme urgenti come,ad esempio,la legge contro l'omofobia.
Tornando in tema,le parole del Papa,da un lato,fanno un po' male poiché si cerca d'utilizzare l'omosessualità come un capro espiatorio di tutti i mali. Un po' come le streghe ed i maghi nel 1500. Questo meccanismo,però,evidenzia una sostanziale instabilità della comunità stessa. Cercando di manipolare il pensiero popolare,illudendolo d'essere minacciato dalle famiglie omogenitoriali,si cerca di conservare una sorta di status quo. Riconoscendo delle unioni civili,le persone eterosessuali smetterebbero di sposarsi? Ovviamente no. A questo punto,però,ogni persona adulta dovrebbe essere in grado di giudicare con spirito critico le parole del Papa. Non tutti i credenti,purtroppo,sono in grado di fare ciò.

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progettogayforum
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Re: IL PAPA E LE NOZZE GAY

Messaggio da progettogayforum » lunedì 17 dicembre 2012, 21:17

Ho pubblicato l’articolo THE POPE AND THE GAY MARRIAGE (http://gayproject2.wordpress.com/2012/1 ... -marriage/ ), che è la traduzione letterale del post che apre questa discussione, sul Blog Wordpress in Inglese di Progetto Gay e quel blog ha realizzato 1200 accessi in una giornata, quasi tutti dagli USA. Ho ricevuto su quel blog alcuni commenti che mi hanno lasciato molto perplesso, commenti di un’aggressività e di un integralismo religioso che in Europa è inconcepibile. Lo stesso articolo negli Usa ha raccolto in pratica solo commenti aggressivi da parte penso “anche” di omosessuali più o meno ossessionati dai sensi di colpa, in Italia invece i commenti sono venuti solo da parte di gay, anche credenti, e spesso con atteggiamenti critici ma non aggressivi nei confronti del papa.

Riporto qui di seguito i commenti che mi hanno lasciato più perplesso.

“homosexuals have to be atheist and agnostics in order to condone their unnatural sexual appetite and behavior. If they really believed in a higher power. that created this world and actually has certain ordinances and rules that we should all try to live by, they wouldn't try to promote their filthy and sinful lifestyle”

“gli omosessuali devono essere atei e agnostici, al fine di scusare il loro appetito sessuale e il loro comportamento innaturale. Se davvero credessero in un potere superiore che ha creato questo mondo e ha certe leggi e regole secondo le quali tutti noi dovremmo cercare di vivere, non cercherebbero di promuovere il loro stile di vita sporco e peccaminoso.”

“Queer marriage is just so wrong!!! It's not only a sin against God, and His basic design for mankind, it's a sin against mankind! It is also an abberation against human anatomy! And no, I'm not homoPHOBIC, perverts disgust me, they don't make me AFRAID! I just can't believe how a handful of perverts on this earth, could brainwash so many people into accepting this abomination! It looks like we need to start counter-brainwashing schemes to get things right again!”

“Il matrimonio gay è così sbagliato!! Non è solo un peccato contro Dio e il suo progetto fondamentale per l'umanità, è un peccato contro l’umanità! È anche un’aberrazione contro l’anatomia umana! E no, io non sono omofobo, i pervertiti mi disgustano, non mi fanno PAURA! Non riesco a credere come una manciata di pervertiti su questa terra possa fare il lavaggio del cervello a così tante persone fino a fare loro accettare questo abominio! Sembra proprio che ci sia bisogno di avviare un progetto di contro-lavaggio del cervello per rimettere di nuovo le cose a posto!"

“God loves us all and all of us are sinners. Be it adultery,homosexuality,sex before marriage, etc., but it is all sin . God wants us to love oneanother and Him and to turn away from the sin and love Him more than the sin. I love all too. I pray we all turn to Him. I am a sinner too and I do not want anyone to accept my sin as right. It is not.”

“Dio ci ama tutti e tutti noi siamo peccatori. Che si tratti di adulterio, omosessualità, sesso prima del matrimonio, ecc. ma è comunque peccato. Dio vuole che noi ci amiamo l’un l’altro e che amiamo Lui e vuole che ci allontaniamo dal peccato e che lo amiamo più del peccato. Anche io amo tutti. Prego che tutti noi ci rivolgiamo a Lui. Anche io sono un peccatore e io non voglio che nessuno accetti il mio peccato come se fosse una cosa giusta. Non lo è.”

Chissà perché mi viene in mente di lasciarvi con una scena famosa del mitico film “Casablanca” del 1942. Nel Marrocco allora sotto il governo filonazista della Francia di Vichy, in un locale gestito da un americano, un gruppo di nazisti intona un canto nazista e la reazione parte spontanea, tutti quelli che amano la libertà si alzano in piedi e cantano in coro la Marsigliese http://www.youtube.com/watch?v=vIxwG51bLFs , il canto rivoluzionario per eccellenza e cantando l’inno della libertà si commuovono perché credono profondamente in quello che stanno facendo.

william27
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Re: IL PAPA E LE NOZZE GAY

Messaggio da william27 » lunedì 17 dicembre 2012, 21:48

Nel leggere questi commenti ho avvertito solo una profonda tristezza...se solo la gente capisse che l'omosessualità non è una scelta o una devianza mentale, ma un modo di essere che, come tale, va rispettato, e che, anzi, può rappresentare un incentivo in più ad abbattere delle barriere e a guardare qualche centimentro più in là del proprio naso, staremmo centinaia di passi avanti!!
Ma, putroppo, è più facile chiudersi in certi bigottismi e in rigidi schemi mentali; in fondo, molti penseranno: "la cosa non mi tocca da vicino, perchè mai dovrei prendere posizione?".
Ma è proprio il non prendere posizione, il non soffermarsi a pensare, a riflettere su ciò che non ci riguarda in prima persona che ci rende sempre meno aperti agli altri e ad importanti valori quali la tolleranza e la condivisione, meno "ricchi" da un punto di vista mentale e culturale; almeno, questo è il mio pensiero....

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Telemaco
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Re: IL PAPA E LE NOZZE GAY

Messaggio da Telemaco » lunedì 17 dicembre 2012, 22:07

Divertentissimo!

Ahah project hai scatenato le sette cristiane statunitensi...

Lì altro che parroci paesanotti cattolici con la tonaca e l'aspersorio, ci sono luterani, metodisti, riformati, presbiteriani, pentecostali, anabattisti, battisti, evangelisti, congregazionisti, nondenominazionali, interdenominazionali, maroniti, anglicani, episcopali, puritani, pietisti, restaurazionisti, apostolici, mormoni, santificazionisti, unitariani, quaccheri, amish ecc ecc

Tutta un'orrenda congerie sterminata e quasi inclassificabile di sette protestanti solitamente di carattere fondamentalista se non integralista, gente che osserva come abominio chi mangia carne invece del pesce di venerdì, getterebbe sul rogo chi osa effettuare un lavoro remunerato di domenica e comminerebbe il pubblico squartamento con utilizzo di quattro cavalli per coloro che si permettono anche solo di ipotizzare teoricamente la non inverecondia del sesso prematrimoniale... figuriamoci quali panorami demoniaco-apocalittico-luciferini può scatenare in loro il leggere la parola "gay" nella stessa frase in cui vi è la parola "Pope".

Ahaha scusatemi mi divertono troppo!

La religione negli Stati uniti tende ad avere un valore profondamente diverso da come è concepita in Europa, la religione non è rito sociale, non è perbenismo, non è conformismo mentale, non è via di fuga, lì (se possibile) è ancora peggio, è identità, è comunità, è sicurezza, è difesa, è violenza, è giustificazione dell'esistenza; è integralismo, ossia permea e deve permeare ogni singolo microscopico gesto quotidiano, ed è fondamentalismo, ossia deriva da interpretazione testuale e incontrovertibile delle parole della Bibbia.

A maggior ragione i cattolici, immersi in una situazione di così feroce competizione (anche economica) con le altre confessioni (negli USA le Chiese operano in regime non concordatario, quindi devono autofinanziarsi con meccanismi promozionali e in regime privatistico, con fondazioni e associazioni), accentueranno all'inverosimile i loro aspetti "caratterizzanti" per prevalere e mantenersi separati dai protestanti.

Queste cose mi affascinano, studiare quanto può inabissarsi e contorcersi la mente umana è qualcosa di simile ad un serata davanti ad un film dell'orrore ben fatto.
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