PAPA BERGOGLIO E GLI OMOSESSUALI

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
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Felix
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Re: PAPA BERGOGLIO E GLI OMOSESSUALI

Messaggio da Felix » lunedì 18 marzo 2013, 23:38

Torno a ribadire che il papa, stando alla lettera pubblicata qui da Project, si scaglia contro l'idea del matrimonio gay - cosa che per la Chiesa Cattolica è inaccettabile - e non contro gli omosessuali sic et simpliciter. Da quella lettera, non è possibile a mio parere dedurre quale sia l'atteggiamento del neoeletto riguardo alle persone omosessuali.Immagino non sarà benedicente, ma credo sia importante non dare per scontato cose che non possiamo sapere allo stato attuale.
E ti vengo a cercare con la scusa di doverti parlare, perché mi piace ciò che pensi e che dici, perché in te vedo le mie radici.
...
E ti vengo a cercare perché sto bene con te.

Perché sei un essere speciale
ed io avrò cura di te


(F. Battiato, E ti vengo a cercare/La cura)

Alyosha
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Re: PAPA BERGOGLIO E GLI OMOSESSUALI

Messaggio da Alyosha » martedì 19 marzo 2013, 9:12

Il nuovo Papa è un conservatore e non è un offesa ma una semplice costatazione (per alcuni può essere anche un complimento), è un rivoluzionario rispetto ai costumi, la difesa di quei valori giusti o sbagliati che siano oggi come oggi richiedono una bella "sgrassata". Questo Papa è persino più pericoloso del precedente, perché certi atteggiamenti e messaggi (giustissimi) fanno passare l'idea che abbia ragione su tutto, mentre su alcune cose invece si sbaglia e anche tante. Gli oppositori avranno vita difficile, ma insomma ci siamo abituati Wojtyla era trattato come un Santo eppure di sonore fesserie ne sparò anche lui sul punto (omosessualità intendo).
Tutto sommato mi piace iil suo atteggiamento anti-liberale e la sua attenzione ai poveri, penso anche io che questo problema sia di gran unga più importante. Per cui se devo scegliere se matrimonio gay o attenzione alla povertà crescente infondo neanch'io ho troppi dubbi (chissà perché devo scegliere però!).
Ultimamente ha sostenuto che non bisogna dare la comunione ai politici che difendono l'aborto:
http://dietrolequintee.wordpress.com/20 ... ro-aborto/
Se sono questi i metodi (giusta o sbagliata che sia la questione) ne vedremo delle belle al momento di un'eventuale legge sulle coppie di fatto in Italia. Ci saranno dibattiti lunghissimi e accalorati, con Ratzinger quasi ci si annoiava il suo piglio da orticaria metteva daccordo atei e credenti il più delle volte.

Nicomaco
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Re: PAPA BERGOGLIO E GLI OMOSESSUALI

Messaggio da Nicomaco » martedì 19 marzo 2013, 13:45

Ilex ha scritto:Scusa Nicomaco, ma se il Santo Padre condanna apertamente le relazioni omosessuali, come possono i sacerdoti di provincia aprirsi ad esse senza apparire quantomeno un tantino sovversivi?
Qualcuno c'è che sa ascoltare e dialogare, ma ammette apertamente che questa sua disponibilità lo mette in una condizione di disagio nei confronti della gerarchia ecclesiastica.. Parlo alla luce della mia esperienza personale...
Ilex, io non ho detto che il basso clero e i religiosi dovrebbero “aprirsi” o approvare (se non ho male inteso) le relazioni omosessuali, malgrado la condanna papale che rischia di metterli a disagio se obbedire o meno al diktat ufficiale della Chiesa.
Ho detto o cercato di dire che il problema secondo me non è la disapprovazione del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Ritengo che questo sia l’ultimo dei problemi che la Chiesa gerarchia deve affrontare oggi.
E quindi pensare di trovare nel clero chi sia disposto a seguire un dialogo che porti verso la parificazione mi pare abbastanza irrealistico.

Sarebbe invece opportuna una pastorale aperta all’ascolto della vita degli omosessuali credenti per conoscerli meglio e non per giudicarli.
Stiamo parlando di questioni molto intime, che investono l’etica e la felicità di persone.
E l’ascolto dell’esperienza di un omosessuale sarebbe già un bel segno di onestà intellettuale da parte del clero.
Personalmente non ci vedo nulla di traumatico o contrario ai dettami ufficiali della Chiesa nella condotta di un sacerdote o di un altro religioso che mantenesse un atteggiamento del genere.
Anzi. Tutt’altro.
Il problema è che spesso e volentieri il clero non è preparato, come mi pare confermi anche la tua personale esperienza …
Che possa dipendere da tante ragioni è plausibile (anche l’età avanzata e una certa formazione ormai “calcificata” può essere di impedimento ….).
Credo però, da quello che mi è stato personalmente raccontato e dal quello che ho letto, che qualche sacerdote o religioso “illuminato” esista.
Ad esempio ricordo come se fosse ieri un’osservazione fatta non so da chi quasi vent’anni fa circa la “scoperta” di un modo diverso di considerare l’omosessualità da parte di alcuni cappellani d’ospedale, i quali avevano avuto l’occasione di vedere con i loro occhi la grande premura con cui il compagno di un malato di AIDS si prendeva cura della persona amata.
Non è un modo semplice ed efficace per superare il pregiudizio secondo cui le persone omosessuali sarebbero tentate dal mantenere una condotta intrinsecamente disordinata e peccaminosa?

Poi, per carità, c’è tutto il problema dell’esercizio legittimo della sessualità umana propriamente intesa.
E qui mi pare che ci sia molto da lavorare … e anche da riscrivere.
Basta pensare anche solo all’uso del preservativo, ritenuto condotta intrinsecamente disordinata in modo non dissimile dal sesso tra due uomini o due donne …
Sulla condanna del preservativo non tutto il clero è d’accordo.
Già Albino Luciani (futuro papa Giovanni Paolo I) aveva espresso opinioni diverse quando era vescovo e ne aveva informato il Papa di allora (Paolo VI), senza peraltro avere alcuna approvazione (siamo alla fine degli anni sessanta comunque …).
D’altra parte mi pare che ultimamente qualcosa si stia muovendo anche in questa direzione, visto che si ammette la possibilità di farne uso, come male minore, per prevenire le malattie veneree nei rapporti con le prostitute (si tratta di indicazioni date niente popò di meno che da Benedetto XVI ….).
Un’apertura del genere era impensabile 10-20 anni fa.
E’ poca cosa sicuramente.
Ad esempio, apro una piccola parentesi, io non ho mai capito la differenza tra metodi anticoncezionali cosiddetti naturali e metodi meccanici.
Anche il metodo naturale è in fondo una tecnica.
Tanto quanto un preservativo.
Tanto l’una quanto l’altro si servono della legge naturale per trovare un metodo che impedisce il concepimento non voluto.
Il problema semmai è il rapporto tra intenzione di chi usa queste tecniche e mezzo usato.
Opinione mia ovviamente.
Chiudo la parentesi e mi scuso per la lunghezza.
La verità, vi prego, sull'amore (W.H. Auden)

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