Palermo : la lettera di denuncia di una mamma

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
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barbara
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Palermo : la lettera di denuncia di una mamma

Messaggio da barbara » venerdì 7 giugno 2013, 7:11

Riporto integralmente una lettera scritta dalla madre di un ragazzo gay , nella quale denuncia la discriminazione subita da alcuni parroci della sua zona.
Ammiro molto questa donna per il suo coraggio e la sua determinazione.

"Omofobia, che cosa significa? Possibile che un padre francescano non conosca questa parola? forse me lo vuole fare credere perché si è imbarazzato davanti alla mia richiesta di leggere una preghiera. Una preghiera! Ma proprio loro che predicano con la spiritualità di Francesco?
Il 17 maggio ho partecipato alla veglia contro l’omofobia nella chiesa della Pietà alla Kalsa, insieme a tanta gente comune, a sacerdoti, pastori, ai ragazzi omosessuali credenti di Ali d’Aquila, ai genitori di ragazzi omosessuali dell’associazione Agedo Palermo; ad un certo punto gli organizzatori hanno proposto di recarci ognuno nella parrocchia di appartenenza la domenica successiva al 17 maggio per chiedere di inserire un pensiero contro l’omofobia, contro la crudeltà della gente, all’interno della preghiera dei fedeli, là, dove ripetiamo “ascoltaci o Signore!”.
Io ho aderito con gioia alla sollecitazione e la domenica successiva mi sono recata in chiesa. Mi sentivo forte del fatto che qualcuno potesse leggere quella preghiera davanti a tutti, proprio tutti, sia quelli che accettano l’omosessualità sia quelli che la condannano, così ho portato la mia proposta al sacerdote. Non mi sento di dire dove si trova la mia parrocchia, per un fatto di riservatezza, è comunque posta in una zona abbastanza centrale della città.
Quel giorno sono stata invitata dal parroco e da altri preti ad uscire fuori, perché quello non era il momento, quel giorno si celebravano le cresime e la chiesa era gremita di gente. “Non si poteva”, non era il momento adatto: e quando sarà il momento adatto? Ho detto: “La chiesa non ci aiuta!” e mi è stato risposto che non era vero, che “queste persone” le aveva ricevute qualche giorno prima!
Con il cuore in gola mi sono recata in un’altra chiesa, non potevo rimanere nella mia parrocchia ero troppo arrabbiata. Ho assistito alla messa, e poi ho atteso il prete per un pò: cercavo conforto, cercavo qualcuno che mi facesse calmare l’angoscia che avevo dentro. Quel prete mi ha parlato: mi ha detto, però, che l’omosessualità è opera del diavolo, che la chiesa non vieta all’omosessuale di entrare in chiesa, non vieta di parlare con loro, la chiesa non accetta gli eccesi e l’imposizione che oggi gli omosessuali hanno intrapreso nei confronti della società eterosessuale!
E poi ha continuato: “Ma che cosa vuole fare questo padre Scordato? Certo, Gesù si è rivolto ai peccatori, ai ladri, alle prostitute, agli impostori, agli assassini, ma non si è rivolto agli omosessuali dicendo Vai e non peccare più; signora, secondo lei, perché non si è rivolto anche a loro?”. Io chiedo: “Perché dei nostri poveri figli si deve dire che sono opera del demonio?”. E domando costernata: “Allora io ho il diavolo in casa da tanti anni?”. Eppure non mi sembrava! Certo il diavolo si manifesta in tanti modi! E allora richiedo: “Un ragazzo buono, generoso, educato, rispettoso delle regole, rispettoso nei confronti del genere umano, studioso, bello fuori e dentro, che ama un ragazzo che lo migliora, un ragazzo altrettanto buono, è FRUTTO del Diavolo?”. “La medicina non ha dato sino ad oggi nessuna risposta e quindi cara signora, questa è la risposta” ha continuato il francescano.
Io sono una mamma con il cuore pieno di rabbia, una mamma che come tante altre mamme, genitrici di un figlio omosessuale, ha bisogno di aiuto, aiuto da parte della società, aiuto da parte di uomini e donne, aiuto da parte della chiesa, aiuto da parte delle istituzioni, della medicina, di tutti quelli che mi possono dare una risposta esaustiva e che non mi dicano di avere in casa l’opera del demonio.
Una mamma di un ragazzo omosessuale

875
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Re: Palermo : la lettera di denuncia di una mamma

Messaggio da 875 » venerdì 7 giugno 2013, 12:42

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editore
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Re: Palermo : la lettera di denuncia di una mamma

Messaggio da editore » sabato 8 giugno 2013, 21:20

MI sembra una donna che fino all'altro ieri ha vissuto sulla Luna: non aveva mai saputo, finora, che cosa la sua Chiesa pensava degli omosessuali?

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Telemaco
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Re: Palermo : la lettera di denuncia di una mamma

Messaggio da Telemaco » lunedì 10 giugno 2013, 1:47

E' molto confortante sapere che nello squallore dell'ambiente in cui si svolge la vicenda, esista una persona in grado di accorgersi quanto sia insensato ciò che viene quotidianamente insegnato alla massa.

Ma la signora potrebbe raddoppiare il favore che già rende all'umanità con la sua apertura di pensiero, scoprendo, inoltre, quanto sia altrettanto insensato continuare a mantenere in vita nella propria testa un sistema di pensiero (e a chiedergli accettazione) basato su superstizioni e favolette che si utilizzano per convincere gli anziani a comprare figurine dei Santi o a donare la pensione a radio Maria.

Cioè è questo il punto cruciale: la signora, suo figlio, l'umanità intera NON HA ALCUN stramaledettissimo BISOGNO della Chiesa, dei preti e della parrocchia; l'istituzione autoproclama di essere necessaria, e il suddito viene convinto del fatto che ne ha bisogno: è così che funziona. Solo quando un numero sufficiente di persone si renderà conto che vale esattamente il contrario, cioè che è la Chiesa ad avere bisogno di polli da spennare, allora forse la questione potrà avere risvolti interessanti.
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(Gǔlǎo de zhōngguó yànyǔ)

Lz_90
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Re: Palermo : la lettera di denuncia di una mamma

Messaggio da Lz_90 » lunedì 10 giugno 2013, 14:11

Mi associo agli altri dicendo che la situazione in cui si è trovata la signora ha dell'incredibile.
Tuttavia non smetterò mai di dire che la Chiesa non è solo questo. Questo forum smentisce palesemente l'idea che il mondo gay è legato solo al gaypride o al libertinaggio. Eppure è così difficile farlo anche nei confronti di altre istituzioni come la Chiesa? Sembra che si aspetti sempre l'errore di certi preti per poter sferrare attacchi. Con questo non me la prendo con barbara che ha riportato un episodio di discriminazione e giustamente mette in luce cosa non va nella nostra società e nei cattolici in genere.

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candido
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Re: Palermo : la lettera di denuncia di una mamma

Messaggio da candido » lunedì 10 giugno 2013, 18:46

barbara ha scritto:Io sono una mamma con il cuore pieno di rabbia, una mamma che come tante altre mamme, genitrici di un figlio omosessuale, ha bisogno di aiuto, aiuto da parte della società, aiuto da parte di uomini e donne, aiuto da parte della chiesa, aiuto da parte delle istituzioni, della medicina, di tutti quelli che mi possono dare una risposta esaustiva e che non mi dicano di avere in casa l’opera del demonio.
Non nego di aver intravisto degli spunti positivi, ma andrò controcorrente nel dire che questa lettera(nella parte conclusiva) mi ha lasciato un po' nauseato. Ma dico io, una madre ha bisogno della società, delle istituzioni,della medicina, della chiesa??? per capire che suo figlio non è opera del demonio????
Ma questa madre non potrebbe usare la sua ragione, la sua coscienza, il suo amore per poter capire cosa suo figlio sia? Ecco il rischio della religione, l'uccidere le libere coscienze lasciando un guscio vuoto di meri pregiudizi e vacui dettami.
Telemaco usa sicuramente parole forti e sentite(spero che un po' di dissenso sia consentito in questo forum, anche se ultimamente non ne sarei così sicuro), ma svela l'ipocrisia( e forse l'ingenuità?) di questa donna, che chiede di inserire una preghiera contro l'omofobia alla stessa istituzione che maggiormente è foriera di omofobia( l'omosessualità vista come disordine,malattia,deviazione; il continuo lottare contro l'affermazione dei diritti LGBT, ovvero lottare perchè gli altri abbiano e continuino ad avere meno diritti; ricordo anche che la legge sull'omofobia non è passata per l'opposizione di PDL-Lega-UDC, partiti che sostengono di ispirarsi alla Chiesa e di tutelarne i suoi valori).
Lz_90 ha scritto:Questo forum smentisce palesemente l'idea che il mondo gay è legato solo al gaypride o al libertinaggio. Eppure è così difficile farlo anche nei confronti di altre istituzioni come la Chiesa?
Forse è difficile farlo perchè "il mondo gay" non porta avanti delle tesi,le cui basi sono aprioristiche e assolutiste, per discriminare gli altri o per opporsi al riconoscimento dei loro diritti e,aggiungo anche, della loro felicità!
La chiesa ha alcuni principi e credenze, condivisibili o meno, che vanno rispettate se non lesive degli altri. Ma ha anche delle posizioni e compie degli atti che danneggiano delle persone, ne limitano i diritti e le libertà, e spesso ne rendono la vita difficile. Contro tali posizioni, che definisco fasciste, non si può far finta di nulla, e chi si definisce una persona laica e di buon senso non può non reagire con fermezza e,se serve, durezza.

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Re: Palermo : la lettera di denuncia di una mamma

Messaggio da barbara » lunedì 10 giugno 2013, 20:37

Secondo me non voleva dire quello che intendi tu. Intendeva dire a mio parere che le istituzioni devono farsi carico della discriminazione che c'è e non uscirsene con queste assurdità.

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candido
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Re: Palermo : la lettera di denuncia di una mamma

Messaggio da candido » lunedì 10 giugno 2013, 21:29

barbara ha scritto:Secondo me non voleva dire quello che intendi tu. Intendeva dire a mio parere che le istituzioni devono farsi carico della discriminazione che c'è e non uscirsene con queste assurdità.
Barbara, ho pensato anch'io all'inizio a questa interpretazione. Ma il fatto è che lei chiede "aiuto" e una "risposta esaustiva" alle istituzioni, alla Chiesa,alla medicina.
Ora, io mi chiedo, una risposta a quale domanda? mio figlio è sbagliato?è frutto del demonio?mio figlio è malato?
E l'aiuto che chiede, perchè chiedere aiuto se credi che tuo figlio non abbia nulla che non va? Io chiedo aiuto se sono in pericolo,in difficoltà,se sono malato; se sto bene di che aiuto ho bisogno?
Che poi, la medicina di risposte ne ha date eccome,forse non le vuole ascoltare. E la chiesa gliene dà pure, ma non le piacciono. Sulle istituzioni fa bene a insistere, ma mica se le istituzioni dicono che essere gay è bello allora tutti d'incanto lo iniziano a pensare,cattolici "integralisti" in primis!

L'omofobia di cui parla questa madre non è solo sputi e cazzotti, ma è anche calpestare la dignità,i diritti,considerare alcune persone disordinate,deviate. Inoltre tutto questo alimenta a sua volta gli atti violenti. Questa madre che risposta si aspetta dalla chiesa? Vorrebbe che la chiesa la rassicurasse e le dicesse che i gay son belli e puliti, così da salvare fede e figlio,una sorta di botte piena e moglie ubriaca.
Ma se questa utopica risposta non arriverà mai, cosa salverà dei due?

Io una madre moooolto religiosa ce l'ho, e so che cosa vuol dire. Quando le confidai che ero gay, mi disse testuali parole: "ma lo sai che per la chiesa voi siete malati?"
Io le ho risposto: "ma', lascia stare chiesa e altro,lascia stare qualunque cosa; tu che cosa pensi di me?cosa pensi che io sia?"
Quella sua risposta mi fece un male tremendo,e capì quanto male la chiesa (e l'ignoranza ) le avesse fatto; all'inizio credevo che non l'avrei potuto perdonare, ora le cose sono un po' diverse. Ha iniziato ad ascoltare più se stessa, e meno chiesa e affini. Forse l'omofobia si combatte anche così

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Re: Palermo : la lettera di denuncia di una mamma

Messaggio da barbara » lunedì 10 giugno 2013, 23:12

Forse chiede aiuto perché suo figlio è discriminato, e proprio per effetto di un certa morale. Anche in Sicilia succede. Infatti chiedeva che venisse recitata una preghiera contro l'omofobia. Forse chiedeva che la chiesa mostrasse quell'amore di Dio che professa di avere. A me pare che anche solo essere uscita dall'ombra e aver presentato questa richiesta, come proposto dall'Agedo, sia un gesto (per quanto magari ottimistico) abbastanza eloquente di una madre che vuole stare dalla parte del figlio.

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Re: Palermo : la lettera di denuncia di una mamma

Messaggio da candido » martedì 11 giugno 2013, 7:22

barbara ha scritto:Forse chiede aiuto perché suo figlio è discriminato
Sì, ma discriminato anche da chi? Dalla Chiesa e da quei contesti d'odio e da quelle mentalità chiuse che la Chiesa stessa contribuisce ad alimentare e "nutrire".
A me una preghiera contro l'omofobia sembra tanto come andare da un cacciatore e chiedergli di fare qualcosa, o almeno di esprime un bel pensiero, contro chi uccide gli animali. Un controsenso, e in questo caso un circolo che si autoalimenta.
Io penso a chi considera l'omosessualità una perversione,una malattia,un atto contro natura, e poi penso a come la considera la Chiesa. E non riesco a non associare le 2 cose!
La madre è coraggiosa,certo, ma quando chiede aiuto e comprensione alla Chiesa si rivolge all'aguzzino di suo figlio e non certo al suo salvatore.

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