Lettera aperta di 4 religiosi in difesa degli omosessuali

[barbara]

«A noi sembra che proprio dalla Chiesa dovrebbe arrivare un riconoscimento del modo nuovo di comprendere l'omosessualità, con un segno di accoglienza e di profondo rispetto per i sentimenti di amore di chi vive personalmente questa condizione. Due persone che si amano non sono un attentato alla società né il tradimento del Vangelo. Gli scandali vanno cercati altrove!».
Questo si legge in una lettera recapitata all'Arcivescovo di Firenze e firmata da tre sacerdoti e una suora , italiani, in risposta a un articolo di Toscana Oggi sulla posizione della Chiesa nei confronti dell'omosessualità.
Secondo i firmatari della lettera : è importante che la Chiesa riconosca positivamente il cammino della scienza nella conoscenza dell'uomo e non dichiari verità assolute quelle che poi dovrà riconoscere errate, come è accaduto in passato. Questi fatti ci inducono a vedere l'omosessualità in un orizzonte nuovo e ad affrontarla con uno sguardo morale diverso».
L'obiettivo della lettera è proprio quello di far conoscere le posizioni che pure esistono nella Chiesa e che dissentono da quella ufficiale .
Se è vero che la chiesa è soprattutto formata dalle donne e dagli uomini che ne fanno parte ritengo giusto dare voce anche a chi si espone in prima persona per tentare di cambiare dall'interno un'istituzione che appare sempre più chiusa e in ritardo rispetto alla società civile.

Fonte: http://gayburg.blogspot.com/2012/09/qua ... z2eKoORyEW

[progettogayforum]

Cara Barbara,
capiamoci bene, il problema per la chiesa, non è riconoscere un qualche valore alle unioni omosessuali o non accanirsi contro i gay. Credo che papa Francesco si preoccupi soprattutto di altre questioni e che, molto semplicemente, non sia seriamente a dentro delle questioni concernenti l’omosessualità, perché chi è cresciuto in una cultura omofoba, nel migliore dei casi non si è mai preoccupato delle questioni relative alla omosessualità. Bergoglio compatisce i gay, li vuole perdonare, ma dando per scontato che i gay debbano essere gay alla maniera in cui la chiesa li più accogliere, ossia gay che hanno rinunciato del tutto alla sessualità e che sentendosi in colpa vanno cercando rassicurazioni e perdono. Questo non è un riconoscimento, è esattamente il contrario. Le parole terribili che hanno concluso il suo famoso discorso in aereo al rientro dal Brasile: “Se uno è perso così, bisogna aiutarlo!” sono offensive e la stampa, salvo rarissime eccezioni, le ha sistematicamente omesse alimentando l’equivoco.

Ma, nella pur teoricamente plausibile ipotesi in cui Bergolio volesse aprire ai gay in un modo serio, cioè capendo che non c’è niente da perdonare e niente da pretendere come prezzo del perdono, si troverebbe del tutto impossibilito a farlo perché la chiesa, come è successo in molte altre situazioni, non può mettere in discussione la sua stessa credibilità, smentendosi e dicendo dopo secoli di anatemi e di dichiarazioni che condannano senza appello l'omosessualità: “scusate tanto, ci siamo sbagliati anche su questo e chiediamo perdono!” Andrebbe in crisi l’autorità stessa del magistero. Per definizione la chiesa non sbaglia e quindi quando sbaglia non può ammettere di avere sbagliato, altrimenti il magistero ecclesiastico apparirebbe in modo evidente soggetto al fluire della storia come una qualunque altra dottrina e perderebbe la sua stessa sacralità.

[barbara]

beh la chiesa ha già sbagliato varie volte , come ai tempi dell'Inquisizione . Lo sanno tutti e lo sa anche la Chiesa . Mi pare che lo abbia anche ammesso. Quindi dei precedenti ci sono .Papa Giovanni Paolo II ammise nel 2011 che la chiesa aveva commesso degli errori con Galileo.
Guarda io non dico mai "mai". Se trent'anni fa mi avessero detto che sarebbe esistito qualcosa come internet non ci avrei creduto.

[progettogayforum]

Giovanni Paolo II ha chiesto scusa per Galileo ma non per Giordano Bruno!