Il mio primo post! Salve a tutti!

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
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Lz_90
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Re: Il mio primo post! Salve a tutti!

Messaggio da Lz_90 » martedì 17 settembre 2013, 21:32

Ciao Nopanic91,
anche io sono cattolico e gay come te. Condivido quello che hai scritto (nel primo e ultimo post) e tutto sommato mi ci vedo. Senza voler risultare spocchioso, anche a me piace dedicarmi al volontariato e aiutare il prossimo, credo (ma non ne sono sicuro) si tratti di un modo per conciliare omosessualità e religione, che è possibilissimo (pur tra certe difficoltà). Ritengo che la fede e la preghiera sia importantissima per superare alcune di queste difficoltà e sentirsi in pace con sé stessi. Quindi coraggio! ;)
Smentisco chi dice che "la chiesa ti vede come un saccente", perché è la solita generalizzazione anticlericale. Condivido però quello che scrive pavloss che "non sempre il mondo cattolico aiuta".

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Tom
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Re: Il mio primo post! Salve a tutti!

Messaggio da Tom » giovedì 19 settembre 2013, 2:22

Nopanic91 scrive:
Condivido l'idea della Chiesa sull'eutanasia perchè abbraccio completamente il principio di salvaguardare la vita da quando inizia a quando finisce: non siamo noi ad aver dato la vita e non siamo noi che possiamo toglierla!
Ho risposto qua: viewtopic.php?f=78&t=3823
"La vita giusta è quella ispirata dall'amore e guidata dalla conoscenza"
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Landon
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Re: Il mio primo post! Salve a tutti!

Messaggio da Landon » venerdì 20 settembre 2013, 16:16

Ciao Nopanic91, perdona il ritardo con il quale ti rispondo.

Sostanzialmente concordo con quanto da te affermato sull'omosessualità( anche se nutro dei dubbi sulle predisposizioni all'omosessualità). Non concordo affatto per quanto riguarda aborto ed eutanasia. Inevitabilmente sono scelte molto difficile da prendere. Abortire, per me, significa, in un certo senso, "privare un potenziale uomo di divenire tale". Io, però, non potendo conoscere le motivazioni per le quali una donna arrivi a tale decisione, sono per la libertà di scelta. Non conosco la tua posizione in tema legislativo sull'aborto ed eutanasia. Io sono favorevole in entrambi i casi ad una legge apposita per regolamentare questi due temi importanti. Fino a qualche anno fa anche io abbracciavo completamente tutte le posizioni morali della Chiesa. Con il tempo, però, mi sono reso conto di quanto dogmatismo fosse presente su queste decisioni. Il relativismo, per quanto condannato, penso che sia alla base di una convivenza fra persone con culture e credi differenti. Tralasciando il discorso sulla laicità dello Stato, penso che sia giusto lasciare la libertà di scelta ad ogni individuo un po' come afferma il Papa: "chi sono io per giudicare?".
non si deve usare il proprio corpo e quello degli altri come un oggetto di sfogo dei propri istinti sessuali.
Mi dispiace ma non condivido. Non trovo giusto giudicare chi decide d'avere rapporti occasioni: ognuno è libero di vivere la propria vita come meglio preferisce. Certo, anche io posso affermare che preferisco vivere una relazione e quindi condividere la mia parte più intima con la persona che io amo ma non per questo devo giudicare chi fa scelte differenti dalle mie. Per quanto riguarda la masturbazione e la relativa "dispersione del seme" sono in totale contrasto. Trovo profondamente immorale chiedere ad una persona di reprimere un lato della propria sessualità ovvero la masturbazione. Tralasciando il fatto che il nostro organismo, anche involontariamente durante la notte, fa avvenire la fuoriuscita "del seme", in quanto fatto naturale, ritengo che sia sbagliato concepire l'idea secondo la quale si possono avere rapporti sessuali purché finalizzati alla procreazione. Ed i sentimenti di ognuno dove li lasciamo?
ma se io ho rapporti solo con una persona per la quale provo un grande sentimento e ci vogliamo bene e ci rispettiamo, secondo me il principio del rispetto del corpo proprio e di quello altrui non viene violato
Per quanto mi riguarda anche io penso lo stesso anche se rimane un punto cardine: la Chiesa ritiene gli atti omosessuali "intrinsecamente disordinati". Da un lato comprendo i tuoi post precedenti nei quali affermi che vai in Chiesa per Dio e che non sei obbligato a seguire ciecamente tutto quello che viene professato da essa. Però a me sembra che sia presente una contraddizione: ti dichiari cattolico ma non segui la dottrina cattolica sull'omosessualità. Non ti sto dicendo assolutamente che devi rinunciare a te stesso, al tuo ragazzo e via dicendo. In primis, richiamandomi a quanto detto prima, io non posso giudicare le tue scelte né giudico il tuo essere cattolico. In secondo luogo, però, mi chiedo: se io faccio parte di un gruppo può accadere che io non concordi in ogni cosa ma nei principi generali. Però non pensi che il fatto di considerarti, da parte della Chiesa, un "malato, deviato" sia discriminatorio? Prima affermavi che non ti interessa delle loro posizioni ufficiali e via dicendo. Eppure io penso che non rimarrei mai in un gruppo che mi considera con "pietà, misericordia" ed inferiore agli altri. Mi dispiace ma in fin dei conti è questa la realtà: per i cattolici, non tutti ovviamente, gli omosessuali sono inferiori agli eterosessuali. A questo punto, avendo io stesso una dignità, ho deciso d'abbandonare la Chiesa per evidente incompatibilità. Il rispetto dovrebbe provenire da entrambe le parti e, mi dispiace tanto, ma non si rispettano le persone chiamandole "deviate" od altro. Questo non si chiama rispetto ma superiorità.
Mi fa molto piacere, comunque, questo nostro dialogo ;)

Nopanic91
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Re: Il mio primo post! Salve a tutti!

Messaggio da Nopanic91 » lunedì 23 settembre 2013, 23:20

Fa piacere anche a me scambiare idee ed opinioni su questi argomenti in modo sereno ed onesto.
Landon, vedi, io non giudico nessuno. Non do giudizi su come le persone vivono la propria sessualità e su come la esprimono. Semplicemente io la vivo in modo diverso dalla maggior parte della persone ma questo non significa che io discrimini chi decida di fare l'esatto opposto di quello che penso io.
Poi io anche se vado in Chiesa, non faccio parte né dell'oratorio né dell'arcidiocesi della mia città: insomma io non sono un rappresentante istituzionale della Chiesa e quindi non mi sento complice di quello che dicono. Io vado in Chiesa per pregare e rendere grazie al mio Dio, e basta!
Infine, su questioni come aborto ed eutanasia, non è possibile dare una lettura univoca! Pensa una ragazza messa incinta da uno stupratore ed una invece che è rimasta incinta perché non ha pensato ai rischi e ai pericoli di un rapporto non protetto, ed entrambe decidano di abortire.... bhe è molto difficile dire ad una si e all'altra no. Pertanto io personalmente me ne tiro fuori ed ognuno si confronti con la propria coscienza.
L'eutanasia poi è anch'essa una questiona ostica. Quando ci si ammala, non si ha la stessa visione di quando si è sani: esemplare il caso di un'oncologa che lavora con il Dott.Veronesi; grande fautrice del testamento biologico, una volta ammalatasi di cancro decise di cambiare le proprie disposizioni e giustificò la rettifica dicendo che la malattia le aveva fatto cambiare idea. Insomma queste cose sono complicate.

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Tom
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Re: Il mio primo post! Salve a tutti!

Messaggio da Tom » martedì 24 settembre 2013, 15:20

Che si possa cambiare idea, anche più di una volta, sul desiderare o meno l'eutanasia per se stessi va benissimo: ciò che non va bene è voler imporre le proprie decisioni o i propri dogmi ad altre persone come è solita fare la Chiesa Cattolica. Legalizzare l'eutanasia non toglie nulla a chi non vuole usufruirne; non legalizzarla è invece gravissimo perché preclude la libertà di scelta su una questione importantissima, ha un impatto atroce e violentissimo su chi urla vanamente inascoltato di non poterne più invocando la fine e ha anche ripercussioni esiziali e terribili sulle persone vicine lacerate da un opprimente senso di impotenza. Inoltre: perché mai dovrei stare a tribolare pensando a chissà quali sofferenze dovrò subire i giorni prima di spegnermi quando il pensiero di poter ricorrere all'eutanasia mi farebbe vivere molto più tranquillo? Allo stesso modo le leggi per i diritti degli omosessuali non hanno alcuna incidenza su chi non è omosessuale o comunque su chi non vuole sfruttare quelle possibilità. L'assenza di quei diritti invece penalizza perniciosamente una consistente percentuale di persone. Il modo di (s)ragionare di molti cattolici non lo capisco. Ad esempio: se Ruini ritiene giusto agonizzare e morire naturalmente sopportando stoicamente i difficili momenti finali non sarà certo la legalizzazione dell'eutanasia a impedirglielo. Analogamente, Ratzinger sarà liberissimo di perseverare nella sua scelta di non adottare figli con un altro uomo anche quando ci sarà una legge che lo consentirà. A che pro dunque osteggiare la legalizzazione dell'eutanasia e i diritti degli omosessuali?* Come dice il giornalista Saverio Tommasi: "i diritti sono come un raggio di sole, se io mi abbronzo, a te non rubo niente". Lo so che è un discorso al limite del demenziale ma del resto gli argomenti stupidi si distruggono facilmente con risposte altrettanto stupide. Per concludere: che l'eutanasia sia argomento complesso non c'è dubbio ma un aspetto secondo me resta lampante e innegabile: nessuno deve arrogarsi di decidere per gli altri usurpando l'altrui diritto all'autodeterminazione.


* Una possibile risposta in questo post: viewtopic.php?f=78&t=3820
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