L'idea religiosa su se stessi e la realtà
L'idea religiosa su se stessi e la realtà
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Ultima modifica di pavloss il venerdì 4 agosto 2023, 20:03, modificato 1 volta in totale.
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Re: L'idea religiosa su se stessi e la realtà
Questo post fa vedere chiaramente le conseguenze dell’imposizione di valori morali del tutto “a priori”. Esiste oggi una scienza psicologica concernente la sessualità e bisognerebbe ascoltarla perché avere atteggiamenti dogmatici su questioni come l’omosessualità provoca danni molto gravi. Ma la chiesa è ancora lontanissima da queste prospettive e resterà lontanissima perché cambiare atteggiamento sarebbe una manifestazione di debolezza che non può permettersi, almeno in modo palese, sarebbe un cedere ai “venti di dottrina”, come li definiva Ratzinger, dimenticando che la chiesa non può sbagliare.
Ma non si possono dare tutte le colpe alla chiesa. Ieri sera leggevo “Improvvisamente l’estate scorsa” un dramma di Tennessee Williams, della fine degli anni ’50, beh leggere quel testo è sconvolgente, perché se per un verso c’è la nota dominante della radicale omofobia e dell’ipocrisia della classe sociale alta degli Stati Uniti anni 50, per l’altro c’è ancora una rappresentazione della omosessualità in chiave di dramma, una cosa che in un modo o nell’altro finisce per portare alla rovina. In buona sostanza c’è una evoluzione negli atteggiamenti sociali che, per lenta che sia, mi auguro sia irreversibile e questa evoluzione è stata enormemente accelerata da internet che ha favorito la circolazione libera delle idee e la rottura dei monopoli culturali.
Ho visto anche in Italia ragazzi gay indotti al matrimonio da preti che presentavano il matrimonio come la “medicina dell’omosessualità” ma anche da noi, se c’è la chiesa, non c’è solo la chiesa, l’arretratezza culturale è purtroppo molto radicata a livello sociale. L’Italia, in certe zone almeno, vive ancora in clima di caccia alle streghe. Noi possiamo solo fare la nostra parte nel nostro piccolo dicendo le cose come stanno.
Ma non si possono dare tutte le colpe alla chiesa. Ieri sera leggevo “Improvvisamente l’estate scorsa” un dramma di Tennessee Williams, della fine degli anni ’50, beh leggere quel testo è sconvolgente, perché se per un verso c’è la nota dominante della radicale omofobia e dell’ipocrisia della classe sociale alta degli Stati Uniti anni 50, per l’altro c’è ancora una rappresentazione della omosessualità in chiave di dramma, una cosa che in un modo o nell’altro finisce per portare alla rovina. In buona sostanza c’è una evoluzione negli atteggiamenti sociali che, per lenta che sia, mi auguro sia irreversibile e questa evoluzione è stata enormemente accelerata da internet che ha favorito la circolazione libera delle idee e la rottura dei monopoli culturali.
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