L'OMOSESSULAITA' NELLA EVANGELII GAUDIUM

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
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L'OMOSESSULAITA' NELLA EVANGELII GAUDIUM

Messaggio da progettogayforum » martedì 3 giugno 2014, 0:57

Questo post è dedicato all’approccio di Papa Bergoglio ai temi riguardanti l’omosessualità. Mi fermerò in particolare su due punti della esortazione apostolica Evangelii gaudium, del 24/11/2013. L’esortazione è rivolta ai fedeli e, ovviamente, in primo luogo ai Vescovi e a tutto il clero.

Ho letto con attenzione il documento, che è dedicato alle modalità dell’annuncio del Vangelo, per capire che cosa Papa Bergoglio intendesse trasmettere in primo luogo ai Vescovi e al clero, in relazione all’approccio con le persone omosessuali.

All’apparenza l’esortazione apostolica non ne tratta affatto, o meglio, ad un occhio ingenuo sembra che non ne tratti affatto. Il n. 64 dell’esortazione così recita testualmente:

“64. Il processo di secolarizzazione tende a ridurre la fede e la Chiesa all’ambito privato e intimo. Inoltre, con la negazione di ogni trascendenza, ha prodotto una crescente deformazione etica, un indebolimento del senso del peccato personale e sociale e un progressivo aumento del relativismo, che danno luogo ad un disorientamento generalizzato, specialmente nella fase dell’adolescenza e della giovinezza, tanto vulnerabile dai cambiamenti. Come bene osservano i Vescovi degli Stati Uniti d’America, mentre la Chiesa insiste sull’esistenza di norme morali oggettive, valide per tutti, «ci sono coloro che presentano questo insegnamento, come ingiusto, ossia opposto ai diritti umani basilari. Tali argomentazioni scaturiscono solitamente da una forma di relativismo morale, che si unisce, non senza inconsistenza, a una fiducia nei diritti assoluti degli individui. In quest’ottica, si percepisce la Chiesa come se promuovesse un pregiudizio particolare e come se interferisse con la libertà individuale».[59] Viviamo in una società dell’informazione che ci satura indiscriminatamente di dati, tutti allo stesso livello, e finisce per portarci ad una tremenda superficialità al momento di impostare le questioni morali. Di conseguenza, si rende necessaria un’educazione che insegni a pensare criticamente e che offra un percorso di maturazione nei valori.”

In apparenza il testo appena riportato è estremamente generico, ma il rinvio alla nota 59 permette di capire che cosa si celi dietro una così prudente omissione: il Papa cita un documento della conferenza episcopale degli Stati Uniti “Ministero verso le persone con una inclinazione omosessuale: Linee guida per la cura pastorale” [United States Conference of Catholic Bishops, Ministry to Persons with a Homosexual Inclination: Guideline for Pastoral Care (2006) 17]

Al di là del richiamo al secolarismo e al relativismo che avrebbero portato a una deformazione etica e a un disorientamento generalizzato, secondo una linea cara a Benedetto XVI, si sottolinea in accordo con la conferenza episcopale USA che ci sono coloro che presentano l’insegnamento della Chiesa come ingiusto, ossia opposto ai diritti umani basilari, ma il Papa e la conferenza episcopale USA concordano nel sostenere che “queste argomentazioni scaturiscono da una forma di relativismo morale che si unisce, non senza inconsistenza, a una fiducia nei diritti assoluti degli individui. In quest’ottica si percepisce la Chiesa come se promuovesse un pregiudizio particolare e come se interferisse con la libertà individuale”.

Analizzerò tra poco il documento dei Vescovi americani, vorrei ora cercare di dare un significato a quel “si percepisce la Chiesa come se promuovesse un pregiudizio”.

La stessa esortazione apostolica, trattando di cultura, pensiero ed educazione, al n. 132 recita testualmente:

"132. L’annuncio alla cultura implica anche un annuncio alle culture professionali, scientifiche e accademiche. Si tratta dell’incontro tra la fede, la ragione e le scienze, che mira a sviluppare un nuovo discorso sulla credibilità, un’apologetica originale[109] che aiuti a creare le disposizioni perché il Vangelo sia ascoltato da tutti. Quando alcune categorie della ragione e delle scienze vengono accolte nell’annuncio del messaggio, quelle stesse categorie diventano strumenti di evangelizzazione; è l’acqua trasformata in vino. È ciò che, una volta assunto, non solo viene redento, ma diventa strumento dello Spirito per illuminare e rinnovare il mondo."

Come si vede la Scienza è vista solo in dimensione strumentale: “Quando alcune categorie della regione e delle scienze vengono accolte nell’annuncio del messaggio… è l’acqua trasformata in vino. È la stessa logica che si ritrova in un documento di Papa Paolo VI: «Se le inchieste sociologiche ci sono utili per meglio conoscere la mentalità dell'ambiente, le preoccupazioni e le necessità di coloro ai quali annunciamo la parola di Dio, come pure le resistenze che le oppone l'umana ragione nell'età moderna, con l'idea largamente diffusa che non esisterebbe, fuori della scienza, alcuna forma legittima di sapere, le conclusioni di tali inchieste non potrebbero costituire di per se stesse un criterio determinante di verità» (Paolo VI, Esort. apost. Quinque iam anni, 8.12.1970 http://www.vatican.va/holy_father/paul_ ... ni_it.html).”

Veniamo ora al nocciolo della questione, ossia al documento dei Vescovi americani sulla cura pastorale delle persone con inclinazioni omosessuali. Il documento si può leggere nell’originale inglese alla pagina http://www.usccb.org/issues-and-action/ ... n-2006.pdf

Nell’introduzione si afferma che “i membri della Chiesa che svolgono la loro missione tra persone che sperimentano attrazione omosessuale, devono affrontare sfide particolari. Ci sono molte forze nella società che promuovono una visione della sessualità in generale e della omosessualità in particolare che non sono in accordo con la finalità e il piano di Dio per la sessualità umana.” E il documento dei Vescovi americani ci spiega “il posto della sessualità nel piano di Dio”. Partendo da Genesi 1.27 e da Marco 10.6-8 i Vescovi concludono che la finalità del desiderio sessuale sta nel condurre l’uomo e la donna insieme nel vincolo del matrimonio: “L'unione degli sposi realizza il duplice fine del matrimonio: il bene degli stessi sposi e la trasmissione della vita. Questo è l’ordine della natura, un ordine la cui sorgente è in ultima istanza la saggezza di Dio, fino al punto che l’umo e la donna cooperano col piano divino comportandosi conformemente all’ordine naturale, essi non solo portano a compimento le loro individuali nature umane ma compiono altresì la volontà di Dio” Secondo quanto affermano i Vescovi, “gli atti omosessuali non possono soddisfare i fini naturali della sessualità umana” perché “a causa sia peccato originale e dei peccati personali, il disordine morale è fin troppo comune nel nostro mondo. Ci sono una varietà di atti, come l'adulterio, la fornicazione, la masturbazione e la contraccezione, che violano i fini propri della sessualità umana. Gli atti omosessuali violano anche il vero scopo della sessualità. Si tratta di atti sessuali che non possono essere aperti alla vita. Né riflettono la complementarietà dell'uomo e della donna, che è parte integrante del disegno di Dio per l'uomo. Di conseguenza, la Chiesa cattolica ha sempre insegnato che gli atti omosessuali "sono contrari alla legge naturale. . . . In nessun caso possono essere approvati.”

A parte il fatto che il testo è un collage di documenti papali, il che la dice lunga sulla autentica possibilità di esprimersi dei Vescovi americani, va notato che, sulla scia di Benedetto XVI, i Vescovi parlano di legge naturale nella convinzione che quanto essi affermano sia la legge naturale. E ad avvalorare questa tesi è citato san Paolo.

I Vescovi riconoscono che la tendenza omosessuale non è di per sé un peccato anche se “L'inclinazione omosessuale è oggettivamente disordinata, cioè, è una inclinazione che predispone verso ciò che non è veramente buono per la persona umana.” “Il semplice possedere tali inclinazioni non è peccato, almeno finché esse sono al di fuori del nostro controllo, ma agire seguendo tali inclinazioni è comunque sempre sbagliato.” Si apre così la porta alle terapie riparative.

I Vescovi americani proseguono:

“Un numero considerevole di persone che provano attrazione omosessuale la vivono come una inclinazione che non hanno scelto. Molti di questi parlano delle loro attrazione omosessuali come di un peso indesiderato. Ciò solleva la questione se un'inclinazione omosessuale può essere cambiata con l'aiuto di un qualche tipo di intervento terapeutico. Attualmente non esiste un consenso scientifico sulla causa del inclinazione omosessuale. Non c'è consenso sulla terapia. Alcuni hanno trovato la terapia utile. I cattolici che avvertono tendenze omosessuali e che desiderano provare la terapia devono cercare il consiglio e l’assistenza e il consiglio di un professionista qualificato che abbia preparazione e competenza psicologica e che capisca e sostenga l'insegnamento della Chiesa sull'omosessualità. Essi dovrebbero cercare la guida di un confessore e direttore spirituale, che sosterrà il loro tentativo di vivere una vita casta.”

Come si vede la Chiesa non tiene in alcun conto quanto la Scienza ha elaborato sul tema della omosessualità in genere e sulle terapie riparative in particolare. Rinvio in particolare al mio articolo “Omosessualità e ignoranza” in cui riporto, tradotto da me, un documento fondamentale della Organizzazione Mondiale della Sanità, intitolato: “Cure per una malattia che non esiste” che evidenzia non solo l’inefficacia ma la nocività delle terapie riparative. Il documento della OMS così conclude:

“Gli operatori sanitari che offrono "terapie riparative" aderiscono a puri pregiudizi sociali e manifestano una forte ignoranza in materia di sessualità e di salute sessuale. Contrariamente a quanto molti credono o presumono, non vi è alcuna ragione - con l'eccezione dello stigma risultante proprio da tali pregiudizi – per la quale le persone omosessuali non possano godere di una vita piena e soddisfacente. Il compito dei professionisti della salute è quello di non causare danni e di offrire un sostegno ai pazienti per alleviare le loro sofferenze e i loro problemi, certamente non di rendere questi problemi più gravi. Un terapeuta che classifica i pazienti non-eterosessuali come "devianti" non solo li offende, ma contribuisce anche all’aggravamento dei loro problemi. Le terapie "riparative" o " di conversione" non hanno alcuna indicazione medica e rappresentano una grave minaccia per i diritti umani e la salute delle persone. Esse costituiscono pratiche ingiustificabili che devono essere denunciate e assoggettate a sanzioni adeguate.”

I Vescovi americani proseguono: “L'insegnamento della Chiesa sull'omosessualità è attento alla legge naturale impressa nella natura umana e fedele alle Sacre Scritture. Questo insegnamento offre un faro di luce e di speranza nel bel mezzo di una notevole confusione…
All'interno della nostra cultura, però, ci sono vari ostacoli che rendono più difficile per alcune persone riconoscere la saggezza contenuta in questo insegnamento. Un ostacolo è l'intolleranza di quelli percepiti come diversi. Rimane vero che alcune persone identificate come omosessuali sono vittime di violenza. Il fatto che gli atti omosessuali sono immorali non può mai essere usato per giustificare la violenza o discriminazione ingiusta”.

Ma la musica ormai è chiara! Non voglio tediarvi con l’analisi puntuale del documento dei Vescovi americani, che non fa che allinearsi ai documenti pontifici, come è inevitabile in una istituzione che, nata per diffondere un messaggio di speranza e di libertà, si è trasformata in gerarchia e per paura del pensiero libero ha imposto per via gerarchica una unità dottrinale del tutto innaturale.

Vorrei citare qui un altro documento, ossia la sentenza di condanna di Galileo pronunciata dall’Inquisizione, anche in questa sentenza la Chiesa argomenta sulla base della Scrittura e giunge a condannare “senza ombra di dubbio” le tesi copernicane. La Chiesa non ha mai dubbi! E non fa mai seriamente i conti con la Scienza.

La sentenza pronunciata contro Galileo contiene espressioni estremamente significative:

“Che il Sole sia centro del mondo e immobile di moto locale, è proposizione assurda e falsa in filosofia, e formalmente eretica, per essere espressamente contraria alla Sacra Scrittura;

Che la Terra non sia centro del mondo né immobile, ma che si muova eziandio di moto diurno, è parimente proposizione assurda e falsa nella filosofia, e considerata in teologia ad minus erronea in Fide.”

Che la Chiesa non apprezzi la Scienza è ovvio perché la scienza si alimenta di dubbi e spinge le persone a ragionare con la propria testa e su fatti oggettivi.
Certo, chi legge con spirito laico certi documenti del magistero ecclesiastico ha proprio l’impressione che dai tempi di Galileo non sia cambiato proprio nulla.

barbara
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Re: L'OMOSESSULAITA' NELLA EVANGELII GAUDIUM

Messaggio da barbara » martedì 3 giugno 2014, 7:20

la tua è una riflessione preziosa, anche perché mi pare che non vi sia da parte del papa un messaggio chiaro e univoco, ma piuttosto le sue dichiarazioni possono prestarsi a interpretazioni opposte a quelle che ufficialmente vengono ratificate.
E' molto triste constatare che la chiesa è più preoccupata di confermare i propri dogmi che di evitare i danni provocati agli omosessuali dalle sue dichiarazioni e dalle terapie riparative. L'omofobia interiorizzata trae forza soprattutto da queste concezioni , che purtroppo , a quanto pare, sono ben lontane dall'essere superate nella chiesa .

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Tom
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Re: L'OMOSESSULAITA' NELLA EVANGELII GAUDIUM

Messaggio da Tom » martedì 3 giugno 2014, 17:33

Dato che ormai sta tornando in auge il tema "terapie riparative e oscurantismo religioso" riporto qua un video con la testimonianza di un ex paziente di Joseph Nicolosi, sottotitolato in italiano:

https://www.youtube.com/watch?v=zm-2mdaZ4QU

Il video porta alla luce oltre che il dogmatismo religioso e lo stress lacerante anche un altro aspetto che avevo ingenuamente trascurato e che sarebbe interessante approfondire: il costo esorbitante di queste terapie.

P.s. Non ho commentato, almeno per ora, l'articolo di Project perché altrimenti mi sarei innervosito troppo, non lo dico retoricamente. :mrgreen:
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(B.Russell)

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