Instrumentum laboris

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
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IsabellaCucciola
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Instrumentum laboris

Messaggio da IsabellaCucciola » venerdì 27 giugno 2014, 10:54

L'Instrumentum Laboris sintetizza le risposte delle Chiese locali al questionario su matrimonio e famiglia, predisposto dal Sinodo dei Vescovi in vista dell'assemblea straordinaria sulla famiglia convocata da Papa Francesco per ottobre a Roma e illustrato in Vaticano.
LE SFIDE PASTORALI SULLA FAMIGLIA
NEL CONTESTO DELL’EVANGELIZZAZIONE INSTRUMENTUM LABORIS

Link:
http://www.vatican.va/roman_curia/synod ... ia_it.html

ARTICOLI:
No adozioni coppie gay, sì battesimo ai figli”. La risposta dei cattolici italiani a Papa Francesco.
http://lezpop.it/no-adozioni-coppie-gay ... francesco/

L'Instrumentum Laboris è un inno all'omofobia: nessuna apertura ai Gay da parte della Chiesa.
http://gayburg.blogspot.it/2014/06/lins ... -inno.html
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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progettogayforum
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Re: Instrumentum laboris

Messaggio da progettogayforum » venerdì 27 giugno 2014, 11:31

È evidente che se i gay possono aspettarsi dei progressi nella strada per la conquista di una effettiva parità nei diritti civili, non possono certo sperare nulla dalla Chiesa cattolica. Ho scritto di recente un post sulla omosessualità nella Evangelii gaudium e il quadro che ne emerge è sconfortante.

La Chiesa gerarchica, storicamente, ha sempre avuto bisogno di crociate, di condanne e di roghi, ora, dato il progresso della società civile quelle cose non sono più possibili ma lo spirito che le animava non è superato e allora si tenta di organizzare una crociata in miniatura e di evitare i discorsi espliciti in modo che le reazioni si attenuino.

La Libertà nella Chiesa non esiste e l'apparente improbabile unanimismo non deriva dalla fede comune ma da un'organizzazione gerarchica che in Italia costituisce un vero e proprio stato nello stato (non parlo del Vaticano ma della Chiesa).

No mi resta che auspicare che il pensiero laico, rispettoso della libertà di religione (che non è mai libertà di imporre un assunto dogmatico a un non credente), possa crescere e affermarsi in una società veramente civile.

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