AIDS... un castigo divino?

Il rapporto fra tematiche gay e religiose, nella vita di sempre
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IsabellaCucciola
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AIDS... un castigo divino?

Messaggio da IsabellaCucciola » mercoledì 16 luglio 2014, 11:42

Innanzitutto chiedo scusa per il titolo del Topic, e so che penserete che mi sono fatta di qualche sostanza stupefacente, ma purtroppo leggendo oggi 16 luglio 2014 in Rete, su un sito italiano, alcune considerazioni dei “cattolici” secondo cui l’AIDS è un castigo di Dio, ho sentito il bisogno di creare un Topic.
A essere sincera la mia prima sensazione è stata un senso di nausea nel leggere certe cose, una sensazione di schifo, nel vedere non solo come i “cattolici” piazzino Dio ovunque, ma soprattutto nel non vedere in queste persone un briciolo di misericordia per chi soffre, solo perché sono i gay a cercarsi l’AIDS, per colpa del loro stile di vita, e per il fatto che adesso vogliono distruggere la famiglia.
Ci sono alcune “chiese” che addirittura ai malati dicono di non curarsi ma di pregare, affinché Dio li possa curare!!!!!! Pensate che esagero? Eccovi un link del 2011: http://www.giornalettismo.com/archives/ ... on-lacqua/
“almeno sei malati sono morti per aver abbandonato i farmaci, convinti dai proclama di alcune chiese che sostengono che Dio li avrebbe curati. Una reporter sotto copertura ha finto di essere una fedele con l’HIV e, nel sud di Londra, ha incontrato alcuni pastori che le hanno promesso di guarirla. La giornalista si è sottoposta ad un “processo di guarigione” durante il quale le veniva spruzzata dell’acqua sul viso, mentre un membro della chiesa invocava il diavolo perché lasciasse il corpo malato.”

Il pensiero che l’AIDS, sia un “castigo divino” è anche il pensiero del cardinale Giuseppe Siri, Arcivescovo di Genova, nel 1987.
(http://ricerca.repubblica.it/repubblica ... e-voi.html):
“secondo l' alto prelato, l' epidemia di Aids non è solo una delle nuove e drammatiche malattie che colpiscono l' uomo dell' era industriale. E la sua avanzata, che procede nonostante i potenti strumenti di cui la scienza dispone, starebbe a confermare tutto ciò. L' Aids quindi è una malattia particolare, il primo segno inviato dal cielo per punire l' uomo delle sue deficienze morali e per ammonirlo duramente a ritrovare al più presto la retta via. Il mondo è progredito soprattutto nei sette peccati capitali: Dio, per risposta, ci ha mandato l' Aids.”
Notiamo che Dio punisce i gay, ma gli assassini, i preti pedofili, le persone violente, i ladri, gli stupratori, gli spacciatori naturalmente non vengono puniti… naturalmente se eterosessuali!!!!

C’è una cosa che mi fa veramente incazzare, non dico che bisogna per forza trovare i gay simpatici, o per forza farceli piacere, ma almeno evitiamo di tirare in ballo Dio, è molto più onesto dire:“I gay i stanno sulle palle perché è un fattore di pelle, ci sono persone che a pelle mi stanno antipatiche ed è così per i gay”, preferisco una frase così piuttosto che nascondersi dietro qualcuno.

Concludo lasciando uno stralcio da questo articolo: Evangelici: l'AIDS è la giusta punizione divina per aver trasgredito le leggi morali di Dio.
“la differenza fra gli integralisti e i gay: i gay amano, gli integralisti odiano.
Gli integralisti vedono il mondo in due soli colori, bianco e nero, e non riescono a pensare che ci sono infiniti altri colori intermedi, che fanno l'infinita bellezza del creato e che danno infinite possibilità di essere felici.
L'incastro perfetto eterosessuale è solo biologico (uomo-donna); l'incastro perfetto omosessuale è ideale, autentico, puro: l'amore fra uomini.
Quasi tutti i ragazzi vivono nella pubertà una fase in cui provano interesse per i ragazzi, anche e soprattutto sessualmente. Ma poi molti si sposano, vogliono farsi una famiglia, vogliono avere dei figli, diventano eterosessuali. Molti giovani invece continuano ad innamorarsi solo di ragazzi o di uomini, sono omosessuali, gay.
La religione in questo, instillando i sensi di colpa e la minaccia dell'inferno, condiziona a volte irreversibilmente, a volte fatalmente, la mente di un bambino. Per questo penso che la religione dovrebbe essere vietata ai minori di 18 anni.
Far vedere poi al bambino scene (in tv, sui giornali, a scuola, sui libri, sui fumetti, ecc.) in cui viene ribadito unilateralmente lo status eterosessuale è condizionante e «diseducativo». Poiché educare vuol dire «condurre il bambino a sviluppare la propria personalità» e non «assuefare il bambino a ciò che la maggioranza prescrive come normale». E' aberrante chiamare "equilibrato sviluppo della sessualità dei figli" ciò che in realtà è l'imposizione ottusa del modello eterosessuale.
Il problema non è l'essere gay ma è la crescita del bambino in un ambiente ostile; e la colpa è dei rigidi moralisti che sono causa e attori dell'ostilità in cui vivrà il bambino. Prendiamocela con questa parte della società.
L'interpretazione secondo cui l'omosessualità è anormale, contronatura o usata per sottomettere (!) è l'aborto di menti malate.
Ognuno fa l'amore con chi vuole, purché lo vogliano entrambi. Questa è la normalità.
I gay sono al contempo figure maschili e femminili, sono persone complete, a differenza dei vari omofobi che sono persone solo a metà, schierati come sono in maniera estremistica sul fronte dell'eterosessualità.
Voglio chiudere con le parole di Saverio Aversa a proposito delle terapie che gli evangelici riservano agli omosessuali per "guarirli" attraverso corsi abbozzati ad hoc:

«Vengono in mente gli esperimenti che gli scienziati nazisti praticavano nei campi di concentramento con lo scopo di selezionare la specie umana secondo canoni esclusivi ed aberranti. Queste brave persone cristiane ed evangeliche si considerano i detentori della “Norma” e in nome di Dio si sentono investiti del compito di fornire a omosessuali e a transessuali la “giusta” identità personale, di genere, sessuale, affettiva, psicologica.
Un’identità perfetta, normale, da indossare come una maschera tranquillizzante, come un vestito elegante che permetta di ben figurare e di superare la vergogna di non essere accettati dagli eletti del Signore: gli eterosessuali. Le teorie di questi “illuminati” cristiani si nutrono (anche economicamente) delle debolezze degli esseri umani, dei tentennamenti di chi non ha gli strumenti necessari per vivere con orgoglio, con consapevolezza, con serenità, la propria identità, il proprio orientamento sessuale, la propria affettività.
In nome di una religione conformista, di un credo che mette in gabbia invece di rendere liberi, si alimenta il pregiudizio che mette all’indice chi è differente, chiunque non si adegui alla sana e pura eterosessualità. Questi buoni cristiani si aggiungono ai responsabili delle discriminazioni, delle violenze, degli omicidi, dei roghi, che hanno subito e subiscono ancora le persone veramente libere e pure, quelle che rispettano le naturali e vitali pulsioni del loro corpo, che ascoltano i moti del cuore e della mente, che razionalmente si impegnano per raggiungere la felicità ripudiando i condizionamenti malvagi di chi si arroga il diritto di decidere della vita altrui.»”
Ogni sera quando mi ferisco una parte di me si chiede cosa stia facendo, ma io non so cosa risponderle. Guardo il sangue colare dalla ferita, colare a terra, goccia dopo goccia, come una clessidra.

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Re: AIDS... un castigo divino?

Messaggio da progettogayforum » mercoledì 16 luglio 2014, 12:28

Bellissimo post, Isabella!!
Quello che sto per scrivere non è certo un modo per accreditare il Deuteronomio come un manuale di comportamento umano. Il Deuteronomio in molti punti è in aperto contrasto con il rispetto dei più fondamentali diritti umani e, visto con un occhio laico, appare il tipico libro di prescrizioni legali che può garantire potere ad una casta sacerdotale in una società arcaica, cosa che, ovviamente, è un palese abuso del nome di Dio, anche se nel Deuteronomio di dice esplicitamente:

“Non usare il nome dell’Eterno, dell’Iddio tuo, in vano, poiché l’Eterno non terrà per innocente chi avrà usato il suo nome in vano.” (Deuteronomio 5;11)

In realtà la storia insegna che il nome di Dio e quello di Gesù sono i nomi più abusati, ormai da millenni. Nel nome di Dio e di Cristo si sono compiuti e si continuano a compiere i crimini più indegni da parte di coloro che si ritengono i legittimi interpreti o i portavoce di Dio sulla terra. Che qualcuno possa ritenersi tale, sia nelle gerarchie ecclesiastiche che fuori di esse, è un fatto, è però avvilente che ancora nel XXI secolo ci sia chi si sente vincolato da tali autoproclamate autorità.
Dario Fo aveva così interpretato l’incontro tra Papa Bonifacio VIII e Gesù tornato sulla terra:
https://www.youtube.com/watch?v=YxI0Y4a0GdY Chi ha orecchio per intendere intenda.

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