GAY E LAICITÀ

L'impegno dei Gay per una morale autenticamente laica
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progettogayforum
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GAY E LAICITÀ

Messaggio da progettogayforum » venerdì 22 marzo 2013, 13:51

Apro oggi questa nuova sezione del Forum di Progetto Gay per offrire alle persone interessate uno spazio per approfondire il rapporto tra gli Omosessuali e la cultura laica, ossia una cultura che non ha a suo fondamento pregiudiziali aprioristiche e non sfocia in prese di posizione immodificabili.

Laicità in questo senso significa apertura “incondizionata” all’esperienza e rinuncia alla pretesa di definitività. Non si tratta di avallare nessuna posizione agnostica, atea o anticlericale ma di prescindere da vincoli ideologici a priori.

La laicità non è neppure una dottrina, è soprattutto un atteggiamento mentale che porta al pensiero critico, che suscita il dubbio e in esso riconosce il valore del pensiero. La laicità non serve a fare polemica ma a costruire, lo ripeto, senza pretesa di definitività, una proposta morale che a molti apparirà comunque polemica perché indipendente o almeno tendenzialmente indipendente da varie dogmatiche molto radicate e diffuse.

La laicità parte da un valore morale di fondo, che è la libertà dell’individuo. Non parlo di astratta dignità ma di libertà come presupposto minimo della dignità personale. Al principio di libertà si affianca il principio di uguaglianza: la libertà del singolo individuo trova un limite solo nel rispetto della libertà altrui. Questi due principi sono alla base di un pensiero civile e devono essere i principi fondanti della convivenza umana.

È purtroppo evidente che i principi di libertà e di uguaglianza, che costituiscono il fondamento di un pensiero autenticamente laico, sono stati, sono e purtroppo sanno calpestati con maggiore o minore violenza in molti luoghi del mondo (http://www.amnesty.it/index.html). I rapporti di Amnesty International sono una testimonianza delle continue e terribili violenze perpetrate in varie parti del mondo sulle donne, sui minori, sulle minoranze etniche, attraverso strumenti come la pena di morte, la tortura, la legalizzazione della discriminazione. La laicità chiama ad un impegno morale contro tutte queste forme di oppressione e di discriminazione, questo impegno non ha bisogno di alcuna legittimazione esterna ma appare alla coscienza di qualunque uomo libero come assolutamente doveroso.

Un Laico è quindi animato da un forte impegno morale contro ogni forma di oppressione, di discriminazione, di oscurantismo e di pregiudizio.

Nella lotta per la libertà e l’uguaglianza gli omosessuali hanno certamente un ruolo importante perché essi sono sottoposti in prima persona a forme di discriminazione alimentate dall’ignoranza e dall’omofobia. Il senso morale laico non si sostanzia di affermazioni di principio ma richiede un impegno concreto per rimuovere le cause economiche, giuridiche, sociali e culturali che impediscono di fatto la realizzazione della libertà dell’uguaglianza tra gli individui.

Questa nuova sezione del Forum di Progetto Gay è intesa a valorizzare la morale laica dell’impegno contro le limitazioni arbitrarie della libertà e contro le disuguaglianze tra gli individui, con particolare riguardo alle limitazioni della libertà delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (Lgbti) e alla loro discriminazione.

“Come accade purtroppo in diverse parti del mondo e dell’Europa, anche in Italia i diritti delle persone lesbiche, gay, bisessuali, transgender e intersessuate (Lgbti) sono messi a rischio dalla discriminazione e da altri fattori, legislativi, sociali e culturali. Le istituzioni hanno l’obbligo di prevenire e contrastare la discriminazione, perché qualsiasi eccezione all’universalità dei diritti umani è inaccettabile.

È necessario che le autorità italiane assicurino alle persone Lgbti il diritto a esprimere la loro identità di genere e il loro orientamento sessuale, il diritto a una vita affettiva e familiare libera da interferenze e un equo accesso a tutti i diritti umani riconosciuti dalle convenzioni e dagli standard internazionali.

Negli ultimi anni, attacchi verbali e fisici nei confronti delle persone Lgbti si sono verificati con preoccupante frequenza, mentre diversi esponenti politici e istituzionali hanno continuato a fomentare un clima di intolleranza e di odio verso le persone Lgbti con dichiarazioni palesemente discriminatorie.

La legge penale italiana antidiscriminazione prevede pene aggravate per crimini di odio basati sull’etnia, razza, nazionalità, lingua o religione, ma non tratta allo stesso modo quelli motivati da finalità di discriminazione per l’orientamento sessuale e l’identità di genere (c.d. legge Mancino-Reale, n. 654 del 1975, come modificata e integrata dal decreto legge n. 122 del 1993 e successive modificazioni). A causa di questa lacuna, le persone che subiscono discriminazione, odio e violenza a causa del loro orientamento sessuale e della loro identità di genere non hanno la stessa tutela garantita alle vittime di reati motivati da altri fattori che la legge identifica come discriminatori; per lo stesso motivo, l’incitamento verbale all’omofobia e alla transfobia, i cui casi purtroppo non sono mancati in questi anni, non è perseguibile come crimine motivato da odio.

Questa lacuna è in contrasto con la legislazione internazionale ed europea sulla discriminazione e rischia di favorire l’aumento di atteggiamenti di intolleranza e violenza verso le persone Lgbti. Il principio di non discriminazione, sancito dall’art. 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, trattato vincolante per l’Italia, garantisce parità di trattamento tra le persone e stabilisce il divieto di qualsiasi forma di discriminazione basata su sesso, razza o origine etnica, lingua, religione o credo, disabilità, età e orientamento sessuale.

Ciononostante, nel luglio 2011, come già accaduto nel 2009, il parlamento italiano ha respinto proposte di legge tese a colmare questa lacuna.

Inoltre, nella legislazione italiana manca qualsiasi riconoscimento della rilevanza sociale delle famiglie costituite da persone dello stesso sesso - alle quali non viene consentito di sposarsi - e dai loro figli. In tutto il mondo, Amnesty International si oppone alla discriminazione fondata sull'orientamento sessuale o sull'identità di genere nell’accesso al matrimonio civile e chiede agli stati che riconoscano diritti anche alle famiglie di fatto e alle unioni formate all’estero sulla base delle leggi locali. Negare il riconoscimento alle coppie omosessuali impedisce a molte persone di godere di tutta una serie di diritti, necessari per l’autorealizzazione, e alimenta ulteriormente la stigmatizzazione, la discriminazione e gli abusi nei confronti delle persone Lgbti.

Le autorità italiane hanno la responsabilità di proteggere e garantire la realizzazione dei diritti umani delle persone Lgbti affinché esse non siano vittime di discriminazione, possano godere degli stessi diritti di ogni individuo e possano esprimere liberamente il loro orientamento sessuale e identità di genere senza il rischio di subire altre violazioni e abusi dei loro diritti umani. (http://www.amnesty.it/lgbti-italia)”.

Chiedo a tutte le persone di buona volontà, ciascuno secondo le proprie possibilità di:
• adoperarsi affinché la discriminazione basata su orientamento sessuale o identità di genere sia adeguatamente prevenuta e contrastata attraverso una legislazione e con prassi pienamente in linea con gli strumenti internazionali e regionali a tutela dei diritti umani;

• garantire che i crimini motivati da finalità di discriminazione o di odio verso le persone Lgbti abbiamo lo stesso trattamento sanzionatorio previsto dall'attuale normativa (c.d. legge Mancino-Reale) per quelli motivati da finalità discriminatorie di altro tipo;

• assicurare un'effettiva protezione alle vittime di reati di stampo omofobico e transfobico, garantendo il loro pieno accesso alla giustizia;

• assicurare che ogni atto di violenza e i reati di stampo omofobico e transfobico siano efficacemente indagati e i responsabili siano portati di fronte alla giustizia;

• eliminare ogni forma di discriminazione nella legislazione sul matrimonio civile, prevedendo il matrimonio per le coppie omosessuali, riconoscendo i matrimoni e le unioni celebrate all'estero e garantendo pari diritti ai figli delle persone omosessuali;

• garantire l'accesso gratuito alle cure mediche necessarie al benessere, all'integrità e all'autodeterminazione delle persone Lgbti;

• assicurare che gli atti dello stato civile e tutti i principali documenti siano modificabili al fine di rappresentare adeguatamente l'identità di genere, e che la scelta dell'identità di genere sia garantita per ciascuno.

Mi auguro che questa nuova sezione del forum giovi a promuovere una morale autenticamente laica, basata sui principi di libertà e di uguaglianza.

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Landon
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Re: GAY E LAICITÀ

Messaggio da Landon » venerdì 22 marzo 2013, 15:21

Complimenti project,mi piace molto l'idea di questa nuova sezione ;)

barbara
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Re: GAY E LAICITÀ

Messaggio da barbara » venerdì 22 marzo 2013, 22:05

Concordo! :D

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konigdernacht
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Re: GAY E LAICITÀ

Messaggio da konigdernacht » venerdì 22 marzo 2013, 23:02

Sottoscrivo dalla prima lettera all'ultimo punto! :mrgreen:
Zerchmettert, zernichtet ist unsere Macht
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Nicomaco
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Re: GAY E LAICITÀ

Messaggio da Nicomaco » sabato 23 marzo 2013, 11:33

Sono considerazioni che mi trovano nel complesso abbastanza d’accordo.
Soprattutto la premessa per cui la laicità è solo un atteggiamento mentale che si contraddistingue per fare appello esclusivamente al ragionamento argomentato.
Tuttavia chiedo a Project: non è che questo atteggiamento lo ritroviamo un po’ in tutte le sezioni di questo forum?
Era indispensabile aprire una sezione apposita?
Si tratta solo di una curiosità, intendiamoci…. ;)
La verità, vi prego, sull'amore (W.H. Auden)

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candido
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Re: GAY E LAICITÀ

Messaggio da candido » sabato 23 marzo 2013, 23:16

Interessantissima e utilissima sezione! Grande Project :)
Sto apprezzando molto i documenti che hai postato. E piano piano piano me li leggo tutti!;)
Mi rendo conto, a volte, di essere il primo a ragionare con meccanismi spesso pregiudiziali che si rifanno inevitabilmente al contesto familiare e sociale in cui sono cresciuto. E che intrinsecamente portano a delle discriminazioni.
L'essere omosessuale mi ha permesso di aprirmi di più alle istanze di chi è minoranza,spesso maltrattata. E di comprendere cosa voglia dire libertà ed uguaglianza,non come semplici e astratte parole ma espresse e concretizzate nei fatti.
Credo sia necessario essere anche "educati" alla laicità. E che serva inevitabilmente mettere in gioco e scardinare gli schemi mentali e precostituiti.
Spero di farcela :D

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