GAY E COSCIENZA CATTOLICA

L'impegno dei Gay per una morale autenticamente laica
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progettogayforum
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GAY E COSCIENZA CATTOLICA

Messaggio da progettogayforum » lunedì 26 agosto 2013, 14:20

Vi invito a leggere l’articolo seguente: http://www.tempi.it/psicologi-cerrelli- ... hs6GBupU31

Riposto qui di seguito un’affermazione di Benedetto XVI che è venuta indirettamente a galla nel dibattito televisivo di cui si parla nell’articolo.
“Anche la struttura naturale del matrimonio va riconosciuta e promossa, quale unione fra un uomo e una donna, rispetto ai tentativi di renderla giuridicamente equivalente a forme radicalmente diverse di unione che, in realtà, la danneggiano e contribuiscono alla sua destabilizzazione, oscurando il suo carattere particolare e il suo insostituibile ruolo sociale.

Questi principi non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l’umanità. L’azione della Chiesa nel promuoverli non ha dunque carattere confessionale, ma è rivolta a tutte le persone, prescindendo dalla loro affiliazione religiosa. Tale azione è tanto più necessaria quanto più questi principi vengono negati o mal compresi, perché ciò costituisce un’offesa contro la verità della persona umana, una ferita grave inflitta alla giustizia e alla pace.”
Messaggio di Benedetto XVI in occasione della giornata della pace 2013.

Potete osservare come in trasmissione è stata del tutto omessa “dai giornalisti” la seconda metà della citazione che era quella alla quale l’esponente gay si riferiva. Chi ha orecchio per intendere intenda.

Mi chiedo perché debba esistere un concordato con la chiesa cattolica che è una violazione palese della libertà di religione e del principio di uguaglianza e perché la legge Mancino debba sanzionare gli attentati a sfondo religioso o la propaganda dell’odio su base religiosa, dato che secondo quello che dice l’esponente cattolico non c’è bisogno di nessuna legge particolare, in quanto le leggi per la tutela ci sono già. Io mi chiedo se queste persone hanno una morale e hanno una coscienza, se la propaganda per pratiche che sono state condannate dall’odine degli psicologi possa essere giustificata solo perché voluta dalla chiesa.

Non aggiungo commenti, mi chiedo se certi atteggiamenti vengono solo da una radicale ignoranza o piuttosto da malafede.

Abbiamo assoluto bisogno di un nuovo stato autenticamente laico in cui la libertà di tutti sia il principio base! E' proprio una profondissima esigenza morale!

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los
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Re: GAY E COSCIENZA CATTOLICA

Messaggio da los » lunedì 26 agosto 2013, 16:25

progettogayforum ha scritto:Questi principi non sono verità di fede, né sono solo una derivazione del diritto alla libertà religiosa. Essi sono inscritti nella natura umana stessa, riconoscibili con la ragione, e quindi sono comuni a tutta l’umanità
Già questo basta ed avanza per evidenziare il delirio di onnipotenza della chiesa.
Come per dire che dato che la chiesa, è riuscita a spopolare nel mondo, ha la capacità di capire cosa c'è davvero nella natura umana stessa.
Proprio l'altro giorno ho visto un interessante documentario su Focus, che faceva ben luce sulle differenze tra le religioni monoteiste e politeiste e sul loro bisogno di creare a tutti i costi la figura del diavolo a cui accomunare tutto ciò che riguarda quello che non ci piace.
E la paura che il matrimonio tra uomo e donna possa essere delegittimato dalla osservazione e tutela dei diritti dei gay è senz'altro la più grande ed inconsistente fesseria di questo nuovo millennio.
Come se la figura del matrimonio uomo donna, possa un giorno svanire tutelando le esigenze dei gay.
" ...l’omosessualità è da intendersi come un disordine e un disagio esistenziale"...già basta questo per sentirsi discriminati.
Fino a quando la comunità gay non smetterà di permettere di farsi definire come una minoranza disagiata....non si risolverà mai nulla.
Il problema fondamentale è che la chiesa è un potere...ed ormai con la corsa alla modernizzazione politica e sociale che c'è in tutto il mondo, essa si trova a farvi parte con un retaggio culturale antichissimo ed ormai fuori luogo.
Aprirsi ai gay vuol dire aprire anche le loro frontiere interne e non dar più senso ad una religione fatta di adepti che siano solo esecutori di un culto e non più uomini con le loro esigenze e quindi lontani dal capire cosa c'è veramente nella natura umana. Non si può seguire una religione o un credo fatta di persone che si mettono su un piedistallo, fingendo di essere avulsi dalle esigenze umane e poi giudicare..punire...indurre alla consapevolezza di aver peccato.
Ma questo può e deve essere solo un problema per i credenti....e per credenti parlo di osservanti.
Io sono solo gay ed è un fattore solo mio e personale e non leggittimo nessuno a darmi del disagiato e disordinato (mentale)...cosa non altro potrebbe essere il disordine esistenziale.....

Questi sono casi ed avvenimenti dettati soltanto dalla malafede e dall'esigenza di soddisfare poteri nascosti in tutti i modi. Io direi piuttosto che indipendentemente da come uno stato possa essere...laico o religioso, noi abbiamo soltanto e soprattutto bisogno di un Stato, che tuteli tutti e punisca in modo giusto chi sbaglia, senza scappatoie o interpretazioni particolari di cosa è sbagliato.
Perchè ora e comunque ogni volta che si cerca di fare un passo avanti, non si fa altro che parlare, controbattersi e ragionare sul fraintendimento precedente, fino a perdere ogni logica di discussione.
La cosa che non riesco a capire e che mi fa pensare sempre al fatto che questi problemi non si risolveranno mai, è che in Italia manca davvero il senso di comunità gay.
Non potrà mai esistere una seconda possibilità.

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progettogayforum
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Re: GAY E COSCIENZA CATTOLICA

Messaggio da progettogayforum » lunedì 26 agosto 2013, 19:01

Los, condivido tutto quello che dici, non ci possiamo aspettare che uno stato come il nostro diventi miracolosamente laico. Per ottenere un risultato simile tante persone e prima di tutto i gay dovrebbero ritrovare la loro dignità e soprattutto dovrebbero avere una voce in grado di farsi sentire alta e forte in mezzo a tante altre voci. Una cosa in questo senso, che al momento non esiste affatto, sarebbe un canale televisivo (ma è un sogno) o almeno un canale radiofonico gay, ma intendo un canale gay nel senso serio del termine, non un canale tv a luci rosse a scopo commerciale, non un canale radio dedicato alla pubblicità di locali o di vacanze gay friendly, ma un canale gay che possa controbattere seriamente tutte le stupidaggini che si sentono quotidianamente sui gay, ma che si estenda a trattare anche di diritti civili, che offra una documentazione ragionata e puntuale delle varie posizioni che possono danneggiare la situazione dei gay. Si potrebbe anche partire da un semplice canale radio in streaming, che certo non avrebbe la potenza comunicativa di un canale radio via etere ma potrebbe avere, proprio perché in voce, una diffusione molto più larga di un forum. In questa direzione bisognerebbe intanto cominciare, magari dal piccolo, sarebbe una voce utilissima e credo che avrebbe rapidamente successo ma, un po’ come è stato per Progetto, non ci dovrebbero essere interessi economici di nessun genere e la redazione ci dovrebbe lavorare su base volontaria. Già riuscire a produrre 12 ore di dibattito serio sulle tematiche gay e sui diritti civili e poterle mandare in streaming sarebbe un ottimo punto di partenza. Per il momento è solo un’idea ma non posso negare che è il mio sogno.

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los
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Re: GAY E COSCIENZA CATTOLICA

Messaggio da los » lunedì 26 agosto 2013, 21:22

..esatto....la capillarità degli intenti....ogni gay italiano in qualsiasi parte d' italia si trovi è raggiunto...e può sentirsi parte di una vera comunità. ...per il momento ciò è possibile solo per il sesso....ed è questo che la gente vede di noi.
Non potrà mai esistere una seconda possibilità.

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