LE CROCIATE ANTI GAY E LA NECESSITA’ DI SALVARE LA FACCIA

L'impegno dei Gay per una morale autenticamente laica
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LE CROCIATE ANTI GAY E LA NECESSITA’ DI SALVARE LA FACCIA

Messaggio da progettogayforum » martedì 14 ottobre 2014, 12:34

Leggo sui giornali delle attese suscitate dal Sinodo sulla famiglia, attualmente in corso in Vaticano, relativamente al rapporto tra chiesa e gay. Non posso che restare stupito di quanto leggo. La “Relatio post disceptationem” del Relatore generale del Sinodo, Cardinale Péter Erdo, è veramente sconcertante: la montagna ha partorito il topolino. Al di là di qualche formula fumosa ed estremamente vaga c’è l’idea dominante della conservazione della dottrina e della “misericordia verso i gay” che devono essere accolti con misericordia perché anch’essi hanno qualcosa da offrire alla chiesa. La chiesa vuole accogliere e perdonare i gay ma perdonarli di che cosa? C’è sempre in agguato l’idea di arrogarsi il diritto di giudicare in nome di Dio e di “perdonare” ma di perdonare persone che non sono colpevoli di nulla, secondo una onesta coscienza civile, di cui la chiesa non ha il minimo rispetto. Nella sostanza non cambia nulla, solo che al fumo delle condanne di Ratzinger si è sostituito il fumo della misericordia ma il rispetto del mondo gay era ed è tuttora del tutto estraneo alla chiesa cattolica.

Non dimentichiamoci mai che la Chiesa, in documenti ufficiali, definisce l’omosessualità “grave depravazione”, “funesta conseguenza di un rifiuto di Dio”, “mancanza di evoluzione sessuale normale”, “costituzione patologica”, “comportamento intrinsecamente cattivo dal punto di vista morale”. Un gay dovrebbe chiedere di essere accolto con “misericordia” da chi ostenta verso di lui un tale disprezzo? No! È proprio il rispetto di una vera coscienza morale che porta tantissime persone, gay e non gay, fuori dalla chiesa.

La chiesa non sta aprendo le porte ai gay, dopo averli condannati per secoli con anatemi che gridano vendetta al cospetto di Dio, ma sta facendo un’operazione di facciata perché la società civile e laica sta andando avanti e la chiesa sta oggettivamente perdendo prestigio e potere. L’omofobia ha accompagnato per secoli la chiesa e continuerà ad accompagnarla. Quando non è possibile reprimere la libertà civile dei gay con le condanne alla Ratzinger si cerca di frenarla con la misericordiosa accoglienza alla Begoglio, dietro la quale l’omofobia cresce indisturbata.

Leggevo questa mattina che 10 attivisti contro i diritti dei gay erano in realtà omosessuali. http://www.repubblica.it/esteri/2014/10 ... 4749/1/#10
Riporto qui di seguito, non minimi adattamenti, il testo pubblicato da Repubblica.it:

1) Edward Lee Schrock, ex ufficiale navale e politico repubblicano, senatore dello Stato della Virginia dal 1996 al 2005, noto per le sue posizioni anti-gay, e le strenue campagne contro l'omosessualità. Questo fino a quando, nel 2004, venne reso pubblico un filmato in cui il senatore tentava di adescare un ragazzo di strada.

2) George Alan Rekers. Psicologo americano e ministro della Chiesa battista, per anni portò avanti la sua campagna contro l'omosessualità e scrisse numerosi articoli che pretendevano di aiutare le persone a lasciarsi alle spalle la loro 'condotta peccaminosa'. Nel maggio del 2010, tuttavia, si scoprì che Rekers aveva assunto un assistente personale di nome Lucien, conosciuto attraverso il sito Rentboy.com (letteralmente "affitta un ragazzo"). Lo psicologo americano inizialmente respinse ogni accusa, ma infine dovette capitolare di fronte alle ammissioni fatte da Lucien davanti ai media americani.

3) Eddie Lee Long. Pastore della Chiesa battista in Georgia, e forte oppositore dei diritti delle coppie gay; arrivò perfino a organizzare una marcia alla tomba di Martin Luther King in nome del matrimonio tradizionale. Nel 2010 Long venne citato in tribunale da alcuni ragazzi che lo accusarono di averli costretti a intrattenere relazioni omosessuali con lui in cambio di soldi, regali e viaggi.

4) Troy Robin King, ex-procuratore generale dello Stato dell'Alabama, noto non solo per le sue campagne contro l'omosessualità ma anche per avere cercato di mettere fuori legge la vendita dei sex toy. La moglie lo trovò a letto con il suo giovane assistente, che all'epoca studiava ancora alla Troy University. Quando King tentò di concorrere nuovamente per il posto di Procuratore generale, fu clamorosamente sconfitto.

5) Bob Allen, membro della Camera dei Rappresentanti della Florida dal 2000 al 2007, noto per la sua forte opposizione verso tutto ciò che riguardava i diritti del mondo Glbt, fino a quando, nel 2007, venne scoperto ad offrire denaro per una prestazione sessuale a un poliziotto sotto copertura.

6) Richard Curtis, rappresentante dello Stato di Washington noto per essersi opposto a qualsiasi iniziativa a favore dei diritti omosessuali. Nel 2007 il ragazzo squillo Cody Castagna rivelò di aver avuto rapporti sessuali con Curtis e di possedere anche delle foto che ritraevano il politico vestito da donna.

7) Ted Haggard, pastore evangelico del Colorado, impegnato attivamente contro i diritti gay, nel 2006 fu accusato da un gigolò e da un massaggiatore di aver avuto con loro rapporti omosessuali; di lì a poco si scoprì che da 20 anni intratteneva una relazione con un uomo. Haggard ha sempre negato ogni coinvolgimento e continua ancora a proclamare la sua eterosessualità.

8) Glenn Murphy Jr, a capo dei giovani repubblicani e tra i maggiori attivisti anti-gay, Murphy era tra le più promettenti figure politiche dell'Indiana. Ma la sua carriera subì un brusco arresto quando l'uomo fu scoperto a praticare sesso orale a un compagno di partito addormentato. Nel 2008 venne arrestato e mandato in prigione con l'accusa di molestie sessuali.

9) Bruce Barclay. Ex politico repubblicano, nel 2007 fu accusato di molestie sessuali e in seguito dichiarato innocente e assolto. Ma la sua carriera - fondata su nette posizioni contro i diritti della comunità Glbt - venne distrutta quando poco dopo furono resi noti sex-tape in cui il politico intratteneva rapporti sessuali con pornodivi e gigolò.

10) Mark Foley. Membro della Camera dei rappresentanti dal 1995 al 2006 e convinto attivista anti-gay, dovette rinunciare al suo posto dopo essere stato travolto da uno scandalo che riguardava un teenager. Foley, dopo essersi ritirato a vita privata, fece coming out.

Questi sono i campioni della lotta contro i diritti civili dei gay. Naturalmente anche la chiesa ha i suoi e l’arcivescovo Wesolowski, arrestato per pedofilia, è solo l’ultimo di una lunghissima serie. L’arcivescovo Wesolowski è uno di quelli che avrebbero dovuto accogliere i gay con misericordia, se non fossero finiti in carcere per pedofilia. Sottolineo che l’arresto di Wesolowski in Vaticano non è merito di papa Francesco, ma di una reporter televisiva di Santo Domingo, Nuria Piera, che per oltre un anno ha raccolto notizie e testimonianze sui presunti abusi dell’ex nunzio.

Chi ha orecchio per intendere intenda!

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Tom
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Re: LE CROCIATE ANTI GAY E LA NECESSITA’ DI SALVARE LA FACCI

Messaggio da Tom » martedì 14 ottobre 2014, 16:28

Segnalo anche questa pagina, epitome dei più celebri fatti di cronaca che hanno coinvolto noti omofobi poi rivelatisi omosessuali: http://gayhomophobe.com/

Come potete vedere, a volte ci sono state forme di pentimento, revirement o rinsavimento dalla precedente posizione omofoba al punto che qualcuno è anche diventato propugnatore dei diritti degli omosessuali. Non è fra costoro il cardinale O'Brien che credo sia il mio omosessuale omofobo ipocrita preferito :mrgreen:
"La vita giusta è quella ispirata dall'amore e guidata dalla conoscenza"
(B.Russell)

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